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Autore: Mariusgon    18/03/2019    1 recensioni
"Il Cyborg donna sparò dall'indice destro, poggiato sul petto del giovane Saiyan, un raggio che lo trafisse all'altezza del cuore."
La storia che segue è un "What if". Per la precisione è un: "Cosa sarebbe successo se, invece che Gohan, fosse morto Trunks nella Linea temporale del futuro?"
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mirai!Gohan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mirai!Gohan's Universe'
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Atto 2 - Quarta Parte - Speranza
 
 
Erano passate cinque ore dall'attacco a Città dell'Ovest. Dopo che Cell si era dato alla macchia, Gohan aveva preso a cercarlo per tutto il globo. Aveva percorso a gran velocità tutta l'area della Terra, cercando il cyborg in ogni angolo del pianeta: dalle Zone Ghiacciate a Nord fino al grande arcipelago che si trovava a Sud, passando per i Monti Paoz e Padella. Non c'era da nessuna parte.
 
'Non c'è da nessuna parte... si è completamente volatilizzato... ma prima o poi dovrà pur farsi avanti!'
A Gohan, mentre sorvolava l'Isola Papaya, tornarono in mente le parole del cyborg:
"Io sono un cyborg creato dal Dottor Gelo... il mio destino è quello di diventare l'essere più potente in assoluto nell'universo... per raggiungere il mio obbiettivo devo assorbire l'energia vitale di C-17 e C-18... ma questo non è più possibile... qui... dopo che ti avrò ucciso, dovrò fare un salto alla Capsule Corp..."
'Capsule Corp... Bulma è la mia ultima speranza' decise Gohan. Bulma era l'unica che potesse fargli capire cosa potesse aiutare Cell ad ottenere il proprio obbiettivo; anche se non si parlavano da otto anni, doveva provare. D'altronde Cell avrebbe sicuramente cercato, come minimo, d'infiltrarsi alla Capsule Corp, quindi tanto valeva aspettarlo lì.
 
Quando atterrò di fronte l'entrata principale del palazzo dove abitava Bulma, era ormai ora di cena. Si ricordò di aver completamente abbandonato Videl ad Orange Town senza neanche pagare il pranzo... la donna non gliela avrebbe fatta passare liscia. Ma a questo avrebbe pensato dopo, ora aveva faccende troppo importanti da sbrigare. Fece un profondo respiro ed entrò; con la speranza che Bulma, almeno questa volta, lo stesse a sentire.
 
