Syrio e Yuki
«Sssh, Syrio, fa silenzio!»
«Mi dispiace, non riesco a smettere di ridere!»
Yuki e Syrio aveva una complicità invidiabile. Non solo provavano una grande empatia l’uno nei confronti dell’altro, ma erano in grado di capirsi anche solo guardandosi. Erano due bambini che stavano scoprendo la bellezza dell’amore, nella sua forma più pura. Yuki voleva bene a Syrio. E lui voleva bene a lei, allo stesso modo, la guardava con ardore.
Il loro era un amore fatto di piccoli gesti e baci donati di nascosto, di rossori sulle guance e il tenersi per mano. Anche una piccola cosa come quest’ultima, era in grado di far provare loro dei brividi profondi.
Era bello nascondersi da occhi indiscreti e scambiarsi affetto in un modo che pareva quasi proibito.
La piccola azzurra sollevò lo sguardo, osservandosi attorno furtivamente.
«Forse li abbiamo seminati», sussurrò.
Syrio rise ancora e poi, delicatamente, strinse la sua mano, dalle dita così sottili e pallide.
«Ehi, Yuki… possiamo farlo di nuovo?» domandò timidamente.
Era un costante desiderare quel contatto così fugace e delicato. Un desiderio a cui Yuki non si sarebbe mai retratta, perché in fondo provavano le stesse identiche cose.
Batté le palpebre e, con il cuore che batteva forte, si avvicinò al suo viso.
Era splendido anche l’attimo prima del bacio, quello in cui i loro respiri, per un istante, diventavano un tutt’uno.
E poi le loro labbra si sfioravano. Rimanevano così per interi secondi, ad occhi chiusi. Poi si guardavano e si amavano un po’ più di prima.
«Vi ho trovati! Cosa diamine stavate facendo?!» Gray sbucò all’improvviso.
«Syrio! Perché vi siete appartati? Alla vostra età non dovreste fare certe cose!» disse Lyon, accanto a lui.
Provavano sempre in tutti i modi a frenare l’’amore nascente tra i rispettivi figli, senza però riuscirsi.
E consapevole di questo, Yuki rispose:
«Syrio è il mio fidanzato. E comunque sia io un giorno lo sposerò. Quindi… rinunciateci!»
«M-matrimonio? Siamo già arrivati a questo?!» esclamò Lyon stravolto, guardando suo figlio. Syrio si limitò a fare spallucce, in segno d’assenso.
Qualche attimo dopo, Yuki lo aveva afferrato di nuovo per mano e lo aveva condotto lontano.
Gray sospirò. A quanto pare doveva essere proprio destino.
«Mi sa che dovremo arrenderci, prima o poi. Quei due sono proprio fatti per stare insieme», disse ad un tratto Lyon.
«Già. Ma sai… alla fine sono contento che sia tua figlio e non quello di un altro», ammise Gray,
Lui lo guardò stravolto, era la prima volta che gli rivolgeva parole così cariche d’affetto.
«… Così, se Syrio farà soffrire Yuki, sarà comunque una scusa per ucciderti…»
Come non detto.
funfact n. #3: Syrio inizialmente non doveva esistere. All'inizio, volevo lasciare la povera Yuki da sola, visto che Neel doveva stare con Ametyst ma... alla fine ho dato un'anima gemella anche a lei :D
Nota dell’autrice
Per questa coppia ero particolarmente ispirata, si vede? Yuki e Syrio sono fatti per stare insieme, e questo lo sanno anche Lyon e Gray, che devono mettersi il cuore in pace. Anche perché i loro innamoratissimi pargoli non sembrano disposti ad ascoltarli, anzi, si prendono pure gioco di loro.