Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Il corsaro nero    14/05/2019    3 recensioni
In una terra diversa da quella che conosciamo noi, il destino degli ultimi saiyan in vita si legherà in un ultimo drammatico incontro: due combattenti solitari che hanno perso molto dalla vita a causa della guerra, uno dei quali persino il proprio mondo, un principe esiliato a causa della sua diversità e un guerriero costretto a combattere una battaglia non sua in nome dell'odio di qualcun altro... riusciranno questi quattro guerrieri, sul ciglio dell'abisso, a resistere? Cadranno a causa dei propri demoni contro cui combattono sempre o il coraggio di una madre potrà cambiare le cose?
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Broly, Lord Bills, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Tarble
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 12: Il risveglio della bestia

 

Terra

Terra dei ghiacci, venerdì, 18:27

 

Nonostante la loro motivazione e il fatto che fossero tre contro uno, i due Trunks e Tarble si trovarono, fin da subito, in seria difficoltà.

Broly era davvero un avversario tosto tanto che, nonostante la stazza, riusciva a schivare e ad attaccare con violenza i suoi avversari.

Bisognava trovare al più presto una soluzione... o sarebbe stata la fine...

“Ehi, Trunks! Hai qualche idea?” domandò il Trunks più giovane alla sua controparte più anziana e l'altro rispose, mentre parava con le braccia l'ennesimo pugno di Broly: “Non è ho idea, Trunks... Broly è parecchio forte...”

“Se solo ci fosse un modo per fargli capire che sta sbagliando... dopotutto, è colpa di suo padre se ci troviamo tutti in questa situazione...”

“E' impossibile, Trunks... forse Goku avrebbe potuto tentare e riuscirci ma lui è ormai morto...”

“Se potessimo fermare Paragas... forse, senza il suo controllo, Broly si calmerebbe...”

“E' un azzardo... ma dovremmo tentarlo...”

Aveva appena finito di dire quella frase, che Broly lo colpì con un pugno in piena guancia per poi accanirsi contro quello più giovane, tirandogli un pugno che lo fece schiantare violentemente a terra il ragazzo.

Broly cercò di schiacciarlo ma Trunks, attraverso la forza del rinculo di suo raggio energetico, dato che era troppo stanco e debole per volare, lo scansò ma Broly lo afferrò per una gamba e cominciò a sbatterlo per terra da tutte le parti, con un sinistro piacere sadico e bestiale.

Stava cominciando a divertirsi a massacrarlo così.

Più lo colpiva e quello non reagiva, più aveva voglia di continuare... sentiva dentro di sé un furioso desiderio di far ancora più male, dato che così facendo non solo suo padre sarebbe stato contento di lui... ma anche perché, attraverso ciò, poteva mostrare il suo potere... e ciò gli dava un'eccitazione senza precedenti...

Cheelai e Lemo, dal loro nuovo nascondiglio, se ne accorsero, infatti Cheelai esclamò, sconvolta: “Ma cosa... quello non è il nostro Broly!”

“Questo combattimento lo sta eccitando troppo... il senso di potere e distruzione che crea attorno a sé lo attrae sempre di più come una falena è attratta dal fuoco... purtroppo, ormai non è più lui.”

La ragazza strinse i pugni adirata.

“Se si trova in questa situazione, è solo per colpa di suo padre! Dobbiamo assolutamente fare qualcosa! Dobbiamo salvarlo, Lemo! Non ha diritto a tutto questo!” protestò, in maniera energica, Cheelai e l'uomo, sospirò.

I giovani... credevano sempre di poter cambiare il mondo... ma lui era un uomo che aveva combattuto e che aveva visto di tutto... perciò aveva molta pazienza e conosceva bene l'universo.

“Non possiamo fare niente, Cheelai. Mi dispiace ma è così.” rispose Lemo “Ti capisco perfettamente e so come ti senti. Io stesso vorrei fare qualcosa per Broly, dato che non si merita assolutamente tutto questo... è un bravo ragazzo dal cuore puro che si è trovato coinvolto in una vecchia storia di faide e vendette senza alcun motivo o ragione, solo per compiere la vendetta di suo padre...  ma conosco i miei limiti. Non posso fare niente per aiutarlo, proprio come te. L'unica cosa che possiamo fare è guardare lo scontro e sperare in un miracolo. Credimi, è l'unica cosa che possiamo fare. Mi dispiace ma è così.”

Cheelai rimase in silenzio anche se, in cuor suo, diede ragione a Lemo.

Lei e Lemo erano troppo deboli e si difendevano usando delle pistole ma erano completamente inutili contro dei saiyan... senza contare che, così facendo, sarebbero stati solo d'intralcio a Broly.

Anche se ciò dava fastidio al suo spirito energico e combattivo, doveva restare lì, guardare e sperare in bene...