Fu sorpreso nel trovare l'ingresso affollato a quell'ora. Uomini e donne, con la divisa della Capsule Corporation andare avanti ed indietro come saette. Inoltre, sembravano avere tutti i nervi a mille.
"Ehi attento dove vai!" disse rudemente una donna, che si era scontrata con un collega facendolo cadere a terra.
"Attento io? Sta attenta tu, scema!" rispose con troppa foga l'altro, cercando di rialzarsi.
"Come mi hai chiamato?!" gli rispose la donna, avvicinando minacciosamente il suo viso a quello di lui.
"Smettetela tutti e due! Su da bravi." intervenne all'improvviso una voce femminile ed anziana, a Gohan familiare.
"Signora Brief!"[1] disse Gohan ad alta voce e sventolando una mano alta, per farsi vedere fra la folla.
"Gohan? Oh caro, da quanto tempo!" disse la madre di Bulma, una volta che il Saiyan le si fu avvicinato.
"Già... è passata una vita." ammise Gohan. "Come sta?"
"Beh, protei stare peggio." rispose l'anziana ottantenne[2], con un sorriso. "Vieni" riprese dopo un po' "andiamo a parlare da qualche altra parte. Siamo solo d'impiccio qui."
La signor Brief portò Gohan nell'enorme giardino all'interno la Capsule Corp, dove parecchi anni prima avevano soggiornato i namecciani sopravvissuti all'invasione di Freezer e dei suoi. Quel giardino era così enorme che sarebbe potuto essere considerato un vero proprio parco.
Quando arrivarono lì si sedettero sulla prima panchina che trovarono. L'anziana signora Brief, aveva notato Gohan, sembrava più vecchia che mai; e, dall'ultima volta in cui lei e Gohan avevano parlato, l'anziana aveva cominciato a far uso di un bastone da passeggio: aveva problemi a camminare.
"Che graziosa sorpresa, caro! Qual buon vento ti porta qui?" aveva chiesto sorridendo la signora Brief.
"Beh vede... dovrei parlare con Bulma di una cosa urgente." rispose, vago.
"Ah beh allora dovrai aspettare..." guardò il suo orologio da polso "ancora una mezz'oretta, credo." concluse con una semplicità tale da spiazzare Gohan.
"Oh! Sinceramente mi aspettavo di più! Hahaha."  rise divertito Gohan. La sua risata di divertimento divenne d'imbarazzo quando notò che l'anziana lo guadava con un sopracciglio alzato, con sguardo quasi perplesso ma comunque divertito.
"Ehmmm... come mai c'è così tanta gente a lavorare, a quest'ora?" domandò Gohan, per uscire dal quel momento imbarazzante.
"A quanto pare oggi pomeriggio la Città dell'Ovest è stata attaccata da un mostro, e la polizia ha fatto evacuare la zona. Dopo che la situazione si è calmata..." si interruppe guardando Gohan con sguardo eloquente.
"Hehehe... sì credo di aver dato una mano io." disse imbarazzato il Saiyan.
"Lo sospettavo... comunque, dopo che la situazione si è calmata, Bulma ha chiesto a tutti i dipendenti di recuperare subito le ore di lavoro perse. Perciò sono ancora tutti qui."
"Oh... beh... a proposito di Bulma..." cominciò Gohan. Aveva paura di chiedere, ma la signora Brief lo aiutò formulando la domanda per lui.
"Vuoi sapere se Bulma ce l'ha con te?" domandò l'anziana. Gohan annuì.
"Oh caro, non credo che ti abbia mai veramente odiato, sai?" disse l'anziana lasciando Gohan perplesso.
"Per tutti questi anni si è pentita enormemente di quello che ti disse al funerale di Trunks... non ha mai avuto il coraggio di richiamarti. Sapeva... sa... lei sa che non sei stato tu, ma quei mostri, a portale via suo figlio... mio nipote" concluse la signora Brief. Gohan vide con la coda dell'occhio una lacrima scivolarle via dall'occhio, scendere giù per la guancia e cadere ed infrangersi sul pavimento. Il ricordare suo nipote le faceva ancora male; Gohan si diede dello stupido mentalmente. Far riemergere vecchi e dolorosi ricordi così, di punto in bianco. Per di più ad un'anziana!
Il suo flusso di pensieri venne interrotto dal suono di una voce metallica, diffusa per tutta l'azienda da un altoparlante. "GIORNATA LAVORATIVA CONCLUSA. POTETE ANDARE."
"Oh, a quanto pare hanno finito prima del previsto. Bene, vieni caro." disse la signora Brief, alzandosi e prendendo Gohan sottobraccio.
"Ti porto da Bulma."
 
