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Autore: Veggie12775    21/07/2009    8 recensioni
Storia ambientata dopo il quinto romanzo. Non tiene conto degli avvenimenti del sesto e del settimo libro ma ci sono alcuni riferimenti. Harry è disperato per la morte del suo amato padrino Sirius Black e Hermione, desiderando aiutare l'amico decide di tornare indietro nel tempo di quattro mesi per evitare che ciò avvenga ed utilizza un incantesimo trovato in un libro antico nella sezione proibita della biblioteca ma commette un errore e finisce vent'anni indietro nel tempo dove fa la conoscenza del giovane Severus Piton di cui s'innamora. I personaggi potrebbero risultare un po' OOC
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO QUINDICI



Harry, Ron e Ginny stavano accanto al letto di Hermione, che era ancora priva di conoscenza, mentre Madama Chips si occupava di lei.
“E’ davvero incinta?” chiese Ron all’infermiera.
“Sì ed è di quattro mesi circa” rispose la donna.
“Incredibile! Incinta di Piton! Ma voi due sapevate che aveva una relazione con il professore?” chiese Ginny rivolgendosi ai due ragazzi.
“Sì, ce l’ha detto tempo fa quando lui era sparito dopo che ci avevano attaccato a Hogsmeade ma non ci aveva mai detto di essere incinta” rispose Harry.
“Non riesco a credere che Hermione frequenti quell’uomo odioso!” Chissà cosa ci trova in lui!” esclamò la ragazza fissando l’amica addormentata.
Ron stava per ribattere quando Neville si precipitò di corsa nell’infermeria chiamando a gran voce i suoi amici.
“Signor Paciock, non urlare! C’è una paziente qui che deve riposare!” lo sgridò l’infermiera.
“Mi scusi, Madama Chips.”
“Che è successo, Neville?” chiese Harry, notando l’agitazione del ragazzo.
“Si tratta di Piton, è stato arrestato dopo aver ammesso di aver usato la Maledizione Imperius su Hermione per costringerla ad andare a letto con lui.”
“Che cosa?” gridarono contemporaneamente Harry, Ron e Ginny che mormorarono subito parole di scusa notando la severa occhiata di Madama Chips.
“Beh, questo spiega perché Hermione fosse diventata la sua amante” commentò Ginny, mentre lei e i ragazzi si spostavano in un angolo dell’infermeria per non disturbare Hermione.
Harry e Ron si scambiarono un’occhiata incredula, nutrendo dubbi sulla spiegazione trovata da Ginny.
“No, signorina Weasley, le cose non stanno affatto così” disse una profonda voce maschile entrando in quel momento nell’infermeria.
“Professor Silente” lo salutò Harry, subito imitato dai compagni.
“Signor preside, cosa significa che le cose non stanno affatto così? Neville ci ha appena raccontato che il professor Piton è stato arrestato per aver usato la Maledizione Imperius su Hermione” disse Ginny.
“Sì, è vero, ma Severus ha mentito per proteggere la signorina Granger. La vostra amica è veramente innamorata di lui e non era affatto sotto l’influsso della Maledizione Imperius” disse Silente e notando le espressioni scettiche di Ginny e Neville spostò lo sguardo su Harry e Ron e aggiunse: “Hermione vi aveva raccontato della sua relazione con il professor Piton, non è vero? Onestamente potreste dirmi che fosse posseduta dalla Maledizione Imperius?”
I due ragazzi si scambiarono un’occhiata poi Harry disse: “No, signore, Hermione non era sotto l’influsso della Maledizione Imperius. Era veramente innamorata di Piton sebbene a noi sembrasse davvero molto strano.”
“Già, ma Hermione è sempre stata un po’ strana” aggiunse Ron facendo sorridere Silente per le sue parole.
La porta dell’infermeria venne aperta in quell’istante ed entrarono la McGranitt e gli altri professori.
“Albus, abbiamo rimandato gli studenti nelle loro stanze. Ora potresti fornirci una spiegazione su ciò che è successo questa sera? Non posso credere che Severus abbia usato la Maledizione Imperius sulla signorina Granger” disse la vice preside.
“Ed infatti non è vero, Minerva. Severus e Hermione si amano e da circa un mese hanno una relazione.”
“Un mese? Albus, ma allora il bambino non può essere di Severus! Ho visitato la signorina Granger ed è incinta di quattro mesi” disse Madama Chips.
