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Autore: lmpaoli94    30/06/2019    0 recensioni
Rickon Stark e Myrcella Baratheon si conobbero in una notte fredda nel maestoso castello di Saint Michel Mount dove la povera ragazza tenta di fuggire da alcuni perseguitori di suo fratello Joffrey.
Rimasta sola e senza una casa, Rickon Stark (che alloggia nel castello estivo lontano dalla sua famiglia) accetta di ospitarla.
I giovani rampolli delle due casate si conoscono reciprocamente promettendosi amicizia eterna e fedeltà.
Ma più il tempo passava e più i due ragazzi si sentivano sempre più uniti fra loro…
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davos Seaworth, Joffrey Baratheon, Myrcella Baratheon, Rickon Stark, Robin Arryn
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Myrcella si sentiva afflitta e dispiaciuta per come aveva trattato il povero Rickon.
Quest’ultimo, per evitare di imbattersi numerose volte con lei, decise di mangiare in una sala separata dal salone principale, rimuginando sul fatto che non doveva dichiarare i suoi reali sentimenti verso la sua ospite.
“Adesso mi toccherà farmi odiare da Myrcella… E’ l’unico modo per poter dimenticare definitivamente.”
< Mio Signore, non mangiate? >
< Non ho fame. Potete portare via. >
< Ma non avete toccato quasi niente… Va tutto bene? >
< Certo che sì. Perché dovrebbe essere il contrario? >
< Perché non vi ho mai visto in questo stato preoccupante. >
< Va tutto bene. Sono solo molto stanco. >
< Come volete voi… Finita la cena, devo parlare con voi in privato. >
< Su cosa, Davos? >
< Preferirei essere solo. Solo io e voi. >
< Deve essere molto importante… >
< Lo è, mio Signore. >
< Spero che non riguarda la mia famiglia. Non potrei sopportare i loro piagnistei dicendomi che mi vogliono di nuovo a casa. Sono arrivato qua da circa un mese e mezzo. Non ho assolutamente voglia di tornarmene a Grande Inverno. >
< Niente di tutto ciò, mio Signore. Riguarda un ospite che sta giungendo nel vostro castello. >
< Di chi si tratta? >
< Di una vostra vecchia conoscenza: Robin Arryn. >
Sentendo quel nome, Rickon divenne scuro in viso.
< Mio Signore, avete capito? >
< Ho capito perfettamente, Davos… Sai già i miei ordini e cosa ne penso di lui. Non deve mettere piede in questo castello e in tutta la sua area, mi sono spiegato? Altrimenti riverserò tutte le mie responsabilità su di voi, Davos. E sai che cosa vi succederà… >
< Robin Arryn è un giovane ragazzo che marcia fin qui da molto tempo ormai. Non sarà felice di ricevere un vostro no come risposta. >
< Se ne deve fare una ragione. Punto e basta. >
< Mio Signore, non vorrei essere troppo impertinente, ma perché voi e Robin non andate d’accordo? >
< Mio cugino sa essere molto insopportabile e morbosamente viziato in qualsiasi cosa. Non ho tempo di sostenere ogni suo capriccio. Sono venuto qui a Saint Michel Mount per riposarmi e stare con Myrcella. >
< Sono contento che voi e Myrcella andiate molto d’accordo. È una ragazza splendida. >
“Sarebbe ancora più splendida se avesse acconsentito al mio amore…”
< Davos, non ho tempo di distrarmi. Ho molte cosa da fare. Tenetemi alla larga mio cugino Robin. Non posso sopportare la sua presenza. >
< Lo devo tenere lontano anche a costo di scatenare una guerra contro il nostro castello? >
< Esattamente, Davos. >
< Come volete voi, Signore. >
< Tornando a Myrcella, come sta? Ha mangiato tutta la sua cena? >
< Sì, aveva molto appetito… Non ho mai visto mangiare una giovane ragazza con tale voracità. Non credevo che le sue numerose nuotate la potessero sfiancare così tanto. >
< Già. È una donna dalle mille risorse e sempre piena di energie. >
< L’amate tanto, mio Signore? >
< Non lo so, Davos. Sinceramente adesso non so più che cosa pensare > disse infine Rickon lasciando la sala.



