Seattle fine anni ’80 inizio anni ’90. I Nirvana suonavano mentre la vita cercava di farsi spazio, spingendo in un mondo caotico, distaccato, crudele, tossico. Che cos’è la felicità? Un tratto di matita? Un sorriso? Un respiro? Un amore? Una dose? Mary ha sognato ad occhi aperti ed è morta. Il suo cuore è una scatola, questa scatola è a forma di cuore.
Mary cammina per le strada di una città piovosa e confusa, trasformandosi, evolvendo attraverso una società distorta e triste, consolandosi tra gli autobus e i parchi, tra volti e illusioni. Mary è un’attrice di uno spettacolo eterno, senza spettatori, dentro un teatro in rovina. Un giorno incontra Lucas e qualcosa cambia , certe verità vengono a galla. Piano, piano prende coscienza di non essere chi credeva. La sua scatola a forma di cuore si frantuma al suolo, mille orrori ne escono fuori per sprofondare insieme in una catabasi infernale. Mary è adesso solo una spettatrice, Lucas è al suo fianco. Lucas non è altro che una parte di sé che nasconde, forse la migliore, forse la più deplorevole.