“Beh, le cose sono un po’ complicate a dire la verità perché c’è di mezzo un viaggio nel tempo” disse Silente e tutti, ad eccezione di Harry e Ron che ne erano già a conoscenza, lo guardarono sconcertati.
“Come ben ricordate nel giugno scorso Sirius Black è morto e Hermione, preoccupata per Harry, all’inizio del nuovo anno scolastico ha cercato un metodo per tornare indietro di alcuni mesi per salvare Sirius senza utilizzare una giratempo e ha scoperto una pozione combinata ad un incantesimo ma a causa di uno sbaglio nelle dosi di un ingrediente è stata rimandata nel 1976 ed è dovuta rimanere lì fin quando io non ho potuto farla tornare nel futuro. In quel periodo, oltre ad aver stretto amicizia con Lily e i Malandrini, ha iniziato a frequentare Severus e i due si sono innamorati.”
“La signorina Granger si trovava qui a Hogwarts vent’anni fa? Ma io non mi ricordo affatto di lei!” disse il professor Vitious.
“Filius, nessuno di voi può ricordarla perché dopo averla rimandata nel futuro ho utilizzato l’incantesimo Oblivion su tutto il castello per farvi dimenticare la sua presenza.”
“Questo significa che anche Severus l’aveva dimenticata?” chiese Minerva.
“Sì, esatto e solo dopo vent’anni gli sono tornati i ricordi che gli avevo cancellato.”
“Non sapevo che si potessero ricordare gli avvenimenti cancellati con l’incantesimo Oblivion senza un controincantesimo” osservò la professoressa Sprite.
“Normalmente no, Pomona, a meno che non si tratti di vero amore. Solo un amore puro e sincero può dissolvere gli effetti dell’incantesimo Oblivion senza un controincantesimo ed è questo tipo di sentimento che lega Severus e Hermione” spiegò il preside.
“Quindi, se la signorina Granger è incinta di quattro mesi e lei e Severus hanno ricominciato a frequentarsi dopo le vacanze di Natale ciò significa che quando l’hai rimandata nel futuro lei era già in attesa di un bambino?” chiese la professoressa McGranitt.
“Esatto, Minerva. Come al solito ha saputo trovare subito la risposta. Quando l’ho rimandata qui lei era incinta anche se non credo che se ne fosse già resa conto. Quella povera ragazza ha sofferto molto per l’indifferenza di Severus ma quando lui ha riacquistato la memoria hanno vissuto diversi momenti di felicità e quest’ultimo colpo proprio non ci voleva.”
“Albus, quindi, tu eri al corrente della loro attuale relazione?” gli chiese Minerva.
“Sì, lo sapevo e so bene che avrei dovuto prendere dei provvedimenti, che era immorale permettere ad un professore e a una studentessa di frequentarsi ma non ho voluto farlo perché Severus dopo aver tanto sofferto nella sua vita meritava un po’ di felicità. Lui ha voluto proteggermi davanti a Caramell dicendo che io ne ero completamente all’oscuro altrimenti avrebbero arrestato anche me lasciando Hogwarts senza la mia protezione, per non parlare del mio aiuto a Harry quando arriverà il momento dello scontro finale con Voldemort.”
“Severus” si sentì la voce di Hermione in quell’istante e i suoi amici corsero subito accanto al suo letto, seguiti a passo più lento dai professori.
“Come ti senti, Hermione?” le chiese Harry.
“Severus… voglio Severus” disse lei spostando lo sguardo sui presenti alla ricerca del viso del suo amore.
“Dov’è Severus?” chiese rivolgendosi a Harry e Ron che erano i più vicini al suo letto.
I due ragazzi però distolsero lo sguardo, non avendo il coraggio di rivelarle ciò che era successo.
“Signorina Granger” disse Silente facendosi avanti.
“Professor Silente, dov’è Severus?”
“E’ stato arrestato dal ministro Caramell con l’accusa di averti soggiogata con la Maledizione Imperius.”
“Che cosa? Ma non è vero! Chi ha osato accusarlo di una cosa simile?” chiese Hermione sconcertata.
“Per la verità è stato lui stesso a confessarlo al ministro.”
“Che cosa? Ma perché l’ha fatto?”
“Per te, Hermione, per proteggerti. Dopo il tuo svenimento Caramell mi ha detto che dovevo espellerti da scuola e rimandarti dai tuoi genitori a causa della tua relazione illecita con un professore ma Severus ha deciso di prendersi tutta la colpa, così facendoti apparire come una vittima, non sarò costretto a mandarti via.”