Arrivarono davanti a un portone metallico blindato, su cui c'era riportata la scritta "LAB. N. 013-B".
"E' qui dentro?" chiese Gohan, indicando il portone.
"Oh sì. Ci fosse una volta che Bulma non fosse qui!" gli rispose l'anziana, facendosi avanti ed attivando il meccanismo di apertura automatica del portone. Gohan la seguì esitante; nonostante le parole della signora Brief, non era ancora sicuro che Bulma sarebbe stata contenta, o almeno indifferente, di rivederlo.
Appena entrati si trovarono all'interno di un'enorme stanza adibita ad officina. C'erano scartoffie e attrezzi da lavoro sparsi ovunque; ma quello che attirò l'attenzione, almeno quella di Gohan, fu un macchinario che riempiva gran parte della stanza. Tale macchinario sembrava essere un velivolo ed aveva una forma ovoidale. Quello che doveva essere l'abitacolo del pilota si trovava nella parte superiore della fusoliera ed era coperto da una cupola trasparente. La parte inferiore era sostenuta da tre piloni gialli e dotata di quelli che sembravano essere tre propulsori. Su uno di questi c'era stampato il numero 1 in azzurro.
'Ma che diavolo è? Un aereo?' si domandò il Saiyan.
Dall'altra parte rispetto a dove fossero Gohan e la signora Brief, c'era qualcuno a lavoro su una scaletta, vicino al macchinario. Essendo coperta la visuale di Gohan dal macchinario, il guerriero non riuscì a capire chi potesse essere quella persona; ma, non essendoci nessun'altro nella stanza, Gohan ipotizzò che dovesse essere Bulma.
La madre di Bulma la chiamò: "Bulma, cara! Hai delle visite!"
"Mamma ti ho detto mille volte di non portare Oolong e Pual qui dentro! Portali al piano di sopra; arrivo tra un minuto!" si sentì una voce rispondere e Gohan non ebbe più dubbi: la persona a lavoro vicino al macchinario era sicuramente Bulma.
"Ma non sono Oolong e Pual... è qualcuno che non vedi da tanto..." rispose subito l'anziana "...e credo anche che abbia una certa fretta di parlarti." continuò.
"...qualcuno che non vedo da tanto?" domandò Bulma, con tono confuso. "E' Muten? Beh non sarà sicuramente..." continuò Bulma. Nel frattempo che parlava, Bulma era scesa dalla scaletta e stava dirigendosi verso l'ingresso del laboratorio, per incontrare il misterioso ospite; e quando vide chi fosse sembrò rimanere di sasso.
 "...Gohan." terminò Bulma.
"C-Ciao." disse Gohan, cercando di sorridere.
La reazione di Bulma fu... contenuta. Da prima chiuse gli occhi per qualche secondo. Poi, dopo averli riaperti, l'espressione della donna dai capelli turchesi mutò diventando un misto tra rabbia e tristezza.
"Ciao." rispose Bulma, con tono apatico. Nel momento Bulma aveva aperto bocca, Gohan si era preparato alla sfuriata ed alle urla che si aspettava arrivassero. Ma i suoi timori, per sua fortuna, si rivelarono infondati.
'Bene. Almeno 'sta volta non mi urlato addosso. E' un passo avanti' pensò il figlio di Goku.
"Vi lascio soli. Avete tanto di cui discutere." disse la signora Brief; e, prima che Gohan se ne rendesse conto, lui e Bulma rimasero soli.
Nel frattempo, Bulma aveva tirato fuori dal nulla due sedie; e ne porse una a Gohan, invitandolo a sedersi.
"Beh, è da tanto che non ci vedia..." aveva cominciato a dire il Saiyan, ma venne interrotto dalla turchina.[3]
"Cosa c'è Gohan?" disse Bulma, secca.
"...io...io sono venuto a chiederti una cosa. Hai sentito dell'attacco che c'è stato oggi pomeriggio?"
"Sì." rispose Bulma, diretta.
"E sai chi è stato a farlo?" chiese ancora Gohan.
"No... questo non lo so." questa volta Bulma rispose con un tono diverso, non più apatico, ma perplesso e interessato a tempo stesso. "Perché?" chiese a sua volta.
"Beh, vedi..." Gohan cominciò a raccontare tutto quello che era successo quel pomeriggio.
Gli ci vollero una decina di minuti per raccontarle tutto e una volta terminato il racconto, Bulma era sconvolta.
"Cyborg... un'altro... quel Gelo, anche da morto, continua a far danni." rifletté ad alta voce la donna.
"Bulma... sai a cosa Cell si riferisse? Quando ha detto che tu avevi qualcosa che poteva tornagli utile per assorbire i due cyborg?" chiese Gohan.
"Beh, no. Non so a cosa si riferisse..." rispose la donna, riprendendo dopo un po'. "...ma effettivamente, anche se non ho la più pallida idea di come l'abbia potuto scoprire[4], ho qualcosa che potrebbe aiutarlo a raggiungere il suo scopo."
"Cosa? Che cosa?" Gohan incalzò.
"Beh, lo vedi questo macchinario?" disse indicando il macchinario a cui stava lavorando, quando Gohan e sua madre erano entrati nel laboratorio. "E'...potenzialmente...una macchina del tempo."
"S-Scusa?" Gohan rimase sbigottito dall'affermazione della donna.
"Sì, hai capito bene. Una macchina del tempo. Un dispositivo capace di farci viaggiare avanti ed indietro nel tempo." ripeté Bulma.
Gohan si alzò dalla sua sedi e si avvicinò al macchinario, mettendo una mano su uno dei propulsori.
"Questa sarebbe... una macchina del tempo..." Gohan rimase a lungo a fissare quel macchinario.
"Hai intenzione di salvare Trunks?" chiese all'improvviso, voltandosi verso Bulma.
Al solo sentire il nome di Trunks, il volto della donna s'indurì di colpo; si limitò a rispondere con un gesto di assenso con la testa.
'Già, lo farei anch'io. Però c'è un problema: se Bulma tornasse indietro e salvasse in qualche modo Trunks, io non otterrei quel potere... e non riuscirei a sconfiggere i cyborg...' pensò il Saiyan. Tali pensieri, però, vennero interrotti all'improvviso da Bulma.
"In realtà... è quello il mio obbiettivo ultimo, sì; ma non è quello primario." disse Bulma, alzandosi per dirigersi verso uno scaffale. Lo aprì e tiro fuori una piccola boccetta con del liquido trasparente al suo interno; e, dopo averla guardata per un istante, Bulma la porse a Gohan.
"...cos'è?" chiese Gohan, prendendo in mano la boccetta.
"E' una medicina speciale per curare le malattie cardiache... come quella che colpì tuo padre." rispose la turchina.
"Non vorrai...?" cominciò Gohan.
"Sì. Voglio tornare indietro a prima che Goku morisse. Con lui, forse... anzi, certamente! Con lui i Guerrieri Z ce la faranno. Piccolo, Jiaozi, Tenshinhan, Crilin, Yamcha...V-Vegeta... Li salverò tutti!" affermò Bulma, con fermezza.
 
