Questa storia partecipa alla
#KH3MarchOn di Twitter
Prompt: Corona
Parole: 681
All the stars in this night sky
«Anche
oggi, l’allenamento con Merlino è stato difficile, Sora…
Come
hai fatto a imparare a usare un Keyblade da solo? Penso
non ne sarei stata in grado, al posto tuo, ma sento di essere un passo più
vicina a quando finalmente potrò fare la mia parte contro Xehanort.»
Così concentrata sulla sua lettera,
Kairi non sente la presenza che si avvicina a lei
furtiva e silenziosa come uno spettro.
«Merlino
dice che sono più portata per le magie, rispetto agli attacchi basati sulla
forza, e che se continuo così potrei anche essere in grado di scagliare magie
molto poten… »
La penna le scivola dalle dita e un
gridolino acuto le si blocca in gola, quando due mani calde si posano sugli
occhi e le oscurano la vista – impiega qualche secondo, forse per lo spavento o
per i calli sulle dita che l’ultima volta non c’erano, a riconoscerle. Si volta
di scatto, allungando le braccia ed esclamando: -Sora!-
-Abbassa la voce, però.- nonostante il rimprovero, Sora ricambia l’abbraccio
con lo stesso entusiasmo, stringendola tra le braccia e sollevandola da terra
in una piccola giravolta. –Se Paperino dovesse scoprire che sono qui, appena mi
vedrà mi farà la pelle.-
Kairi
appoggia di nuovo i piedi a terra – caspita, Sora è ancora più alto di quanto
ricordasse… Si chiede se Riku, nel frattempo, non sia
diventato una specie di gigante come Axel. –Non sanno
che sei qui?-
-Pippo sta coprendo la mia fuga.- la abbaglia con un sorriso, prendendole dolcemente la
mano. –E adesso andiamo, non abbiamo molto tempo.-
Nota poco distante la Gummiship che li attende, i motori ancora accesi. -Dove
stiamo andando?-
-È una sorpresa, Kairi.-
lei mette il broncio: Sora sa benissimo quanto detesti quella semplicissima
frase. –Un po’ di pazienza, vedrai che ne varrà la pena.-
È già buio, nel Regno di Corona, e
le prime stelle della sera stanno cominciando a illuminare la notte insieme
alla luna – Sora non ha lasciato per un solo secondo la sua mano, nel tragitto
che dalla Gummiship li avrebbe portati fino a un
pontile e alla piccola barca ormeggiata; la lascia andare solo per aiutarla a
salire sulla barca – “Ma che cavaliere!”,
“Visto? Altro che Principe Azzurro.” –
e per remare sulle acque scure ma placide del fiume fino ad allontanarsi dalla
riva.
-Abbiamo fatto ancora in tempo.- sospira, Sora, smettendo di remare e tirando i remi
in barca. –Meno male.-
Kairi
piega la testa di lato, senza capire. –In tempo per cosa?-
Le fa cenno con la testa di
guardare alle proprie spalle. –Quelle.-
La ragazza si volta quando la prima
lanterna solca il cielo notturno, tutta sola, prima di essere seguita da un’altra
e un’altra ancora fino a diventare un fiume di luci che si librano verso il
cielo.
Kairi
non può fare altro che guardarle, ammaliata e senza fiato. –È… -
-Ogni anno, il giorno del
compleanno della principessa perduta, gli abitanti fanno volare in cielo queste
lanterne. –spiega Sora, porgendole una delle due lanterne di carta che ha con sé.
Kari la prende delicatamente tra le mani, facendo
attenzione a non rovinarla. –Quello disegnato sopra è il fiore che ha curato la
regina dalla sua malattia… E, chissà, magari riporterà anche la principessa a casa.-
Poi sfiora con la punta delle dita
la lanterna che Kairi ancora regge tra le mani e una
piccola fiammella inizia ad ardere, calda e luminosa: lentamente, come se
avesse paura che possa sparire come un miraggio, Kairi
la lascia andare e la sua lanterna si unisce al fiume di luci che solcano il
cielo del Regno di Corona seguita poco dopo da quella di Sora. Sora che continua
a guardare il cielo e non smette di sorridere e sta di nuovo stringendo la sua
mano nella propria – sì, ne è valsa davvero la pena, pensa mentre si accoccola
contro il fianco di Sora e poggia la testa sulla sua spalla.
Le pare di sentire lo starnazzare
agitato e arrabbiato di Paperino, da qualche parte sulla riva del fiume, ma in
questo momento a Kairi non interessa.
Rimarrebbe a osservare quelle
lanterne per sempre.
D.P.P.: Deliri Post Partum
Così si arriva in un fandom, Maki, non
seminando lacrime e depressione come hai fatto tu.
Ammettiamolo, tutti abbiamo sperato in qualcosa di simile durante la scena delle lanterne nel Regno di Corona [ditemi di sì, o mi deprimo].
Anyway, ho scoperto giusto ieri dell’esistenza di questa… challenge? Possiamo chiamarla così? Credo, boh, idk, e non ho saputo resistere. Non credo riuscirò a partecipare molto attivamente, visto che il mese di marzo si prospetta molto impegnato e impegnativo, ma spero di riuscire a scrivere almeno qualche altro prompt più avanti.
Come sempre, se questa fic vi ha trasmesso qualcosa, non esitate a farmelo sapere! Le vostre recensioni sono come la nutella: datemee un barattolo e avrete la mia eterna gratitudine.
Alla prossima!
Maki