Ah, la scuola! Ci
insegna a scrivere, ma non a vivere. E a vivere ci devi pensare tu, da solo,
come un funambolo che cammina nel vuoto. Continua a studiare nel libro di
storia, ma non aspettarti che ti dica cos'è il dolore e cos'è l'amore. Non
aspettarti che Napoleone esca dal libro e ti insegni a combattere la tristezza.
La scuola ti procurerà da mangiare ma non a essere felice.
Non demolire lo studio, perché è quello che ti darà il lavoro in futuro,
ma non lasciarti incatenare da esso. Dedica tempo a riflettere, a stare con gli
altri e a curare le relazioni, perché il potere della conoscenza è inutile
senza il potere emotivo.
♥ ♥ ♥
Ehm…
Buon venerdì a tutti ^^
Che dire? Questa settimana ho
deciso di darvi un po’ di “tregua” proponendovi uno scritto breve e spero
indolore. Come vedete, alla soglia dei miei tredici anni sono diventata una
sorta di filosofa fallita che non sapeva nemmeno formulare le frasi, ahimè… ma
dai, c’erano le buone intenzioni XD
Si vede che in quel periodo stavo
cominciando a fissarmi con Alessandro D’Avenia, vero? Chi conosce l’autore,
capirà cosa intendo!
La prossma settimana tornerò con
una delle mie tante e solite storie iniziate e mai concluse, a cui ormai siete
abbondantemente abituati! Intanto attendo le vostre recensioni e ringrazio col
cuore chi arriverà fin qui! :3
STAY TUNED, STAY TRASH!!! ♥