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Autore: Mariusgon    07/03/2019    2 recensioni
"Il Cyborg donna sparò dall'indice destro, poggiato sul petto del giovane Saiyan, un raggio che lo trafisse all'altezza del cuore."
La storia che segue è un "What if". Per la precisione è un: "Cosa sarebbe successo se, invece che Gohan, fosse morto Trunks nella Linea temporale del futuro?"
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mirai!Gohan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mirai!Gohan's Universe'
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Atto 2 - Seconda Parte - ...una nuova alleata...
 
Gohan volava verso nord immerso nei suoi pensieri ancora preso dalla domanda fattagli dal Maestro Muten.
'Aura particolare... a cosa si riferiva? A qualche demone? Oppure avrà percepito qualcuno di malvagio, forse qualche militante dell'ex esercito di Freezer, arrivato dallo spazio? No, impossibile. In entrambi i casi me ne sarei accorto anch'io.'
 
Arrivò dopo dieci minuti di viaggio e appena atterrò vide la sua allieva già lì che lo aspettava con braccia conserte e sguardo serio.
"Ehilà Videl! Buongiorno!" le disse Gohan, appena toccò terra.
"Sei in ritardo. Perché ci hai messo tanto?" rispose la donna, senza neanche ricambiare il saluto.
"Beh, ecco... la mia sessione di allenamento è durata un po' più di quello che mi aspettassi. Mi sono fatto prendere la mano! Hahahaha!" le rispose Gohan, mettendo una mano dietro la testa e distogliendo lo sguardo da Videl. Quando lo guardava con quello sguardo arrabbiato, con quei bei occhi blu, si sentiva un po' accaldato e a disagio.
Videl lo fissò per un po' prima di ricominciare a parlare.
"...va beh. Oggi che facciamo?" chiese.
"Oh beh... credo che tu effettivamente sia riuscita a padroneggiare sia l'arte del controllo del Ki che la tecnica del Galleggiamento. Credo che d'ora in poi possiamo concentrarci sul migliorare la tua tecnica di combattimento... anche se.. forse..."  cominciò Gohan, interrompendosi verso la fine.
"Forse?" chiese Videl impaziente, vedendo che l'altro non accennava a riprendere.
"Forse è caso di metterti alla prova." concluse Gohan
"Alla prova? Tipo un test?" chiese la donna.
"Esattamente! Voglio accettarmi che tu sia in grado di volare alla perfezione." affermò Gohan con un sorriso.
"E cosa vuoi che faccia? Il giro del mondo?" chiese Videl con sarcasmo; il quale, però, non venne percepito da Gohan.
"Ma mi leggi nella mente? E' esattamente quello che stavo per dirti di fare!" le rispose il Saiyan.
"Cosa?! Vuoi veramente che giri intorno al mondo?" chiese stupita Videl.
"Eh già." rispose ancora Gohan.
"Ma... sei sicuro che io possa farcela?" chiese ancora Videl, dubbiosa. Non aveva mai percorso una simile distanza.
"Ma certo! Non dovrai fare altro che seguirmi. Ora basta domande e cominciamo!" affermò il Gohan, cominciando a prendere quota.
"Ehi, aspettami!" gli urlò dietro Videl, prendendo quota e cominciando a volare; cercando di raggiungere il suo maestro.
 
Ci misero mezz'ora circa a fare un giro completo intorno al pianeta. Gohan notò che Videl, seppur a fatica, era riuscita a tener testa alla sua gran velocità. Poco dopo aver sorvolato Città dell'Est cominciarono a scendere verso terra fino ad atterrare in un area disabitata, poco distante da Orange Town, che utilizzavano come base per i propri allenamenti.
"Brava! Ci sei riuscita!" si complimentò Gohan, appena furono atterrati.
"S-Sì. Ce l'ho fatta." gli rispose Videl, piegata su se stessa e con un po' di fiatone. Non era ancora abituata a volare ad una così alta quota per così tanto tempo.
"Bene, per oggi credo vada bene così." disse Gohan
"No! Non ancora!" affermò Videl, raddrizzandosi. "Dobbiamo ancora fare una cosa: voglio che mi affronti. Voglio combattere contro di te."
"Cosa?! Ma sei sicura?" rispose stupito Gohan.
"Sì. Se non combattiamo non saprò mai di cosa sono veramente capace." disse Videl risoluta e mettendosi in posizione, pronta a combattere.
Gohan la fissò per un po' prima di prendere anch'egli la posa da battaglia.
"Va bene, ma faremo a modo mio." acconsentì Gohan.
"A modo tuo? Che vuoi dire?" chiese perplessa la donna.
"Voglio dire che non posso combattere sul serio con te, ma voglio comunque concederti la possibilità di metterti alla prova. Se riuscirai a darmi un solo calcio, pugno o se riuscirai a colpirmi anche con un singolo Ki-Blast avrai vinto la sfida." le propose il Saiyan.
"Va bene!" gli rispose la donna.
"Bene allora... via!" annunciò Gohan l'inizio dello scontro.
 
