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Autore: PrimbloodyBlack    19/04/2019    1 recensioni
(la pubblicazione continuerà su Wattpad) Skye faceva parte di una della famiglie più importanti del regno. Suo padre, braccio destro del re, l'aveva educata ad una vita di sfarzo e lusso. Tutto ciò che voleva era suo, le bastava solo chiedere. Ma l'unica cosa che lei voleva era l'unica che non gli era concessa. Essere libera.
Dopo la morte della madre Margaret, il padre sprofondato nella depressione, aveva riposto tutto il suo amore morboso verso la figlia. La teneva chiusa nell' enorme dimora impedendole di uscire e quindi di cercare marito. Aveva ormai raggiunto i diciassette anni ed ogni donna della sua società aspirava ad uno sfarzoso matrimonio. Ma a lei fu negato anche di amare. Tentò più volte di fuggire ma sempre in vano.
Solo una volta si era avvicinata alla libertà ma un incontro alquanto magico aveva cambiato tutto.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Our love is six feet under
I can't help but wonder
If our grave was watered by the rain
Would roses bloom?

(Six Feet Under - Billie Eilish)

 

Stordita, poggiò le mani in avanti cercando di alzarsi. Vide Iris che veniva portata via in lacrime, ma non poteva fare nulla, la struttura era piena di guardie, sarebbe stato impossibile per lei aggirarle tutte.

Rabbia, rancore e angoscia la colpirono tutta insieme, lasciandola senza respiro. Le guardie l'avevano circondata intente a bloccarla. I ricordi più dolorosi lentamente affioravano, la morte del padre Naeder, la scomparsa del fratello Aruel, gli abusi da parte di Agrid, Skye quasi giustiziata a morte e adesso Iris. Iniziò a piangere come un torrente in piena, travolta dal dolore. Piegata a terra, aveva le mani intrecciate al petto e la fronte appoggiata al pavimento. 

"Thalia," la chiamò preoccupata l'Alpha.

Non appena senti la sua voce, diede l'impressione di essersi calmata, ma in realtà era tutto il contrario. Smise di singhiozzare e alzandosi lentamente disse "Ti odio." la pupilla si espanse così tanto che coprì tutto l'occhio, adesso completamente nero.

Le guardie si guardarono tra di loro sconcertante, mentre la madre le si avvicinò. "Thalia?"

"Ti odio!" esclamò nuovamente la ragazza mentre un'aura negativa cominciò a circondarla.

"Uscite tutti!" gridò la donna agli Omega. Poi si girò alla sua destra e ad una giovane guardia disse, "Vai chiamare il Gran Maestro e porta il maggior numero di cacciatori, veloce!". Il ragazzo annui e cominciò a correre svelto. Lupa non lo fermò, non era lui il suo obiettivo.

"Mi hai portato via tutto." disse lei. "TUTTO!" gridò con voce demoniaca.

"Preparatevi!" urlò la donna ai suoi uomini.

"Questa è una questione tra me e te!" 
La lupa scattò in avanti con un salto ritrovandosi davanti alla madre. "TI UCCIDO!" gridò.

L'Alpha non fece neanche in tempo a spostarsi che la lupa spalancò la mano e la colpì in pieno viso. Con tutta la potenza che aveva in corpo la spinse  facendole schiantare il capo a terra. Le guardie basite, non riuscirono a muovere un muscolo. La ragazza, adesso sopra la donna, si preparò a colpirla nuovamente, ma un delle guardie le puntò la spada dietro il capo. "Ferma!" la intimò. Ma non ebbe  neanche il tempo di inalare un'altro respiro che la ragazza si girò di scatto, colpendo con un calcio la spada dell'uomo. L'arma gli volò dalle mani e con un altro calco lo colpì alla testa facendolo cadere a terra.

Furiosa si girò verso le altre guardie. 
"Non sono affari vostri!" gridò.

Ormai era fuori di sé, la ragione l'aveva abbandonata lasciando spazio ai sentimenti più tetri. Un istinto omicida si fece largo in lei, mentre la donna che più odiava al mondo si rimetteva in piedi pronta a combattere.

"Thalia calmati, non voglio farti del male."

"Sarò io farti male!" le sue unghie si trasformarono in artigli affilati e i suoi canini si allungarono.

Qualcosa cominciò ad affiorare in lei, mentre combatteva violentemente con l'Alpha. Dei ricordi, offuscati, incoerenti, che si scontravano con ciò che la lupa credeva vero e indubitabile.

Mentre la donna parava i colpi della figlia, questi pian piano si indebolirono e gli occhi di Thalia si riempirono nuovamente di lacrime e le sue pupille tornarono ad essere umane.

"Io..." disse sconvolta.

Agrid, non appena la ragazza si fermò, fece un grande respiro, stremata dalla fatica. Intanto nella strutta irruppero i cacciatori e il Gran Maestro, che scese dalla groppa di un lupo.

"Che mi succede?!" Disse premendo le mani sulla testa.

Il Gran Maestro si avvicinò alla donna, ma non fece domande, continuò ad osservare la ragazza che pareva perdere cognizione della realtà.

