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Autore: EnZo89    12/05/2019    5 recensioni
Dietro una divisa c'è un mammifero che ha deciso di mettercela tutta per rendere il mondo un posto migliore.
E dietro ogni mammifero c'è una storia dalle infinite sfumature.
E fare il poliziotto significa questo.
Riuscire a fare convivere il proprio essere col proprio lavoro.
Dopotutto il loro compito è proteggere e servire.
Gli altri e se stessi dalle difficoltà del loro mestiere.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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My first day – Il mio primo giorno
 
Non erano passati che pochi minuti dalla fine di quella mattinata assurda che , in men che non si dica , ci eravamo ritrovati tutti noi all’ingresso dei dormitori della centrale di polizia.
 
La prima cosa che mi balzò subito all’occhio fu che al suo interno , nelle aree attrezzate comuni , non c’erano spogliatoi separati per maschi e femmine bensì un unico grande locale adibito a spogliatoio misto.
 
E fin da subito ,  la cosa mi destò non pochi dubbi , complice il fatto che , per quanto si volesse passare inosservati , c’erano sempre alcuni elementi , come dire…allupati , che non si lasciavano mai scappare l’occasione di ammirare la bellezza femminile , in qualunque forma essa fosse. E la cosa mi metteva piuttosto a disagio.
 
Neanche a farlo apposta , uno dei più allupati era proprio un lupo bianco…credo si chiami Fangmayer. Dev’essere un tipo tutto particolare , sempre in agguato dietro ogni angolo all’interno di quello spogliatoio per osservare al meglio le agenti del corpo di polizia…Ma non è questo il punto.
 
Di lì a pochi minuti , avrei iniziato finalmente il mio lavoro da poliziotta. E quindi ero emozionatissima all’idea di poter mettere in pratica tutto quello per cui mi ero sacrificata , tutto quello per cui mi ero allenata fino allo stremo delle mie forze e tutto quello che avevo appreso nelle innumerevoli settimane passate sui libri.
 
Dopo aver sistemato le mie poche cose all’interno del locale dei dormitori , abbandonai quella struttura per dirigermi nuovamente all’ingresso della centrale di polizia e , stavolta , attraversarlo per raggiungere finalmente la sala adibita alla chiamata mattutina.
 
La cosa che mi colpì sul posto fu vedere dietro al bancone della hall , un paffuto ghepardo , impegnato a armeggiare col suo smartphone a fare chissà cosa
 
Chi sono io? Benjamin Clawhauser , un paffuto ghepardo bravo a fare pessime figure…
…ed ad ingozzarsi di ciambelle , aggiungerei , visto che ne aveva una bella grossa incastrata tra il suo mento e la collotta della sua divisa
 
Alla fine arrivai in quella sala e rimasi quasi spaventata nel vedere la varietà di mammiferi presenti al suo interno.
Un leone dalla folta criniera che sfidava un orso in una specie di gioco idiota , una tigre e lo stesso lupo che avevo visto poco prima negli spogliatoi che discutevano su chissà cosa seduti nelle file poco più indietro ed infine , in prima fila , un rinoceronte che , ancora assonnato , aspettava chissà cosa.
 
Decisi alla fine di accomodarmi sulla sedia libera di fianco a lui. E , per cercare di stringere amicizia , gli avevo posto il mio piccolo pugno come segno di saluto , per ricevere il suo mastodontico saluto di risposta che , letteralmente , mi aveva sollevato. Ed io assistevo impotente e piuttosto imbarazzata a questa paradossale situazione.
 
“Eccoti qui , finalmente…Carotina!”
 
Era Nick. C’era anche lui. Almeno avrei potuto scambiare due chiacchiere con un mammifero alla mia altezza , letteralmente. Fece un balzo e si accomodò di fianco a me , su questa , per noi , enorme sedia.
Un istante dopo , neanche il tempo di chiederci come fosse stato l’inizio di giornata dopo quel “fantastico” benvenuto , si accomodarono altri due animali.
Un'altra preda ed un altro predatore.
“Ciao! Io sono Jackie” era un’altra coniglietta dal pelo marroncino , dalle striature bianche sul dorso e dagli occhi azzurri
“…ed io sono Gray” ed era una volpe grigia , dalla pelliccia grigia e rossa , dagli occhi castani e dalla statura simile a quella del mio amico Nick.
 
