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Autore: lmpaoli94    15/04/2019    0 recensioni
Dopo che Edward e Vivian si erano sposati, i due trascorsero il loro viaggio di nozze in una delle navi più grandi e lussuose del mondo: L’Andromeda.
Durante il loro soggiorno sembrava che la loro felicità non venisse scalfita da nessuno, ma dal momento della partenza sulla nave Vivian si continuava a comportare in maniera molto strana, lanciando dei sospetti contro Edward.
Cosa farà il ricco uomo d’affari per scoprire che cosa nasconde la sua dolce metà?
E Vivian riuscirà a confessare il suo terribile segreto che nasconde dentro il suo cuore?
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Lewis, Nuovo personaggio, Vivian Ward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Vivian non riusciva a guardare suo marito dritto negli occhi.
Si vergognava troppo dopo essere stata beccata infragrante.
< Da quanto tempo mi tradisci? >
< Che cosa? >
< Hai capito benissimo la mia domanda > rispose Edward con tono cupo < Ti prego di essere sincera con me. Non mi piacciono le persone false. Soprattutto quando si tratta di mia moglie. >
< Io non ti ho tradito con nessuno > replicò la donna.
< E allora perché non mi guardi dritta negli occhi?! >
Edward stava piano piano divenendo sempre più arrabbiato e nervoso.
Pensare che qualcuno poteva andare a letto con sua moglie lo faceva impazzire.
< Perché non mi va! >
< Vivian, mi stai facendo davvero inquietare. >
< Inquietare? Che cosa vuol dire? Parla una lingua più semplice così che io ti possa capire! >
< Perché quella cameriera ha detto che suo marito è un uomo fortunato? A chi si stava riferendo? E perché ti trovavi fuori dalla tua camera se non stavi molto bene? >
< Quante domande… Sei forse diventato un poliziotto durante queste ore che sei stato via? >
< Vivian, ti prego di prendere la faccenda seriamente. Qui c’è in gioco il nostro matrimonio. >
< Lo capisco benissimo, Edward. Non sono una bambina. >
< Allora perché ti comporti in modo tale che tu lo sia? >
< Perché non mi piace questo tuo terzo grado. >
< Allora rispondimi! Che cos’hai fatto quando io ero a cena con il Capitano? >
< Niente di che. È passato solo un mio vecchio amico e ci siamo salutati. >
< Un tuo vecchio amico? E chi sarebbe? >
< Non ricordo molto bene il suo nome… Credo che si chiami Roby o Bobby. >
< E’ per caso un tuo vecchio cliente? >
< No. Con lui non ci sono mai andata a letto. >
< Perché mi risulta molto difficile crederti? >
Sentendo quelle parole, Vivian assunse un’espressione ancora più triste e rabbiosa.
< Se non credi alle mie parole, io non posso farci nulla. È un tuo problema. >
< Parlami di questo Roby o Bobby. Come faceva a sapere che eri su questa nave? >
< Mi ha visto quando siamo salpati a Lisbona. >
< Ti stava forse spiando? >
< Direi più che altro tenendo d’occhio… E comunque non ti preoccupare. Gli ho già detto che non sono più una prostituta e che sono felicemente sposata con Edward Lewis. Contento? >
Non sapendo come rispondere, Edward si limitò a fare un sorrisetto.
< Mi dici che cosa ci trovi di così divertente? >
< Sai quale è il tuo più grande pregio? Che non riesci in nessun modo a farmi arrabbiare sul serio. >
< Forse perché non ce n’è motivo. >
< Vivian… Mi assicuri che tu e lui non avete fatto… >
< Diavolo no! E poi non è nemmeno un bell’uomo. Grasso e con i brufoli in faccia. Mi fa quasi pena. >
< Ahahah adesso che me lo dici anche a me fa pena. >
< Giuro > rispose la donna ritrovando il sorriso < Tornando a te, com’è andata la cena di stasera? >
< Bene. Il Capitano non vede l’ora di conoscerti. Spero che domani sera tu non mi dia ancora buca. >
< No. Domani sera sarò tutta per te. >
< E questa sera? > domandò Edward con tono sensuale.