Continua
 

[1] Fun Fact: questo personaggio sarebbe dovuto essere il padre di Bulma, il Dottor Brief, e non sua madre. Poi, però, ho scoperto che il dottor Brief, nelle linee temporali del futuro, è morto per cause sconosciute (forse naturali o forse ucciso dai cyborg) prima dell'anno 780. E questo l'ho scoperto tipo tre secondi prima di caricare questo il capitolo. Ho dovuto riscrivere gran parte dei dialoghi. 'ORCA MISERIA!
[2] Eh sì. Dalle mie fonti pare proprio che lei abbia, nel 788, 80 anni spaccati. E inoltre ci tengo a dire che non è più la solita madre di Bulma, quella tutta svampita e scema, ma l'ho cambiata un po'. L'ho fatta diventare un pelo più seria e """saggia""".
[3] Okay, qui non sono sicuro 100%  se sia giusto, ma credo di si. La "turchina" inteso per "donna dai capelli azzurri" dovrebbe andare bene, no?
[4] Purtroppo non sono riuscito ad inventarmi niente di meglio, perciò eccovi la mia spiegazione: Cell si era diretto a Città dell'Ovest per farsi una scorpacciata di anime; però, una volta arrivato in città, ha captato, con l'udito fine dei namecciani (ereditato da Piccolo),  una conversazione di Bulma con dei suoi dipendenti e ha scoperto della macchina del tempo. Quindi, ha deciso di attirare Gohan e... vabhe, sappiamo già com'è andata.
   
 
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