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Autore: Anonima Italiana    03/05/2019    6 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se, oltre a Giorgio, anche Riccardo avesse sfidato il divieto di Edoardo IV ai fratelli di sposare le sorelle Neville?
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anne Neville, Elizabeth Woodville, George Plantagenet, Isabel Neville, Richard Plantagenet / Richard III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche ora dopo, nel bel mezzo del viaggio, scoppiò un forte temporale che obbligò il gruppo a cercare una locanda in cui fermarsi; quando tutto finì, Riccardo e alcuni uomini ispezionarono le condizioni della strada, che non apparivano delle migliori, senza contare che si stava avvicinando la sera e rischiavano di ritrovarsi a viaggiare di notte. Fosse stato solo per loro non ci sarebbero stati grossi problemi, erano uomini abituati alla vita militare e a marciare con ogni condizione metereologica ; ma con loro viaggiavano anche Lady Anna e la cameriera che Alice le aveva assegnato come chaperon fino a casa, e per le due donne le cose sarebbero state estremamente più disagevoli. Fu così deciso di rimanere alla locanda per la notte e ripartire il mattino seguente.
Per ovvi motivi i due giovani dovettero prendere camere separate; dopo una settimana passata praticamente  come in una bolla, lontani da tutto e tutti, era un bel sacrificio, ma d’altra parte ancora non si poteva rendere noto il fatto che fossero sposati, e quindi non era consigliabile nemmeno destare sospetti.
Proprio mentre   Riccardo dava le ultime disposizioni agli uomini di guardia vide arrivare  a grande velocità Robert Brackenbury, il suo fedele attendente. L’uomo  era bagnato fradicio, segno che aveva cavalcato anche sotto la pioggia e non si era fermato per raggiungerlo al più presto.


- Milord, finalmente sono riuscito a trovarvi! Non avevate lasciato detto a nessuno dove eravate…per fortuna ho dubitato che foste a casa di Lord Lovell e mi sono diretto lì, ma eravate partito da poco. Dovete venire con me, non c’è tempo da perdere…è un ordine di Sua Maestà il Re!-

Al sentire il nome del principale responsabile di tutta quella ingarbugliata situazione, Riccardo cominciò a sudare freddo.

- Ditemi Brackenbury, cosa è successo?! Perché mio fratello richiede la mia presenza con così tanta urgenza?-

- E’ una cosa troppo lunga da spiegare Milord. C’è stata una rivolta dalle parti dell Midlands, Sua Maestà si è così dovuto allontanare da Londra per sedarla. Ma poi…-

- Poi cosa?! Parla!-

- Ve l’ho detto Milord, la cosa è molto più complicata di quello che sembrava inizialmente. Non c’è tempo di spiegarvi tutto, dobbiamo partire subito. Ci penserà il Re a entrare nei dettagli-

Riccardo scosse il capo.

- No, subito mi è impossibile. A casa di Lord Lovell ho incontrato Lady Anna Neville, la quale ieri è stata richiamata d’urgenza a Middleham dai suoi genitori. Mi sono così incaricato di scortarla fino a casa sana e salva, e non posso certo abbandonarla qui. La accompagnerò fino a destinazione, voi verrete con me e poi partiremo subito per raggiungere Edoardo. In fondo sono poche miglia ancora…- 

Il giovane duca notò che, a sentire il nome di Anna Neville, l’altro aveva per qualche secondo fatto uan faccia tra lo stupito e la disapprovazione, ritornando impassibile subito dopo. Ma decise che non era una cosa  cui badare poi tanto.
 

- Perdonatemi se insisto Milord, io credo davvero che non dovremo perdere altro tempo. La situazione potrebbe diventare sempre più drammatica di ora in ora. Come avete detto voi da qui a Middleham sono poche miglia, potreste fare scortare Lady Anna dai vostri uomini, con loro non avrete nulla da temere per la sicurezza di Milady- 

A questo punto Gloucester si arrese, allarmato. Se Brackenbury si sentiva in diritto di insistere in questo modo, arrivando a dargli un suggerimento non richiesto di quel tipo, voleva dire che la situazione era proprio brutta.

- Va bene Robert, se insistete in questa maniera non posso che acconsentire . Solo, aspettiamo domani mattina, in modo che io possa perlomeno avvisare Lady Anna e accomiatarmi da lei senza passare per un bifolco. Nel frattempo  potrai asciugarti e rifocillarti, altrimenti in queste condizioni rischi di  ammalarti seriamente  -

- Si Milord, vi ringrazio – fece Brackenbury entrando nella locanda dietro il suo signore.

