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Autore: Mariusgon    08/04/2019    1 recensioni
"Il Cyborg donna sparò dall'indice destro, poggiato sul petto del giovane Saiyan, un raggio che lo trafisse all'altezza del cuore."
La storia che segue è un "What if". Per la precisione è un: "Cosa sarebbe successo se, invece che Gohan, fosse morto Trunks nella Linea temporale del futuro?"
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mirai!Gohan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mirai!Gohan's Universe'
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Premessa (ancora):
Questo capitolo sarebbe dovuto essere l'ultimo, ma ho deciso di dividerlo in più parti e non so ancora quante saranno, effettivamente. Ma non si arriverà a più di 4 parti non molto prolisse; almeno non quanto le precedenti. Quindi niente... godetevi questa prima parte del finale!
 
 
Atto 3 - Finale - Prima Parte
 
Gennaio Anno 790
 
Era una Domenica mattina di fine Gennaio. Faceva un freddo cane e pioveva, per di più.
'Doveva essere proprio oggi? Fa freddo, tira vento e diluvia! Ahhh! Speriamo che Bulma si sbrighi!' stava bofonchiando Gohan tra sé e sé, mentre se ne stava sotto un ombrello nel giardino esterno della Capsule Corp; aspettando che la turchina si presentasse il più presto possibile.
 
Era passato poco più di un anno da quando il Saiyan aveva affrontato Cell e lo aveva sconfitto. Da quel giorno aveva preso ad allenarsi per accrescere il suo potere ancora di più: non voleva farsi trovare impreparato nel caso in cui fosse arrivata una nuova minaccia; e con tale volontà, riuscì ad ottenere forza ed abilità combattive superiori a quelle di qualsiasi altro essere vivente. Gohan non aveva modo di saperlo, ma era diventato l'essere più potente dell'Universo.
C'è da dire che il Saiyan, oramai trentaquattrenne, non dedicava tutto il suo tempo al combattimento ed agli allenamenti: aveva, infatti, cominciato a frequentare la sua ex-allieva Videl. I due, poco dopo la morte di Cell, avevano cominciato a frequentarsi anche al di fuori delle loro sessioni di allenamento. In questo periodo entrambi avevano manifestato interesse, non solo emotivo, nei confronti dell'altro e decisero di intraprendere una relazione sentimentale. La relazione andava avanti da poco meno di un anno, ormai.[1]
La vita, insomma, scorreva calma e tranquilla per il figlio di Goku; quando, però, un giorno il Saiyan venne contattato tramite messaggio da Bulma Brief.
'Ho finito il macchinario. Domani sarà pronto per "viaggiare". Appena puoi vieni alla Capsule Corp.' recitava il messaggio.  Il mattino dopo Gohan si era alzato di buon ora e si era diretto a Città dell'Ovest. Appena arrivato a casa di Bulma, venne informato dalla signora Brief che sua figlia lo avrebbe raggiunto nel parco esterno della Capsule Corp. E così ora il povero Gohan si trovava sotto il diluvio aspettando che la turchina si facesse viva.
 
