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Autore: martaweasley    10/03/2019    1 recensioni
Sono Anne Rosie Withman e ho ventitré anni. Mi sposerò a venticinque anni e a ventisette avrò il mio primo bambino. C'è solo un piccolo problema, per il mio piano ho bisogno di trovare la mia anima gemella, ma non è mica facile, sapete?
Così ho ideato un piano, cercherò la mia anima gemella, tra i miei amori platonici, amori del passato ai quali non mi sono mai dichiarata. Sono sicura che l'amore della mia vita sia tra loro.
Dal testo:
«Ma perché l'amore della tua vita dovrebbe essere uno di questi cinque ragazzi?»
«Mamma per la milionesima volta, è come nei film: una ragazza si innamora, ma non viene corrisposta e lei non si dichiara, ma dopo anni lei e lui si rivedono e BOOM! Nasce l'amore. Sono sicura che sarà così anche con me e uno dei cinque ragazzi»
«Tra me e tuo padre non c'è stato nessun BOOM! Come dici tu, ci siamo innamorati pian piano e non ci siamo mai persi di vista, lui era il mio migliore amico»
«Lo so, però fidati di me, il mio principe azzurro è uno tra quei cinque ragazzi»
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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1. I Have To Find Them




Amore platonico. 
Un amore platonico, sapete cos'è?
E' un modo usuale di definire una forma di amore priva della dimensione sessuale e passionale. In pratica ami una persona senza contatto fisico, nei miei casi il contatto fisico era impossibile. Molti dei miei amori platonici erano attori del cinema e cantanti, insomma come si può non amare Colin Firth? O Robert Downey Jr?

Gli altri miei amori platonici erano ragazzi che avevo conosciuto durante la mia vita, ai quali non mi ero mai dichiarata perchè sapevo che sarei stata rifiutata. Quindi mi limitavo ad osservali e a sognare una vita insieme a loro, ad amarli a modo mio.

I miei amori platonici sono in tutto cinque.

Certo, ho avuto altre cotte, ad esempio per il mio primo ragazzo alle elementari, si chiamava David, oppure per il mio secondo ragazzo, Frank, durante l'estate dei miei sedici anni, ma con lui finì male, scoprì che mi tradiva. Tuttavia i miei amori platonici erano qualcosa di più, per loro sentivo qualcosa di più.  Volete sapere chi sono e quando e come sono diventati i miei amori platonici? Mi spiace, ma dovrete attendere ancora un poco. Cosa credevate che vi avrei detto tutto subito? Non è mica facile aprirsi così di punto in bianco, bisogna conoscersi un po' prima, oppure voi raccontate i vostri segreti al primo che passa? No, appunto.

Allora sappiate che mi chiamo Anne Rosie Withman, ho ventitré anni e per il momento lavoro in una libreria nel centro di Londra, lo so ho una vita molto emozionante. Lavoro per aiutare i miei a pagare le rette universitarie, ebbene sì, vado ancora all'università studio lettere, mi piacerebbe lavorare nel campo dell'editoria. Mi sono sempre piaciuti i libri. Ti trasportano in altri mondi, vivi avventure, ti affezioni ai personaggi tanto da sentirti una di loro. Faccio anche da babysitter nel weekend, non tutti i weekend ovviamente. Adoro i bambini, portano gioia e felicità, da quando avevo quindici anni che vorrei avere un bambino mio, lo so è strano. Le altre ragazze pensano a divertirsi ed io ad un bambino tutto mio. Non ci posso fare nulla, la sola idea di essere chiamata mamma, di leggere loro le favole mi fa emozionare, ma ahimè per averlo serve una persona dell'altro sesso. Non sono così disperata da prendermene uno a caso, aspetto quello giusto, il padre dei miei figli deve essere l'amore della mia vita, così vivremo tutti felici e contenti. Sì sono una sognatrice illusa, ma che ci posso fare se credo nella favola del principe azzurro?

