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Autore: __Lily    02/07/2019    2 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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DODICI







DAENERYS

Ricordò solo che Jon era entrato nella sua stanza dopo il suo incubo allertato dalle sue urla, era stata lei a chiedergli di restare e lui aveva accettato.
Era quasi l’alba quando si svegliò, il braccio di Jon era attorno al suo fianco e le cingeva la vita, l’altra mano era posata sopra alla sua.
E’ rimasto tutta la notte con me, avrebbe potuto andarsene.
Osservò il suo viso, c’era una cicatrice sopra al suo occhio sinistro e lei ne ripassò i contorni con il dito cercando di non svegliarlo.
I suoi capelli erano sciolti ed erano ancora più belli, alla fine Daenerys si spostò e gli diede un bacio sulla guancia.
Jon impiegò un po’ a svegliarsi ma ciò non la disturbò, gli piaceva osservarlo dormire era così tranquillo e sereno.
«Sei sveglia» disse lui facendole una carezza.
«Si.»
«Come ti senti?» le domandò preoccupato.
«Meglio grazie a te.»
«Non ho fatto nulla» le rispose Jon giocando le dita della sua mano.
«Sei rimasto, questo ha fatto la differenza.»
«Allora ne sono felice.»
Daenerys si accoccolò nuovamente contro il suo petto caldo.
«Vorrei che il sole non sorgesse, vorrei restare così per sempre.»
«Lo vorrei anch’io. Quando ti ho sentita gridare ho pensato che qualcuno ti stesse facendo del male.»
Lei alzò il viso verso Jon, la sua preoccupazione era reale.
«Solo il mio passato» rispose tristemente la madre dei draghi, «mi tormenta nei miei sogni.»
«Perdonami non volevo rattristarti.»
«Non sei tu a rattristarmi Jon, senza di te la mia notte sarebbe stata molto peggiore. Sei rimasto anche se non eri obbligato a farlo.»
«Lo volevo, nessuno me lo ha imposto.»
«Lo so, non sei un uomo che accetta le imposizioni» disse Daenerys stringendo la sua mano.
«No, non sono mai stato bravo a ubbidire agli ordini.»
«Nemmeno io.»
«Ti va di parlarne?» chiese Jon.
Daenerys si tirò su a sedere uno spallino della sua veste da notte le cadde lasciando leggermente il seno scoperto, ma lo tirò su quasi subito anche se lo sguardo di Jon era fisso sul suo seno roseo e rotondo; poi si appoggiò allo schienale del suo letto e Jon fece lo stesso.
«Ho sognato mio figlio, Rhaego. E’ morto… in realtà non è mai davvero nato per colpa della maegi
«Avevi un figlio?»
«Si, se fosse vivo oggi avrebbe sette anni» rispose Daenerys e inevitabilmente si toccò il ventre piatto e vuoto, sterile.
«Mi dispiace, io… non posso dire di comprendere il tuo dolore non ho mai perso un figlio.»
«Le anziane del Dosh Khaleen dicevano che Rhaego sarebbe stato lo stallone che monta il mondo, ma la maegi si è assicurata che non accadesse.»
«La maegi?» chiese Jon.
«Mirri Maz Duur era il suo nome, l’ho uccisa dopo la morte di Drogo e quella di Rhaego. Mi ha ingannata e si è portata via tutto quello che avevo di più caro al mondo» rispose e i suoi occhi si riempirono di lacrime «si è presa Rhaego e si è presa Drogo e mi ha lasciata con nient’altro che polvere. Ci sono cose che non sai di me Jon, cose… qualunque sia il sentimento che nutri per me potrebbe svanire se sapessi tutto.»
«No, non svanirebbe nemmeno se mi dicessi che sei un mostro con nove teste» rispose Jon asciugandole una lacrima con le dita della mano.
Daenerys gli sorrise nonostante il dolore che la stava divorando dentro.
«La maegi non si è presa solo mio marito e mio figlio, si è presa anche la mia fertilità. Mi ha maledetta, non potrò mai più avere dei figli» disse guardando gli occhi grigi di Jon Snow.
«Sei davvero certa che ti abbia maledetta? Potrebbe non essere vero.»
«Ho avuto altri uomini e non è mai accaduto nulla.»
E ora qualunque sentimento per me sarà svanito in te Jon Snow.
«Forse non erano gli uomini giusti» le rispose Jon.
«I draghi sono gli unici figli che potrò mai avere. La casa Targaryen finirà con me.»
«Non puoi saperlo.»
«Vorrei che non fosse vero, vorrei potermi riscattare con una nuova vita.»
«Lo farai» disse Jon.
Lo crede davvero ma io so che non accadrà mai.








