The
Subliminal
nemsis_tm
Introduzione
- Signor Santato, mi scusi se la disturbo, ma la signorina
McTaylor la sta aspettando per l'appuntamento delle 10:00. -.George alzò
distrattamente lo sguardo verso l'assistente, e annuì distrattamente. Si alzò
con aria assonnata dalla sedia, e avanzò con passo lento verso la porta.
- Ah...mi scusi professore..? -.
L'uomo si fermò. - mm? - mugulò all'assistente.
Lei con fare zelante, gli mostrò una pagina dell'agenda.
- Sua moglie ha chiamato, mentre lei si concedeva un attimo di pausa, e ha detto
se per caso le piacerebbe di più, o mangiare al ristorante oppure vuole sapere
se deve preparare qualcosa... -.
Santato mosse a casaccio le mani per aria, socchiudendo
appena gli occhi. - Faccia come vuole. Mi potrebbe portare una tazza di caffè
caldo fra, diciamo...un quarto d'ora?? Nella stanza della McTaylor certo...arrivederla....-.
Aprì la porta e prese a camminare per il corridoio,
strascicando i piedi. Si sentiva a pezzi. In quei giorni lavorava come un
deficiente al Maddalena, l'istituto per ricovero mentale. Sempre più persone si
lasciavano prendere dalla foga della vita, e finivano per commettere delle
enormi cazzate: a lui, George, famoso psigologo, il compito di scoprire il perchè,
e cercare di inserire nella testa vuota di quelle persone un attimo di requie,
prima che finissero in prigione.
- Ciao Fred - . Quel cretino di Fred. Non faceva mai un
cazzo, dalla mattina alla sera, non un paziente, una commissione, qualcosa in
generale...nulla. E sia che anche lui era
laureato come Santato in psicologia e aveva anche conseguito un importante
master in malattie mentali, proprio come lui: George. Ma forse lo consideravano
più in gamba, oppure si divertivano a vederlo sgobbare, i gestori del
Maddalena: fatto sta, che era da sere che non dormiva. Certi pazienti e i loro
problemi....ti lasciano un vuoto enorme dentro...
Toc toc. Sempre quei due tocchi leggeri e rassicuranti,
quando doveva andare all'incontro con Gloria McTaylor. Ormai c'erano abituati
entrambi, sia lui, che la piccola Gloria.
Ma come mai questa volta nessuna risposta? Di solito si
sentiva un tramestio vivace, o magari un saluto al di la della porta....ma
questa volta niente. Un attimo in ansia, il dottor Santato bussò altre due
volte nella porta grigia della camera.
Toc Toc. Nessuna risposta. Appoggiò l'orecchio destro
nella porta, e rimase in ascolto trattenendo il fiato. Sentiva un debole rumore
dentro la stanza. Non capiva bene cosa fosse, ma non gli suggeriva nulla di
positivo. - Gloria? - chiamò dolcemente la bambina. Il rumore aumentò un poco
di volume, e appoggiando l'orecchio alla porta, George, poteva benissimo capire
cosa stesse accadendo all'interno. La piccola piangeva.
Con il cuore in gola, aprì la porta lievemente, mise la
testa nella fessura e poi, piano piano, entrò nella stanza bianca.
La bambina gli dava le spalle. Il suo vestito di seta
bianco, lungo fino alle gambe, l'avvolgeva teneramente: forse, si disse Santato,
stava piangendo per una banalità, non c'era di cui preoccuparsi..
Ma mentre lui pensava questo, il suo cuore lo tradiva: il
suo battere rimbombava nella stanza.
Le sue spalle
sussultavano rapidamente, scosse come da molti tocchi. Le braccia distese lungo
i fianchi, mosse lievemente dai convulsi isterici della bambina. La voce acuta,
era deformata, come da qualcosa di orribile. Non usciva normale come al solito:
con la gioia di vivere e tutte le altre sensazioni che i bambini provano ancora,
ma anzi, era come stridula e roca.
I capelli sembravano sporchi, e un rigolo si sangue si
intravedeva nelle caviglie nude della bambina.
- Gloria? - chiese nervosamente lo psicologo. Cosa stava
accadendo, accidenti, cosa mai stava accadendo porca puttana?... - Gloria! -
chiamò un attimo più forte, ma i suoi singhiozzi patetici e isterici
aumentarono di volume, ignorandolo.
- McTaylor ! -. George conosceva bene la bambina. Sapeva
che non bisognava affatto davanti di lei, ne fare movimenti bruschi, ne alzare
la voce: non sarebbe più stata avvicinabile. Ma ora era difficile trattenersi
dal fare ambedue le cose.
- Gloria! - ripetè disperatamente e si avvicinò alla
piccola tremolante. Gli cinse le piccole spalle con le sua mani, e lo voltò
verso di se.....
- GLORIA! CHE COSA HAI FATTO?! - urlò con la voce che
diventava roca e acuta improvvisamente.
La prese per le spalle e prese a muoverla convulsamente
avanti indietro.
Tutta la veste era ricoperta di freschi rigoli di sangue,
che scendevano come mille affluenti di un fiume inesistente. La bocca era
impastata del rosso sangue, e le mani ne erano interamente ricoperte. Gli occhi
non c'erano. Gli occhi non c'erano. E
nelle mani....nelle sue
manine....c'erano....due piccole palline deformi, come se fossero state
schiacciate e compresse sotto una leggera forza.....neri gli incavi delle
pupille.....
- NNNOOOOOOO! - urlò George con la voce che s'alzava
sempre di più mollando la bambina e scivolando a terra. E anche lei urlò.
Cacciò un urlo bestiale, al di sopra dell'immaginabile, così acuto da
risvegliare ogni persona nell'intero del maddalena. Acuto, e forte. Stridulo e
crespo insieme. Cadde in ginocchio e si prese la testolina tra le mani, e dondolò
avanti indietro...poi senza preavviso si alzò, corse verso la finestra aperta,
la scavalcò, e cadde giu.....
Dietro George, ancora sdraiato a terra spaventato, l'assistente lasciò cadere a terra il vassoio con il caffè caldo a terra....si frantumò....
. .
. nota dell’autore
Salve! Questa, premetto, è la mia prima ff in assoluto che ho scritto, un po’ di tempo fa. Dal mio canto ne sono entusiasta davvero: per il semplice fatto che avendo scritto io questa storia, so anche come andrà a finire, e posso garantire che non sarà una brutta trama.
Ora, annuncio una cosa: George, come avete capito, sarà il protagonista della storia. Voi avete letto l’inizio e cosa avete capito di lui? E’ uno psicologo, avete notato il suo carattere stufo, annoiato e senza stimoli. Avete poi visto solo la parte brutta della bambina piccola, Gloria McTaylor…. E vi starete domandando ma perché un comportamento così assurdo?? Perché!!! Lo scoprirete.
Se seguirete la storia vi accorgerete di aver gia visto, o letto da qualche parte una trama che gli somiglia. Ebbene, un po’ ho preso spunto dal Sesto Senso, ma ho, diciamo, “copiato” solo alcuni passi innocui, come la situazione dei personaggi, e il senso del mistero, di più no….
Vi ringrazio nel caso mi recensite, e salve a tutti!!!
nemesis_tm
nemesis_tm@libero.it