A Riccardo girava la testa. La situazione gli stava completamente sfuggendo di mano, gli sembrava che eventi a lui ancora sconosciuti si accavallassero sempre più fra di loro creando una situazione di panico di cui ancora non conosceva bene la portata. Come se non bastasse il fatto di dover affrontare Warwick per comunicargli che aveva sposato in segreto sua figlia e che, nonostante tutto, la sua posizioni di fedeltà al re non era cambiata di un millimetro.
Mentre si preparava a una notte quasi insonne, maledisse poco cristianamente Edoardo, Giorgio, Warwick, i Woodville e tutti coloro che gli stavano rendendo la vita impossibile.

 

Il mattino dopo, di buon’ora, Anna Neville già pronta attendeva seduta sul letto assieme alla cameriera di venire chiamata per proseguire il viaggio. Pochi minuti dopo, bussarono alla porta, ma quando vide apparire il volto di Riccardo corrucciato capì immediatamente che altri cambiamenti di programma erano in arrivo. Il duca esordì dicendo:

- Desidero parlare con Lady Anna da solo – lanciando un’eloquente occhiata di congedo alla cameriera.

Quest’ultima, nonostante l’espressione di Milord, tentennò un attimo: dopotutto non era conveniente che una donna giovane e non sposata come Lady Anna sostasse nella stessa stanza  con un uomo, anche se costui era il suo promesso sposo (o almeno così si diceva),e anche se costui era un uomo dalla reputazione fin troppo impeccabile (anzi, qualcuno lo riteneva pure un po’ bigotto) come il duca di Gloucester. Ma quando Anna stessa le disse di uscire, non le restò che obbedire. Questi nobili, prima fanno le regole e poi le seguono solo s ne hanno voglia..

Rimasti soli, Riccardo si sedette sul letto accanto a sua moglie prendendole le mani.


- E’ successo qualcosa?-

Il giovane le narrò brevemente quanto accaduto la sera prima
 

- Mio Dio! Cosa mai potrà essere accaduto? Forse Edoardo è in pericolo?- 

- Non lo so, amore mio, ma  è certo che deve essere qualcosa di davvero grave se Brackenbury si è comportato in quella maniera. Temo che non potrò accompagnarti fino a Middleham come avevamo deciso, devo partire subito con lui per rendermi bene conto di persona di cosa sta accadendo-

Anna aveva le lacrime agli occhi. Sposati da pochissimo, oltretutto in segreto a causa delle bizze delle loro famiglie…e ora doveva già separarsi? Per quanto, poi? Non era così che aveva immaginato sarebbe stato…possibile che per loro non ci fosse mai pace?
Riccardo, mortificato e addolorato quanto lei, le spiegò che aveva già predisposto che i suoi uomini la scortassero fino a casa; lui sarebbe partito solo con Brackenbury.
Poi la prese fra le braccia, mentre lei mormoravasolo una frase:

- Torna da me-


- Ti prometto che andrà tutto bene, e che tornerò presto da te. Di questo puoi  essere sicura. E dopo, nessuno oserà più separarci-

Restò qualche minuto per concedersi un forte abbraccio e un bacio d’addio; poi i due giovani scesero nel cortile della locanda, dove ripresero davanti a tutti la loro immagine formale in maniera impeccabile, salutandosi come le consuetudini imponevano, celando a tutti il dispiacere e l’angoscia che li attanagliava mentre per l’ennesima volta erano costretti a prendere strade diverse. E stavolta senza nemmeno sapere quando si sarebbero rivisti.
 


 
A questo punto, corre l’obbligo per chi scrive di mettere per un poco in pausa la storia e spiegare la situazione quasi tragica in cui l’Inghilterra era precipitata in poco tempo.

