Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: 883    25/07/2009    7 recensioni
" Tu esisti dentro me...
sei da difendere...
con grazia semplice..."
4 anni sono passati da quando Nicolas se ne è andato lasciando Antonella sola.
Tante cose sono successe, ma una in particolare ha cambiato completamente la vita alla divina per eccellenza.
Perchè l'amore vero non si può dimenticare e anche quando ci si sente traditi da questa persona, noi continuiamo ad amarla sempre e comunque.
Questo è successo ad Antonella che non è mai riuscita a capire il perchè Nicolas l'abbia lasciata per andare in Spagna con Emma dopo avere giurato di amarla come non aveva mai fatto prima.
Ma una spiegazione c'è, solo che lei non la sa.
E se Nicolas dopo 4 anni tornasse?
SEGUITO DI "UNA NOTTE FUORI DAL MONDO"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pagine della nostra vita!'
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Torno a casa verso le due di notte, stanchissima e con i piedi doloranti per i tacchi che ho portato tutta la sera. Passo il salotto dove trovo mio zio Fito addormentato sul divano, sorrido nel vederlo così rilassato, non oso immaginare la sua faccia quando domani gli racconterò quello che mi è successo. Mi butto a letto e mi ritrovo a pensare alla serata che ho appena passato. Quattro anni sono passati, e ritorni così, ripiombi senza avvertimento nella mia vita, proprio come hai fatto tanto tempo fa. Affondo la testa nel cuscino e scoppio in un pianto liberatorio, troppe emozioni tutte insieme. Una cosa però mi rende contenta e triste allo stesso tempo: ti ho visto felice. Con me sei stato molto tranquillo e rilassato, vuol dire che sei soddisfatto della tua vita, o almeno credo. Sono triste, perché avrei voluto essere io a darti quella felicità, ma sono anche contenta perché ho visto che la tua vita va avanti anche senza di me. Cosa che non è successo a me, ora che sono stata con te anche se solo per poco tempo mi domando come ho fatto a resistere per così tanto tempo senza di te. Anche se nel mio cuore so che una risposta c’è. Lei, la mia bambina. Che mi sa strappare un sorriso in ogni momento triste. Ed eccola qua anche adesso. Sento la porta cigolare e aprirsi lentamente, io dormo ancora nella mia vecchia stanza, la tua stanza invece è diventata quella di Elizabeth.

Entra pianino in punta di piedi, graziosa come al solito nel suo pigiamino rosa.

-Mamma?- sussurra.

-Amore sono sveglia.-

Scosto le coperte e gli faccio spazio per accoccolarsi accanto a me. Lei si rifugia tra le mie braccia.

-Non riuscivi a dormire?- le domando accarezzandole una ciocca di capelli.

-Stavo pensando.- mi dice.

-A cosa?-

-Al mio papà.- ho appena passato la serata col tuo papà vorrei risponderle, ma non le dico niente, è troppo piccola. Sto zitta in attesa che dica qualcos’altro e con la speranza che cambi argomento.

-Mamma, ma era bello il mio papà?- mi domanda, bè questo posso dirglielo.

-Amore, era tanto bello naturalmente, come te!- le rispondo.

-Ma tanto bello quanto? Così o così?- allarga le braccia prima un pochino e poi le distende.

Io le allargo ancora di più e le rispondo.

-Tanto così.-

Lei mi sorride soddisfatta.

-Era il migliore quindi?-

-Si, era il migliore, ma la migliore di tutto il mondo chi è?- le domando.

-La mia mamma.- mi dice ridendo e io le faccio il solletico per continuare a farla ridere.

-Ma perché non vive con noi il mio papà?- mi domanda.

-Perché ha preferito abitare lontano.- le dico. Non so cos’altro risponderle. Passiamo 5 minuti in silenzio, mi arriva un messaggino nel cellulare. Clicco su “leggi”.

Ciao stella, immagino che la serata sia andata alla grande. Ho voglia di rivederti presto. Preparati che domani sera ti porto a un ballo che organizzano in casa del sindaco, spero vorrai essere la mia dama. Dolce notte. Un bacio, Pablo.