“BROLY, TI PREGO, NON MORIRE!!!!!” lo incitò, urlando, la ragazza.

Nonostante l'urlo, Broly non la sentì nemmeno.

Ad un tratto, sentì un'esplosione alle sue spalle tanto che lasciò andare la presa su Trunks, più per la sorpresa dell'attacco che per il dolore.

Si voltò e vide, Tarble, inginocchiato e con le braccia, le cui mani erano ancora fumanti, erano davanti a lui, ansimava profondamente.

Broly fece un sorriso sadico e poi si avventò, come una furia, contro di lui, dandogli una possente ginocchiata da farlo cadere per terra.

Non soddisfatto, il saiyan pieno di cicatrici afferrò il giovane per i capelli e cominciò a tempestarlo, con assoluta ferocia di pugni e calci, sia al volto che al corpo, come se Tarble fosse un sacco da boxe di allenamento.

Con un po' di fatica, il Trunks più giovane si rialzò in piedi.

Avrebbe lanciato un attacco a Broly per rilasciare Tarble e salvarlo così da morte certa.

Ma, proprio quando stava per colpirlo, Tarble gli lanciò un'occhiata e il giovane capì tutto.

Tarble si stava lasciando massacrare da Broly apposta per distrarre l'avversario e permettere a Trunks di colpire Paragas.

Anche se gli scocciava, doveva farlo.

Allungò le mani e cominciò a caricare dell'energia dai palmi delle mani.

Ignorando i piani degli avversari, il saiyan osservava in silenzio Trunks mentre preparava il suo attacco.

Intendevano attaccare Broly alle spalle mentre l'altro si lasciava maciullare dalla potenza di suo figlio per distrarlo... che ingenui!

Ci voleva ben altro per mettere al tappetto Broly...

Intanto, il Trunks più giovane sentì che aveva finito di caricarsi.

Allungò le mani davanti e, mentre urlava: “FINAL...” con un rapido movimento delle gambe, si voltò dietro di sé, proprio in direzione di Paragas, concludendo con: “...FLASH!!!!”

Un potente raggio elettrico giallo partì dai polsi e si diresse a tutta velocità verso Paragas.

Mentre viaggiava, Trunks sorrise, ansimando profondamente.

Era fatta.

Anche se Broly se ne fosse accorto, non avrebbe mai potuto fermare quell'attacco.

Paragas sarebbe stato polverizzato e, senza la sua influenza, avrebbero potuto tentare di far ragionare Broly...

Contemporaneamente, il vecchio saiyan, vedendo quell'attacco, capì cosa stava per succedergli ed istinto, con la voce spaventata, urlò: “BROLY!!!!!!”

La voce arrivò alle orecchie di Broly e il saiyan si fermò di scatto e si voltò per vedere perché suo padre lo stesse chiamando... forse aveva sbagliato qualcosa oppure voleva solo fargli i complimenti e dirgli come avrebbe dovuto fare per infliggere più tormenti al suo nemico...

Ma non appena si girò, capì all'istante cosa stesse succedendo... e, pertanto, agì subito.

Lasciò andare la presa su Tarble e poi, veloce come un fulmine, corse verso l'attacco.

Improvvisamente, tra lo stupore di tutti i presenti, Broly apparve davanti a suo padre e, con una forza straordinaria, deviò l'attacco, allontanandolo da Paragas.

“L... l'ha deviato...” balbettò, senza parole, il Trunks più giovane.

Non solo era un attacco molto potente ma la cosa che più lo sconvolgeva era il fatto che, nonostante l'incredibile distanza, Broly era riuscito a raggiungere il padre e a difenderlo da quell'attacco.

Quel saiyan... era un autentico prodigio!

Probabilmente, nella linea temporale del Trunks più grande, era stato ucciso da Zamasu per evitare problemi nel suo folle progetto... ma, con una potenza come la sua dalla loro parte, avrebbero potuto difendere il loro futuro per sempre...

Ad un tratto, la sua attenzione fu attirata dall'attacco che Broly aveva appena deviato.

Se i suoi calcoli non erano sbagliati, la traiettoria del colpo energetico era diretta... verso sua madre e i suoi compagni!

Subito, il giovane saiyan generò un nuovo attacco d'energia e lo lanciò verso il Final  Flash.

Lo scontro fu improvviso e molto violento, tanto che l'impatto generò un vento così forte che, per poco, non fece volare via Bulma, Gure e Mai, le quali furono protette da un'improvvisa barriera verde generata dal bastone di Whis.

Nel frattempo, Paragas, una volta assicuratosi di essere ancora vivo, si complimentò, entusiasta, con suo figlio: “Broly, sei stato straordinario! Sono orgoglioso di averti come figlio!”

“Grazie, papà.” annuì, entusiasta, il giovane.

