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Autore: lmpaoli94    26/04/2019    0 recensioni
Dopo che Edward e Vivian si erano sposati, i due trascorsero il loro viaggio di nozze in una delle navi più grandi e lussuose del mondo: L’Andromeda.
Durante il loro soggiorno sembrava che la loro felicità non venisse scalfita da nessuno, ma dal momento della partenza sulla nave Vivian si continuava a comportare in maniera molto strana, lanciando dei sospetti contro Edward.
Cosa farà il ricco uomo d’affari per scoprire che cosa nasconde la sua dolce metà?
E Vivian riuscirà a confessare il suo terribile segreto che nasconde dentro il suo cuore?
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Lewis, Nuovo personaggio, Vivian Ward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver preso con sé tutti i soldi e gran parte dei gioielli che gli erano stati regalati per il suo matrimonio, Vivian si apprestava a seguire le indicazioni dettagli dal suo ex protettore.
Ma prima di uscire dalla sua camera, la sua paura e i suoi timori divennero sempre più forti.
“Spero che tu possa perdonarmi, Edward. Lo faccio solo per il nostro bene.”
Dopo aver preso sulle sue spalle il corpo svenuto di suo marito, Vivian lo adagiò sul letto.
< Ci vediamo quando sarà tutto finito. E’ una promessa > sussurrò la donna baciando sulle guance suo marito prima di uscire dalla camera e chiuderla a chiave.
 
 
Cercando di non dare troppi sospetti, Vivian si fece aiutare da alcuni membri dell’equipaggio per capire dove si trovava il Ponte E.
< Ci sta già passando, signorina. >
< Davvero? Che fortuna! > replicò la donna con sorriso tirato < Credevo che avrei perlustrato tutta la nave perdendo un sacco di tempo. >
< Assolutamente no… E poi è molto difficile perdersi qui. >
< Ma per una come me che non ha il minimo senso d’orientamento, le assicuro che è molto difficoltoso trovare la strada giusta. >
< Sì, credo che ha ragione… Possiamo fare qualcos’altro, per lei? >
< No. Grazie mille per l’aiuto ragazzi. >
< Sì figuri. È stato un piacere. >
Ma mentre se ne stava andando via a corsa, inavvertitamente Vivian fece cadere una grande collana di diamanti che risuonò su tutto il ponte.
< Oh, che sbadata. Sono proprio un disastro > replicò la donna cercando di mantenere la calma < Arrivederci. >
< Arrivederci > risposero in coro i due membri dell’equipaggio prima di veder scomparire la donna.
 
