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Autore: Angel Foster    25/07/2019    6 recensioni
[STORIA A OC/ISCRIZIONI SEMPRE APERTE]
I ragazzi si stavano godendo l'estate nella loro città tra allenamenti e uscite con gli amici, quando l'allenatore Kidou fa loro una strana proposta: passare due settimane nella sua villa al mare per divertirsi e distrarsi un po'. Accettarono quasi tutti entusiasti, esaltati maggiormente dalla presenza di alcuni giocatori della famosa Inazuma Japan.
Tuttavia ancora non sapevo che lì vicino c'era altra villa in cui si trovavano ragazze in attesa di qualcuno su cui sfogarsi. E i giocatori capitarono porprio nel momento perfetto.
Come se la caveranno i nostri cari Inazumiani? Riusciranno a sopportare quello che questa vacanza ha in servo per loro?
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domenica sera
casa Kidou

Dopo che i giovani calciatori della Raimon, insieme a Taiyou e Fey, entrarono in casa, Kidou spiegò la disposizione della villa. Al piano terra c'erano alcuni salotti privati, il salone, la cucina e la sala da pranzo. Al primo piano vi erano le stanze dove si erano già sistemati gli adulti mentre al secondo ci sarebbero state le camere dei ragazzi.

I giocatori non impiegarono molto tempo a disfare le loro valigie. Una volta finito, si precipitarono, correndo a perdifiato e inciampando per le scale, nel salone. Ad aspettarli c'erano già i famosissimi membri dell'Inazuama Japan.

-Oddio, non posso credere di essere qui, in vacanza con loro. Se è un sogno non svegliatemi- esclamò estasiato Tenma per la milionesima volta.

-Tenma placati un po'- lo rimbeccò Tsurugi dandogli una pacca sulla spalla, anche se persino lui era affascinato da quegli adulti che avevano portato gloria al Giappone pochi anni prima.

I giovani uomini si guardarono complici e si sorrisero a vicenda. Quei ragazzi erano proprio come loro a quell'età.

Kidou si affrettò a fare le presentazioni, sopratutto per i suoi amici visto che qualcuno soffriva di scarsa memoria. Mentre si apprestava a dire il nome di Midorikawa, una figura sbucò dalla porta e tutti si ammutolirono. Procedette a passo spedito verso di loro mentre un leggero venticello, arrivato da chissà dove visto che le finestre erano chiuse, faceva muovere i suoi capelli biondi, legati in una coda morbida sulla spalla.

-Oi, capisco di essere bello come una divinità ma così mi state fissando troppo- affermò con un sorriso sulle labbra Afuro Terumi, soprannominato Aphrodi.

Si fermò poco lontano dal gruppo e incrociò le braccia al petto come se stesse aspettando qualcosa. Endou sembrò ricordarsi all'improvviso di una cosa e prese la parola.

-Eh? Non vi avevo avvertito? Ho invitato anche Terumi, è un nostro caro amico e dove prendersi una pausa dal suo ruolo di allenatore della Kidokawa Seishuu. Voi ragazzi lo conoscete già giusto? Se non sbaglio vi sete scontrati con lui durante un torneo- spiegò Mamoru sia ai suoi compagni che ai suoi allievi. I primi furono molto felici di rivedere Afuro dopo così tanto tanto. I secondi invece, ricordando le parole dell'allenatore Kidou quando lo incontrarono, sgranarono maggiormente gli occhi e alcuni esultarono, correndo a chiedergli l'autografo.

Dopo i vari convenevoli i ragazzi si diressero in sala da pranzo dove trovarono due camerieri già pronti per servire loro la cena. Nessuno si stupì nel vedere persone come Endou o Tenma fare non solo il bis, ma anche il tris, di ogni piatto.

-Ah che mangiata, se sarà così tutte le due settimane renderò almeno cinque chili- dichiarò il capitano dell'ex Inazuma Japan mentre un inserviente gli toglieva l'ennesimo piatto vuoto e si massaggiava la pancia piena.

-Oh, questa volta sono io a essermi scordato di dirvi una cosa. I dipendenti ci sono solo per questa sera, da domani in poi dovremo pensare noi a fare tutto- li avvertì Kidou con un ghigno sul volto degno dei suo tempi alla Teikoku Gakuen.

Si diffuse un mormorio generale, in particolar modo tra i giovani, non abituati a cucinare o a occuparsi di una casa. Tuttavia anche Endou era spaventato, di solito ci pensava sua moglie Natsumi alle faccende domestiche.

