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Autore: Moon_Glade    24/07/2009    7 recensioni
per chi sa quant'è difficile sbarazzarsi della paura del buio e degli spazi chiusi oppure per chi crede che non avrà mai paura di entrambi..lo so che il protagonista sembra un licantropo,ma non lo è. anzi,decidete voi... e,udite udite questa è la mia prima fict scritta con il MIO VERO proprio computer personale!! evvai!!
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NIGHTMARE



NERO.


NERO DELLE PARETI. NERO DEL PAVIMENTO.


NERO DEL SOFFITTO.


NERO DEL CIELO ATTRAVERSO LE SBARRE DELLE DUE FINESTRE A


GRATE.


Sto seduto in un angolo,la testa china sul petto.


Il duro e freddo cemento che riveste la cella graffia la mia schiena scoperta.


Tengo gli occhi chiusi.


Il mio flebile respiro esce come vapore dalla mia bocca.


La poca aria che c'è in questa prigione è gelida.


Un fremito mi scuote improvvisamente le spalle.


FREDDO.


Con un colpo secco straccio via un brandello di tessuto rimastomi attorno ad un


braccio: il resto di una manica.


Non serve più a niente.


L'OSCURITÀ MI AVVOLGE TOTALMENTE, I QUATTRO MURI ATTORNO


A ME SEMBRANO INESISTENTI.


MA IO LI SENTO.


Apro gli occhi di scatto.


FREDDI. MORTALI. COME IL GHIACCIO.


MI SI STRINGONO ATTORNO.


MI SCHIACCIANO. MI SOFFOCANO.


Serro la mascella.


Cieco, con un palmo tasto il pavimento sotto si me: altro cemento, altra


polvere.


Altri frammenti dei miei vestiti laceri.


Frammenti di calce e schegge di legno.


Muovendomi con lentezza, debolmente riesco a strisciare lungo la parete più


vicina a me.


La pelle brucia al contatto con la dura superficie ruvida.


LA SENTO INCIDERSI, LACERARSI IN PICCOLI TAGLI E ABRASIONI.


Non mi importa. Vado avanti lo stesso.


AD UN TRATTO UN LIQUIDO CALDO COMINCIA A SCENDERMI LUNGO


UNA SPALLA.


SANGUE.


Stringo i denti. IL DOLORE è ACUTISSIMO. DI MILLE AGHI INFUOCATI


CONFICCATI NELLA CARNE E CHE MI MARTORIANO.

Porto una mano alla ferita e quasi mi sfugge un gemito.


L'ARIA FREDDA DELLA NOTTE INDUGIA SULLA PELLE VIVA,


TRAFIGGENDOLA LENTAMENTE COME UNA LAMA IN UNA PIAGA.


BATTO FORTE UN PUGNO SUL MURO, MENTRE UN GRIDO DI RABBIA


ESPLODE DALLE MIE LABBRA, LA VOCE FALSATA DALL'IMPETO


D'IRA.


Una nuvola di polvere che nemmeno posso vedere mi si posa sul volto.


LASCIO SCIVOLARE IMPOTENTI LE NOCCHE ORA INSANGUINATE


SULLA PARETE.


IL BRACCIO MI RICADE INERTE LUNGO UN FIANCO.


SENTO TRACCIARSI DI FRONTE A ME UNA LUNGA SCIA ROSSA.


L'ODORE METALLICO DEL SANGUE MI RIEMPIE LE NARICI.


NON LO POSSO VEDERE MA è COME SE IL SEGNO FOSSE Lì, DI FRONTE


A ME, ILLUMINATO DA UNA VIVIDA LUCE:


UNA SCIA ROSSA.


ROSSA DEL MIO SANGUE.


Resto immobile per qualche secondo.


LE MEMBRA GEMONO, IL MIO CORPO INDOLENZITO GRIDA, GRIDA


CON OGNI FIBRA DEL SUO ESSERE.


SENTO IL BUIO OPPRIMERMI, STRINGERMI LA GOLA.


È COME SE QUALCUNO MI STESSE SOFFOCANDO.


MI SCRICCHIOLANO RUMOROSAMENTE LE ROTULE E TUTTE LE OSSA


DELLE GAMBE QUANDO FINALMENTE MI ALZO IN PIEDI.


Il soffitto è troppo basso.


MI SENTO SCHIACCIARE.


La testa mi gira come tutte le altre volte che ho provato a stare eretto durante


la mia prigionia.


LE QUATTRO MURA INVISIBILI SI STRINGONO.


Respiro affannosamente.


PRIGIONE. CELLA.


Barcollo, a fatica riesco a muovere qualche passo.


PRIGIONE.


SONO IN UNA PRIGIONE.


Avanzo a tentoni, le piante dei miei piedi che si trascinano sul pavimento


freddo.


All'improvviso, le mie dita, tese nell'oscurità, incontrano un'altra superficie.


È LISCIA, Più DEL CEMENTO DELLE PARETI.


La seguo con i palmi.


Continua, sia a destra che a sinistra.


CONTINUA, PER UNA CERTA LUNGHEZZA, ANCHE VERSO L'ALTO.


E VERSO IL BASSO.


DOVE SI INTERROMPE, AI LATI, IL MURO.


Le mie mani esitano, tremanti su di essa.


Riconosco il materiale. Legno.


L'HO Già VISTO QUEL LEGNO ALLA POCA LUCE DEL SOLE CHE QUI


PENETRA DURANTE IL GIORNO.


Da quanto tempo sono qui rinchiuso?


Non ne ho idea.


Il buio, l'ambiente chiuso ed angusto mi hanno fatto perdere il senso del tempo.


RIESCO A DISTINGUERE ORMAI SOLO IL GIORNO DALLA NOTTE.


