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Autore: pokepony10    18/05/2019    2 recensioni
ATTENZIONE QUESTA STORIA È IL CONTINUO DI "THE CHALLENGE"!!!
I sentimenti sono finalmente chiari, i progetti iniziano a prendere forma e i nostri sfortunati protagonisti finalmente si godono la loro vita.
Tra momenti di dolcezza e confidenze, Alexey e Bianca si ritroveranno al centro di una guerra invisibile, le punte di diamante splendono come non mai e lo scrigno che Tanato ha portato via dal Tartaro sta per scatenare sulla terra Chaos, solo il cavaliere di luce potrà salvare ciò che di buono rimane nei pentiti.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
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POV Alexey

I suoi occhioni neri mi convinsero a lasciarmi andare un po’, ma nonostante la spinta di coraggio, quando mi ritrovai al dunque rimasi pietrificato, ma lascia fare a lei. Era così dolce e delicata che lentamente mi sentì a mio agio e il piacere delle sue labbra sul mio corpo mi rilassarono. Aveva gli occhi socchiusi e con dolcezza mi solleticava il collo con i suoi capelli -perché sto qui a non fare niente? Mi sembra diretto il messaggio, lei mi vuole, io la voglio, allora perché non riesco a muovermi?- pensai agitato ma lei si fermò fissandomi con un sorriso -devo farcela, farcela per lei- pensai alzando timido una mano, il resto lo fece lei. Il calore e la morbidezza del suo seno mi rilassarono e le paure iniziarono a sciogliersi con il calore di Bianca tra le mie braccia.
Mi stavo abituando al suo respiro affannato e al suo sguardo così vicino al mio volto, ma un telefono spezzò il silenzio che ci abbracciava. Preoccupato e forse imbarazzato la invitai a rispondere, ciò che poi sentì congelò il sangue nelle mie vene e il calore che mi aveva passato dolcemente Bianca si trasformò in un atroce ricordo quando sentì la telefonata.

