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Autore: Nera93    23/07/2009    0 recensioni
Lei, non sa che cosa è esattamente, lui la proteggerà a tutti i costi, una famiglia di cacciatori di angeli e demoni ostacolerà la loro missione, ma che missione dovrà compiere Andrew Luxor?
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andrew mise le mani sui fianchi,guardando il risultato di tanto lavoro, era pasqua e in quella città faceva freddo, non poteva di certo camminare scalza e con un vestitino di lino bianco. -Adesso siamo decenti non trovi Ondine?- La ragazzetta minuta guardò le maniche lunghe che le coprivano le maniche e la tuta gigantesca che le stava due volte, aveva una sciarpa rossa attorno al collo, era di Andrew, non riusciva a capire perchè doveva andare con lui, ma le aveva promesso che l'avrebbe aiutata e lei non sapeva dove si trovava, ne chi fosse realmente, una voce nella sua testa le diceva che lo doveva seguire. -Ma,Andrew, andrà bene?- -Si ti dico! Io mi voglio prendere cura di te perchè così conciata non ti lascio a giro,andiamo ti devo comperare il biglietto- -C'è bisogno di un biglietto per camminare per strada?- -Appunto lo vedi che non ti posso lasciare da sola?andiamo- disse stizzito mentre la prendeva per mano e lei sguazzava nelle scarpe che avevano preso in prestito dalla bidella lui la guardò sospettoso, sperò che non ci scivolasse dentro -Sta attenta e trattale bene sono della bidella che era amica di mia madre, dopo gliere riportiamo abita nel mio stesso paese, non lo sa che gliele abbiamo prese- -Allora le hai rubate!- Disse lei facendo rimbombarel'ottagono e piantandosi con i piedini. -No no è diciamo un prestito senza permesso andiamo qui ti farà freddo- la trascinò via dalla scuola ed arrivò alla fermata fra gli sguardi incuriositi della gente proprio mentre l'autubus si fermava -un biglietto perfavore- disse, mentre il conducente lo guardava con due occhi sbarrati e tirava fuori dalla tasca un biglietto e lo timbrava per la ragazzina e poi glielo porse. -Che strana gente che c'è in giro...-sussurrò una volta che Andrew fu passato trascinandosi la ragazzina dalla chioma di corvo fino in fondo al bus dove nessuno gli disturbava. La corriera uscì scoppiettando dalla città, Ondine guardava fuori meravigliata, quando passarono sopra il fiume, la luce del sole faceva mille giochi con l'acqua che scorreva nel grande letto. -Ti piace questa città?- -E' piuttosto grottesca,però il fiume e il lungo fiume sono belli- -Grottesca..mpf- sbuffò Andrew e si lasciò scivolare lungo lo scomodo sedile. Passò lo sguardo su di lei che stava seduta dritta e composta, si mise in silenzio a guardare fuori della finestra mentre l'autubus scorreva sulla strada e lo stesso facevano i paesaggi, dopo poco si addormentò. Quando fu il momento di scendere Andrew svegliò garbatamente la ragazzina e prese a camminare per la strada sterrata alla loro destra. -Dove ci stiamo infilando?- chiese lei insicura -Andiamo a casa non ti basta sapere questo?- la sostenne mentre scedeva per un dislivello del terreno -e per farlo usciamo la scorciatoia- i campi illuminati dal sole che mandava la sua luce morbida del tramonto si estendevano davanti ai sue che camminavano nell'erba alta tracciando dei solchi che poco a poco si richiudevano. Ondine si guardava incuriosita intorno, non riusciva a capire dove si trovasse di preciso, però le piaceva, perfino il profumo dell'erba che un pò le solleticava il naso le stava piacendo, in lontananza vide un gruppo di case, sparse un pò per la collina dove erano situate -la vedi quella in alto?Quella è la mia- Si avvicinavano sempre di più fino a quando salendo per una stradina di ciottoli non arrivarono a due casa poco distanti in quella indicata da Andrew come la sua le porte e le finestre erano spalancate, come se quella mattina il ragazzino fosse uscito a corsa. Una ragazza dai lunghi capelli neri stava china nel campo accanto alla casa e quando vide Adrew gli corse incontro con un cesto pieno di grano a fianco. -Oh, Sei in ritardo che cosa potevamo pensare, ci hai fatto preuccupare a me e alle sorelle e a papà- -Oh Eliane non ti devi preuccupare di questo, ho perso il bus e mi sono trattenuto un poco di più, infondo era l'ultimo giorno prima delle vacanze di pasqua no?- -Si ma dovresti fare...e lei chi è?- -trovatella come me-
  
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