"È tutto diverso... Tutto così confuso. " disse sottovoce.

"Thalia?" disse l'anziana tentando di avvicinarsi. Quando allungò la mano per raggiungere la ragazza, un forte dolore la trafisse, facendola quasi collassare. "Questa..." disse sconvolta. "Non si avvicina neanche lontanamente alla magia oscura."

"Di che si tratta?" chiese l'Alpha.

Ma la risposta dell'anziana rese l'atmosfera ancora più tesa. "Non lo so."

"È stata quell'intrusa, quel mostro, lei l'ha corrotta, ne sono certa."

Era tutto così veloce e intenso. Troppi flash che non riuscivo a capire, si sovrapponevano l'uno con l'altro, andando a mescolarsi con i miei stessi ricordi. Riuscii a scorgere la figura di una donna, ma era annebbiata. Portava in mano un bambina, Skye? 
Io piangevo, coperta nel fango. Ero triste perché colei che avrebbe dovuto amarmi più di ogni altra cosa mi aveva appena abbandonata. La donna si inginocchiò e mi porse la mano e disse qualcosa che non riuscii a capire. Io la presi e...

"Thalia!" gridò l'Alpha scuotendola, ignorando le fitte, conseguenza di quel contatto.

Non si era resa conto che si trovava inginocchiata a terra, davanti a lei la madre, affiancata del Gran Maestro. 
La spintonò via non appena riaquisì lucidità.

"Non posso crederci." disse la ragazza con dolore. "Tu mi ai abbandonata." aggiunse con voce sprezzante.

La donna spalancò gli occhi. Aprì la bocca per replicare, ma alla fine si morse le labbra e rimase in silenzio.

"Non ricordavo il motivo per cui stavo nel bosco quella notte, ma adesso... L'ho visto. Tu mi hai gettata via!"

"Posso spiegare!" esclamò.

"Cosa vuoi spiegare -aah!" un dolore su tutto il petto la travolse.

Un'altra visione? Si chiese, quando tutto intorno a lei cominciò a sfumarsi e a cambiare forma. Come seguendo il vento, la sua vista cominciò a vagare nel villaggio a velocità sovrumane. In pochi secondi attraversò il bosco e arrivò al confine. Andò nel mondo umano e percorse le vie cittadine fino ad arrivare al palazzo reale. Andò nei vari corridoi finché non arrivò in un posto a lei sconosciuto, oscurato e ombroso. Ma i suoi occhi continuavano a viaggiare velocemente fino ad arrivare ad una porta che sorpassò. Vide lei, Skye. Si avvicinò fino a combaciare la propria vista con quella dell'altra. Poté vedere ciò che lei vedeva e rimase sconvolta.

Ritornata dalla trance spalancò gli occhi come se trafitta da una lancia. Finirà per farsi uccidere! Pensò disperata.

"Va tutto bene? Thalia?" ma in quel momento non riusciva neanche a guardare il viso dell'anziana. Si sentiva tradita da tutti, l'unica persona a cui riusciva a pensare era Skye.

Senza pensarci due volte, scattò verso l'uscita ma guardie e cacciatori le bloccarono la strada.

"Dove stai andando?" gridò Agrid.

Senza neanche girarsi le rispose, "A salvare la persona che amo." poi rivolgendosi ai suoi vecchi compagni, "Fatemi passare."

Guardarono l'Alpha per ricevere ordine e la donna fece cenno di no.

"Voi non immaginereste mai cosa questa donna ha fatto!" gridò.

"Non mettere in mezzo i nostri problemi personali Thalia!" gridò in risposta l'Alpha.

"No madre, sei stata tu." disse voltandosi verso di lei. "Tu hai portato un Grim qui solo per sbarazzarti di Skye e hai messo in pericolo la vita della tua stessa figlia e dell'intera comunità!"

"Che diavolo stai dicendo Thalia? Ti rendi conto quali accuse mi stai lanciando?" disse infuriata l'Alpha.

Ma le sue parole rimbombarono nelle orecchie di tutti presenti, lasciando i cacciatori perplessi.

"Sapete, quella ragazza che avete condannato a morte mi ha salvato la vita quella notte uccidendo quel Grim, ha salvato la vostra di vita." esclamò indicandoli. "Se non fosse stato per lei adesso saremmo tutti morti. Tutto a causa di quella donna che voi definite Alpha e che io, da adesso non definirò più madre. Adesso Skye è in pericolo e io devo andare da lei."

Detto ciò si trasformò in lupo, mostrando il suo sfavillante pelo bianco.

"Lasciatemi passare, lo chiedo per l'ultima volta."

Improvvisamente la porta protetta dai guerrieri dell'Alpha si aprì. Una guardia correndo affannosamente si fece spazio tra gli uomini e rivolgendosi a l'Alpha gridò, "Sono scappati, i tre traditori!" 
 

Scusate se era da un po' che non aggiornavo, ma la scuola mi ha tenuta davvero impegnata considerando che ci sarebbero state le vacanze. Ammetto che non sono soddisfatta di questo capitolo... Ma vabbè... A parte ciò, ditemi cosa ne pensate. Alla prossima :)

 
   
 
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