Nel frattempo, Gure, notando che nessuno la stava guardando, si mise a correre verso il marito, il quale, giaceva a faccia in giù sulla neve, dopo il massacro di Broly e non si decideva a muoversi.

Vedendo la moglie avvicinarsi a lui, Tarble la pregò, in un sussurro: “Gure... fermati, non farlo... ti prego, allontanati...!”

Sfortunatamente, Paragas si accorse dell'aliena.

L'aveva riconosciuta subito, grazie al suo aspetto assurdo.

Era la moglie del principe Tarble... quella che gli aveva salvato la vita quando li aveva attaccati...

Senza perdere tempo, estrasse la sua fidata pistola dal borsellino e, dopo aver preso la mira, sparò alla giovane.

A causa del colpo e della sua corporatura, Gure volò di qualche metro per poi sbattere contro ad una roccia.

“GURE!!!!!!” urlarono, in contemporanea, Bulma e Tarble, sconvolti.

“E una è sistemata.” sogghignò Paragas.

Dopo aver sistemato i familiari diretti di Re Vegeta, si sarebbe occupato personalmente delle persone alle quali si erano legati... avrebbe sradicato completamente tutta la famiglia reale e anche chi aveva avuto la sventura di legarsi ad un membro di quella famiglia maledetta.

Tarble osservò in silenzio, scuro in volto, la moglie stesa sulla neve, tutta candida ad eccezione del punto dov'era situata Gure, la quale era rossa a causa del sangue, mentre Bulma, preoccupata, era corsa a controllare le sue condizioni.

Si sentiva inutile e patetico... i suoi amici erano finiti in quella brutta situazione perché non era stato capace d'impedire che non venissero coinvolti... e la sua adorata Gure era rimasta ferita solo e unicamente per colpa sua.

Era solo un fallimento... come sempre...

In quel momento, sentì salire una feroce rabbia verso due persone: Paragas, che aveva osato far del male a sua moglie, e a sé stesso, perché era troppo debole e patetico...

Si rialzò lentamente e poi, con tutto il fiato che aveva in gola, urlò.

Il suo urlo, oltre ad essere pieno di rabbia e rancore, conteneva dolore e disperazione.

Mentre urlava, intorno a lui si generò una potente corrente d'aria che costrinse tutti a ripararsi per evitare che venissero trascinati via.

Quando i due Trunks tornarono a guardare Tarble, scoprirono che i suoi capelli erano diventati biondi, come l'aura che avvolgeva il suo corpo, e gli occhi erano appena diventati verdi mentre la sua espressione era diventata, di colpo, fredda e letale.

“Si è trasformato anche lui?!” esclamò, senza parole, Paragas.

Com'era possibile che tutti i discendenti di Re Vegeta potessero trasformarsi nel Leggendario supersaiyan?!

Non era suo figlio, il saiyan nato con un potere di combattimento eccezionale, persino maggiore di quello del principe?!

Non poteva essere... non era giusto... non l'avrebbe mai accettato!!!!

Nel frattempo, i due Trunks si avvicinarono allo zio, dicendogli: “Tarble, ce l'hai fatta! Ti sei trasformato anche tu!”

“Così pare...” sussurrò il giovane, osservandosi le mani e le braccia.

“Come ti senti?” gli domandò il Trunks più grande e Tarble, mentre muoveva le dita della mano per formare un pugno, rispose: “Mai stato meglio...”

“Ottimo... adesso che anche tu ti sei trasformato, possiamo attaccare tutti insieme Broly...”

“Ma il piano non era quello di ammazzare Paragas?” l'interruppe Tarble, sbuffando, fissando, per la prima volta, i due Trunks dopo che si era trasformato.

I due Trunks sgranarono gli occhi per lo strano tono usato dal giovane.

Tarble era sempre stato molto educato e gentile... non si sarebbe mai azzardato ad interrompere qualcuno mentre parlava... e, in ogni caso, avrebbe usato un tono molto cortese e formale, in modo da non apparire maleducato... adesso, invece, il suo tono era saccente, scorbutico e antipatico... proprio come quello di Vegeta...

“Beh... sì, il piano era quello...” balbettò il Trunks più grande “Ma è impossibile attaccarlo con Broly che gli fa da guardia del corpo...”

“Attaccate Broly voi due insieme e cercato di tenerlo occupato il più a lungo possibile, facendo molto rumore. In questo modo, Broly non riuscirà a sentire la voce di suo padre e, in ogni caso, se lo attaccate in due potrete tenergli testa ed impedirgli di correre subito ad aiutarlo.” illustrò, con calma e precisione, Tarble, con sempre lo sguardo e il tono seccato, come se stesse parlando a delle persone lente di comprendonio, tanto che i due Trunks si guardarono senza parole.

Cosa stava succedendo a Tarble?!

Sembrava così strano...

In ogni caso, il piano che aveva proposto, era assolutamente perfetto e geniale.