-pronto? Si, sono io… è qui con me… stiamo a Lipona… ah, domani? Non è forse troppo poco preavviso?.. Ah e per questo, va bene, ma il giorno dopo vi voglio fuori dalle palle… bene, quanti siete?... Quattro? Perché?.. Ah viene anche Sabrina, capisco, vi troverò una sistemazione… ciao- fu tutto ciò che sentì della telefonata, Bianca abbassò il braccio e con uno sguardo vuoto mi fissò -vengono da noi- disse con uno sguardo preoccupato
-tutti? A.. Anche Sabrina?- chiesi preoccupato
-già- disse. Non so perché ma i miei occhi si riempirono di lacrime -hey Alexey…- disse stringendomi a se, la testa sul suo petto mi fece sentire piccolo e al sicuro, forse con lei con me mi sarei sentito abbastanza forte da affrontare le mie paure –c’è qualcosa che devi raccontarmi?-
-preferirei di no…- dissi stringendomi. Il suo cuore batteva forte mentre con un sorriso mi accarezzava la testa -va bene, non insito- disse dandomi un bacio in fronte.
Rimasi con lei per qualche minuto quando poi mi calmai staccandomi dal suo petto -f…forse è il caso che ti rivesti- dissi asciugandomi il volto
-in realtà sto pensando che avremo bisogno di aiuto… ma non so da chi…-
-Trisha?-
-ci ho litigato…-
-io no.. Dammi il numero- dissi prendendo il cellulare.
Dopo un pò la ragazza rispose -e tu chi saresti?-
-hey sono Alexey-
-ah e un piacere sentirti di nuovo, come và?-
-ho bisogno di una mano, sai recitare no?-
-ovviamente, che parte devo fare?-
-lo decidiamo insieme, vieni domai al porto di Lipona-
-ah, partiamo?-
-Bianca mi sta facendo vedere una cartina… ah andiamo a Prica, proprio una bella isola-
-perché non parla lei?-
-non lo so…-
-ne parliamo domani… godetevi la giornata- rispose chiudendo la telefonata.
-bhe domani partiamo insieme, che facciamo ora?- chiesi
-ci prepariamo, mi sembra ovvio- rispose togliendosi i pantaloni del pigiama
-hey! C… che fai?-
-vado in doccia-
-b.. Bhe perché ti spogli qui?-
-dopo quello che è successo dubito che faccia scalpore che tu mi veda in intimo… ma forse ti devo delle scuse… non tutti siamo pronti a certe cose e forse sono stata troppo diretta prima, non voglio che tu ti senta a disagio a fare qualcosa… la prossima volta agirò solo io, dovremmo ricominciare più piano forse ti ho fatto fare un passo troppo grande-
-Bianca… ti prego di non fare così… non tirare il sasso per poi togliere la mano…- dissi avvicinandomi a lei -questo è già un inizio, non sei stata tanto diretta e mi ha fatto piacere essere in grado di vederti sorridere… lascia che faccia io dei passi, voglio imparare- dissi stringendola a me
-se ci tieni… io sto in doccia, prepara un menù che possa piacere ai tuoi e controlla se abbiamo gli ingredienti in casa, quello che manca lo andiamo a comprare, oggi spenderemo un po’ dei soldi che ho messo da parte per… sostenerti- disse andando in bagno.
Mentre lei rimase in bagno io mi occupai di cercare delle ricette ottime per cucinare per i miei parenti, ma conoscendo i loro gusti sarebbe stato dispendioso e impossibile per la rarità degli ingredienti. Mi sedetti sul divano confuso quando intravidi in cucina un libro sullo scaffale. Lo presi e iniziai a leggere alcune ricette scritte a mano sull'agenda -queste dovrebbero essere delle ricette tipiche di Lipona- pensai sfogliando le pagine ricche di disegni e appunti. Rimasi a leggere per un po’ poi sentì qualcuno abbracciarmi da dietro. Non sò cosa sia successo ma di scatto mi girai con un colpo carico -spaventato?- chiese Bianca bloccandomi la mano
-giusto un po’… questa è tua?- chiesi
-ah si, quando si sta da soli si trovano degli hobby, questo è uno dei meno riusciti-
-a me sembra che tu abbaia sperimentato abbastanza-
-il giusto per scocciarmene- rispose andando all'armadio -ma se hai scelto delle ricette da lì assicurati che abbiamo il necessario- concluse.
Mentre lei si preparò io feci una lista della spesa -finito?- chiese legandosi i capelli
-si, ora vado io in bagno, sceglimi qualcosa di carino nel frattempo-
-ma io ho dei pessimi gusti in vestiti- rispose
-a me sembri bellissima…- dissi guardandola in tuta sportiva
-anche tu hai dei pessimi gusti allora- disse sorridendo.
Uscito dal bagno Bianca mi fece trovare un jeans e una camicia vicino a due valige -non credo rimarremo per così tanto tempo-
-andiamo a Prica, non rinuncio a un fine settimana sulla spiaggia a giocare a carte in riva al mare, è un peccato avere una villa senza godersela- disse mettendo dei vestiti in valigia
-villa? Tu hai una villa?-
-lunga storia, storia di cui non ho voglia di parlare ora-
-bhe… ciascuno ha i propri segreti, andiamo a fare la spesa?-
-va bene, certo che ti sta proprio bne la camicia sai?- chiese dandomi un bacio sul collo per poi avviarsi all'uscita.