Non oh voglia di rispondere, domani gli risponderò. Pablo è il ragazzo con cui mi frequento in questo periodo, sto provando a vederlo come più di un amico, ma questa serata ha annullato tutti gli sforzi. Ha 22 anni, è ricco, bello, suo padre è il consigliere del sindaco, ma perde comunque il confronto. Però sono tentata di accettare l’invito al ballo, ho bisogno di distrarmi. Accarezzo i capelli di Elizabeth che si gira per guardarmi e sorridere.

E poi ci addormentiamo accoccolate ognuna nelle braccia dell’altra.

 

 

 

 

Sono le tre di notte, io Emma e suo padre siamo tornati da poco dal ricevimento, ma non avevo sonno e così ho detto che andavo a fare una passeggiata, ma in realtà so già dove andare, ho bisogno di parlare con una persona di cui mi fido e che mi è mancata un sacco in questi anni. Sono ancora scosso per tutto quello che è successo stasera, rivederla, riparlarci, passare del tempo con lei mi hanno fatto impazzire. Ho bisogno di lei per vivere. Se riuscissi a liberarmi dei Taylor forse potrei riuscirei a sistemare le cose con lei e spiegargli tutto. Il problema più grosso è appunto come liberarsi dei Taylor. Prima in Spagna era praticamente impossibile, ma in questo paese ho un sacco di gente che di sicuro mi aiuterà. Proseguo per il quartiere e mi dirigo verso una casa che conosco bene. Spero mi apra proprio lui.

Arrivo davanti la porta e busso piano, sperando che qualcuno mi senta, non vorrei svegliare tutta la famiglia.

Sento la porta aprirsi, il mio cuore batte all’impazzata e sorrido non appena davanti a me si presenta Fito, l’unico migliore amico che io abbia avuto. Lui spalanca la bocca e per qualche secondo non riesce a dire niente.

-Nicolas.- sussurra con un sorriso enorme. E poi mi abbraccia.

-Ciao Fito.-

-Ma cosa ci fai qua? Oh mamma, entra dai, ma fai piano, sono tutti a letto.-

Entro e passo con gli occhi tutta la casa, è esattamente come la ricordavo, non è cambiato niente, sono proprio contento. Mi siedo in divano e aspetto che anche Fito si sieda accanto a me.

-Non sai quanto sono felice di rivederti, ma quindi se riuscito a liberarti dei Taylor.- mi dice.

-No, veramente sono qua con loro, ci siamo trasferiti, mi tengono sotto controllo. Non ce la faccio più Fito e poi c’è anche un altro problema.-

Mi appoggia una mano sulla spalla.

-Quale?- mi domanda.

-Non ho ancora scordato Antonella, e neanche voglio farlo, voglio raccontargli tutto, ma così la metterei in pericolo. Non so cosa fare Fito, devo liberarmi dei Taylor, in più stasera ho rivisto Antonella, siamo stati un po’ insieme, la amo ancora come un tempo, anche di più se possibile. Fito ho bisogno del tuo aiuto.- dico quasi in lacrime.

-Stai tranquillo Nicolas, ora che sei qua ci sono io ad aiutarti.- Lo abbraccio amichevolmente sapevo di poter contare su di lui.

-Zio, ma lui chi è ?- dice una vocina dolce.

Alzo lo sguardo e a metà scale vi è una bambina, dovrebbe avere all’incirca tre anni, ma è la bambina più bella che io abbia mai visto. È dolcissima, mi si stringe qualcosa nello stomaco a vederla. Ha chiamato Fito zio, quindi è proprio come pensavo, Fabio e Tamara hanno avuto una bambina. Mi giro verso Fito.

-Non sapevo che Fabio e Tamara avessero avuto una bambina.- gli dico e lui mi guarda annuendo con un sorriso incerto, poi si gira verso la bimba.

-Lui è un mio amico tesoro, ma perché eri scesa?-

-Ho tanta sete.- dice.

-Vado a prenderti un bicchiere d’acqua, tu Nicolas vuoi qualcosa?- mi chiede Fito.

-No grazie mille.-

Fito se ne va in cucina e la bimba scende le scale e viene a sedersi vicino a me.

-Ma tu come ti chiami?- mi chiede.

-Nicolas, e tu?-

-Elisabeth.-

-Che bel nome- le dico, ed è vero, ha un suono bellissimo questo nome, mi ha incantato questa bambina.

