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Autore: lmpaoli94    11/04/2019    0 recensioni
Dopo che Edward e Vivian si erano sposati, i due trascorsero il loro viaggio di nozze in una delle navi più grandi e lussuose del mondo: L’Andromeda.
Durante il loro soggiorno sembrava che la loro felicità non venisse scalfita da nessuno, ma dal momento della partenza sulla nave Vivian si continuava a comportare in maniera molto strana, lanciando dei sospetti contro Edward.
Cosa farà il ricco uomo d’affari per scoprire che cosa nasconde la sua dolce metà?
E Vivian riuscirà a confessare il suo terribile segreto che nasconde dentro il suo cuore?
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Lewis, Nuovo personaggio, Vivian Ward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La nave Andromeda stava solcando l’Oceano Atlantico coronato da un bellissimo tramonto che si andava a perdere nell’orizzonte:
Ormai era quasi ora di cena ed Edward continuava ad attendere sua moglie nella sua stanza.
“Dove si sarà cacciata? Doveva tornare in camera più di mezz’ora fa.”
Con il nervosismo e la possessività che si stava impadronendo di lui, Edward cercò di contattare tutte le più alte cariche della nave per sapere che fine avesse fatto Vivian.
Ma appena prese il telefono in mano, sentì la porta della sua camera aprirsi.
< Vivian > fece l’uomo con tono flebile.
Fissando la ragazza con sguardo circospetto, Edward vide che aveva il viso sciupato e triste.
< Che cosa ti è successo? >
< Niente Edward, non ti preoccupare. Avevo bisogno di riflettere e di prendere una boccata d’aria. >
Ma l’uomo non riusciva a fidarsi della sua amata.
Ormai la conosceva molto bene.
< Vivian, sai bene che se c’è qualcosa, di non esitare a confessarmelo… >
< Non ho niente da dirti, Edward. A parte il fatto che sono molto stanca. >
< Ma come? Non vieni a cena con me? Siamo al solito tavolo del Capitano della nave. Non possiamo mancare ad un appuntamento così importante. >
< Ti prego Edward, va da solo. Scusati con il Capitano e digli che non mi sento molto bene. >
Vedendo che era inutile insistere più del dovuto, Edward si mise la giacca pronto per uscire.
< Vuoi che rimanga qui con te a farti compagnia?>
< Non c’è né bisogno, tesoro. Cena con il Capitano e torna subito da me ok? >
< Conterò i minuti che ci separano > replicò l’uomo baciando appassionatamente la sua donna < Se hai bisogno di qualcosa, non esitare a chiamarmi. >
< D’accordo. Comunque non uscirò dalla mia stanza. Sono troppo stanca. Buonanotte. >
< Vuoi essere svegliata quando ritorno in camera? >
< Certo. Adoro essere svegliata dai tuoi tocchi. >
< Allora tornerò prima di quanto tu immagini. >
< Ahahah > sghignazzò la giovane donna.
< Dormi bene. A più tardi > disse infine l’uomo prima di richiudere la porta della loro Suite.
 
 
Una volta arrivato al tavolo dove avrebbe cenato insieme al Capitano, Edward fu molto lieto di aver conosciuto tutte le più alte cariche della nave.
< Capitano, piacere di averla conosciuta > fece Edward sorridente.
< Il piacere è tutto mio, Signor Lewis. Vogliamo accomodarci? >
< Volentieri. >
Appena si furono tutti seduti, il Capitano notò che mancava una persona al tavolo.
< La mia Signora non è potuta venire questa sera perché era molto stanca dal momento della partenza. >
< Mi dispiace tanto. Avrei voluto conoscerla volentieri. >
< E’ una donna molto speciale. >
< Su questo non ho niente da dire. >
< Comunque la saluta e spera tanto di incontrarla la prossima volta. >
< Se per lei non è un problema, può cenare ancora con me domani sera. >
< Assolutamente no. Mia moglie ne sarebbe molto lieta. >
< Allora faremo così > rispose il Capitano sorridente < Bene. Buona serata e buon appetito a tutti. Spero che questa serie di antipasti che ho scelto personalmente vi piacciano. >
< Stia certo che non ci alzeremo da qui a stomaco vuoto. >
< Ne sono sicuro, Signor Lewis. >
 
 
Appena Edward si alzò dal tavolino dopo aver consumato il dessert, salutò i commensali e il Capitano per la splendida cena.
< Ma Signor Lewis, non rimane con noi a fumare e a bere qualche ottimo brandy in compagnia? >
< Non sono per questo tipo di cose, Capitano. Però grazie lo stesso. >
< Ha fretta di tornare da sua moglie? >
< Sì. Mi dispiace lasciarla da sola. >
< Capisco. Sarà per un’altra volta. >
< Ancora grazie per la serata, Capitano. >
< Mi chiami pure Leslie, Signor Lewis. >
< Edward. >
< Bene, Edward. Ci vediamo domani sera al solito tavolo. >
< E spero anche in compagnia di mia moglie. >
< Lo spero anch’io. Buona serata > rispose il Capitano della nave ancora molto lieto per aver cenato con una persona di spicco mondiale come Edward Lewis.
 
 
Stando molto attento a non perdersi nei vasti corridoi della nave, Edward si stava avvicinando verso la sua suite.
“Sono solo le dieci e mezzo di sera. Fortunatamente la cena è durata meno del previsto” pensò l’uomo “Anche se il Capitano è una persona molto intelligente e affabile, è tutto tremendamente noioso senza Vivian.”
Ormai mancavano pochi passi nel ritornare verso la sua camera.
Il primo giorno del loro viaggio di nozze era stato più movimentato e stancante del previsto.
“Non vedo l’ora di essere di nuovo da solo con te, Vivian.”
Ma appena alzò lo sguardo, vide che la sua amata era fuori dalla camera che si stava guardando intorno con fare circospetto.
Per evitare di essere visto, Edward, si nascose in lontananza per fissarla con sguardo attento.
“Ma cosa sta facendo? Perché non si trova nella sua camera?”
Vedendo che non riusciva ad aprire la porta, chiese aiuto ad una cameriera ai piani che non accennò a rifiutare.
< Grazie mille. Lei mi ha salvato la vita > rispose Vivian con sorriso tirato e imbarazzato.
< Sì figuri. Suo marito è davvero un uomo molto interessante > rispose la cameriera senza mezzi termini.
< Già. È un uomo molto speciale. Buona serata. >
< Altrettanto, signorina. >
Dopo aver udito la conversazione delle due donne, Edward rimase scosso dall’avvenimento.
“No. Non posso credere che Vivian mi stia tradendo con un altro uomo…”
Cercando di mantenere tutta la calma possibile, Edward aprì la porta della sua camera sorprendendo sua moglie con un bellissimo vestito rosso da sera.
< Edward! Non pensavo che tu ritornassi così presto > fece la donna con sguardo allibito.
< Vivian, dobbiamo parlare. >
Senza sapere cosa rispondere, la giovane donna si limitò a distogliere lo sguardo da suo marito e ad accomodarsi sul divanetto che gli stava di fronte.
   
 
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