Cap.5 Addio forzato
“Mamma! Mamma, no!
Lasciatemi, mia madre è
rimasta a terra!” la bambina
gridava, in piedi sul furgoncino. Con una mano stringeva a
sé il coniglietto di
peluche, sporco di fango, l’altra l’allungava verso
una donna. Un uomo
seduto dietro di lei le impediva di
cadere.
La madre veniva trattenuta da dei
militari. Aveva gli occhi
sgranati, il viso stravolto dal terrore, mentre gridava con la bocca
spalancata, le lacrime a rigarle copiose la pelle lacera.
“Mi dispiace, non
può passare nessun altro. Dovrà aspettare
il prossimo mezzo” si limitò a ripetere uno dei
soldati, con voce atona. Teneva
stretto un fucile al petto.
Il furgoncino si allontanò
rumorosamente.
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