1 Catastrofe
Christopher conosceva troppo bene i suoi fratelli, non potevano star facendo tutto quel silenzio senza un motivo.
Quando arrivò nella sala da pranzo in cui i due si trovavano li trovò intenti a fare i loro compiti in tutta tranquillità e si sorprese di quanto potessero essere bravi quei due bambini, così decise di tornare ai propri studi nonostante non fosse del tutto convinto della situazione.
Appena fu uscito dalla stanza Thomas e Michael si guardarono, occhi castani in quelli verdi, per qualche attimo.
-Come glielo diciamo a Chris che abbiamo rotto la sua tazza preferita?- Chiese Michael osservando l’oggetto incriminato accuratamente nascosto sotto uno zainetto della scuola.
Thomas ghignò. –Non è uno dei suoi libri, ci perdonerà… Credo.-
Entrambi fissarono per qualche attimo ancora la tazza prima di tornare a fare gli esercizi per il giorno seguente, se proprio voleva metterli in punitizione non li avrebbe messi a fare altri compiti.
E sì, Chris non si arrabbiò così tanto, quella non era la sua tazza preferita.
Ma si arrabbiò quando una delle schegge gli si conficcò nel piede trapassando il calzino, avrebbero potuto dirgli dove avevano rotto la tazza, avrebbe passato l’aspirapolvere.