C'era un piccolo dettaglio che non quadrava...

“Ma se attacchiamo noi due insieme...” domandò il Trunks più giovane “Chi eliminerà Paragas?”

“Ovviamente io, sveglia!” rivelò, adirato, il saiyan, come se quella fosse la cosa più facile e scontata del mondo.

“Tu?!” esclamarono, senza parole, i due Trunks e Tarble commentò: “Ma allora siete proprio lenti voi due! Cosa non capite della frase -ammazzo di botte io, Paragas-?!”

“No, abbiamo capito benissimo... è solo che tu, di solito, detesti attaccare qualcuno...”

“Beh, adesso mi va così! Occupatevi di Broly e fatelo sparire dalla circolazione! Se permettete, mi stanno prudendo le mani in maniera atroce e ho una gran voglia di far passare questo fastidioso prurito spaccando la faccia a quel dannato vecchiaccio!”

“Ok... come vuoi...”

“Tsk! Ma tu guarda che roba...!”

I due Trunks si lanciarono un'occhiata, allarmata e preoccupata.

Com'era possibile che Tarble, un ragazzo così tranquillo e gentile, si fosse trasformato, di colpo, in un individuo freddo, seccante e calcolatore... sembrava di vedere il Gohan del passato trasformato nel supersaiyan di secondo livello contro Cell...

In ogni caso, i due doppioni si lanciarono contro Broly contemporaneamente, il quale, prontamente, li affrontò senza problemi.

Mentre i due Trunks combattevano, Tarble, ancora trasformato in supersaiyan e con le braccia incrociate e l'espressione corrucciata, rimase a fissarli a lungo, in completo silenzio, come se fosse in attesa di qualcosa.

Dopo un po', fece un sorriso sadico e di trionfo e, sussurrò, compiaciuto: “Ci siamo...”

Dopodiché, si girò verso Paragas e l'avvertì: “Broly è completamente perso nella battaglia e, anche se tu gridassi a pieni polmoni, non ti sentirebbe con tutto il casino che stanno facendo i due Trunks... pertanto, possiamo tranquillamente divertirci con una bella lotta senza il rischio di venir interrotti sul più bello...”

Paragas lo fissò in silenzio.

C'era qualcosa che non andava nel ragazzino... sembrava un'altra persona rispetto a prima...

In ogni caso, determinato a non mostrarsi debole e spaventato, lo provocò, divertito: “Interessante... così potrò vendicarmi di tuo padre da solo... sai, da come parli, si direbbe che tu pensi di vincere...”

Aveva appena terminato la frase, che si accorse che di colpo, proprio davanti a lui, era appena comparso Tarble.

Aveva percorso in pochi secondi e senza ce nessuno se ne rendesse bene conto, un'incredibile distanza.

Con un sorriso sadico, il giovane affermò, con sicurezza: “Oh, ma io non penso di vincere... ne sono certo.”

Poi, dopo aver detto quella frase, Tarble diede un violento pugno allo stomaco di Paragas, il quale, per effetto del rinculo, volò verso una parete di ghiaccio, generando una piccola esplosione.

Il vecchio saiyan fece per alzarsi ma, non appena alzò la testa, si sentì raggelare il sangue.

Tarble era davanti a lui, con uno sguardo agghiacciante, reso ancora più spietato dai suoi freddi occhi verdi e l'espressione seria.

“Credi di potermi sconfiggere solo perché mi hai dato un pugno?! Guarda che io ero un colonnello nell'esercito di tuo padre!” lo provocò l'uomo.

Tarble lo fissò un attimo in silenzio per poi fare un sorriso sadico e sussurrare, divertito: “Ottimo. Temevo che fossi già al tappetto.”

Paragas, istintivamente, fece una smorfia.

Quello spaccone era così di sicuro di aver la vittoria in pugno solo perché aveva cambiato colore dei capelli... ma gli avrebbe dimostrato che si sbagliava, e di grosso anche!

Si lanciò contro di lui con l'obiettivo di dargli un pugno ma Tarble, con abilità, lo schivò prontamente, per poi afferrare il braccio del vecchio e buttarlo con forza e violenza per terra.

Paragas fece un urlo strozzato, sputando anche del sangue, ma, ad un tratto, sentì qualcosa di molto pesante sulla pancia.

Alzò lo sguardo e vide Tarble, il quale aveva appoggiato un piede sul suo stomaco, che domandò, divertito: “Ti arrendi?”

“Fossi matto... io... posso...”

“Posso? Quindi hai qualche tecnica pericolosa?”

“Certo!”

“Oh... interessante...”

Subito, alzò il piede e disse, ad uno stupido Paragas: “Avanti, mostramela. Sono proprio curioso...”

“Maledetto, ti prendi gioco di me...!”