Appena Gohan diede il via, Videl gli si fiondò addosso col pugno destro alzato pronto a colpire. Gohan si spostò leggermente di lato per evitare il pugno e, una volta evitato, prese Videl per il polso destro e le piegò il braccio  portandoglielo dietro la schiena.
"E adesso che fai?" le chiese Gohan, dopo averla bloccata.
Videl per tutta risposta cercò di colpirlo col gomito sinistro. Gohan intercettò la gomitata e le bloccò anche quel braccio.
"Ti arrendi?" le chiese ancora.
"Col cavolo!" rispose la donna dando al proprio corpo uno slancio verso l'alto, cercando di effettuare una capriola all'indietro. Il tentativo di Videl andò a buon fine e Gohan fu costretto a liberale entrambe le braccia e a lasciarla andare.
Una volta libera Videl ritornò all'attacco con calci e pugni, ma Gohan schivò e respinse ogni assalto.
"Perché non contrattacchi?" chiese Videl, notando solo ora che il suoi maestro non aveva ancora cercato di colpirla.
"Perché altrimenti avrei già vinto." la provocò il Saiyan.
"Ah si?!" esclamò Videl furente lanciandosi di nuovo all'attacco.
In un primo momento sembrò che Videl volesse attaccare da sinistra, ma all'improvviso generò con la mano sinistra una piccola esplosione con un Ki-Blast la cui onda d'urto la spinse verso destra.
Gohan capì subito cosa la donna volesse fare: voleva fargli credere che lo avrebbe attaccato da sinistra per poi cambiare direzione e sorprenderlo a destra. Ma quello che Gohan non capì fu che anche il tentativo di sorprenderlo a destra fosse un diversivo.
Infatti Videl, subito dopo aver generato l'esplosione con la mano mancina, ne generò un'altra con la destra che la fece ritornare a sinistra.[1]
Gohan non fece nemmeno in tempo a capire quello che era appena successo, che si ritrovò il pugno di Videl a pochi centimetri dal viso. Il pugno lo colpì in pieno facendogli perdere l'equilibrio e scaraventandolo a terra.
 
"T-Ti ho preso... ti ho preso! Ho vinto!" urlò Videl.
"G-Già." ammise Gohan. L'aveva fregato, dovette ammetterlo. Era stata più furba di lui.
"Siiiii!" gioì la donna cominciando a salterellare felice sul posto.
"Bene. Direi che per oggi basta così. Mi raccomando però, continua ad esercitati anche sul volo." disse il Saiyan rialzandosi.
"Oh, certamente maestro." rispose la donna. E poi continuò "Ora che ci penso dovrebbe essere quasi ora di pranzo"
"Già. Beh io vado allora. Alla prossima." disse Gohan ma la donna lo trattenne ancora una volta per la maglia non lasciandolo andare.
"Aspetta! Perché non pranziamo insieme?" chiese Videl.
"C-Cosa?" chiese Gohan, non certo di aver capito bene.
"Ma si! Un pranzo." rispose Videl, con entusiasmo. L'aver vinto la sfida l'aveva messa di buon umore.
"Ok..." rispose Gohan titubante.
"Ottimo, seguimi. Conosco un posto ad Orange Town niente male." disse Videl cominciando a volare e facendo segno al Saiyan di seguirla il quale, ancora un po' titubante, le andò dietro.
 