Già al tempo del matrimonio di Isabella e Giorgio il conte di Warwick stava architettando segretamente una rivolta contro Edoardo, nella quale aveva coinvolto il nuovo genero facendo leva sulla sua ambizione e progettando addirittura di metterlo sul trono al posto del fratello. In questo modo ovviamente gli odiati Woodville sarebbero andati in rovina
Gli invitati al matrimonio infatti, come già detto, erano quasi tutti famiglie cui l’ascesa della famiglia della regina aveva portato via qualcosa o che- come Richard Neville appunto- si erano visti messi da parte dal Re in favore dei nuovi familiari nonostante la fedeltà e i servigi alla casa di York.  Warwick aveva lasciato un breve spiraglio in vista dell’incontro che lui e Giorgio avevano avuto poco dopo il matrimonio con Edoardo, nella speranza che questi- messo di fronte al fatto compiuto- ritornasse sui suoi passi; ma quando anche questo era andato male, ogni remora fu abbandonata. Il conte aveva radunato i propri alleati e costituito un cospicuo esercito; una parte dei nobili aveva teso un tranello a Edoardo, facendogli credere che nelle Midlands era in atto una rivolta, ma una volta che il re vi era arrivato era stato catturato dal suo ex alleato e preso prigioniero a Warwick Castle, una delle proprietà della famiglia Neville nei dintorni di Londra.
Però Edoardo, che non era uno sprovveduto e a cui i fedelissimi non mancavano, era riuscito a fuggire e a rifugiarsi in un posto sicuro, da dove- con l’aiuto dei familiari Woodville- aveva radunato un proprio esercito e aveva dato battaglia al proprio ex alleato; che però quella volta aveva vinto, costringendolo alla ritirata. Purtroppo nella battaglia erano rimasti uccisi Richard e John Woodville, padre e fratello della regina Elisabetta.

La quale nel frattempo, rimasta sola e minacciata (e incinta del sesto figlio)  si era rifugiata nell’abbazia di Westminster assieme alle tre piccole figlie Elizabeth, Mary e Cecily; purtroppo non aveva potuto portare con sé sua madre Jacquetta, perché Richard Neville aveva fatto perquisire a Grafton la casa di famiglia dei Woodville  e vi aveva trovato svariate prove di ciò che da tempo si sussurrava: Jacquetta Woodville si interessava alla magia e la praticava. Lady Rivers era quindi stata tratta in arresto e condotta prigioniera nella Torre di Londra, in attesa che si istituisse il processo a suo carico; e qui come se non bastasse era stata raggiunta dalla tragica notizia della morte del marito e del figlio, che ovviamente l’aveva annichilita.

In assenza di Edoardo, Warwick aveva convocato il consiglio dei nobili e del Parlamento e aveva cercato di fare eleggere re Giorgio; ma a questo punto alcuni si erano tirati indietro; è vero che i Woodville  andavano fermati, ma bisognava pensare prima di tutto all’Inghilterra e al bene del popolo inglese, e mettere sul trono il vanesio Duca di Clarence non era proprio la cosa migliore in tal senso.
Il trono era rimasto così vacante e Giorgio momentaneamente messo da parte a digerire il suo smacco, dato che suo suocera era impegnato con il processo a Lady Rivers e a elaborare un altro piano, più ambizioso del precedente….

Ecco, questa la situazione con cui Anna e Riccardo avrebbero trovato al loro ritorno dopo il matrimonio segreto. Che altro dire se non augurare loro “Che Dio ve la mandi buona”?

(fine 13ma parte)

Nota dell'autrice: 1- La cugina di Anna moglie di Francis Lovell in realtà si chiamava anch'essa Anna. Dato il surplus in questa storia di personaggi con lo stesso nome (Riccardo, Edoardo, Anna, Elisabetta ecc) ho deciso di modificarne il nome, così come ad esempio ho scelto di differenziare Riccardo da Richard (Neville), o Elisabetta da sua figlia Elizabeth dando a uno il nome italiano e all'altro il nome inglese.

2- Nella realtà le rivolte di Giorgio e Warwick contro Edoardo furono due. Ma essendo questo un "what if" ovviamente la sequela di fatti è cambiata, pur cercando di mantenere un minimo di linearità con la storia vera. Ho quindi scelto di mischiare i fatti salienti delle due rivolte (e qui sono ancora all'inizio...), almeno fino a un certo punto. 

3- Nella realtà Richard e John Woodville furono fatti giustiziare da Warwick- seppure in battaglia- dopo un processo sommario.

4- Quando ho scritto che Elisabetta era incinta del sesto figlio, mi riferisco al fatto che la regina, al momento del matrimonio con Edoardo IV, aveva già due figli (Thomas e Richard Grey) nati dal primo matrimonio con Sir John Grey. Quindi per Elisabetta era il sesto, ma il quarto per Edoardo. 

 
   
 
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