“No, voglio davvero vedere la tua tecnica... per sconfiggerla senza problemi.”

Adirato nero per quell'affronto, Paragas si rialzò e cominciò a lanciare contro Tarble degli attacchi energetici ma il saiyan li schivava senza troppi problemi oppure li parava con una mano sola, facendo arrabbiare ancora di più il saiyan.

Nel frattempo, Bulma lo stava osservando in silenzio e con un'espressione sconvolta.

Whis, che si trovava di fianco a lei, se ne accorse e domandò alla terrestre: “Qualche problema, Bulma?”

“No, è solo che... da quando Tarble si è trasformato in supersaiyan... è completamente diverso da prima... è più sfacciato e sicuro di sé... inoltre quel suo sorriso di trionfo... so che sembra strano ma adesso è praticamente identico a Vegeta...”

“Non è mica tanto strano, Bulma, dato che Tarble è suo fratello minore.” confessò, tranquillamente, l'angelo, prima che tutti i presenti lo fissassero a bocca aperta, gridando: “EH?!?!”

Vedendo che la reazione dei presenti, Whis sgranò gli occhi e domandò, perplesso: “Oh, cielo. Non lo sapevate?”

“CERTO CHE NON LO SAPEVAMO!!!!” sbraitò, adirato, Beerus “SI PUO' SAPERE PERCHE' NON ME L'HAI DETTO SUBITO?!”

“Temo di essermene dimenticato, Lord Beerus. Sono proprio sbadato.” si scusò Whis con un'espressione addolorata ma il dio della distruzione non aveva alcuna intenzione di accettare scuse: “COME PUOI ESSERTI DIMENTICATO DI UNA COSA DEL GENERE?!?!”

“Beh, dal momento che lei era sempre troppo occupato a mangiare o a dormire mi sono occupato di altre faccende e nel mentre me ne sono dimenticato.”

Beerus, sentendo quelle parole, fece una faccia colpevole per poi guardare il duello tra Tarble e Paragas.

Intanto, il giovane saiyan, dopo aver parato l'ennesimo attacco, sbuffò, seccato: “Tsk, e io che mi ero aspettato chissà cosa... beh, allora attacco io. Così ti mostro come si combatte sul serio...”

Velocemente, il saiyan si piazzò davanti a Paragas e lo colpì con una serie di violenti pugni in pieno stomaco, per poi farlo volare in aria.

Il saiyan si rialzò prontamente ma Tarble, muovendosi alla velocità della luce, tanto da non essere nemmeno visibile, continuò a colpirlo violentemente, distruggendo vari pezzi dei suoi indumenti e coprendolo di ferite.

I colpi erano così veloci che Paragas veniva colpito in continuazione e non avendo nemmeno la forza di gridare.

“Quel ragazzino era davvero così potente?!” domandò, esterrefatto, Beerus “Chissà che faccia farebbe quel deficiente di suo padre se lo vedesse combattere adesso... visto che l'ha mandato via perché era debole...”

Whis rimase un attimo in silenzio, poi domandò a Gure, la quale, nonostante il colpo, si era ristabilita grazie ai poteri dell'angelo: “Mi scusi, signorina Gure... ma sulla vostra stella c'erano creature molto pericolose?”

“Eh? Certamente. Ma fortunatamente, Tarble, anche se con molta fatica, riusciva a sistemarle...”

“Oh... capisco...”

“Ehi, Whis!” lo chiamò, incuriosito, Beerus “Perché volevi sapere la fauna locale di quella stupida stella?”

“No, niente.”

“Comunque, non ti sembra che quel ragazzino sia un po' cambiato?”

“Beh, ovvio, si è trasformato in supersaiyan.”

“Non fare lo spiritoso, Whis. Intendevo dal punto di vista caratteriale.”

“Ah, certamente. In effetti, mi sembra un po' più sadico di stamattina.”

“Bah, questi saiyan sono degli autentici pericoli pubblici. Per questo ho voluto sterminarli...”

“Purtroppo, le cose non sono andate secondo i suoi piani, non è vero?” lo punzecchiò l'angelo e Beerus, stizzito, ribatté: “Tutta colpa di quell'incapace, buono a nulla e spaccone di Freezer!”

Non appena i due finirono di parlare, Bulma si rivolse a Whis, preoccupata: “Senti, Whis, ma che cosa è successo a Tarble? Nemmeno i miei figli, quando si sono trasformati erano così...”

“Credo che in Tarble esistano due nature.”

Sentendo quelle parole, tutti si girarono e l'angelo riprese: “La penso così: una è gentile e beneducata, ossia quella di tutti i giorni, mentre l'altra è più sadica e spietata. La personalità gentile di Tarble è quella dominante ed è quella che si allontana di più dalla vera natura di un saiyan... eppure questa non è totalmente assente in lui. E' custodita e nascosta negli abissi della sua mente.”

