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Autore: Mariusgon    12/04/2019    1 recensioni
"Il Cyborg donna sparò dall'indice destro, poggiato sul petto del giovane Saiyan, un raggio che lo trafisse all'altezza del cuore."
La storia che segue è un "What if". Per la precisione è un: "Cosa sarebbe successo se, invece che Gohan, fosse morto Trunks nella Linea temporale del futuro?"
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mirai!Gohan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mirai!Gohan's Universe'
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Atto 3 - Finale - Seconda Parte
 
20 Agosto Anno 764 - Linea Temporale Alternativa
 
Era quasi arrivato. Aveva deciso di camminare, piuttosto che volare, per non attirare l'attenzione di nessuno col suo Ki: avrebbe parlato solo e soltanto con suo padre e con nessun altro.
Gohan arrivò in un luogo che conosceva molto bene: era un'immensa radura a sud-ovest della foresta che si trovava non molto distante da casa sua e dei suoi genitori. Per molti anni, quando era più giovane, era andato in quel luogo; a volte per giocare col suo amico Draghetto[1], altre volte per studiare in tranquillità ed altre ancora per allenarsi con suo padre Goku. Inoltre, di lì a poco, in quella radura si sarebbe svolto un combattimento tra suo padre ed il suo maestro.
Si ricordava ancora quel giorno: Piccolo arrivò di buon ora a casa di Goku, dopo un paio di settimane dalla sconfitta di Freezer e di Cold, e chiese al Saiyan di concludere il loro "conto in sospeso"; che si protraeva dalla finale del 23° Torneo di Arti Marziali. Goku accettò di buon grado quella proposta ed entrambi partirono, seguiti anche dal giovane Gohan, verso la radura; dove avrebbero potuto combattere tranquillamente. Ed, esattamente come si ricordava, Gohan percepì il Ki di Piccolo dirigersi verso i Monti Paoz, e dopo un po' percepì il Ki di suo padre, di Piccolo e della sua versione più giovane dirigersi verso di lui.
Decise di non voler farsi trovare, almeno non ancora: avrebbe aspettato la fine del combattimento prima di avvicinare suo padre. Si arrampicò su di un alto albero, si appollaiò su ramo ed attese. Da un momento all'altro sarebbero arrivati.
Dopo un paio di minuti, infatti, atterrarono nel centro della radura suo padre Goku e Piccolo. Il giovane Gohan, invece, atterrò verso i margini della radura, vicino ad un masso; sedendosi su di esso: avrebbe assistito da lì allo scontro. Appena vide i tre atterrare, il cuore del Gohan appollaiato su un albero mancò un battito: aveva appena realizzato che era veramente tornato indietro nel tempo. Non riusciva a crederci. Per un attimo fu lì lì per volare verso suo padre e verso Piccolo ad abbracciarli, ma riuscì a trattenersi. Dopotutto sia suo padre che Piccolo meritavano quell'occasione di concludere la loro "faccenda in sospeso": se si fosse fatto avanti adesso, molto probabilmente non ne avrebbero più avuto l'occasione.
"Bene, eccoci. Finalmente concluderemo questa faccenda!" disse Piccolo, una volta atterrato. In realtà Gohan non riusciva a sentirli bene, ma ricordava bene o male quello che Goku e Piccolo si dissero prima, dopo e durante il combattimento.
"Ma sei sicuro? Lo sai quanto sono diventato forte, no? Non hai visto come ho sistemato Freezer e Cold un paio di settimane fa?" rispose Goku.
"Guarda che, se non fosse stato per il nostro aiuto e per la nuova tecnica che hai appreso nel tuo annetto di vacanza nello spazio, contro Cold avresti probabilmente perso." rispose ghignando Piccolo, con tono sprezzante.
"Ahhhh beh, forse hai ragione..." ammise il buon Saiyan. "Vabbé, bando alle ciance. Sei pronto?" chiese poi, mettendosi in posa da battaglia.
"Lo sai: sempre." rispose il namecciano; spogliandosi del mantello e del copricapo che portava sempre, lanciandoli via ed assumendo anch'egli la posa da battaglia.
 
