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Autore: bacinaru    02/07/2019    5 recensioni
"«Pensi mai a...», gli occhi di Aziraphale incrociano i suoi per un secondo, prima che il suo sguardo scappi ancora una volta verso la coppia dall'altra parte del lago; apre le labbra, le richiude con uno scatto secco, poi le riapre di nuovo, come se all'improvviso avesse trovato il coraggio di parlare «... voglio dire, credi sia possibile per noi provare... be', insomma...» indica la coppietta con un cenno del capo e il resto della frase gli muore sulle labbra, gli occhi che adesso si abbassano sulle sue mani, intrecciate sul grembo."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Good Omens (TV)
Personaggi: Aziraphale, Crowley
Pairing: Aziraphale/Crowley
Words: 504
Genere: introspettivo
Rating: verde
Contesto: post-serie
Beta: Nais
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono.
Note: Scritta per il drabble event del 12/06 - 19/06 2019 con il prompt: "Good Omens, Aziraphale/Crowley, Crowley era sinceramente convinto che Aziraphale sapesse che lui (Crowley) fosse innamorato dell'angelo" (Il prompt originale potrebbe essere leggermente diverso, ma purtroppo ho perso il post dove mi era stato dato).
Note2: Vorrei chiedere scusa in anticipo perchè credo che i personaggi mi siano usciti leggermente OOC (spero non troppo).



From the beginning

of times



A volte gli capita di scorgere sul volto di Aziraphale una di quelle espressioni un po' strane, di quelle che gli umani sono soliti assumere quando la loro mente inizia a scalpitare irrequieta e i bisbigli cominciano a diventare sempre più forti, sempre più chiari, fino al punto che sono tutto ciò che si è in grado di sentire.

Crowley segue lo sguardo dell'angelo, fisso in contemplazione su una giovane coppia sull'altra sponda del lago, seduti come loro su una panchina in pietra, così intenti a guardarsi negli occhi da essersi dimenticati ormai di tutto il resto del mondo.

«Crowley?»

I suoi occhi, come saette, scattano immediatamente sul suo volto. Non è poi così strano sentirlo parlare con tanta esitazione, ma c'è qualcosa, nell'intonazione della sua voce, che è diversa. Sembra quasi spaventata.

«Pensi mai a...», gli occhi di Aziraphale incrociano i suoi per un secondo, prima che il suo sguardo scappi ancora una volta verso la coppia dall'altra parte del lago; apre le labbra, le richiude con uno scatto secco, poi le riapre di nuovo, come se all'improvviso avesse trovato il coraggio di parlare «... voglio dire, credi sia possibile per noi provare... be', insomma...» indica la coppietta con un cenno del capo e il resto della frase gli muore sulle labbra, gli occhi che adesso si abbassano sulle sue mani, intrecciate sul grembo.

Crowley aggrotta le sopracciglia, non sicuro di capire. Getta un'altra occhiata veloce oltre il lago: la ragazza sta ridendo a qualcosa che il suo compagno le ha appena sussurrato nell'orecchio.

«Cosa? Amore?»

Aziraphale squittisce e si agita al suo fianco.

Un sorriso sbilenco compare sulle labbra di Crowley quando si volta di nuovo a guardarlo.

«E tu cosa pensi abbia fatto fino ad ora?»

La reazione dell'angelo è istantanea. Volta la testa di scatto verso di lui, così veloce che se fosse stato umano gli si sarebbe staccata dal collo. Ha gli occhi spalancati e le labbra socchiuse nella sorpresa più totale. Sembra sul punto di dire qualcosa, ma senza davvero riuscire a trovare il fiato per farlo.

Ad essere sincero con se stesso, Crowley è sempre stato convinto che di quel qualcosa tra loro Aziraphale ne fosse da tempo a conoscenza e che avesse semplicemente scelto di ignorarne l'esistenza. Quindi non gliene aveva mai parlato, perché fin quando Aziraphale era disposto a stargli vicino sarebbe stato sempre abbastanza. Non voleva rischiare di rovinare tutto cercando di definire qualcosa che in fondo non era davvero amore, affetto o desiderio sessuale – non come lo definiscono gli umani almeno – ma qualcosa di molto più grande, qualcosa che non si può davvero descrivere a parole. Eppure la sorpresa dell'angelo è così genuina che per un attimo è preoccupato che ciò che prova non sia, dopotutto, ricambiato.

Aziraphale, però, sorride. È un sorriso accennato, insicuro, ma sincero e forse Crowley non ha davvero nulla di cui preoccuparsi. Tutto ciò che gli resta da fare, a quanto pare, è aiutare l'angelo a capire quello che lui ha compreso fin dall'inizio dei tempi.

  
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