“E perché diavolo dovrebbe essere nascosta?” domandò Beerus, cercando di far credere che non fosse per niente interessato, e Whis continuò: “Perché Tarble l'ha repressa.”

“Allora lui è a conoscenza di questo suo lato?”

“No. L'ha fatto inconsciamente.”

“E che accidenti significa?”

“Molto semplicemente, Tarble ha sentito che il suo lato oscuro e potere sarebbe potuto diventare pericoloso se non imparava a controllarlo. In attesa di ciò, ha preferito reprimere nella sua mente i suoi poteri e i lati oscuri del suo carattere grazie alla sua parte gentile. Nessuno si è mai accorto di ciò ma così facendo, è sempre stato considerato un debole da tutti...”

“E' la trasformazione ha risvegliato il suo lato oscuro?”

“Anche... il senso di rabbia verso sé stesso in quanto non era in grado di proteggere i suoi amici e la moglie, devono avergli fatto desiderare di avere ancora più potere e, pertanto, ha permesso alla sua mente di sbloccare i suoi pieni poteri ma, in questo modo, ha permesso alla sua parte sadica di venire alla luce. Quello che abbiamo davanti è un vero saiyan pieno di desiderio di combattere e uccidere qualcuno.”

“In pratica è diventato un'arma di distruzione.”

“Certo. Inoltre, ma queste sono solo ipotesi, suo padre potrebbe averlo spedito su un lontano pianeta non perché era debole... ma perché voleva impedire che Freezer sfruttasse i suoi incredibili poteri... il potere di Tarble in supersaiyan è davvero molto forte... non basterebbe a sistemare Lord Beerus o Broly, ma è comunque considerevole... considerando l'intelligenza del padre di Tarble, potrebbe aver scelto quella stella abitata da creature mostruose e strani esseri, in modo che imparasse a cavarsela da solo e che, per via dell'aspetto particolare degli abitanti, venisse emarginato. In questo modo, la rabbia e la solitudine, avrebbero risvegliato i suoi pieni poteri, trasformandolo nel giovane sadico e spietato che stiamo vedendo. Sfortunatamente, Tarble è stato soccorso da delle persone che l'hanno subito accettato nonostante l'aspetto fisico e così la parte gentile del ragazzo ha continuato a fargli da contenitore fino ad oggi...”

Per qualche minuto, nella piana, ci fu solo il silenzio ma poi Whis, con un tono divertito, disse: “O forse, molto semplicemente, suo padre non si è mai accorto del suo potenziale e l'ha spedito su quel pianeta sperando che quelle bestiacce se lo mangiassero per cena.”

Tutti fecero una smorfia, in quanto non avevano capito quale delle tue versioni dell'angelo fosse corretta, probabilmente lo erano entrambe.

Nel frattempo, il diretto interessato, ignorando i discorsi di Whis, diede un violento calcio in faccia a Paragas e lo fece schiantare contro una roccia.

“Uff... ma che debole!” sbuffò il giovane principe, passandosi una mano sui capelli a spazzola dorati “Senza tuo figlio in giro, non sei proprio capace di far niente... vorrà dire che ti eliminerò subito, dato che, francamente, mi sono stufato!”

Paragas rimase immobile.

Non aveva più nemmeno la forza di gridare... e quella piccola furia lo avrebbe ucciso a momenti... doveva assolutamente trovare una soluzione.

L'occhio gli cadde sul suo borsellino, dove c'era ancora il telecomando di Broly e la sua pistola.

Sorrise sadicamente.

Aveva trovato la soluzione per uscire dai guai... c'era solo un ultimo colpo nella pistola ma gli sarebbe bastato.

Tarble allungò la mano davanti a lui e, seccamente, avvisò il vecchio: “Conto fino a tre e poi ti anniento. Ah, quando raggiungi l'inferno, salutamelo tu, mio padre. Tre...”

Mentre il giovane contava lentamente, Paragas fece un respiro.

Quello che stava per compiere era davvero azzardato... aveva solo pochi secondi per fare tutto... quel maledetto era veloce ma l'effetto sorpresa l'avrebbe comunque spiazzato.

“...Due...”

Paragas allungò le mani sul terreno ghiacciato.

Se voleva farcela e attuare la sua vendetta doveva correre quel rischio.

“...E uno! Buon viaggio all'inferno, Paragas!” lo salutò Tarble, preparandosi a lanciare il suo attacco ma il vecchio fu più veloce e creò un attacco d'energia sul terreno, il quale generò un piccola esplosione che distrasse il saiyan, il quale non solo fu immerso in un improvviso banco di fumo, ma fece sparire il suo attacco.

Nonostante ciò, Tarble si accorse che Paragas era scomparso da dove l'aveva lasciato.