Comunque tornando ai miei amori platonici, l'altro giorno stavo pensando e se avessi già incontrato la mia anima gemella? E se fosse uno dei miei amori platonici? Se fosse tra loro il futuro padre dei miei tre figli Fred, Lily e Michael? In realtà non sono i nomi definitivi per i miei figli, cosa andate a pensare? Sono solo delle possibilità, ho tanti altri nomi che mi piacciono, mio marito dovrà scegliere tra quelli che gli proporrò. 
Cosa stavo dicendo? Ah sì, la mia anima gemella... stavo riflettendo, sorseggiando un buonissimo tè caldo alla vaniglia, sul divano nel salotto di casa ed è arrivata l'illuminazione: dovevo ritrovare i miei amori platonici e verificare se tra loro ci fosse la mia metà. L'unico problema era che non avevo la minima idea di come trovarli o contattarli.

«Anne mi aiuti?» la voce di Ash mi riportò alla realtà. Ashton era un mio collega e amico, aveva due anni in più di me e anche lui lavorava per pagarsi l'università, stava studiando economia. Avevamo molto in comune come la passione per la letteratura, la fotografia, ci piacevano gli stessi film e la stessa musica. Mi piaceva passare il tempo con lui.

«Allora mi aiuti o te ne stai lì a fissarmi?»
Ammetto che starmene ferma a fissarlo non era niente male. Insomma Ashton era un bel ragazzo: alto, moro con i capelli sempre spettinati, occhi nocciola. Proprio il mio tipo, ma eravamo solo amici e mi andava bene.
«Arrivo, ero solo..»
«Assorta nei tuoi pensieri, che novità. Comunque ci sono questi scatoloni da svuotare e sistemare sugli scaffali» risponde dandomi un colpo sulla fronte. 
Ahia. Mi ha fatto male, ma appena lo vedo sorridere mi metto a sorridere anche io.
«Va bene, ce li dividiamo? Tre tu e tre io? Comunque hai visto il nuovo episodio di This is us? Ho pianto, ovviamente»
«D'accordo. No, non l'ho ancora visto l'episodio, non anticiparmi nulla» 
«Solo perché a volte mi sfuggono delle cose non me lo devi ripetere ogni volta»
«Tu sei una spoileratrice seriale» mi accusa puntandomi il dito contro per poi mettere gli scatoloni su un carrello e allontanarsi. 
Io una spoileratrice seriale? Solo perché una volte gli ho anticipato la morte di alcuni personaggi del trono di spade. Poi anche la morte di Silente, alla fine del sesto libro, ma come facevo a sapere che era la prima volta che li leggeva? 
Ah si poi c'è stato il finale di Avengers Infinity War... avevo sbagliato ad inviare il messaggio sulla mia recensione del film. Invece di inviarla ad un mio compagno di università l'avevo inviata a lui. 
Okay, forse dovrei stare più attenta. 
Intanto che giro tra i vari scaffali bianchi e pieni di libri, vedo una bambina leggere con entusiasmo "Alice nel paese delle meraviglie". Era il mio libro preferito da bambina. 
La libreria è molto grande e si sviluppa su più piani, quindi ci metto un po' prima di arrivare al reparto Fantasy dove devo svuotare il primo scatolone. Le pareti sono tutte bianche, come gli scaffali e il pavimento di legno, questo posto mi ha sempre trasmesso calma e tranquillità. 
Mentre sistemo i libri ritorno a pensare alla mia brillante idea. 
Trovare i miei amori platonici. 
Dovevo iniziare il prima possibile. 
Dovete sapere che la me stessa di nove anni aveva programmato la mia vita: 
Vent'anni incontrare il vero amore, ventitré anni convivere con il mio vero amore, venticinque anni il matrimonio e a ventisette anni, finalmente, il primo bambino. 
Tuttavia ho ventitré anni e convivo con le mie due migliori amiche, dell'uomo della mia vita neanche l'ombra. Quindi perché devo stare ad aspettare? Posso rimboccarmi le maniche e caricarlo da sola. Tra i miei cinque amori platonici sono sicura ci sia l'amore della mia vita.

«Non hai ancora finito? Sei lenta Withman» sento Ash ridacchiare mentre mi fissa riporre gli ultimi libri al loro posto.
«Faccio le cose con calma, ma le faccio bene. Chi va piano, va sano e va lontano» dico usando una voce seria e profonda. Stavo cercando di imitare la tartaruga di Kung Fu Panda, ma non penso di esserci riuscita.
Lui ride e grazie alla sua risata così contagiosa inizio a ridere anch'io.