I due guerrieri rimasero a fissarsi a lungo prima di saltarsi addosso. Calci e pugni venivano scagliati con foga da uno e l'altro reagiva contrattaccando con ardore; riuscendo, quasi sempre, a ribaltare la situazione.
Per essere solamente all'inizio dello scontro, Goku e Piccolo sembravano essere partiti già al massimo; ma, solamente chi li conosceva bene lo sapeva, quello per loro non era altro che il riscaldamento.
Piccolo tentò con un destro indirizzato al viso di Goku, che andò a segno scaraventando il Saiyan via; ma, per tutta risposta e prima di essere trascinato via dal colpo ricevuto, il Saiyan assestò un pedata in pieno viso al namecciano. Dopo ciò, Goku si rilanciò all'attacco prendendo per un braccio Piccolo, il quale era ancora dolorante per la pedata ricevuta. Il Saiyan approfittò di quel vantaggio facendo roteare il namecciano per poi lanciarlo verso il suolo. Prima di schiantarsi sul terreno, Piccolo riacquistò il controllo e riuscì a rallentare ed atterrare, dolcemente. Un attimo dopo, però, il namecciano si mosse di lato per evitare un pugno volante di Goku, scagliato a tutta velocità, che andò a colpire e frantumare il terreno. Il Saiyan in quel momento urlò: "KAIOKEN!"[2]; prima di essere avvolto completamente da fiamme rossastre. Subito dopo Goku saltò addosso a Piccolo, riempiendolo di calci e pugni; i quali il namecciano riusciva a stento a parare: col Kaioken Goku era diventato estremamente più rapido e forte.
Piccolo, in netto svantaggio, uscì da quella situazione scatenando il suo Ki e scatenando un'esplosione che colpì in pieno Goku. Il Saiyan volò via per molti metri prima di cadere al suolo, dove rimase per un po'.
 
"Avanti, alzati! Lo so che non sei svenuto. E poi direi che il riscaldamento è finito!" disse Piccolo, incrementando al massimo il suo Ki.
"Ho hooo! Ma sei diventato fortissimo! Ottimo lavoro Piccolo!" disse Goku con tono adulatorio e sorpreso, scattando in piedi.
"Non osare prendermi in giro, scimmione..." disse Piccolo, leggermente irritato
"Ma no, sono sincero. E' buona cosa che tu sia diventato così forte Piccolo. Sarai un ottimo difensore della Terra ed un ottimo alleato; ne sono certo!" disse sinceramente il Saiyan.
"Tsk. E pensare che una volta il mio obbiettivo era quello di sterminare l'umanità e conquistare questo pianeta..." disse Piccolo, con una punta nostalgica nel suo tono.
"Eh già! Certo che le cose sono proprio cambiate vero? Urca come passa il tempo!" esclamo Goku.
"BASTA CHIACCHIERE! Trasformati in Super Saiyan e preparati a concludere questa battaglia!" urlò Piccolo.
"...come vuoi." concluse Goku, cominciando a scatenare il suo Ki. I suoi capelli a forma di palma cominciarono ad innalzarsi verso l'alto ed a prendere un colorito dorato. I suoi occhi divennero d'un tratto verdi e, tutt'intorno al suo corpo, Goku venne avvolto da fiamme dorate.
 
Il combattimento ricominciò subito dopo e, nonostante inizialmente i due guerrieri sembravano essere alla pari, pian piano Goku cominciò a prendere sempre più vantaggio. Verso la conclusione della battaglia, il Saiyan assestò un calcio rotante in pieno viso al namecciano; dopo di che procedette con un serie di bombardamenti con i Ki-Blast. Piccolo riuscì a stento ad evitare i colpi energetici di Goku scagliando verso ognuno di essi alcuni Ki-Blast a sua volta. Le varie esplosioni che vennero a verificarsi generarono un putiferio di polvere e fumo che gli fecero perdere di vista Goku. Appena il fumo e la polvere si diradarono, Piccolo si accorse che il Saiyan non era rimasto con le mani in mano: si era alzato in volo ed aveva creato una sfera energetica blu che, non appena Goku lanciò verso il basso, esplose diventando una serie di raggi energetici tutti diretti verso Piccolo. Il namecciano riuscì appena in tempo a creare una barriera abbastanza potente da difenderlo da tutti quei raggi energetici, ma questo gli costò molta energia.
Goku, nel frattempo, era atterrato di fronte al suo avversario ed aveva cominciato a salterellare su un piede, in attesa che il namecciano fosse pronto a riprendere il combattimento.
"Che fai, non mi finisci?" chiese Piccolo.
"Non sarebbe corretto; sei indifeso." rispose semplicemente Goku.
"Come tuo solito, insomma..." borbottò Piccolo; per poi continuare "AVANTI! FINIAMOLA QUI!".
Per tutta risposta Goku scattò i direzione di Piccolo. Il namecciano rimase fermo, pronto a riceverlo; e, appena Goku arrivò con un pugno destro alzato verso il petto del namecciano, quest'ultimo alzò il suo pugno destro pronto anch'egli a colpire. Si colpirono a vicenda alla massima potenza.
Passarono un bel po' di secondi in quella posizione, con il pugno di uno affondato nel petto dell'altro. Dopo un po', però, Goku cadde su un ginocchio; tornando allo stato normale. Il namecciano, invece, crollò a terra privo di sensi e sconfitto. Nonostante si fossero colpiti a vicenda, il colpo di Goku aveva avuto maggiore effetto ed aveva permesso al Saiyan di portarsi a casa la vittoria.
 