“Ma che codardo, cerca di scappare.” commentò, scocciato, Tarble “Ora che so percepire i KI, non devo sforzarmi per localizzarlo.”

Infatti, dopo pochi secondi, individuò il nemico e, mentre lo raggiungeva, preparando anche un pugno, urlò: “Non mi scappi, Paragas, adesso ti ammazzo!!!”

Ma, non appena uscì dal banco di fumo e si trovò davanti all'uomo, si bloccò, assieme al pugno, di colpo.

Paragas, infatti, teneva la sua inseparabile pistola, sulla tempia di Gure, bloccata con un braccio del saiyan al collo.

“CHE DIAVOLO STAI FACENDO A MIA MOGLIE?!?! LASCIA ANDARE LA MIA GURE!!!!” urlò, adirato e disperato, Tarble ma Paragas, con un sorriso malvagio e fanatico, non cedette: “Prova ad attaccarmi o ad avvicinarti a me e le sparo, capito? Pensavi di passarla liscia, dopo avermi umiliato in questo modo? So che quest’essere è tua moglie… perciò, prova solo a fare un altro passo, ragazzino… e le spappolo il cervello!”

Nel frattempo, Whis, osservando la scena, commentò: “Oh, cielo. Questa non ci voleva proprio.”

“Che diavolo è preso a quella furia?! Perché non attacca più Paragas?!” domandò, adirato, Beerus e Whis rispose: “Tarble è profondamente innamorato della moglie più di quanto immaginassimo...”

“Cioè? Che intendi?”

“Nonostante il suo carattere sia mutato in modo drastico, Tarble conserva, inconsciamente, dei determinati legami con alcune persone. Ha attaccato solo Paragas perché era colui che aveva rischiato di uccidere i suoi amici e la moglie ma Broly non l'ha preso in considerazione per tutto il tempo. La buona notizia di questa cosa è che, in questo modo, non ci attacca. Purtroppo, la cattiva, che è quello che sta succedendo proprio adesso, è che se uno di noi fosse in pericolo o in ostaggio, potrebbe bloccarsi e non combattere più.”

“Oh no! EHI RAGAZZINO, LASCIA PERDERE I SENTIMENTI E ATTACCALO SUBITO, CAPITO?!?!” sbraitò Beerus ma Tarble, adirato, intimò: “STA ZITTO!!! GUARDA CHE E' LA VITA DELLA MIA GURE AD ESSERE IN PERICOLO!!!!”

Gure, vedendo come si stavano svolgendo le cose, pregò al marito: “Combatti, Tarble. Non pensare a me. Tu devi vivere.”

“No, Gure. Mi dispiace ma non posso farlo. Tu sei mia moglie e ti devo proteggere!” le dichiarò, con orgoglio, il saiyan, col risultato di farsi schernire da Paragas: “Che scena toccante... anch'io pensavo le stesse cose, quand'ero più giovane... peccato che, alla fine, la mia Kohra è morta lo stesso. Ti mostrerò personalmente e con gioia cosa si prova quando la persona che ami più di ogni altra cosa è in pericolo e tu non puoi fare niente per salvarla.”

Dopo aver detto quelle parole, Paragas diede un violento calcio al ventre dell'avversario, il quale andò a schiantarsi contro una roccia lì vicino.

Nonostante il dolore atroce, Tarble non fece uscire nemmeno un lamento.

Senza mollare Gure un attimo, Paragas si avvicinò al giovane e lo sfidò: “Sei un testardo orgoglioso, proprio come tuo padre... anche lui cercava sempre di evitare di urlare di dolore per non apparire debole... sono proprio curioso di vedere per quanto resisterai...”

Dopodiché, lo colpì brutalmente allo stomaco con una ginocchiata.

Tarble sputò del sangue e della saliva ma dalle sue labbra non uscì nemmeno il minimo lamento.

Vedendo le condizioni del cognato, Bulma si disse, disperata e preoccupata: “Se solo le sfere del drago esistessero ancora... si sarebbe potuto cercare di risolvere la situazione... invece, non possiamo far altro che contare solo su noi stessi e se qualcuno morirà è la fine perché non potrà più tornare in vita... se penso che quando esistevano, volevo raccoglierle per desideri inutili o stupidi, come trovare un fidanzato o avere un aspetto più giovane... è proprio vero che ti accorgi del vero valore di una cosa quando, ormai, questa non c'è più...”

Nel frattempo, Paragas fece cadere Tarble a terra a causa di un calcio e, con un sorriso sadico gli disse: “Non dovresti restartene lì impalato, ragazzino… se vuoi salvare la tua mogliettina… supplicami, mentre ti ammazzo!”

Per tutta risposta, Tarble rimase in silenzio a fissarlo con uno sguardo truce e il saiyan anziano gli urlò: “Avanti!”

“Non…” fece il giovane saiyan, mentre si alzava faticosamente in piedi “Non ti lascerò… uccidere la mia Gure!”