Due ore dopo sono finalmente a casa. Il salotto dalle pareti color lilla, il piccolo televisore e il divano color pesca sembrano una visione. Sono la prima ad essere rientrata da lavoro, quindi lascio tutto in camera mia e mi butto sul divano, solo dopo essermi preparata un tè caldo, per poi mettermi a guardare un film. 

«Anne cosa fai? Perchè stai fissando il computer spento?» Chiede Susan, mia coinquilina e migliore amica. Susan è la classica ragazza alta e magra, potrebbe fare la modella, capelli mossi castani ed occhi chiari, proprio una bella ragazza. Anche appena sveglia è bella, beata lei. Io sembro Gollum appena sveglia.
«Io e Susan abbiamo fatto la spesa vieni a darci una mano» sento dire da Lucy, coinquilina e migliore amica. Pure lei è più alta di me, ha capelli lunghi e lisci castano chiaro e anche lei occhi chiari. È più alta di me, ma non di Susan, Lucy poi  quando ho sorride le vengono sue piccole e adorabili fossette. Io sono il loro opposto, bionda con capelli corti che mi arrivano alle spalle. Odio i miei capelli, sono talmente fini che a volte mi sembra di essere pelata. I miei occhi sono color nocciola, niente di che. Sono bassa rispetto le mie coetanee, ma di questo non mi lamento, mi piace la mia altezza. 
Comunque noi tre ci siamo conosciute al liceo e dai li ho capito che erano le amiche migliori che potessi desiderare. Noi tre siamo sempre state insieme, siamo inseparabili. Abbiamo mille cose in comune. A tutte e tre piace starsene in pigiama sul divano a guardare film o serie tv con una buona tazza di tè caldo. 
Ci piace leggere, ci scambiamo i libri e li commentiamo, una specie di club del libro. Preferiamo una serata tranquilla a mangiare la pizza piuttosto che andare in discoteca, e tante altre cose.

«Anne vieni o no?»
«Sì, Lucy arrivo arrivo» le rispondo alzandomi svogliatamente dal comodo e morbido divano. 
Mentre disfiamo la spesa Susan ci racconta della sua giornata e di come Dylan l'abbia sorpresa portandole una rosa durante la sua pausa. Susan lavora in un ristorante abbastanza rinomato è il secondo chef, è una cuoca formidabile, senza di lei io e Lucy avremmo vissuto di pizza e sushi da asporto. Dylan, il suo ragazzo, di tre anni più grande, è la sua anima gemella, si capisce. Loro si completano insieme. Sono una di quelle coppie che quando li vedi riesci già a immaginarteli da anziani insieme. 
Dopo tocca a Lucy raccontare, ci parla della sua stancante giornata e di quante volte fosse sul punto di urlare. Lucy è una organizzatrice di eventi, lei giura di aver organizzato la festa per il compleanno di quell'attore... si, insomma quello lì, ora mi sfugge il nome, ha fatto quel film famoso... oddio come si chiama? Vabbè prima o poi mi verrà in mente. Lucy era esausta perchè aveva litigato con il signore che consegna i fiori, perchè li aveva consegnati all'edificio sbagliato ed era in ritardo di venti minuti. Infine chiedono come sia andata la mia giornata, a me non era successo nulla, era sempre tutto uguale. 
Logan Lerman! 
Ecco come si chiama l'attore a cui Lucy ha organizzato la festa. Mi ricordo che avevo organizzato un piano con Susan per imbucarci al party e portarci via qualche autografo.

Dopo aver disfatto la spesa e aver preparato un tè per le mie amiche torno in camera mia. Avevo visto un film e poi mi ero chiusa in camera per escogitare un piano, era una questione di vita felice o vita da zitella. Dovevo trovare i miei amori platonici, vedere come stavano, cosa facevano e capire se tra loro poteva esserci la mia anima gemella.