I due Gohan erano rimasti ad assistere al combattimento fino all'ultimo; senza fiatare. Ma, se quello più giovane si era mosso in direzione dei due guerrieri per sincerarsi delle loro condizioni ed offrire loro due senzu, quello più vecchio era rimasto sul suo albero; cercando di scendere senza farsi sentire e percepire. Ma qualcosa andò storto: mentre stava scendendo, arrampicandosi sui rami più bassi, uno di questi si spezzò; lasciando Gohan senza nessun appoggio. Il Saiyan cominciò a cadere verso il basso e, poco prima di atterrare rovinosamente sul terreno, cominciò a galleggiare per aria. Il problema fu che, per galleggiare, dovette utilizzare il suo Ki e ciò attirò l'attenzione di Goku, Piccolo e dell'altro Gohan.
"Chi va là?" sentì Piccolo urlare minaccioso.
"Cazz..." cominciò ad imprecare, interrompendosi subito. I namecciani avevano un udito molto sviluppato e fine: Piccolo l'avrebbe potuto sentire.
"Ti ho sentito, sai?" sentì ancora Piccolo urlagli. 'Fantastico!' pensò 'Il disastro è compiuto.'
Gohan, oramai scoperto, uscì dal riparo della foresta e andò incontro ai tre guerrieri che si trovavano nel mezzo della radura.
Gohan, quindi, si diresse volando verso i tre ed atterrò di fronte a loro. I tre rimasero a fissarlo abbastanza scioccati e stupiti: il Saiyan capì che i tre avevano riconosciuti il suo Ki e si stavano chiedendo come fosse possibile che esistessero due Gohan?
"Prima che voi possiate farmi qualsiasi domanda..." cominciò il Gohan adulto "...lasciate che vi racconti la mia storia: prima di tutto il mio nome è Son Gohan e vengo dal futuro."
 