< Dipende… Te lo meriti? >
< Certo che sì. Non sai che fatica rimanere lontana da te. >
< Non riesci proprio a resistermi in nessun modo, eh? >
< Dovresti essere onorata e non prendermi in giro… >
< Infatti mica lo sto facendo. >
< Adesso basta. Credo che abbiamo parlato fin troppo > replicò l’uomo cominciando a baciare con passione la sua dolce metà.
< Edward, davvero non sei mai stato arrabbiato con me? >
< Assolutamente no. Non riuscirei ad essere arrabbiato con te per nessuna cosa al mondo… Adesso basta parlare dei nostri litigi. Voglio pensare solo a te… A te e a nessun altro. >
 
 
La mattina dopo, Edward si svegliò molto presto con l’intenzione di andare verso la poppa della nave per prendere un po’ d’aria.
Erano appena passate le sette e non gli andava di svegliare sua moglie per il semplice fatto che voleva tenersi in linea facendo un po’ di corsa mattutina.
“Sei davvero splendida quando dormi” pensò l’uomo accarezzando il viso della sua amata.
Per evitare di farla preoccupare quando si sarebbe svegliata, Edward scrisse un biglietto dicendogli che era andato fuori a correre e che sarebbe tornato molto presto.
Una volta però richiusa la sua camera da letto, vide un uomo con gli occhiali da sole che stava controllando tutte le altre porte della suite.
Capendo che era un tipo sospetto, Edward si aggirò verso di lui tenendolo strettamente d’occhio.
“Voglio proprio vedere che cos’ha in mente di fare quest’uomo…”
Vedendo che stava fissando proprio la porta della sua suite, Edward divenne sempre più nervoso.
< Vivian… Vivian > fece l’uomo sussurrando piano piano il suo nome e bussando ripetutamente alla sua porta.
“Ma che diavolo vuole quest’uomo da mia moglie?”
Attendendo con impazienza la prossima mossa dell’uomo, Edward vide che sua moglie aprì la porta della suite guardandosi intorno per paura di essere vista da qualcuno.
< Per caso sei stato seguito? >
< Certo che no. Mi sono mosso con discrezione. >
< D’accordo, puoi entrare. Però cerca di fare molto in fretta. Mio marito potrebbe tornare anche in questo momento. >
< Va bene. Cercherò di essere rapido. >
Una volta che Vivian fece entrare il misterioso individuo, Edward non ci vide più dalla rabbia, entrando con irruenza nella sua camera.
< Vivian! >
< Oh cazzo! Edward! >
< Adesso mi vuoi dire chi è quest’uomo?! >
< Cerca di mantenere la calma, ok? >
< Non ci pensare nemmeno. Dimmi chi è quest’uomo, altrimenti… >
< Piacere di conoscerla, Signor Lewis. Il mio nome è Bobby e sono un vecchio “protettore” di suo moglie. >
< Protettore? >
< Sì. Sono quelle persone che proteggono le prostitute in modo e maniera che non gli succeda niente di grave. Non so se mi spiego… >
< Ho capito perfettamente. Però mia moglie non ha più bisogno di queste cose… E’ uscita da questo giro da molto tempo ormai. >
Non sapendo che cosa rispondere, Bobby girò lo sguardo verso Vivian.
< Vivian, non hai mai detto a tuo marito… >
< L’avrei fatto dopo questa vacanza. >
< Parlato di cosa? Non riesco a capirvi. Spiegatevi meglio. >
< Vuoi che glielo dica io? >
Vivian non sapeva che cosa decidere.
Era tremendamente combattuta a causa di una verità molto più grande di lei.
< Sì. Fallo pure tu… Io intanto vado un attimo in bagno. >
< Ok… Sei sicura che vada tutto bene? >
< Sì… A meraviglia > disse infine la donna prima di rinchiudersi in bagno con le lacrime che stavano iniziando a rigargli il suo bellissimo viso.
   
 
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