Sotto il mio letto c'era una vecchia scatola di ricordi, fin da piccola odiavo separarmi dalle cose quindi mettevo la maggior parte della mia roba dentro un scatolone che tenevo ben custodito sotto il letto. 
Aperta la scatola trovai un sacco di oggetti che mi fecero venire mille ricordi alla mente, ma questo non era il momento per darsi alla malinconia.     
«Eccola!» esclamo prendendo la cartelletta con dentro le foto delle elementari, sì il mio primo amore platonico è stato alle elementari e il suo nome era Richard Martin. 
Oh Ricky era un ragazzino così tenero dagli occhi brillanti e tanti riccioli castani. 
Adoro i riccioli. 
Io e Richard eravamo migliori amici, ricordo che una volta volevo chiedergli di sposarmi, ma lui lo chiese prima ad un'altra bambina... Jenna Peyton, un'arpia già all'età di otto anni. Decisi di non dichiararmi a Richard, di rimanere amici e continuare ad amarlo in segreto. Alle medie finimmo in classi diverse e Jenna diventò la sua ragazza, io venni messa da parte e alla fine ci perdemmo di vista. Si ricorderà ancora di me?

Il secondo amore platonico fu in seconda media si chiamava Lucas Carter, anche lui moro e dagli occhi furbi, differenti da quelli di Richard che erano allegri e dolci. Lucas era il classico bad boy sarà per questo che all'età di tredici anni mi aveva colpito? O forse era perchè indossava la giacca di pelle e a me ricordava tanto Danny Zuko? Sta di fatto che appena suonava l'intervallo correvo per arrivare vicino alla sua classe, per vederlo uscire. Non mi sarei mai dichiarata un rifiuto sarebbe stato traumatico e poi sarei diventata lo zimbello della scuola. Durante il primo anno di medie non l'avevo notato, il mio amore per lui iniziò durante il secondo anno. Un giorno un ragazzo mi venne addosso facendomi cadere e Lucas mi aiutò a rialzarmi, sapete queste cose capitano nei film. I due si incontrano per caso nei corridoi, gli sguardi si incrociano e BOOM è subito amore. Ecco credevo fosse così anche per me, invece no, il giorno dopo non si ricordava nemmeno di me, ma non mi importava io ormai pensavo già al nostro matrimonio. Era il classico ragazzo che si metteva nei guai per divertimento, di solito i tipi come lui non li guardavo neppure, ma dopo quel giorno in cui mi aveva aiutato, lui era diventato Danny ed io Sandy. Ero sicura che si sarebbe dichiarato giurandomi amore eterno, ma non accadde. Anzi due settimane dopo iniziò a uscire con Karen Morgan, una studentessa modella, lei era la sua Sandy.

Terzo amore platonico al liceo, anche il quarto era al liceo, ma ne parleremo dopo. Si chiamava Edmund Borner. Anche lui moro, ovviamente, dagli occhi chiari e con uno strano luccichio. Ecco se devo dirla tutta Ed era tutto strano, considerato strano e fuori di testa da tutti, anche Susan e Lucy lo pensavano (eravamo in classe insieme al liceo, ricordate?). Per questo motivo non ho mai detto nulla sui miei sentimenti verso Edmund, nemmeno ora lo sanno.
Edmund divenne sempre più strano, ma io continuavo a provare questo forte sentimento nei suoi confronti, non mi importava se era un po' pervertito (conoscete un ragazzo di quindici anni che non lo è?). Per non parlare del fatto che era quasi sempre completamente fatto. Si diceva in giro che spacciasse, ma non mi interessava più di tanto questo fatto. 
Edmund aveva sempre un ghigno malizioso sul volto, quanto amavo quel sorriso. 
C'era stato un periodo al primo anno in cui credevo avesse una cotta per me, ma io ovviamente non mi sarei mai fatta avanti, avrebbe dovuto fare lui la prima mossa. 
Continuai ad osservarlo da lontano, fingendo che non mi piacesse, è stato così difficile nasconderlo a Susan e Lucy. 
Quando al nostro quarto anno dopo l'estate si presentò con la sua ragazza, anche lei veniva nel nostro liceo, ci rimasi male, ma ormai sapevo che i miei amori platonici rimanevano tali, che mai uno di loro si sarebbe dichiarato a me. Rimase con questa ragazza fino alla fine del liceo. Ogni volta che in classe si sbaciucchiavano, scambiandosi tanta saliva, io dovevo uscire dalla classe, non riuscivo a non guardarli, mi dava fastidio e poi erano davvero disgustosi.