E OGNI NOTTE MI PERDO IN QUESTA CELLA MINUSCOLA CHE MI


TENDE LA SUA TRAPPOLA FOLLE FATTA DI OSCURITÀ E PAURA.


Muovendo ancora la mano, sotto i polpastrelli, percepisco dei solchi.


QUATTRO.


UNO PER OGNI DITO, ECCETTO IL POLLICE. NEL LEGNO.


Li seguo.


NON SONO SOLCHI.


LI SEGUO PER CIRCA TRENTA CENTIMETRI VERSO IL BASSO.


Abbasso il capo, mentre con l'altro palmo, quello destro, tasto la superficie che


ho di fronte, anche sull'altro lato.


ANCORA LE MIE DITA AFFONDANO AD UN TRATTO IN ALTRE


QUATTRO INCISIONI.


Chiudo gli occhi.


SONO GRAFFI.


GRAFFI DI UNA CREATURA RESA FOLLE DALLA PRIGIONIA.


DI UNA CREATURA BESTIALE.


DI UNA CREATURA CHE HA AVUTO PAURA.


Un brivido mi corre lungo la schiena.


HO DAVANTI LA PORTA.


LA PORTA DI QUESTA CELLA OSCURA, L'UNICA VIA D'USCITA.


E NON POSSO USCIRE.


TOC “ “ TOC”


Alzo di scatto la testa.


Piccole gocce d'acqua cadono ad intervalli regolari dal piccolo rubinetto nascosto


nel buio in un angolo.


Non lo vedo ma so che è quella la fonte di quel suono.


CADONO E RIMBALZANO SUL FONDO METALLICO DEL PICCOLO


RECIPIENTE CHE VI STA SOTTO.


TOC “ “ TOC “


IL SUONO CHE MI RIMBOMBA NELLE ORECCHIE è COME UN


FRAGORE INSOPPORTABILE.


INCESSANTEMENTE LE GOCCE SCANDISCONO IL TEMPO.


I secondi si trascinano.


TOC “ “ TOC “


NON POSSO USCIRE.


Entrambi i miei pugni calano con uno schianto sul legno.


SONO IN TRAPPOLA.


Lancio un'occhiata alle piccole finestre a sbarre.


IN TRAPPOLA.


Colpisco la porta una seconda volta.


Una terza e poi un'altra.


Un'altra ancora.


Incassa i miei colpi e non cede.


COME TUTTE LE VOLTE PRECEDENTI.


SFOGO LA MIA IRA, IL SILENZIO DELLA BUIA PRIGIONE SI RIEMPIE


DELLE MIE GRIDA DI FURORE.


URLO.


FORTE.


A LUNGO.


TANTO NON C'è NESSUNO Lì AD ASCOLTARMI.


LE TEMPIE MI PULSANO MENTRE LA MIA RABBIA REPRESSA


SQUARCIA LA NOTTE IN DELLE URLA DISUMANE.


Con tutto il peso del mio corpo su di una spalla mi abbatto selvaggiamente sullo


spesso e robusto legno.


UNA. DUE. TRE.


QUATTRO VOLTE.


SMETTO CHE ORMAI LE OSSA NON ME LE SENTO Più.


Crollo in ginocchio sul duro cemento.


Altra polvere si solleva.


Serro le palpebre ed i pugni.


NON USCIRÒ MAI Più DI QUI.


TOC “ “ TOC “



L'acqua continua a cadere.


Il mio petto si solleva al ritmo del mio respiro affannoso, mentre una lacrima,


lentamente, mi scivola su di una guancia.


HO PAURA.


PAURA DI DOVER RIMANERE NEL BUIO DI QUESTA PRIGIONE.


TOC “ “ TOC “


Davanti alla porta, chiuso in quella buia piccola cella, piango in silenzio, sfogo


tutta la mia frustrazione.


Piango e le mie lacrime bagnano un pavimento che nemmeno posso vedere.


HO PAURA.


PAURA DI NON USCIRE MAI PIÙ.


PAURA DEL BUIO.


PAURA CHE LA CREATURA SI LIBERI ANCORA.


PAURA CHE LA CREATURA VENGA TRAVOLTA DA UN TERRORE FOLLE


DA NON RIUSCIRE A CONTROLLARLA.


È UN INCUBO.



Ciao ciao a tutti da Moon_Glade!


Vi devo confessare che questo racconto non è recentissimo: è più o meno di un anno fa


e lo scrissi dp una notte piuttosto tormentata e a seguito di un incubo spaventoso...


nn avevo avuto il coraggio prima di metterlo su efp perchè nn pensavo potesse i


interessare a nessuno di un incubo che probabilmente faceva paura solamente a chi lo


aveva vissuto in prima persona.... ^////^


poi qualche tempo fa ho letto una fict (grazie per avermi aiutata a credere nella mia


storia Windrivenrain!) che mi ha dato la spinta necessaria a pubblicare la mia.


Grazie in anticipo a tutti quelli che leggeranno e recensiranno.


Grazie alla mia (ormai vinta) paura del buio.


.. man and wolf forever to the end ..”


P.S.:a coloro ke leggeranno chiedo 1 favore, di rispondere a questa domanda: un po' di


tempo fa, una tipa, una ke conosco, dopo aver letto 1 mio racconto mi disse ke avrei


fatto meglio a non scrivere più cose come quelle ke vi ho scritto o all'inizio o alla fine


delle mie fict, tipo introduzione o che so io, dicendo ke alla lunga sarei diventata noiosa


e spacca-scatole...


voi che ne pensate? Fatemelo sapere.


Grazie :)


e mi dispiace di nn aver aggiornato prima ma ho avuto dei problemi tecnici con il mio


PC... ehm!

  
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