La rivolta tra le dita, capitolo III
Kattebel: un bigliettino, un appuntamento, il mondo.
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Kattebel: un bigliettino, un appuntamento, il mondo.
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Ho frugato nelle tue tasche, un giorno che cercavo un fazzoletto.
Ci ho trovato un bigliettino scarabocchiato in fretta: 3 maggio 1968, manifestazione, cortile della Sorbonne.
L’ho guardato e ho capito che avevi imboccato la tua strada, tu e quei tuoi ideali strimpellati con la chitarra.
Ti ho fatto scivolare il bigliettino in mano quando ti sei avvicinato. Hai sorriso, e io mi sono, di nuovo, innamorata.
Alla Sorbonne saremo in due, a maggio. Tu con le tue frasi urlate, io con i miei libri di Marcuse.
Forse non cerchiamo la rivoluzione, ma solo un mondo su misura per noi.
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Buongiorno!
Capitolo tre! Per la "teoria" dei capitoli alternati, il punto di vista qui è quello della ragazza. La parola a cui mi sono ispirata invece è Kattebel, dall'olandese, che significa "Un breve biglietto scritto in modo informale e dato a qualcuno per attirare la sua attenzione oppure tenuto per sé come promemoria per non dimenticare qualcosa": In questo caso, il qualcosa è prioprio l'occupazione del 3 maggio. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, a presto e grazie, 99.
Capitolo tre! Per la "teoria" dei capitoli alternati, il punto di vista qui è quello della ragazza. La parola a cui mi sono ispirata invece è Kattebel, dall'olandese, che significa "Un breve biglietto scritto in modo informale e dato a qualcuno per attirare la sua attenzione oppure tenuto per sé come promemoria per non dimenticare qualcosa": In questo caso, il qualcosa è prioprio l'occupazione del 3 maggio. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, a presto e grazie, 99.