-Lui non sa chi sei. Non ricorda nulla di te. Ha perso la memoria. -
-Cosa? – Jessica non poteva crederci, era sicurissima che Jack la stesse prendendo in giro.
-Non ricorda niente di quello che è successo dopo che sei arrivata tu. Non ricorda chi sei e nemmeno che siete stati insieme. -
Jessica era così sconvolta che le sue ginocchia non ressero costringendola ad accasciarsi a terra e Isabelle fu subito accanto a lei. -Stai bene? - le chiese, ma Jessica troppo sconvolta per rispondere. Voleva solo sapere cosa fosse successo e fu, infatti, quello che chiese ma Jack continua a non volerle spiegare niente dicendole che non meritava nemmeno di sapere quello che aveva fatto a suo fratello, ma sua sorella riuscì a convincerlo.
-Dopo che l’hai lasciato, mio fratello ha passato dei giorni d’inferno, sembrava un fantasma. Una sera ha bevuto e si è ubriacato, ha preso la macchina ma dopo un po’ ne ha perso il controllo ed è andato fuori strada. Quando è arrivata l’ambulanza, era privo di sensi e con una ferita alla testa. Quando si è svegliato, non ricordava nulla. Sembrava aver completamente rimosso il periodo in cui stavate insieme. Era come se il suo cervello avesse resettato tutto e fosse tornato a un anno e mezzo prima. -
Isabelle aveva stretto la mano di sua sorella per tutto il racconto, in quei momenti lei era più forte di lei, era la sua roccia e dopo aver ascoltato quello che era successo a Ben, Isabelle strinse sua sorella a sé. Sapeva che sarebbe potuta crollare da un momento all’altro.
-Mi dispiace. - Forse quelle parole dette da lei in quel momento non avevano senso, ma era l’unica cosa che riusciva a dire, anche perché l’amnesia di Ben era una conseguenza di un suo errore e il minimo che possa fare era chiedere scusa. Anche se inutilmente.
-Ti dispiace? In fondo sei tu che l’hai lasciato, no? -
-Jack basta! - gli disse Isabelle senza smettere di stringere sua sorella. –Si, è vero, l’ha lasciato lei, non so per quale motivo, ma so che ha sofferto e tanto, quindi smettila di fare così. -
-Ragazzi! – disse Jessica staccandosi da sua sorella e prendendo un respiro profondo prima di continuare. Aveva già rovinato la sua di storia d’amore, non volevo averne un’altra sulla coscienza. Una storia che poi era appena iniziata. -Smettetela di litigare. Come mi sento io non deve rovinare il vostro rapporto. Non litigate al primo appuntamento per colpa mia. E Jack davvero mi dispiace. -
-Vi ho trovato finalmente! – Disse Ben arrivando e guardandosi in torno -Vi ho cercato ovunque. Che succede? Sta male? - disse vedendo Jessica a terra.
-No, sto bene. – Disse quest’ultima chiedendo al minore dei fratelli Barnes se per lui non fosse stato un problema riaccompagnare sua sorella a casa. – Ehi io sto bene, tu pensa a divertirti e fa cadere quel moretto lì ai tuoi piedi, d’accordo? - disse poi a sua sorella prima di andare via senza degnare Ben di uno sguardo.
Ha perso la memoria.
Perché ha bevuto.
Ha avuto un incidente.
Per colpa mia.
Perché l’ho lasciato.
Arrivò alla macchina con le lacrime agli occhi ripetendo come un mantra quelle parole nella sua testa, e con quei pensieri mise in moto la macchina per tornare a casa.
Una volta arrivata si chiuse la porta alle spalle, si buttò sul divano e stringendo un cuscino iniziò a piangere. Non aveva nemmeno la forza di andare in camera sua al piano di sopra. Si sentiva così in colpa. Ben e la sua famiglia avevano sofferto per colpa sua e lei non poteva fare niente per loro, anche perché questo avrebbe significato aiutare Ben a recuperare i ricordi che la riguardavano e questo potrebbe farlo soffrire di nuovo procurandogli altro dolore. L’unica cosa che poteva fare era stragli lontano.