Mi aveva fatto immensamente piacere venire a conoscenza che , nonostante io fossi tra i più piccoli in servizio in quella banda di grandi mammiferi , ci fossero altri piccoletti a farmi compagnia. Chissà qual’era stata la loro ragione di entrare in polizia…
 
Arrivò infine il capitano che , in men che non si dica , assegnò i turni a tutti gli agenti presenti , compresi noi piccoletti.
 
Jackie fu mandata agli archivi , a fare lavoro di ufficio. Una noia mortale. Chissà come ne sarebbe uscita…
Gray fu mandato invece a revisionare i mezzi del corpo di polizia. Uno sporco lavoro ma andava pur fatto. Mi chiedo poi quanto tempo ci avrebbe messo a darsi una pulita…
 
Nick invece , per via della sua lingua lunga , fu mandato a dirigere il traffico non so dove.
 
E a me invece? Poteva mai andare bene qualcosa? Ovviamente no.
 
Il capitano decise di mandarmi a fare le multe alle auto in sosta vietata.
 
“Hopps , ti sarà assegnata la supervisione di un agente più anziano in quanto è il tuo primo giorno. E’ tutto”
 
D’accordo ricevere un aiuto da un’agente più esperto. Ma qui , abbiamo proprio esagerato. Presi quel ridicolo e lentissimo triciclo per arrivare sulla zona e dopo aver indossato anche la mia pettorina arancione , mi avviai verso la zona che mi era stata assegnata.
 
Alla fine , dopo una breve ricerca , eccolo lì. L’agente anziato…anzi , l’agente decrepito.
 
“Oh dolce coniglietta…benvenuta…io sono Margareth e mi accompagnerai oggi nel tuo turno. Non ti preoccupare , che ti insegnerò tutto quello che so così subito ti metterai all’opera con me. E così in poco tempo , in appena cinquant’anni , ti verrà assegnato un nuovo incarico”
 
Era una vecchia capra decrepita e puzzolente. Si muoveva a stento e mi aveva riempito la testa di chiacchiere…tutta roba di cui avrei fatto volentieri a meno…anche e soprattutto perché non ero entrata in polizia per fare l’ausiliare del traffico!
 
La giornata era durata un’eternità. Avevo perso la cognizione del tempo e l’unica cosa che mi aveva ricordato che questa situazione infernale era giunta al termine era stato un colpo di tosse accompagnato da versacci di questa vecchia capra che sottolineavano la fine di tutto.
 
Neanche il tempo di far voltare questa vecchia capra verso di me che ero montata in sella al mio mezzo ed ero scappata in direzione della centrale.
 
Dopo una giornata così , avevo bisogno di rilassarmi e di distrarmi. Così , dopo aver parcheggiato quella specie di triciclo e dopo essermi messa comoda (facendo bene attenzione che nessun lupo curioso fosse nelle vicinanze) , decisi di andare in un bar nelle vicinanze a prendermi un bel drink rinfrescante.
 
E…chi ci trovo lì? Quei tre. I miei amici. La mia ancora di salvezza in questo covo di matti.
 
Nick , Gray e Jackie.
 
“Ehilà Judy! Ti stavamo aspettando! Allora…com’è andato il tuo primo giorno?”
 
Com’è andato? Meglio non rispondere…
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
Signori e signore , lettori e recensori , bentornati tra le righe della mia storia.
Ebbene , perdonatemi il “ritardo” , ma organizzare e scrivere una storia così si è rivelato un po’ più complicato di quanto pensassi , complice il fatto che sto continuando a lavorare sulla mia altra storia. Ma…non mi sono rassegnato. Anzi…significa semplicemente che sto ottimizzando le idee per renderle migliori
Ed anche stavolta , piccola citazione che , spero , verrà colta dai veri appassionati di questo universo narrativo.
Detto questo , spero che anche quest’altro breve capitolo sia stato di vostro gradimento
Alla prossima
 
Enzo
  
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