Goku, Piccolo e il giovane Gohan rimasero ad ascoltare il racconto del Gohan del futuro, senza interromperlo. Gohan disse loro ogni cosa: da prima parlò loro della malattia cardiaca che avrebbe colpito di lì a pochi mesi Goku; poi raccontò del Dr. Gelo e di cosa stesse per fare, e poi ancora parlò dei due cyborg, C-17 e C-18, e di come questi due avessero fatto fuori quasi tutti i Guerrieri Z. Infine, parlò di Cell e della Macchina del tempo di Bulma e di come, quest'ultima, lo avesse convinto ad intraprendere quel viaggio.
"Quindi, ricapitolando, sei venuto qui per cambiare il passato e far in modo che nessuno di noi muoia, è esatto?" chiese Piccolo, dopo che Gohan ebbe finito il suo racconto.
"Sì. In pratica è questa la mia missione." rispose Gohan.
"Però non capisco una cosa: perché, appena arrivato qui nel passato, non ti sei occupato tu del Dr. Gelo, dei cyborg e di questo Cell?" chiese il Gohan più giovane.
"Beh, perché non credo sia giusto. Io, nel mio tempo, ho già vinto senza che mi aiutasse nessuno. E poi so per certo che voi..." disse rivolgendosi verso Goku e Piccolo "...che voi non vorreste perdere l'occasione di confrontarvi contro questi avversari, dico bene?"
"Beh, sì. A me piacerebbe; ma, da quello che dici, la malattia cardiaca non mi darà nessuna chance di poterlo fare." affermò Goku, con una punta di angoscia e rammarico nella sua voce.
"A questo proposito..." disse Gohan, cominciando a frugarsi nelle tasche "...ho qui qualcosa che potrebbe fare al caso tuo papà." terminò la frase, porgendo un boccetta con del liquido trasparente al buon Saiyan.
"Cos'è?" chiese Goku, prendendo la boccetta.
"Una medicina speciale. Ti guarirà dalla malattia; comincia ad assumerla quando si manifesteranno i primi sintomi: tra cinque mesi circa.[3]" spiegò Gohan.
"Urcaaa! Ma è fantastico! Grazie mille!" esclamò entusiasta Goku.
"Quindi è fra tre anni." disse pensieroso Piccolo.
"Sì, il 12 Maggio 767 a Sud-Ovest di Città del Sud, alle 10 del mattino." ripeté Gohan. "Neanche due Super Saiyan saranno in grado di affrontarli. Dovete diventare molto più forti: superate i vostri limiti!" aggiunse alla fine.
"Molto bene. Quindi sarà meglio iniziare subito. Io avverto Crilin, Tenshinhan e Jiaozi. A Yamcha e Vegeta pesateci voi due." disse Piccolo a Goku e al Gohan più giovane.
"Ma ci crederanno?" chiese il giovane figlio di Goku, con tono dubbioso.
"Se volete posso parlare con tutti loro io." propose l'altro Gohan, ma Goku rispose rapido: "No, non ti preoccupare. Tu hai già fatto abbastanza. E poi hai ragione: ce la dobbiamo cavare da soli."
"Sicuri?" insistette il Saiyan del futuro.
"Sicuri!" risposero Goku e il giovane Gohan, all'unisono. Piccolo fece un cenno di assenso.
Dopo ciò a Gohan non rimaneva altro che tornare nella sua linea temporale. Prese, dunque la Capsula Hoi Poi, al cui interno c'era la Macchina del Tempo, e l'aprì; facendo fuoriuscire il macchinario. Si sistemò al posto del pilota e, poco prima di fissare data e coordinate, gli tornò in mente che il macchinario poteva compire ancora due viaggi consecutivi. Così gli venne in mente un'idea.
"Viaggerò avanti di vent'anni esatti. Sarò qui il 20 Agosto 784. Se le cose filano lisce, fatevi trovare qui; intesi?" disse ai tre guerrieri.
"Ma certo." disse Goku, sorridendogli. "Saremo qui." disse Piccolo. "Ti aspetterem... cioè mi aspetter... insomma, saremo qui![4]" disse l'altro Gohan.
"Ah Gohan..." continuò Goku  "...ottimo lavoro. E grazie." disse Goku sorridendo, avvicinandosi al figlio volando ed abbracciandolo.
Se quel momento fosse durato un po' di più, Gohan non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime: era veramente assurdo, stava abbracciando di nuovo il suo defunto padre. Gli aveva parlato di nuovo e per di più, aveva avuto modo anche di parlare di nuovo con Piccolo, il suo ex-maestro e migliore amico.
"Bene. Ora va'. E abbi cura della mamma." disse Goku dopo un po'; staccandosi dal figlio e scendendo di quota.
"Sì!" esclamò Gohan, facendo un cenno con la mano verso gli altri due che ricambiarono.
Chiuse la cupola, impostò la data 20 Agosto 784, lasciando le stesse coordinate ed avviò il macchinario. Di nuovo il velivolo prese quota e di nuovo apparve quella strana barriera tutt'intorno al macchinario. Gohan guardò un'ultima volta suo padre, Piccolo e il sé stesso più giovane, che lo salutavano con una mano, prima che questi e la radura intorno a loro sparissero; lasciando Gohan e il macchinario nel nulla più totale.
 
Continua
 

[1] Noto anche come Icarus, Draghetto è il giovane Drago viola che appare in alcuni OVA di Dragon Ball (La Grande Battaglia per il Destino del Mondo, La Sfida dei Guerrieri Invincibili e Il Destino dei Saiyan) e nella Saga Filler di Garlick Jr.
[2] Non so voi, ma per me: Kaioken >>>>>> Super Saiyan.
[3] Siccome Gohan ha vissuto con Goku in quel periodo, sa perfettamente quando suo padre ha cominciato a star male. Cosa che Trunks,  essendo ancora neonato, non sapeva.
[4] Non fa ridere il fatto che il giovane Gohan non sa come riferirsi al se stesso del Futuro, lo so. Però secondo me ci stava.
   
 
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