“Ma davvero?” fece Paragas, per poi colpire di nuovo violentemente Tarble alla vita “Non hai ancora capito in quale posizione ti trovi, ragazzino?”

Tarble dovette affrontare le torture e i pugni di Paragas finché il giovane non crollò terra, tornando nel mentre alla forma base.

“Che sciocco… se ti fossi lasciato uccidere senza opporre resistenza, non avresti sofferto tanto…” commentò Paragas, mentre Tarble, con un filo di voce, sussurrava: “Ti prego… ti scongiuro…”

“Ah ah ah ah… adesso ti metti a supplicarmi per aver salva la vita? La famiglia reale è proprio caduta in basso!” rise divertito Paragas, bloccandosi quando sentì la fievole risposta del ragazzo: “No.”

Paragas lo guardò e Tarble riprese, debolmente: “Se vuoi uccidermi, fa pure… ma lascia in pace la mia famiglia. Ti chiedo solo questo… vattene via assieme a Broly e agli altri due… questo pianeta e la mia famiglia… hanno già sofferto troppo…”

Paragas rimase in silenzio un attimo, per poi sbattere violentemente Gure a terra e commentare: “Hai finito? E’ arrivata la tua ora.”

Dopodiché, si avvicinò lentamente al saiyan, dopo averlo guardato un attimo, puntandogli anche contro la pistola e fatto un sorriso di trionfo, rise: “La vittoria è in mano mia!!! Finalmente ho sconfitto un membro della famiglia reale e non appena Broly avrà sistemato quei due, la mia vendetta sarà praticamente compiuta!!! Ehi, Vegeta, se tu mi puoi vedere, osserva bene come sto per ammazzare il tuo caro figlio, proprio come tu hai ammazzato la mia Kohra!!! AH AH AH AH!!!!”

Ad un tratto, sentì un improvviso e tremendo dolore al petto, tanto che gli strozzò la risata finale.

Abbassò lo sguardo e vide sul petto un piccolo buco da cui uscivano delle gocce di sangue.

Si voltò e vide Beerus il quale, con le dita della mano ancora fumanti davanti a sé, lo osservava in maniera fredda e glaciale.

“Che sorpresa, Lord Beerus.” esclamò, divertito, Whis “Alla fine, ha voluto intervenire lei...”

“Per forza. Volevo mostrare a Freezer come si ammazza davvero un saiyan. E poi, quel tizio mi era sulle scatole e ho voluto sistemarlo come si deve.”

“Non è che, invece, si è affezionato ai ragazzi e ha voluto aiutarli?”

“CHE?!?! COME PUOI INSINUARE UNA COSA DEL GENERE?!?! NON MI SONO AFFATTO AFFEZIONATO A QUEI TRE DEFICIENTI!!!!!!”

“Oh oh oh... perdoni la mia insolenza, Lord Beerus.”

Nel frattempo, Paragas cadde violentemente per terra e, poi, osservando il combattimento del figlio, allungò una mano e sussurrò, stremato: “Broly...”

Nonostante il nome era stato sussurrato, il giovane saiyan si fermò di scatto e si voltò per vedere cosa stesse succedendo al padre.

Fece appena in tempo a vederlo che lo guardava e allungava la mano, che il vecchio saiyan cadde nella neve gelida, privo di vita.

Il giovane sgranò gli occhi e si sentì come se il suo cuore avesse improvvisamente smesso di battere.

Suo padre... il suo amato padre... l'unica persona che aveva rinunciato a tutto pur di salvarlo e che era sempre vissuto accanto a lui...

Dolore e rabbia si mischiarono dentro di sé e, per cercare di non impazzire, si mise le mani tra i capelli e cominciò ad urlare.

Perché?!

Perché il suo adorato padre era morto?!

Si sentiva esplodere dalla rabbia.

Era tutta colpa dei suoi nemici... erano stati loro ad ucciderlo... ma li avrebbe annientati tutti.

Nel modo più lento e doloroso possibile.

Dal suo corpo cominciarono ad apparire raggi d'energia che bombardarono la zona circostante, tanto da polverizzare il cadavere di Paragas.

Fortunatamente, grazie al suo bastone, Whis creò una barriera con cui protesse Beerus e gli altri.

Improvvisamente, un potente aura verde avvolse Broly, ancora urlante, e i due Trunks rimasero a bocca aperta, osservando il loro avversario, mentre questi si alzava lentamente in cielo.

Aveva un sorriso sadico, gli occhi non avevano iridi e i suoi capelli erano diventati biondi.

I due Trunks stavano per tremare davanti a quella straordinaria potenza.

“Si è trasformato...” sussurrò il Trunks più grande, senza parole, mentre quello più giovane la completava: “...In un supersaiyan.”
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Il corsaro nero