-Grazie. L’ ha scelto la mia mamma. Sai mi sa che sei bello come il mio papà tu.- mi dice, ha pure bei gusti questa bimba.

-Grazie, quanti anni hai?-

Mi mostra tre dita e poi aggiunge un quasi.

-A te ti piace cantare?-

-Si lo adoro, ma non dirmi che sai già cantare.-

-Ovvio, la mia mamma mi ha insegnato un sacco di canzoni, vuoi che te ne faccio sentire una?-

-Va bene, le rispondo.-

-Zio Fito, suoni al piano la canzone che mi ha insegnato la mamma con la zia Patty? Che la faccio sentire a Nicolas.-

Dice Elisabeth a Fito che intanto è arrivato. Fito annuisce e si mette al piano. Partono le prime note, la conosco benissimo questa canzone, quante volte ho sentito Antonella cantarla con Patty.

 

 

Hoy pienso donde estaraaas
Me quiero imaginaaar,
Que te voy a encontraaar

y entre tus braazos, ya no habra tristeza ni soledaaad

Ha una voce stupenda, ha un talento straordinario e poi adoro questa canzone, mi piacciono troppo le parole. Parla di una bambina che non conosce suo padre e che spera di incontrarlo, nella canzone ci sono le emozioni del padre e della bimba. Patty la cantava spesso, ma anche Antonella, entrambe con un padre distante, anche se Patty ha avuto fortuna. Inizio a cantare io il secondo pezzo.


 Hoy algo extrañoo senti
Porque en tus ojoos viiii, que hay algo tuyo en miii
Sii estamos juntos ya no haabraa tristeeza ni soleedaaad

 

Se stiamo insieme non ci sarà tristezza e solitudine, troppo belle queste parole. Elizabeth mi guarda sorridendo quando inizio a cantare.

 Yo te quieroooo, yo te esperooo
Cadaa nochee pido al cielooo, Que apareeezcaas yaaa
Quiero tenertee a mi laadoo papaaaa


Improvvisa anche qualche passo di danza mentre canta, mi ricorda tanto Antonella, questo suo modo di muoversi, ma d’altronde è la zia.


 Yo tambien mi amor te esperooo,
Y te jurooo que me muerooo de feliiiciidaad
solo pensaaar que alguna veez vas a deciirmeee


Paapaaa!!
Oooh!!

Cantiamo insieme e le nostre voci si fondono perfettamente creando un’armonia stupenda. Il visino di Elizabeth però si fa un po’ triste mentre finisce di cantare.

 

 Yo te quieroooo, yo te esperooo
Cadaa nochee pido al cielooo, Que apareeezcaas yaaa
Quiero tenertee a mi laadoo papaaaa

Ormai il suo visino è pieno di lacrime, ma non capisco perché, mi fa segno di finire la canzone e io canto l’ultimo pezzo.


 Yo tambien mi amor te esperooo,
Y te jurooo que me muerooo de feliiiciidaad
solo pensaaar que alguna veez vas a deciirmeee
Quiero tenerte a mi lado PAPAAA!

Se que hay algo tuyo en miiiii

Finalmente la canzone finisce e mi posso avvicinare a lei, mentre Fito sistema il piano.

La prendo in braccio.

-Ehi piccola, perché stai piangendo?-

-Perché voglio il mio papà.- mi dice e io sorrido, pensavo qualcosa di grave.

-Adesso ti porto, dov’è? In camera di sopra?- gli chiedo.

Lei mi guarda triste.

-Il mio papà non c’è Nicolas, non lo conosco.-

Come non lo conosce? Ho visto Fabio poche ore fa, c’era e stava bene.

In cima alle scale compare Antonella con gli occhi spalancati.

-Nicolas!- esclama.

-Mamma!-

-Mamma?-

 

 

 

 

 

Fine capitolo!

Ciao a tutte, scusate se vi ho fatto aspettare, ma non avevo proprio più tempo, ora però ho finito di lavorare e aggiornerò prima. Devo dire però che sono soddisfatta di questo capitolo!!

Fatemi sapere cosa ne pensate. La canzone è algo tuyo en mi di patito feo.

Grazie mille a: bulma4ever, Giulysan, saku_cele, Ilary_Divina. Nel prossimo capitolo prometto che vi ringrazio personalmente.

Un bacione.

Gaia

  
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