Davos si sentiva afflitto nel vedere il suo padrone così triste e affranto.
< Davos! > fece Myrcella attirando la sua attenzione.
< Buon pomeriggio, mia Signora. Come state? >
< Tutto bene. Questo castello è magnifico > replicò la ragazzina felice come non mai < E voi? Sempre in giro a tenere a bada Rickon? >
< Che intendete dire? >
< Che ve ne prendete cura, no? >
< Oh, sì certo. Scusate, non vi avevo capito. >
< Nessun problema. L’unica cosa che non li riesco a trovare da nessuna parte. Voi sapete dov’è? >
< Magari sta riposando nella sua stanza. >
< E dite che non vuole essere disturbato da nessuno? >
< Negli ultimi giorni ha ricevuto molte lettere dai suoi genitori dicendogli di tornare immediatamente a Grande Inverno. Ma il piccolo Stark non ne vuole sapere di tornare in quella landa fredda e desolata come la chiama lui. >
< Ci credo. Anch’io penso che questo posto sia magnifico. Non lo lascerei per niente al mondo. >
< Già… Parlando di genitori, i vostri lo sanno che siete qui? >
< Non lo so e sinceramente non m’interessa. >
< Perché dite questo? >
< Non tornerò mai ad Approdo del Re e nemmeno a Castel Granito. La famiglia Baratheon non mi appartiene più finché avrò un fratello come Joffrey. >
< E’ davvero così terribile come dicono? >
< Il peggior uomo che si possa incontrare nella propria vita… Ancora non riesco a capire come l’altro mio fratello Tommy possa rimanere accanto a lui. È un uomo crudele e senza scrupoli. >
< Magari lo fa solo per la sua famiglia… >
< Al diavolo la famiglia. Mi ha quasi ucciso quando mi ha messo alle costole quei maledetti stupratori. Se non fosse stato per Rickon, a quest’ora non sarei qui a raccontare la mia triste storia. >
< Capisco… Avete avuto un periodo molto difficile, non c’è che dire… Ma adesso il peggio è passato e potete rimanere qui per tutto il tempo che volete > rispose Davos sorridente.
< Lo spero tanto… Non vorrei però che Rickon ci sia rimasto male quando gli ho detto che io e lui eravamo solo amici. >
< Gli avete detto questo?> domandò l’umo facendo finta di nulla.
< Non sono pronta per avere un uomo accanto a me. Sono ancora troppo giovane… Anche se non sembra data la mia bellezza. >
< Vi capisco. Anche secondo me non ci si dovrebbe fidanzare in giovane età. La vita va vissuta in maniera spensierata. >
< E’ quello che vorrei dire anche a Rickon se riuscissi a trovarlo. >
< Appena lo incrocerò io, gli dirò che lo state cercando. >
< Grazie mille, Davos. Siete molto gentile. >
< Dovere, mia Signora. >
< Chiamatemi Myrcella. Non mi piacciono tutti questi convenevoli. >
< Lo credo… Però non so se Rickon è del mio stesso avviso nel chiamarvi per nome. >
< Voi ditegli che ve l’ho detto io. >
< D’accordo, come volete voi Myrcella. >
Ma nel mentre Davos e Myrcella stavano parlando tranquillamente, un’orda di soldati si fermarono dinanzi al castello di Saint Michel Mount.
< Chi sta arrivando, Davos? >
Dopo aver fatto un respiro profondo, Davos si toccò la fronte come segno di disperazione.
< Robin di Arryn è qui, Myrcella. >
< Robin di Arryn? E chi sarebbe? >
< Il cugino di Rickon. >
< Davvero? Sarà un vero piacere conoscerlo. >
< Non so se dopo aver fatto la sua conoscenza sarete dello stesso avviso. E’ un ragazzino viziato e impertinente. >
< Davvero? Allora partiamo già male. >
< Infatti Rickon non ne vuole sapere di lui… Ma non posso lasciarlo fuori dal castello con il suo esercito. Sfonderebbero le difese dell’edificio. >
< Fatelo entrare. Ci penserò io a parlarci. >
< Che cosa? Voi? Non credo che sia una buona idea. >
< Fate quello che vi dico, Davos. Fidatevi. Non ve ne pentirete. >
Non trovando un’altra possibilità, alla fine Davos acconsentì al consiglio della ragazza.