POV Bianca

Gli incontri indesiderati non sono una novità, sono parte della vita e il rapporto interpersonale nella società, ma a tutti capitano e quella telefonata fu l’invito per l’incontro indesiderato di Alexey. Non fu necessario dire qualcosa, Alexey aveva già capito che il fine settimana sarebbe stato un inferno.
Ci preparammo e organizzammo l’incontro con Trisha, poi uscimmo per andare a fare la spesa, le ricette che aveva scelto Alexey erano tipiche di Lipona, rustici e primi piatti quindi dovevamo comperare pasta e il condimento.
-hey Bianca guarda cosa ho trovato- disse Alexey portando una siringa per dolci
-perché me la mostri?-
-ho visto la tua ricetta sui muffin, non mi sfugge nulla-
-non è il caso dai-
-bhe in teoria si avvicina il mio compleanno…-
-vuoi che organizzi una festa?-
-non e che abbiamo molti amici qui…-
-quindi vuoi un muffin-
-perché no? Non ti chiedo una torta, giusto un dolcetto-
-capisco… va bene ci penso io- dissi prendendo il necessario per un’infornata di circa 20 muffin. Il resto della spesa la facemmo in diversi negozi, poi comprato qualche panino per pranzo aspettammo che aprissero i negozi di vestiti. L'impressione che dovevamo fare era quella di ragazzi di un certo spicco, se volevo essere padrona in casa mia, dovevo indossare gli abiti di una donna sicura di se nonostante le mie paure.
Arrivati in un negozio mi buttai subito nel reparto più elegante. -come mi sta?- chiesi ad Alexey uscendo dal camerino, il primo vestito che avevo trovato era molto bello, nero, stretto in vita e con un incrocio dietro le spalle -ti sta bene, dovresti vestirti più spesso così… a te piace?-
-mi sta bene… visto che ho trovato il mio vestito per quando verranno i tuoi ho bisogno di un vestiario per un mio progetto, potresti darmi la tua opinione?- chiesi rientrando in camerino
-se ci tieni- disse.
Dopo un po’ usci con lunghi stivali di pelle nera, jeans scuri attillati, una maglia bianca nei pantaloni e un giubbino di pelle nera -allora?-
-direi che stai piuttosto bene, ho solo una domanda… perché?-
-la villa a Prica dove stiamo andando è un luogo… particolare-
-cosa vuol dire particolare?-
-bhe è un luogo che ho usato per alcuni filmini hard-
-tu cosa hai fatto? C… cioè ci sono video di te che fai…-
-no razza di idiota, ti sembro così sfacciata da mettere il mio culo su internet? No, hai visto le ferite sul mio petto, non potrei farmi vedere così dal mondo intero-
-quindi cosa dovresti fare?-
-i tuoi se ne andranno la mattina dopo, orario in cui arriveranno dei clienti. Vorrebbero festeggiare il loro anniversario con un ricordino un po’ spinto…-
-e tu che dovresti fare?-
--assicurarmi che vada tutto bene, la mi assistente non c'è quindi non può controllare che tutto fili per il verso giusto, la gente potrebbe rubare attrezzature, distruggere vetri, letti, mobili, lampade. Sono riusciti ad alla gare il bagno alcuni, c'è bisogno che qualcuno segua le riprese, faccia il montaggio e metta a proprio agio i clienti. Manderei Trisha, ma lei è la nostra stella del nudo, non potrei metterla a seguire questo particolare caso-
-particolare caso?-
-già, da noi non vengono solo persone che si vogliono divertire e basta, spesso ho a che fare con clienti con dei problemi di coppia, non sono un medico, ma mi sono informata molto sulla perdita di desiderio nelle coppie. Tutti quelli che vengono alla bsh hanno storie da raccontare, c'è chi racconta prima, chi dopo e chi durante il loro soggiorno, io cerco di aiutare chi non ha il coraggio di parlarne con un medico o vorrebbe risolverla in modo più privato, senza implicare medici e farmaci-
-e funziona?-
-a volte si a volte no-
-e la gente? si fida di te?-
-firmano un contratto, io rispetto la privaci e non parlo di nulla, loro ripagano i danni se fanno qualcosa. Quello che accade in quella casa, rimane in quella casa- conclusi cambiandomi.
Comprati i vestiti ci facemmo anche una passeggiata sul lungomare, non immaginavo di riuscire a passare del tempo con lui senza fare qualche cazzata. -hey Bianca! Guarda che bello il faro laggiù…- disse Alexey fermandomi
-domani mattina lo vedrai più da vicino, torniamo a casa, cena e a nanna- dissi avviandomi alla fermata del bus.
Arrivati a casa preparai due cotolette di pollo con patatine fritte, poi lasciai Alexey riposare mentre sistemai i piatti. Mentre lui era immerso nel sonno io andai a preparare una valigia con vestiti e altre cose, poi presi da un cassetto una pistola e la misi tra i vestiti -me la pagherà…- pensai chiudendo la valigia.