JON

Le cose che Daenerys gli aveva raccontato erano terribili, aveva sofferto così tanto e ancora stava soffrendo per la perdita di suo figlio e Jon non poteva fare nulla per quella bellissima regina, non poteva restituirle Rhaego.
Se potessi ti restituirei tuo figlio.
Jon non poté fare a meno di stringerla e a se e di baciarla, Daenerys aveva bisogno di calore, di conforto e soprattutto aveva bisogno di amore.
Non comprendeva il dolore della sua perdita ma poteva immaginarlo, doveva essere un dolore lancinante più forte di quello che aveva provato alla morte di Ygritte, Daenerys soffriva per suo marito e per suo figlio.
Tanto dolore eppure siamo entrambi così giovani, siamo entrambi ancora vivi.
«Passerà, con il tempo farà meno male» le sussurrò cullandola tra le sue braccia e lasciando che almeno per qualche momento potesse essere se stessa, sperando che potesse mettere da parte la corona che portava in testa.
Ovunque purché con te, non mi importerebbe dove ma solo stare con te.
«La casa Targaryen non è ancora finita, tu sei qui e un giorno sono certo che potrai riscattarti» le disse guardandola negli occhi, per un momento il respirò gli mancò, i suoi occhi erano così profondi e tristi e Jon avrebbe voluto solo vederla felice.
«No, inoltre chi vorrebbe una donna sterile?» domandò.
Ha paura.
«Ti confido un segreto Daenerys Targaryen. Quando mi sono unito ai guardiani della notte l’ho fatto perché non volevo amare. Una volta a Città dell’Inverno mio fratello Robb e Theon Greyjoy mi portarono in un bordello e c’erano così tante giovani ragazze, la più bella si chiamava Ross. Robb la pagò per farmi passare la notte con lei ma quando arrivò il momento io non riuscii a farlo.»
«Perché? Hai detto che era la più bella.»
Mai quanto te, nessuna è come te.
«Si lo era e lei lo sapeva. Non ci sono riuscito perché il pensiero che potesse restare incinta mi tormentava. Se avesse avuto un figlio da me, lui avrebbe portato il mio cognome e sarebbe stato un bastardo come me. Mio zio Benjen mi disse che non ero consapevole delle rinunce alle quali sarei stato sottoposto, lui lo sapeva bene era un ranger dei Guardiani della Notte, il più temuto tra il popolo libero. Non mi importava dell’amore, non mi importava di avere dei figli che avrebbero portato il mio cognome e poi ho conosciuto una donna. Si chiamava Ygritte era una bruta, apparteneva al popolo libero ed è morta durante l’assalto alla Barriera, quindi comprendo il tuo dolore per la morte di tuo marito.»
Daenerys gli prese la mano e la baciò.
«Mi dispiace Jon.»
«Abbiamo sofferto troppo, non credi che sia giunto il momento di provare a essere felici?» le chiese Jon senza smettere di guardarla negli occhi.
«Ti ho già detto che la mia felicità viene dopo il reame.»
«Una regina infelice avrà sudditi infelici e io voglio che tu sia felice.»
«Questo è vero ma non possiamo cambiare chi siamo. Non posso smettere di essere Daenerys Targaryen così come tu non puoi smettere di essere Jon Snow. Lo vorrei Jon, credimi lo vorrei tanto. Prima del tuo arrivo a Roccia del Drago contavano solo i Sette Regni e la guerra contro Cersei.»
«E ora?»
«Cersei è ancora la mia nemica e so che se me ne andassi lei riconquisterebbe quel poco che ho ripreso, ma so anche che gli abitanti del Nord morirebbero senza il mio aiuto. Tyrion mi ha suggerito un piano, se solo riuscissimo a convincere Cersei ad avere una tregua… solo fino a quando non sconfiggeremo gli Estranei.»
Mi crede!
«Cersei Lannister non accetterà mai.»
«Forse, ma se vedesse con i suoi occhi la minaccia?»
«Un non-morto? Credi davvero che verrà oltre la Barriera a vederlo?»
«No, non lo farebbe mai ma possiamo portare un non-morto da lei.»








 

Spero che la storia vi stia piacendo e come ogni volta vi saluto lasciandovi una piccola anteprima del tredicesimo capitolo! 

 

«Voglio aiutare Jon Snow e voglio aiutare il Nord, sei stato tu a dirmi che il Nord è la terra più vasta dei Sette Regni.»
«E’ vero e sono felice di questa alleanza, ma lui ti ha riconosciuta come regina?»
«No» rispose lei senza togliere lo sguardo da Tyrion, «ciò nonostante quella gente ha bisogno del mio aiuto e io sono pur sempre la vera regina dei Sette Regni.»

  
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