Una volta fatto entrare l’esercito di Arryn, Robin si recò in prima fila per ricevere tutti i convenevoli che ne convenivano per una persona nobile come lui.
< Rickon! Dove siete? Fatevi vedere! > gridò il bambino spazientito < Maledetto insolente. Mi ha fatto entrare nel suo castello e non mi riceve come si dovrebbe. Avrebbe bisogno di una bella lezione. >
< Non è stato lui a farvi entrare nel suo castello > replicò Myrcella seria < Sono stata io. >
Vedendo che si trattava di una ragazza, Robin mantenne la sua sorpresa, mostrandosi freddo e serio.
< E voi chi siete? >
< Myrcella Barathoen. Figlia di Cersei Lannister e di Robert Baratheon. >
< Una Baratheon? Non ne ho mai visti di persona… Devo dire che siete una ragazza davvero molto graziosa. >
< Vi ringrazio. Lord? >
< Lord Robin Arryn. Per servirvi, mia Signora > replicò il ragazzo scendendo dal suo cavallo per fare il baciamano a Myrcella.
< Signorina, prego. Non sono così vecchia cose si può pensare. >
< D’accordo. Scusate… Tornando a noi, sapete dove si trova Rickon? Ho bisogno di parlargli. >
< Rickon in questo momento non può ricevervi. È molto occupato a sbrigare le sue faccende personali. >
< Faccende personali? Ahahah questa sì che è buona. Le uniche sue faccende sono non fare niente dalla mattina alla sera rimanendo in questo sontuoso castello rinchiuso come se fosse una gabbia dorata… In effetti sono molto sorpreso di vedere una giovane donna così attraente nel suo castello. Siete forse la sua nuova compagna? >
< Assolutamente no. Sono solo una sua grande amica. >
< Perfetto. Meglio così. >
< Perché dite così? >
< Niente. Era solo per dire. >
Più Myrcella parlava con Robin, più si sentiva disgustata dalle sue parole.
< Allora, chi si occupa del mio esercito e del mio cavallo? Questo castello non ha una servitù degna del suo nome? >
< Eccomi, mio Signore. Mi occuperò io del vostro cavallo e del vostro esercito > replicò Davos raggiungendo Robin a corsa.
< Molto bene. Voi almeno sapete dove si trova Rickon? >
< Mi dispiace, ma non l’ho mai visto per tutto il giorno. >
< Non so se mi prendete in giro o mi dite la verità… Vi giuro che se qualcuno non lo trova al più presto, il mio esercitò metterà a ferro e fuoco questo posto finché non l’avrà trovate. E statene certo che lo faccio per davvero. >
< Non ce ne sarà bisogno, viziato che non siete altro. >
< Rickon! Allora ci sei! Mi stavo alquanto preoccupando. >
< Qui l’unico preoccupato devo essere io… Che cosa vuoi? >
< Ho bisogno di parlarti un po’ in privato. Dove possiamo stare per non essere disturbati? >
< Nel salone principale. Lì non ci disturberà nessuno. >
< Molto bene. Allora fammi strada. >
< Vedi però di essere molto breve. >
< Perché? Sono appena arrivato e già non mi sopporti? >
< Esatto, puoi ben dirlo. >
< Sei molto maleducato, sai? >
< Mai quanto voi, Robin. >
< Ma come? Non ci vediamo da più di tre mesi e mi ricevete così? Che razza di nobile sei? >
< Un nobile che si rispetti. >
Una volta arrivati nel salone principale del castello, Rickon fece accomodare il suo ospite in fondo alla stanza, fissando malamente il suo ospite.
< Bene. Adesso puoi parlare. >
   
 
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