 
Nascondendosi da occhi indiscreti, Vivian si appostò su una panchina attendendo l’arrivo del suo passato.
Il suo cuore continuava a martellare incessantemente per l’inquietudine e il timore.
“Tyler, se avessi la forza di farti del male, non esiterei a farlo.”
Ma mentre la giovane donna era completamente nei suoi pensieri, qualcuno toccò la sua spalla facendola sobbalzare dallo spavento.
< Vivian, è da tanto che non ci vediamo… >
Fissandolo con sguardo carico d’odio, la donna divenne sempre più disgustata.
< Tyler… >
< Allora? Che cosa mi racconti? >
< Dove si trova Bobby? >
< E’ al sicuro, non preoccuparti. I miei soldi? >
< Sono in questa valigetta. >
< Fammeli vedere > replicò l’uomo avvicinandosi sempre di più.
< Non avere così tanta fretta. Prima voglio vedere se Bobby sta bene. >
< Ti sei fatta più furba > rispose Tyler trattenendo a stento un sorrisetto < Va bene. Vieni con me. >
Con il cuore che gli martellava a mille, Vivian seguiva il sequestratore nei vicoli stretti della nave.
< Sono contento per te quando ho saputo chi avevi sposato… Edward Lewis. I miei complimenti. >
< Vedi di non fraintendermi… Se ho sposato Edward è perché lo amo più della mia stessa vita. >
< Tu che ami qualcuno? Ahahah ma non farmi ridere… Puttana eri, puttana rimani. >
< Non ti azzardare a parlarmi così, altrimenti… >
< Che cosa credi di farmi? Pensi di farmi del male? Povera ingenua. Tu sei solo una donna senza cervello, mentre io sono molto pericoloso > rispose l’uomo fermando la sua ex amante prima che potesse colpirlo a tradimento.
< Lascia il mio braccio! Mi fai male! >
< Allora vedi di fare la brava. >
< Ah! >
Venendo scaraventata violentemente a terra, per poco Vivian non colpì la testa.
< Alzati, puttana. Non c’è un minuto da perdere. >
< Maledetto. Quando questa storia sarà finita, mi vendicherò senza pietà. >
< Non credo che ne avrai l’occasione… Quando avrò preso i tuoi soldi, scomparirò dalla tua vita e non mi vedrai mai più. >
< L’hai detto anche l’ultima volta che ci siamo visti… >
< Sì, ma era diverso. Con la somma che ti porti appresso non avrò più nessun tipo di problema… A proposito, non mi hai ancora fatto vedere il contenuto. >
< Prima Bobby, ti ho detto. >
< Apri immediatamente quella borsa se non vuoi che ti faccia saltare le budella. >
< Uccideresti la tua puttana preferita? >
< Se me ne dai l’occasione, sì. >
Per paura di venire ferita o addirittura uccisa, Vivian aprì il contenuto della borsa senza esitazioni.
< Che cosa sono questi? > domandò l’uomo con tono che metteva i brividi.
< E’ tutto quello che sono riuscita a prendere nella mia cabina. >
< Credi davvero che questo contenuto valga dieci milioni di dollari? >
< Sì, perché? >
< Secondo te che cosa me ne dovrei fare di questi oggetti? Io ho bisogno di contanti! >
< Mi dispiace, ma non ne avevo abbastanza. >
< Bugiarda! > gridò l’uomo prendendo a schiaffi la povera Vivian < Tu stai cercando di fregarmi, signorinella. >
< No, non è così > rispose Vivian con tono disperato < Ti giuro che è la verità. >
< Guardami dritto negli occhi e dimmi che non stai mentendo. >
< Perché dovrei mentire in questo frangente? So di cosa tu sei capace e so anche che non vale la pena prenderti in giro. >
< Bene. Così mi piaci… D’accordo. Cercherò di fidarmi di te > rispose l’uomo aiutandola a rialzarsi dal colpo inferto.
< Manca ancora molto per arrivare da Bobby? >
< No. Siamo arrivati. >
Appena vide in che condizioni versava la sua vecchia conoscenza, Vivian divenne pallida in viso.
Il povero ragazzo era appeso al muro senza forze con il sangue che sgorgava da ogni parte del suo corpo.
< Non ti preoccupare, Vivian. Non è morto… Almeno per ora… >
< Fallo scendere immediatamente giù. >
< Non sei nella condizione di darmi ordini, sai? >
< Guarda che non scherzo > replicò la donna tirando fuori dal suo vestito una pistola calibro dieci.
< Avanti Vivian, abbassa immediatamente l’arma. Potresti farti male. >
< Fai come ti ho detto. Libera immediatamente Bobby se non vuoi che sia io ad ucciderti. >
< Tu sei pazza, Vivian. Sei una pazza incosciente. >
< Fai come ti ho detto! >
Per paura di venire colpito dalla sua ex amante, Tyler ubbidì alla sua richiesta liberando il povero ragazzo.
< Bobby, mi senti? Sono Vivian. Come stai? >
< Vivian… meno male che sei riuscita a trovarmi… > rispose il ragazzo con tono flebile.
< Non ti agitare. Ti porto immediatamente in infermeria. >
< E i miei soldi?! Avevamo un patto, Vivian. >
< Tu e i tuoi patti… Hai rovinato la mia esistenza ripiombando nella mia vita… Ed io questo non posso perdonartelo. >
< No, Vivian! Fermati! >
Ma prima che la giovane donna potesse commettere un atto imperdonabile che l’avrebbe macchiata per sempre, Edward arrivò in tempo risolvendo l’intera situazione in compagnia del Capitano della nave e di altri membri dell’equipaggio.
< Edward, ma io… >
< Con te farò i conti più tardi… Capitano, ci pensa lei? >
< Sicuramente. Portate via immediatamente quest’uomo. >
< Sei riuscita ad averla vinta anche questa volta, Vivian… Ma ricordati una cosa: non finisce qui. >
< Stai zitto! > gridò Edward assestandogli un pugno dritto sul naso.
< Ma sei impazzito?! Come ti sei permesso?! >
< Non ti azzardare mai più a parlare a mia moglie in questo modo. >
< Maledetto damerino da quattro soldi! Me la pagherete tutti! >
< Sì certo, come no… Portatelo via! > ordinò il Capitano.
Non riuscendo più a trattenere le lacrime, Vivian crollò su Edward cercando un po’ di conforto.
< Smettila di piangere. Il peggio è passato. >
< Bobby! Mi sono dimenticata di lui! >
< Stia tranquilla, Signora Lewis. Lo stanno già trasportando in infermeria. Vedrà che poi starà meglio. >
< Meno male… Ho temuto per la sua vita… >
< Ed io per la tua, Vivian. >
< Edward… >
< Posso fare qualcosa per voi? >
< No, Capitano. Stiamo bene così. >
< D’accordo. Vi lascio soli. >
Una volta che Vivian ebbe il coraggio di alzare lo sguardo per fissare suo marito, avrebbe voluto scomparire dalla faccia della terra per come aveva agito.
< Edward, ti prego di perdonarmi… Io non sapevo che cosa fare… So di avere sbagliato, ma dovevo aiutare Bobby e… >
< Ssh, adesso basta parlare. >
< Ti prego, non avercela con me. >
< Ti rendi conto che potevi venire uccisa da quel malvivente? >
< Non l’avrebbe mai fatto… >
< E tu cosa ne sai? >
< Mi dispiace dirtelo, ma gli uomini li conosco molto bene… >
< Che intendi dire? >
< Mentre lo fissavo intensamente negli occhi, ho capito che non mi avrebbe mai fatto del male… Tyler mi amava ancora… E anche se ha detto che sarebbe fuggito con i soldi senza mai più farsi vedere, non c’era da fidarsi. Lui vuole me e avrebbe fatto qualsiasi cosa. >
< Vivian Lewis, dovrei essere geloso? > domandò l’uomo sdrammatizzando la situazione.
< Non ce n’è motivo. Lo sai che amo solo te. >
< Anch’io ti amo, Vivian… Anche quando hai quei colpi di testa irragionevoli. >
< Altrimenti perché mi avresti sposato? >
< Perché sei la donna della mia vita. >
< Solo per questo? O c’è dell’altro? >
< Anche perché so che con te ogni giorno è un’avventura tutta da scoprire. >
< Bene. Almeno non ti annoierai mai… >
< Su questo hai ragione > disse infine Edward prima di baciare appassionatamente Vivian < Però non mi fare mai più prendere questi colpi. Sono stato chiaro? >
< Ahahah, d’accordo. Farò la brava. >
< Speriamo. >
   
 
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