-Dai, ragazzi non sarà così tremendo, ci divideremo in gruppi e ognuno di questi svolgerà un compito diverso ogni giorno, in modo da evitare che uno faccia sempre il lavoro peggiore- a dire ciò fu Kiyama che non smentì nemmeno da adulto la sua capacità di mantenere la calma e la lucidità davanti a qualcosa d'improvviso e di scegliere la strategia migliore per risolvere la situazione.

I calciatori annuirono sconsolati e alcuni anche molto atteriti, come Shindou che l'unica cosa avvicinabile a una faccenda che aveva fatto in tutta la sua vita fu quattro anni prima quando gli toccò spolverare i tasti del suo piano.

-Coraggio. Andiamo a fare una passeggiata, ho visto che poco distante c'è un sentiero che porta alla spiaggia- propose, o meglio obbligò, Terumi alzandosi da tavola.

Tutti lo seguirono fino ad arrivare al mare e lo guardarono estasiati.

Goenji prese l'iniziativa e, togliendosi le scarpe e arrotolandosi i pantaloncini, si immerse nell'acqua fino alle ginocchia. Molti lo seguirono impazienti di provare l'ebrezza di un bagno notturno.

Gli altri rimasero a riva a godersi lo spettacolo della luna riflessa sulle onde e ad ammirare le stelle.

La calma non durò molto perché Fey iniziò a schizzare Tenma, che sua volta schizzò Tsurugi, che schizzò Shindou, che schizzò Kirino, che schizzò Kariya e via dicendo. Alla fine si trovarono tutti completamente zuppi ma felici. Anche chi non era entrato in acqua era stato coinvolto ed era bagnato fradicio

All'improvviso videro in lontananza due figure, una più alta e una un po' più bassa, ma indubbiamente femminili.

Quando riuscirono a osservarle meglio si accorsero che una era una ragazza all'incirca della stessa età dei ragazzi della Raimon mentre l'altra era decisamente un'adulta di più o mendo venticinque anni.

La ragazza più grande si accorse di loro e si avvicinò puntando loro la torcia che aveva con sé e riconobbe qualcuno perché esclamò

-Yuuto? Sei tu?-

Domenica sera
villa Nagai

-Allora ragazze, e Kazuki, per ora siamo solo noi nove, ma durante la settimana dovrebbe arrivare anche altre persone quindi non disperate. Questa è la villa della mia famiglia ma sentitevi libere di fare come se foste a casa vostra- annunciò una giovane adulta dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi con pagliuzze durate. Il suo nome era Misaki Nagai e stava ospitando alcuni conoscenti, o figli di amici di famiglia, nella sua villa per trascorrere del tempo piacevole e per fare nuove amicizie -per prima cosa proporrei di fare un giro di nomi e dire come siete arrivati in questa casa- continuò -io sono Misaki Nagai e, ovviamente, questa villa è dei miei genitori, quindi sono arrivata qui grazie a loro-

Alle sue parole, l'unico ragazzo del gruppo si alzò e si sistemò la sua giacca verde

-Io sono Kazuki Nagai e, come potrete facilmente riconoscere dal cognome, sono il fratello più piccolo di Misaki, quindi la villa è anche mia. Mi hanno obbligato a venire qui i miei genitori con l'intento di circondarmi di ragazze per trovarmi una fidanzata, ma state tranquille, a tutte voi manca qualcosa che a me, invece, fa impazzire- disse Kazuki mentre si rimetteva la sua fascia e sorridendo poi alle future compagne che lo guardarono divertite per la sua allusione.

Subito dopo si alzò una ragazza dai capelli castano chiaro con gli occhi, sempre castani, intenti a scrutare uno per uno tutti i presenti

-Io mi chiamo Aurora Parisi. Sono qui perché mio padre conosce i genitori di Misaki e, dal momento che lui lavora e non può portarmi in vacanza, ha chiesto il loro aiuto- spiegò la ragazza mentre si sistemava il suo vestitino bianco con lo scollo a barca.

A sentire quel nome un'altra ragazza, dal portamento fiero e la chioma rossa, prese la parola

-Wow Parisi? Tuo padre è Vittorio Parisi, ist'n it? Il diplomatico italiano trasferito in pianta stabile in Giappone?- affermò con sicurezza e, dopo un cenno di conferma e uno sguardo curioso da parte di Aurora, continuò -i'm Elinor Lancaster. I miei nonni mi stavano soffocando so, non appena avuta l'occasione, sono andata via di casa per respirare un po'. Ho sentito di questa piccola vacanza proprio da Misaki in quanto le nostre famiglie sono amiche di vecchia data, giusto?- chiese rivolta alla ragazza bionda che annuì.

