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Autore: Evola Who    17/04/2019    1 recensioni
Queen sono uno dei gruppi musicali più famosi del mondo.
Per anni hanno fatto cantare ed emozionare milioni di persone grazie alla loro musica e alle loro parole. Ed è tuttora così per le nuove generazioni.
Ma chi erano i primi “fan” dei Queen - a parte familiari, amici e fidanzate dei membri della band - quando quando il gruppo non aveva ancora raggiunto il successo? Chi seguiva la rock band più stravagante di sempre quando suonava nei pub e nei campus universitari?
Ecco, questa è la storia di una di loro...
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Nuovo personaggio, Roger Taylor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dopo la pausa sigaretta, la band tornò a provare, sempre sotto gli occhi di Nancy seduta ad uno dei tavoli accanto al palco.

Ad un certo punto fece ritorno Abel, che sorrise assistendo alle prove, perlomeno finché non notò la presenza di sua figlia nel locale e la chiamò: “Nancy!”
La ragazzina voltò la testa di scatto, guardando il padre con un'espressione a metà tra il contrariato e l'indifferente; anche la band, nell'udire la voce del proprietario, smise di suonare.

Si avvicinò alla figlia tenendo le mani sui fianchi, forse speranzoso di apparire almeno un poco severo, ammonendola: “Ti avevo detto di non disturbare la band.”

“Ma io…”

“Le abbiamo chiesto noi se volesse assistere alle nostre prove” intervenne subito Freddie, rivolto ad Abel.

Il proprietario ne restò un po’ confuso, ma il cantante spiegò che Nancy aveva accettato di ascoltare la loro musica – ovviamente, non fece alcun cenno al fatto che, prima, li stesse “ammirando” di nascosto - e che, grazie al suo aiuto, avevano potuto sistemare i vari amplificatori per ottenere un’ottima acustica. Il padre fu sorpreso per quelle affermazioni e si girò di nuovo a guardare sua figlia che sorrideva vittoriosa.

Dopo la spiegazione, Abel ritornò alla sua espressione dolce e rassicurante di sempre, scusandosi con lei.

“Ma" gli venne il dubbio, "hai finito i tuoi compiti?”
Nancy spalancò gli occhi per pochi secondi, prima di rispondere in tono vago: “Sììììì…”

Ovviamente, Abel comprese subito che non era vero, e la richiamò: “Nancy…”

“Li farò domenica mattina! Promesso!”

“E io che cosa ti rispondo, ogni volta che mi dici così?”

La ragazzina abbassò gli occhi con aria rassegnata, rispondendo a malavoglia: “Mai rimandare un lavoro a domani, se puoi farlo oggi.”

“Esatto!” rispose lui con entusiasmo “E, visto che manca ancora un’ora abbondante alla cena…”

Abel guardò la figlia con eloquenza, mentre lei sollevò gli occhi al cielo e si alzò dal tavolo, rispondendo irritata: “Va bene!” e si incamminò verso la porta segreta.

“Questa è la mia ragazza!” replicò lui fieramente.

“Smettila di chiamarmi così! È imbarazzate.” E sparì dentro la porta, sbattendosela alle spalle.

Abel ci rimase un po’ male per quelle parole, borbottando con un sorriso forzato: “Anch'io ti voglio bene, tesoro!”, quindi fece una risatina.

I Queen osservarono la scena po’ imbarazzati, ma cercarono tutti di far finta di niente.

Non appena ebbe smesso di ridere, tornò a voltarsi verso il gruppo, dicendo con un sorriso un po' tirato: “I figli. Sono come delle bombe ad orologeria!” quindi fece un'altra piccola risata, fissando la porta segreta.
“Una bomba pronta ad esplodere in ogni momento... in qualsiasi momento. E non importa affatto che tu sia il miglior artificiere del mondo, perché quando hai in mano una ‘bomba’ del genere… qualsiasi cosa che farai, giusta o sbagliata che sia… il rischio di esplodere è sempre decisamente alto. Soprattutto, quando inizi ad essere da solo…” ed abbassò la testa verso il pavimento, con un'espressione alquanto drammatica dipinta sul volto.

I quattro i ragazzi si sentirono un po’ a disagio per quelle parole inaspettate, ma non risposero.

“Comunque…” ritornato padrone della situazione, Abel alzò di nuovo la testa verso i Queen, con aria serena.
Visto che mancava poco meno di un’ora alla cena, suggerì loro di andare a rifocillarsi al ristorante che sorgeva proprio di fronte al pub; il proprietario era un suo vecchio amico che – almeno a suo dire - preparava i miglior pasticci di carne di tutta Londra e non solo.

Inoltre, era sufficiente dire che era lui a mandarli e non solo avrebbero potuto avere il miglior tavolo del locale, ma soprattutto la cena sarebbe stata gratis.

“Veramente?” chiese il batterista, sconvolto da quella notizia.

“Ma certo!” confermò Abel. “Come già ho detto, è un mio vecchio amico, e sono stato suo cliente da quando ha aperto; ci festeggio gli anniversari ed i compleanni praticamente ogni anno. E, inoltre, gli ho parlato che stasera avrò ospite una rock band e sarebbe più che lieto di conoscervi!”

Tutti furono davvero increduli per quella gentilezza da parte sua, fin quasi al punto di sentirsi a disagio.
Brian cercò di rifiutare con gentile fermezza, assicurando che erano già più che a posto con la loro “cena al sacco”; ma Abel non stette ad ascoltarlo ed insistette, dicendo che avevano bisogno di mettere in pancia qualcosa di un po' più sostanzioso per poter suonare fino a tardi.

Allora, di fronte a quell'insistenza, il complesso cedette e finì con l'accettare la sua offerta.

“Bene!" rispose il proprietario, fregandosi le mani tutto contento.

"Vi assicuro che vi piacerà la sua cucina!” 

Assicurò loro che il pub sarebbe rimasto chiuso fino alle otto di sera, e che, quindi, gli strumenti sarebbero rimasto al sicuro; inoltre, se avessero avuto bisogno di aiuto, avrebbero potuto suonare in qualsiasi momento alla porta del suo apertamente del piano di sopra.

A quel punto, dunque, il proprietario salutò i quattro ragazzi, augurando loro una buona cena, e se andò non appena ebbero ricambiato il suo saluto.

Non appena i musicisti furono rimasti da soli nel pub, Brian domandò, ancora stranito: “Soltanto io trovo tutta questa gentilezza un po’… surreale?



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Note:
Nuovo capitolo ad sopresa! :D
Un pò corto ma sepro che vi sia piacuto!
Ormai siamo quasi al finale di questa
storia e presto ci sarà la scena calt di tutta
questa storia.... ma non ancora! :P
Sì, sono una sadica! XD
Sabato nuovo capitolo come sempre :)
Buona serata e grazie mille ad tutti
quelli che hanno letto, leggerando e
ci lascia una recesione! :)
Ciao!
Evola 

 
   
 
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