Videl condusse Gohan in un piccolo bar in vicolo affollato poco distante dal centro città. Appena entrato, Gohan dovette ammettere che Videl aveva ragione: quel posto non era affatto male.
Era sostanzialmente un bar normale con tanto di bancone e qualche sedia e tavolino; ma in più aveva una piccola scala che portava al livello inferiore del locale. In tale piano c'era un'enorme stanza adibita a sala ristorante avente un gran numero di tavoli e sedie. Di lato c'era una porta che conduceva a quella che sembrava essere la cucina, dalla quale giungeva un odorino invitante di carne cotta.
Appena entrati in sala, quello che doveva essere il capo sala li fermò e fece cenno loro di avvicinarsi.
"Mi spiace signori, siamo pieni." disse loro, appena si furono avvicinati. "Provate al piano di sopra." concluse l'uomo, invitandoli a risalire al piano terra.
"Ma che cavolo. Speriamo almeno che non ci sia baccano di sopra." sbuffò Videl mentre risalivano la scala.
Per fortuna il piano terra, dove c'era il bar, non era molto affollato: c'erano si e no una decina di persone. Alcuni occupavano degli sgabelli vicino al bancone e se ne stavano a guardare la televisione appesa lì vicino, altri se ne stavano in piedi a sorseggiare il loro drink, oppure occupavano un tavolino.
Gohan e Videl, dopo aver ordinato alla cassa, occuparono un tavolino non molto lontano dal bancone dove venivano serviti i drink. Ordinarono una bistecca con patate entrambi e quando finalmente furono serviti, Gohan divorò la sua bistecca in poco meno di trenta secondi.
"W-Wow. Hai fame, eh?" gli disse Videl stupita, dopo che Gohan aveva ordinato il bis.
"Hehehe... vedi 'sta mattina ho dimenticato di fare colazione." le rispose Gohan ridacchiando.
Videl lo fissò sbalordita, mentre il Saiyan si ingozzava di patate e divorava la seconda bistecca che aveva ordinato. Gohan, ancora una volta, chiese il bis.
"Ma come..." cominciò Videl, ma venne interrotta da un urlo di rabbia proveniente dal gruppo di persone che si trovavano al bancone che fece sussultare sia lei che il Saiyan.
"Ma che fai?! Perché hai cambiato canale? Stavamo guardando tutti la partita!" sbraitò qualcuno.
"Già! La stavamo guardando!" concordò qualcun'altro, svogliatamente.
"Ehi! Non è mica colpa mia! Non ho cambiato canale; deve essere l'emittente ad aver interrotto la trasmissione." rispose loro il barista.
All'improvviso alla televisione iniziò la sigla di apertura del Telegiornale Nazionale seguita dalla comparsa di un mezzobusto che annunciò: "Interrompiamo la trasmissione per un edizione straordinaria. Misteriose sparizioni a Città dell'Ovest!"
A quelle parole Gohan scattò in piedi, facendo quasi rovesciare la sedia, e si avvicinò al televisore per sentire meglio.
"Colleghiamoci ora con Jim Wright, il nostro inviato sul posto, per saperne di più." aveva continuato il mezzobusto. La scena cambiò e ora la videocamera riprendeva un uomo occhialuto con una in giacca e cravatta.
" Qui Jim Wright. Ci troviamo nel quartiere periferico qui a Città dell'Ovest, non molto lontano dalla sede della Capsule Corp..." aveva cominciato a parlare il giornalista.
'Oh no... Bulma!' pensò Gohan.
"...la gente ha cominciato a sparire misteriosamente quest'oggi."
Effettivamente, notò Gohan, oltre che il giornalista non sembrava esserci nessuno in giro.
"Pare che molta gente si sia dissolta nel nulla lasciandosi dietro solo i propri vestiti." aveva continuato il giornalista. La telecamera cominciò ad inquadrare vari abiti sparpagliati a terra. Gli abiti sembravano appartenere, non solo a donne e uomini, ma anche a bambini. Al solo pensiero Gohan rabbrividì. Chi poteva fare una cosa del genere? Attaccare anche i bambini? A che scopo poi? Decise di indagare sulla faccenda. Chiuse gli occhi e si concentrò.
 