Il mio quarto amore platonico arrivò quando ero in quarta liceo, si contemporaneamente a Ed, si chiamava Matthew James ed era di due anno più grande. Anche Susan ebbe una mezza cotta per lui, ma poi conobbe Dylan e le passò. Comunque Matt era uno dei ragazzi più belli della scuola, alto, moro con gli occhi azzurri e il suo sorriso era così incantevole. Meraviglioso. 
Non so molto di lui, non ci ho mai parlato, infatti lui non sa della mia esistenza e nemmeno dei nomi che avevo deciso di dare ai nostri figli.

Sì, lo so, sono strana.

Quinto e ultimo amore platonico risale ad un anno fa, abbastanza recente, si chiama Edward Harrison ed è il figlio del socio di mio padre. 
Quando ero piccola andavo a lavoro con mio padre e molte volte mi mettevo a giocare con Edward, anche lui lì per il mio stesso motivo. Tuttavia non mi piaceva, a quell'età ero cotta di Richard e poi Edward aveva tre anni più di me, all'epoca mi sembrava tantissima la differenza d'età. 
Non l'avevo più rivisto poi ci fu una festa organizzata dall'azienda dei nostri padri.
Mio papà mi aveva chiesto di fare delle foto ed io accettai. Non mi ricordavo minimamente dell'esistenza di Edward.
Comunque sappiate che ho fatto molti corsi di fotografia, è una delle mie passioni, ho studiato pure la storia: dalla dagherrotipia alle foto digitali... ah mi sto dilungando in cose inutile, scusate.  
A quell'evento dovetti vestirmi elegante, ma il fato volle punirmi facendomi arrivare le mestruazioni proprio quel giorno. Passai mezza giornata a contorcermi per il dolore, indossando un abito corto che mi faceva sentire a disagio e poi arrivò lui. Come era cambiato, cresciuto. All'inizio non l'avevo neppure riconosciuto, era più alto, più magro con un po' di barba, insomma poteva passare per un modello di Abercrombie. Mentre facevo le foto lui si avvicinò per salutarmi (gentile, vero?) dopo aver parlato per qualche minuto raggiungemmo il buffet per l'aperitivo e quasi mi strozzai con un tramezzino, una bella figura di merda, lo so, ma che ci posso fare?
Comunque lui mi prese dell'acqua e mi fece sedere, rimase con me per un po' per assicurarsi che stessi bene (gentile, vero?), poi se ne andò perchè il giorno dopo aveva un'esame importante e voleva studiare. Non l'ho più rivisto. Tuttavia il mio cervello dopo quella giornata, aveva già programmato la nostra luna di miele ai Caraibi.

Ora li conoscete tutti ed io rivivendo questi momenti mi sono convinta ancora di più di doverli trovare, sì li devo assolutamente trovarli.




 

Ecco che ha inizio la mia prima storia del tutto originale.
Una storia d'amore un po' buffa. 
La protagonista un po' distratta e pasticciona alla ricerca del suo vero amore.  
Anne pensa davvero che tra i suoi amori platonici ci sia la sua anima gemella,
per questo è così decisa a ritrovare tutti quei ragazzi. 

Vedremo se ce la farà e cosa accadrà.
Cercherò di pubblicare un capitolo a settimana. 
Spero che questa storia vi abbia incuriosito e divertito. 
Fatemi sapere cosa ne pensate!

Kiss and hugs
|| MartaWeasley ||


p.s. Mentre ideavo questa storia mi sono venuti in mente degli attori che potrebbero rappresentare i personaggi.
Ecco il mio dream cast (ovviamente siete liberi di immaginarli come preferite):


Olivia Holt come Anne Rosie Withman
Astrid Berges-Frisbey come Susan Force
Willa Holland come Lucy Pensey
Timothee Chalamet come Richard Martin
Nick Robinson come Lucas Carter
Jeremy Allen White come Edmund Borner
Maxence Danet Fauvel come Matthew James
Aaron Tylor Johnson come Edward Harrison
Joe Keery come Ashton Davis

 
   
 
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