“Ma non è giusto! Io lo amo e siamo stati entrambi a sbagliare, non solo lui! Non m’importa se sarò costretta a lasciare Hogwarts e non terminare la scuola, Severus è molto più importante!”
“Capisco ciò che provi, ma senza la protezione di Hogwarts saresti in pericolo e una facile preda dei Mangiamorte. Severus vuole proteggere te e il bambino ed è giusto che tu rispetti la sua decisione per quanto penosa possa sembrarti.”
“Ma che cosa ne sarà di lui?”
Silente non rispose ma l’espressione preoccupata del suo viso non prometteva niente di buono.
L’uomo si spostò e fece cenno anche agli altri professori di seguirlo poi, poco prima di uscire dalla stanza, disse: “lo sapremo molto presto, signorina Granger.”
Nella stanza con la ragazza rimasero solo i suoi amici e Madama Chips che con premurosa sollecitudine le chiese come si sentisse.
“Ora sto meglio, grazie. Posso tornare in camera mia?”
La donna l’osservò attentamente, preoccupata per il suo stato d’animo e fu dibattuta se trattenerla o lasciarla andare, ma alla fine decise di dimetterla perché la presenza dei suoi compagni sarebbe riuscita a distrarla dai suoi pensieri meglio di una notte trascorsa da sola nell’infermeria.
“D’accordo, signorina Granger, ma mi raccomando se dovessi sentirti male non esitare a tornare qui, ok?”
“Sì, certo, Madama Chips, non ne dubiti.”
“Bene, allora puoi andare. Aspetta un attimo però… ecco prendi queste, sono pozioni ricostituenti che devi prendere ogni mattina, servono per rinforzarti ora che il bambino sta iniziando a crescere e a farti consumare più energie.”
Hermione la ringraziò poi uscì accompagnata dai suoi amici, mentre l’infermiera raccomandava ai ragazzi di starle vicino e di darle il loro appoggio morale.
Quando entrarono nella Sala Comune di Grifondoro tutti la guardarono incuriositi e desiderosi di sapere se quello che era successo era tutto vero.
Qualcuno si avvicinò ma lo sguardo minaccioso di Ron li fece tacere tutti.
“Ci sediamo un po’ qui che ne dici, Hermione?” le chiese Harry.
“Rimanete pure qui se volete, ragazzi, io vado a letto perché sono molto stanca.”
I suoi amici non insistettero e lo lasciarono andare anche se Ginny provò ad accompagnarla.
Appena giunse nella sua stanza però lei ripeté che era molto stanca e desiderava dormire chiedendole gentilmente di lasciarla sola.
“Sei sicura, Hermione? A me non dispiace rimanere qui a farti compagnia.”
“Ti ringrazio, Ginny, ma in questo momento desidero solo dormire. Torna pure dai ragazzi, da Harry in particolare, se non sbaglio questa serata è stata speciale per voi due, no? Domani mi racconterai tutto nei dettagli, ok?”
“Sì, certo. Buonanotte, Hermione.”
“Buonanotte, Ginny.”
Quando la ragazza uscì chiudendo la porta, Hermione scoppiò in un pianto disperato.
“Severus, Severus” continuava a ripetere fra i singhiozzi.
Pianse a lungo finché, esausta, non si addormentò.


La mattina successiva quando si risvegliò si accorse di essere sola nella stanza.
Le sue compagne, venute a letto dopo di lei, si erano già alzate e lanciando un’occhiata all’orologio sul tavolino si accorse che erano le 8 e 10 e che quindi erano già andate a fare colazione.
Si alzò dal letto e andò in bagno e sussultò quando vide il suo viso riflesso nello specchio.
Aveva profonde occhiaie e un’espressione sofferente.
Si sciacquò il viso e si rivestì poi, ricordando la pozione che le aveva lasciato Madama Chips, la prese subito senza indugio.
Avrebbe voluto rimanere lì ancora un po’, non se la sentiva di avere gli occhi di tutta la scuola addosso, ma doveva nutrirsi per il bene del suo bambino ed inoltre era necessario che parlasse con il preside per sapere cosa avrebbero fatto a Severus.
Dopo un profondo respiro si fece forza e uscì dalla Torre di Grifondoro per recarsi nella Sala Grande dove gli studenti e i professori stavano facendo colazione.
