Natsu/Lucy
Molto spesso a Lucy capitava di svegliarsi durante il cuore della notte. Sognava di venire separata ancora una volta dalla sua famiglia, dal grande amore della sua vita. Sognava il pianto agonizzante di Fiamma, che veniva strappata dalle sue braccia.
Le capitava tante volte. E ogni volta, si svegliava con un sussulto, annaspava e poi puntualmente una lacrima le rigava il viso.
Anche adesso, girava di lato, cercava di asciugarsi il viso con una mano. Quelli erano soltanto ricordi.
Ricordi non troppo lontani in effetti.
Rimembrò la solitudine che aveva provato per dodici anni e si sentì male.
Sì ricordò di quando c'era stato soltanto il buio e nulla più.
«Lu, tutto bene?» domandò ad un tratto una voce.
Non era più sola adesso. Non era più sola, perché con lei c'erano Natsu e i suoi figli.
La bionda si girò verso la sua direzione.
«Fiamma e Neel stanno bene?» chiese in un sussurro.
«Umh? Certo che sì. Stanno dormendo.»
Ma certo, che stupida. Erano al sicuro nei loro letti.
Sospirò, sentendo il cuore divenire più leggero. La sua famiglia oramai stava bene, nessuno gliel’avrebbe più portata via.
«Scusa se ti ho svegliato. Ma a volte gli incubi tornano a tormentarmi», confidò con un sorriso amaro.
Natsu la osservò per qualche istante.
«Alle volte capita anche a me. Poi però mi sveglio e quando ti vedo accanto a me, mi sento subito meglio. Lo so che quello che ci è successo è stato terribile, ma è passato. C’è un futuro luminoso davanti a noi.»
Lucy assunse un’espressione sorpresa. Man mano che il tempo passava, Natsu diventava sempre più accorto e saggio.
«Vale lo stesso per me. Ti prego, non dirlo ai ragazzi. Non vorrei si preoccupassero. Passerà, ne sono certa. Prima o poi ci lasceremo il passato alle spalle. La mia fiducia nei tuoi confronti è più grande della paura. Perché staremo insieme per sempre, vero?»
Il Dragon Slayer l’attirò a sé, abbracciandola. Era lei, era sempre stata lei la sua anima gemella. Era sempre stata lei, anche quando non se ne rendeva conto.
Non era uno che in genere faceva tante promesse. Ma quelle che faceva, le manteneva sempre.
«Sì, Lucy», soffiò il suo nome, sfiorandole i capelli con le labbra.
Nel buio poi si addormentarono e nessuno dei due fu tormentato dagli incubi.
Nota dell’autrice
Ambientata, come si può capire, poco dopo il ritorno dei personaggi nel loro mondo. Lucy ovviamente a volte sogna ancora di soffrire e di doversi separare dalla sua famiglia, ma per fortuna c’è Natsu a farla stare meglio <3