Tristezza collettiva e sacrificio personale
Zoro era stato assalito dagli incubi tutta notte.
Una frase si ripeteva nella sua testa, anche da sveglio: erano le parole dette da Nico Robin a Rufy la sera prima, quando era arrivato con Nami tra le braccia.
-Rufy, eccoti, finalmente! Ero così preoccupata!
Era inutile continuare a prendersi in giro: si era innamorato della donna che amava, ricambiata, il suo capitano.
Arrivato a questa conclusione, si alzò turbato dall’amaca e raggiunse il ponte.
***
-Usopp?
-Sì, Chopper?
-Cosa succede a tutti?
-In che senso?
-Guarda: Nami, anche se adesso sta bene, non è uscita da camera sua; Zoro è seduto in cima alla coffa senza allenarsi;Nico Robin non volta mai la pagina del libro che sta leggendo…perfino Rufy non ride, non parla e oggi a pranzo non ha toccato cibo…
-Ah, non ti preoccupare, Chopper, vedrai che domani mattina staranno tutti meglio. Parola del capitano Usopp!
***
Verso sera, Zoro si avvicinò al capitano.
Non sopportava di vederlo così, non capiva.
Aveva la fortuna di amare una donna che lo ricambiava…che almeno lui fosse felice!!!
-Rufy, posso parlarti?
Erano da soli sul ponte.
Il capitano alzò uno sguardo stanco su di lui. Dannazione! Come poteva essere così triste?
-Rufy è…è per colpa di una ragazza se sei così?
Lo guarda stupito, di certo pensava che non si vedesse…
Annuisce e il cuore di Zoro sprofonda.
Si sta sacrificando per il suo capitano. È quello che ogni pirata dovrebbe fare. Ma accidenti, perché deve far così male?
-Non ce n’è bisogno. Lei ti ama e lo sai bene anche tu
-Ma...
-Dopo ieri ne dubiti? Hai mai visto come ti guarda?
-Dici davvero?
lo guardava con il viso illuminato, come un bambino che riceva una caramella.
Zoro inghiottì il dolore che sentiva dentro.
-Certo!
Ecco fatto. Zoro non doveva avere punti deboli. Doveva dimenticare il suo cuore.
A cena il suo cuore termina di esistere. Con una semplice domanda di Rufy.
-Nico Robin, stasera puoi stare tu di guardia?
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Ahiahiahi, tensione alle stelle...
Certo che Zoro è proprio un mito!! Io non ce la farei a sacrificarmi così...