Ricercò il Ki di Bulma e lo trovò quasi subito.
'Oh, bene. Bulma è ancora viva' pensò Gohan, sollevato.
Poco più lontano di dove si trovasse Bulma, Gohan percepì due Ki isolati e molto distanti dagli altri.
'Devono essere il giornalista ed il cameraman' pensò.
Cercò a lungo un Ki negativo in quella zona del mondo, ma non percepì nulla.
All'improvviso, però, si rese conto che il Ki del cameraman diventava via via sempre più debole, fino a svanire completamente.
Gohan riaprì gli occhi e guardò il televisore e quello che sentì e vide gli fece accapponare la pelle. Qualcuno urlava. Urla strazianti arrivavano alle orecchie dei telespettatori. La telecamera era caduta a terra e ora si vedevano solamente i piedi e le gambe del giornalista tremare.
"C-Cosa sei?! C-Che c-cosa hai fatto?! No! Via da me! Aiuto!" stava strillando il giornalista.
Gohan non aspettò un secondo di più. "Vado a controllare che sta succedendo; tu rimani qui!" disse a Videl, la quale stava guardando il televisore scioccata.
Si precipitò fuori dal locale e prese il volo in direzione della Città dell'Ovest. Durante il tragitto aveva continuato a cercare il Ki della cosa che stava attaccando Città dell'Ovest, ma continuò a non percepire nulla.
E poi lo percepì.
Il Ki del giornalista, così come successo a quello del cameraman, era svanito nel nulla; e nell'istante esatto in cui era svanito, aveva percepito un Ki negativo... un Ki a lui molto famigliare... il Ki di...
'Freezer? No, non è possibile... Freezer e suo padre... loro sono morti! Papà li ha spazzati via entrambi! Che diavolo sta succedendo?' si domandò interiormente, senza trovare risposta.
'Hai percepito un'aura particolare ultimamente?' gli ritornò in mente quella strana domanda.
'Possibile...?' ma il pensiero si interruppe a metà. Era arrivato a destinazione.
 
Atterrò nel quartiere Sud-Ovest della città e gli si presentò davanti uno scenario da film dell'orrore. Al loro posto c'erano solo vestiti sparpagliati qua e là per la le strade e per i marciapiedi. Alcune auto erano abbandonate nel bel mezzo della carreggiata, ed al loro interno c'erano altri abiti. Inoltre, vicino ad alcuni abiti, c'erano vari fucili e pistole. 'Devono aver provato a difendersi' pensò Gohan.
Cominciò a girovagare per il quartiere silenzioso, ispezionando la zona; ma non trovò nulla che lo aiutasse a capire cosa fosse successo in quel luogo. Trovò solo vestiti, vestiti e ancora vestiti.
"Che fine ha fatto tutta questa gente?" urlò al nulla, sapendo che nessuno avrebbe potuto rispondergli.
Ma la risposta inattesa, invece, arrivò.
 
"Sono morti. Tutti morti." disse una voce bassa e roca, molto simile a quella di un vecchio malaticcio, proveniente da un vicolo buio.
Gohan si voltò di scattò in direzione della fonte di quella voce. "Chi c'è?" chiese cauto, non vedendo altro che buio in quel vicolo stretto, dove i raggi del sole arrivavano a stento o non arrivavano affatto.
Colui che aveva parlato strisciò fuori dall'oscurità del vicolo molto lentamente. Gohan ci mise un po' a mettere a fuoco quello che stava vedendo.
A primo impatto gli ricordò molto una fusione tra un essere umano ed un insetto.
L'essere, che aveva la "pelle" di colore verde chiaro con macchie verdi scure, aveva un corpo magro con braccia e gambe sottili. I piedi avevano tre dita ciascuno ed era dotato di due lunghe elitre. Inoltre sulla testa aveva una specie di corna disposte a V ed era dotato di una coda terminante in un pungiglione.
Aveva gli occhi rossi con le pupille verticali e sottili; come i rettili. La bocca, infine, non presentava labbra ed era situata su una sorta di muso striato.[2]
Era veramente rivoltante.
Gohan rimase a fissare quella cosa stupito per un po', fino a quando essa non parlò di nuovo.
"Finalmente ci incontriamo... Gohan!"

Continua 

ANGOLO AUTORE:
E rieccoci qui con un nuovo capitolo!
Prima di dirvi le solite cose faccio una piccola premessa: ho avuto molte difficoltà a concepire il capitolo, e non sono nemmeno totalmente soddisfatto di come è venuto. Avevo pensato anche di non pubblicarlo e cancellarlo, ma mi serviva un collante tra il capito precedente e quello successivo e non sono riuscito ad inventarmi nulla di meglio. Spero solamente che non vi abbia fatto troppo schifo.
Fatemelo sapere tramite recensione, dai!
Alla prossima!
 
[1] Okay. Qui forse non l'ho spiegata proprio bene, ma vi giuro che mi ci sono messo d'impegno per descrivere questa sequenza di combattimento il più chiaramente possibile.
[2] Sì, la descrizione è presa da Wikipedia. Volevo essere il più preciso e chiaro possibile.
   
 
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