Appena entrò nella Sala, lo sguardo di tutti i presenti si puntò su di lei ma cercò di non badarci e si sedette al tavolo di Grifondoro, vicino a Harry e Ron.
“Ciao Hermione, come ti senti questa mattina?” le chiese Ron.
“Sto meglio, grazie” rispose lei anche se la sua espressione tirata non ingannò nessuno.
Qualche minuto doop, con la consueta puntualità, entrarono i gufi che consegnarono la posta agli studenti.
Dato che Hermione stava mangiando ci pensò Harry a prendere La Gazzetta Del Profeta dal gufo e ad inserire la moneta nell’apposita piccola borsetta che aveva legata alla zampa.
“Oh, mio dio!” esclamò il ragazzo appena ebbe letto il titolo in prima pagina, attirando l’attenzione di Ron che sbarrò gli occhi notando ciò che aveva visto l’amico.
“Che succede?” chiese Hermione osservando i due amici.
“Niente, su mangia prima che si raffreddi” rispose Harry ripiegando il giornale.
La sua mossa però non passò inosservata e Hermione, avvertendo una brutta sensazione, chiese: “Cosa c’è scritto sulla Gazzetta, Harry?”
“Beh, come al solito parla di Voldemort, che altro? La leggeremo con calma più tardi, ok? Ora cerca di sbrigarti perché fra poco dovremo andare a lezione. Alla prima ora abbiamo trasfigurazione e sai bene che la McGranitt non tollera i ritardatari.”
Hermione non si lasciò distrarre e dopo aver messo da parte il piatto prese il giornale dalle mani di Harry.
“Oh dio, no! Non può essere vero!” esclamò con il cuore che le batteva all’impazzata mentre leggeva l’articolo in prima pagina.
Severus Piton, il professore di pozioni di Hogwarts, è stato arrestato per aver utilizzato la Maledizione Imperius sulla sua studentessa Hermione Granger per costringerla a diventare la sua amante. Il professor Piton durante la Prima Guerra era stato sospettato di essere un Mangiamorte ma era scampato all’incarcerazione grazie all’intervento di Albus Silente che aveva testimoniato a suo favore. Stavolta però Piton non sfuggirà alla condanna ad Azkaban dove rimarrà per parecchi anni. L’articolo prosegue a pagina 3.
Hermione non ebbe la forza di continuare a leggere mentre nella mente le rimbombavano le parole “Azkaban per parecchi anni”.
Si alzò e corse via piangendo mentre Harry e Ron le correvano dietro.
“No, non è possibile, ora che ci eravamo finalmente ritrovati, che potevamo essere felici insieme, perché il destino si accanisce tanto contro di noi?” si chiedeva la ragazza.
“Hermione!” la chiamarono i suoi due amici.
La ragazza si fermo senza fiato fuori nel parco e Harry e Ron la raggiunsero.
“Vedrai che si sistemerà tutto, Hermione” tentò di consolarla Harry.
“Già, Harry a ragione, non lo tratterranno a lungo e se non vorranno lasciarlo andare Piton troverà il modo di scappare come aveva fatto Sirius” aggiunse Ron.
“Sirius era riuscito a scappare dopo dodici anni e dopo due anni di latitanza è morto” disse Hermione.
“Sì, ma non è detto che a Piton capiti la stessa cosa, no?” fece notare Ron cercando lo sguardo di Harry perché lo aiutasse.
Harry, che sentiva ancora un dolore in fondo al cuore ogni volta che sentiva nominare il suo amato padrino, si sforzò di controllarlo per pensare a Hermione, la cui sofferenza superava la propria dato che aveva perso il padre di suo figlio.
“Già, è vero, Piton se la caverà. Ha fatto la spia per Silente per tanto tempo, per lui sarà un gioco da ragazzi fuggire da Azkaban.”
Ron e Harry si scambiarono un’occhiata sapendo che neanche loro stessi erano convinti di ciò che avevano detto ma speravano che la loro amica per la sua pace interiore ci credesse.
A Hermione non sfuggì l’occhiata dei due ragazzi ma finse di non notarla e finse di credere alle loro parole per non preoccuparli ma dentro di sé il suo cuore sanguinava per il destino dell’uomo che amava più della sua stessa vita.



CIAO A TUTTI, COME AL SOLITO VI RINGRAZIO PER LE RECENSIONI CHE MI AVETE LASCIATO.
SPERO CHE QUESTO NUOVO CAPITOLO VI PIACCIA!
  
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