La notte passò tranquilla, ci svegliammo e vestiti e puliti uscimmo per andare al faro a prendere un traghetto.
-da quanto tempo, Bianca- disse Trisha vedendomi da lontano
-già… sai che dobbiamo parlare?-
-no, non ho molto da dire. Sono arrivata sulla terra per ordine di Tanato, degli umani mi offrono delle ricchezze per fare la stessa missione affidata da Tanato e io l'ho accettata, è un accordo stipulato prima di incontrarvi-
-e gli attacchi alla tenda?-
-uno era causa mia, altri era un potere fuori controllo, il sigillo potenzia il potere di un demone e io non ho saputo controllare il potere. Se io sono qui significa che ho disubbidito al mio capo per voi, Tanato mi taglierà la testa se scopre che anche io sono una ribelle, e lo sto facendo per voi-
-davvero? Cosa me lo conferma?-
-Iris mi ha mandato una lettera di benvenuto tra voi ribelli, mi sembra una prova evidente- disse salendo sul traghetto
-io vado con lei, ci vediamo sopra- disse Alexey andando.
Vedere la busta perlata di Iris mi confuse le idee -se davvero ha tradito Tanato, cosa abbiamo di più da offrirle dell'amore della sua vita e del potere assoluto?- mi chiesi salendo anche io.

Il mare mosso dallo scafo era meraviglioso, mi attirava la schiuma che ci lasciavamo alle spalle, la brezza che mi accarezzava la pelle, il suono dei gabbiani che ci seguivano. -scusa per prima, ma mi infastidisce che sei così diffidente-
-hai cercato di uccidermi-
-anche lui… ma so che i vostri rapporti sono piuttosto intimi-
-te l'ha detto lui?-
-l'ho capito da sola, era molto imbarazzato quado ho chiesto di voi-
-non pensare a nulla di particolare, mi ha solo aiutato con delle ferite-
-quella che hai sulla pancia? Ironico che ti fai curare da chi ti ha accoltellata-
-le persone cambiano… ho tradito te, ho cambiato città e mi sono messa a fare tre lavori per lui, nonostante quella coltellata non ho smesso di sacrificarmi per lui… e pensare che all'inizio ero così cattiva on lui…-
-hai cercato le attenzioni in modo sbagliato e poi anche io mi incazzerei a vedere un'altra donna rubarmi l'uomo in meno di una settimana-
-lei ha rubato a me diciotto anni della mia vita… il ragazzo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso-
-a proposito di ragazzi… arriva. Vi lascio soli- disse Trisha allontanandosi.

Prica si stava avvicinando sempre di più e davanti a quell’isola comparire all'orizzonte rimasi fissa nei miei pensieri. -è un bel panorama- disse Alexey avvicinandosi
-già…- dissi stringendomi a lui immersa nei miei pensieri.

2 ANNI PRIMA
-benvenuti all'edizione serale del tg. Oggi a Prica è stato consumato un feroce omicidio ai danni di due ricchi imprenditori dell'isola. Il movente iniziale di furto finito male è stato eliminato dalla polizia per mancanza di mobili e oggetti fuori posto. L'assassino, o gli assassini sono a piede libero, armati e pericolosi. Ulteriori aggiornamenti verranno forniti in corso della serata…- solo questo ascoltai quella sera dalla stanza di papà, la tristezza non l'avrei mai vista scomparire dai suoi occhi.
   
 
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