'Dai Bulma quanto ti ci vuole? Oh, almeno sembra che il vento e la pioggia stiano passando' pensò Gohan, osservando il cielo. Effettivamente, aveva smesso di piovere e tirava più tanto vento come prima. Il cielo, però, non dava l'idea di volersi "aprire" e di lasciar intravedere un po' di azzurro. Anzi, tutt'altro: all'orizzonte si potevano intravedere che nubi scure e minacciose si stessero sempre più avvicinando. Tra non molto avrebbe cominciato a piovere di nuovo, realizzò il Saiyan. Stava per rientrare all'interno della Capsule Corp, per aspettare Bulma al coperto, quando quest'ultima arrivò correndo e con un braccio alzato. 
"Hey Gohan!" lo salutò, correndogli incontro
"Ciao Bulma." ricambiò il saluto il Saiyan.
"Scusa se ti ho fatto aspettare sotto la pioggia, ma stavo sistemando alcune cose nel macchinario... ma ora è pronto!" spiegò la turchina.
"Oh, e dov'è?" chiese Gohan.
"Ah già." fece Bulma, frugandosi tra le tasche alla ricerca di qualcosa. "Eccola!" disse dopo un po', estraendo dalla sua tasca destra una Capsula Hoi Poi. L'aprì e, prima che questa potesse liberare il suo contenuto, la gettò a qualche metro di distanza. Una volta a terra, la Capsula fece uscire il macchinario che Gohan aveva già visto una volta mesi e mesi prima.
"Bene, sali. Ti faccio vedere come funziona." disse Bulma, invitando Gohan ad occupare la cabina del pilota.
Bulma passò i seguenti venti minuti a spiegare a Gohan come azionare il macchinario, senza dilungarsi troppo sul suo funzionamento. Il Saiyan rimase stupito da quanto effettivamente semplice fosse utilizzare quel macchinario: per avviarlo bastava pigiare un grosso pulsante rosso, il più grosso sul pannello di controllo; poi, tramite un tastierino con display, si potevano impostare: l'anno, il mese, il giorno, l'ora e il minutaggio esatto verso cui si desiderava viaggiare. Inoltre, c'era un'altro tastierino con display su cui si poteva impostare le coordinate esatte del punto dove si desiderava far atterrare il macchinario. Bulma spiegò a Gohan che il macchinario era stato progettato per compiere fino a tre viaggi temporali consecutivi; dopo aver raggiunto tale limite, il macchinario doveva essere messo in fase di ricarica che sarebbe durata non meno di ventiquattro ore.
"Infine, questa è la leva che dovrai tirare per far partire il macchinario una volta impostate data e coordinate; questo pulsante serve per chiudere ed aprire la cupola protettiva e sotto la fusoliera si trova il pulsante per far ritornare il macchinario in Capsula Hoi Poi." concluse la sua spiegazione Bulma. "Domande?" chiese la turchina.
"Oh, no. Tutto chiaro." rispose Gohan. "Però" continuò, poi "cos'è questo?" domandò il Saiyan, indicando un piccolo display quadrato al cui interno c'era il numero 1.
"Ah, sì... quello." disse Bulma, con tono leggermente angosciato.  "Vedi Gohan... quello è il coefficiente di singolarità."
"Coefficiente di singolarità? Sarebbe?" domandò il Saiyan, sempre più perplesso.
"In pratica è un numero che tiene conto di quale linea temporale in cui ti trovi." spiegò vaga Bulma.
"Della linea temporale in cui mi trovo? Ma, anche se viaggiassi indietro nel tempo, non dovrei trovarmi sempre nella stessa linea temporale?" chiese ancora Gohan.
"Beh... no. Non funzionano così i viaggi nel tempo." rispose Bulma. "Mai sentito parlare della Teoria del Multiverso?" domandò, poi.
"Teoria del Multiverso? Beh, sì. La studiai tempo fa, quando ancora ero piccolo... prima che arrivassero i cyborg, insomma." rispose Gohan. "Aspetta un momento... vuoi dire che se io adesso viaggiassi indietro nel tempo e cambiassi gli eventi, piuttosto che far mutare questa linea temporale ne creerei un'altra?"
"Sì." confermò la turchina.
"Ma questo vuol dire che... anche se salvassi mio padre e tutti gli altri, per noi in questa linea temporale rimarrebbero morti comunque?" realizzò Gohan.
"Sì." rispose Bulma, abbassando lo sguardo.
'Ma così questo viaggio diventa... completamente inutile. Però...' pensò Gohan.
"Beh, almeno sapremo che i nostri cari sono vivi... in un'altra linea temporale." affermò il Saiyan, e poi continuò "E poi con questo macchinario potremmo andare a trovarli, no?"
Bulma alzò lo sguardo e sorrise tristemente a Gohan, mormorando un "Già."
"Beh, quindi facciamolo!" affermò Gohan con decisione. Dopo tutto quello che Bulma aveva fatto, quello non era il momento di dubitare.
 
Bulma scese giù dal velivolo, mettendo qualche metro tra sé e il macchinario. Gohan, appena accettatosi che la turchina si fosse allontanata, chiuse la cupola protettiva ed avviò il macchinario.
Prima di tirare la leva per far partire il macchinario cambiò la data e le coordinate pre-impostate da Bulma; quest'ultima, infatti, aveva impostato come giorno d'arrivo il 7 Agosto dell'anno 764[2]... il giorno in cui Freezer e Cold invasero la Terra. Probabilmente Bulma pensava che Gohan volesse affrontare i due Demoni del Freddo per conto suo; ma Gohan si ricordava bene che i Guerrieri Z avevano superato egregiamente quella sfida, senza riportare perdite gravi, e decise di impostare un'altra data per lui importante: 20 Agosto 764. Impostò le coordinate appartenenti ad una foresta non molto distante da casa sua sui Monti Paoz e tirò la leva[3]. Appena tirata la leva, il macchinario cominciò a prendere quota ed intorno ad esso si creò una specie di barriera che lo ricopriva.
Gohan ebbe appena il tempo di dare un ultimo sguardo all'esterno del macchinario prima di vedere Bulma, la Capsule Corp e tutto il resto del mondo sparire. Tutto divenne buio intorno a Gohan e questa situazione durò qualche minuto. All'improvviso, il Saiyan sentì il velivolo scendere verso il basso fino ad atterrare su qualcosa; appena ci fu questo contatto, la barriera intorno il macchinario sparì e il buio che lo aveva inghiottito cominciò a mutare fino a prendere la forma di una foresta.
Il Saiyan guardò la data sul display: c'era riportata la  scritta "20 Agosto 764" e l'ora riportata era "09:13 AM". Aprì la cupola e scese dal velivolo; cercando di individuare il Ki di suo padre e dei suoi amici scomparsi: li trovò tutti. Quelli più vicini erano suo padre Goku, il suo ex-maestro Piccolo ed un'altro che dopo un po' capì essere il Ki del sé stesso più giovane.
"Ha funzionato... Bulma sei stata bravissima! Ce l'abbiamo fatta!" esclamò il figlio di Goku, entusiasta. Si protese sotto il pilone centrale del velivolo e premette il pulsante per farlo ritornare una Capsula Hoi Poi.
'Bene! Ed ora la fase 2 del piano: salviamo papà!' pensò dirigendosi verso la fonte di Ki più vicina a lui.
 
Continua
 

[1] Okay. Questa situazione qui tra Gohan e Videl me la gioco così, in appena 5 righe. Anche perché non so' capace di scrivere niente di romantico o similare. E in più non era questo il fulcro di questa storia... quindi niente da fare gente!
[2] In realtà non so se fosse proprio il 7 di Agosto... ma so per certo che era Agosto.
[3] L'altra levaaaaa!
   
 
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