Dopo che Elinor ebbe finito di parlare si alzò un brusio finché una giovane adulta dalla pelle scura e con un fisico invidiabile zittì tutti pronunciando quella domanda che stava passando per la testa ai presenti

-Lancaster? Intendi che sei la figlia di uno dei Lancaster? Una delle famiglie nobili più antiche della Gran Bretagna?- chiese la ragazza stupita. Quando aveva accettato la vacanza nella villa non avrebbe mai pensato di incontrare una nobile.

Elinor annuì fieramente ma poi, notando come la maggior parte di loro, avesse assunto un atteggiamento diverso da prima li tranquillizzò dicendo che poteva trattarla normalmente, non c'era bisogno di inchini o riverenze.

-Beh, io non sono ricca come questi qua che si sono appena presentati ma sono fantastica lo stesso. Mi chiamo Alice Kathrine Castle ma potete chiamarmi Alice. Abito in una cittadina poco lontano e avevo sentito che, per la prima volta dopo anni, qualcuno sarebbe entrato in questa villa azzurra. Incuriosita sono venuta a vedere e ho incontrato i genitori di Misaki. Parlando un po' con loro, a proposito salutameli quando li rivedi Misaki, hanno scoperto che facevo fatica a trovare una destinazione per una vacanza a un prezzo non troppo alto, come dicevo prima io non sono mica ricca, così loro mi hanno offerto di venire qui per due settimane senza pagare nulla per aiutare la loro figlia a gestire i ragazzi che sarebbero arrivati- spiegò Alice e Misaki le sorrise grata, probabilmente non ce l'avrebbe fatta senza di lei.

A quelle parole un'altra ragazza adulta volle presentarsi

-Io sono Ayaka Kobayashi e sono qui per un motivo più o meno simile a quello di Alice. Conosco i genitori di Misaki e Kazuki- iniziò a dire Ayaka portandosi una mano a sistemare i corti capelli castani e ricevendo un sorriso grato da Kazuki, finalmente considerato da qualcuno -da un po' di anni. Quando ero all'università, per pagarmi gli studi, ho svolto qualche lavoretto per loro e sono sempre stati molto gentili con me. Dopo essere diventato avvocato non ho avuto molte occasioni si svagarmi un po' quindi i signori Nagai mi hanno offerto due settimane in questa villa in cambio di aiuto nella gestione dei ragazzi – affermò Ayaka e tutti rimasero incantati dalle sue parole. Non che avesse detto chissà cosa ma il suo modo di fare aveva accalappiato tutti.

L'ultima adulta si risvegliò da quello stato di trance in cui erano caduti quasi tutti e iniziò a parlare

-Io sono l'ultima ragazza grande di questo gruppo. Mi chiamo Scarlett Colder, sono di origini inglese ma mi sono trasferita da piccola in Giappone. Ho saputo di questa vacanza dai miei fratelli che ne avevano sentito parlare da una di voi ragazze. Visto che sono convinti che non esca mai con delle amiche mi hanno obbligato a venire qui. Spero di poter andare d'accordo con tutti voi- concluse facendo un piccolo inchino con la testa e rimettendosi al suo posto.

A quel punto si alzò una ragazza di circa diciassette anni e, spolverandosi il vestitino rosa che aveva indosso, parlò

-Beh, ritornando a noi, le ragazze di cui voi dovreste prendervi cura, io sono Ritsuka Nishinomiya ma potete chiamarmi Rikka. Sono arrivata qui grazie a un passaparola. Non ero molto convinta di venire ma poi, mio fratello Kaoru mi ha convinto a parteciparvi. Non so come sarà questa vacanza ma vi avviso che non socializzo facilmente- dichiarò Rikka sorridendo e tornando a sedersi.

-Okay, l'ultima a presentarsi sono io. Mi chiamo Asami Rin Kirishima. I miei genitori volevo mandarmi in vacanza ma mio padre, fin troppo possessivo, non permetteva che andassi in un posto con ragazzi. Sentendo da un amico che un suo conoscente stava organizzando due settimane nella sua villa al mare in cui vi erano sopratutto ragazze, iniziò a informarsi e decise che sarebbe stato l'ideale. Quindi eccomi qui, spero di trovarmi bene- disse Asami con un gran sorriso.

Misaki spiegò la disposizione della villa e ogni ragazza fu libera di scegliere la camera che più gli piacesse.

Una volta sistemate le varie valigie si ritrovarono tutti in sala da pranzo e iniziarono a mangiare.

La conversazione venne da sé

-Allora Elinor, cosa si prova a essere una nobile?- domandò Aurora incuriosita. Lei era molto ricca ma era diverso dall'avere un titolo

-Honestly? Non è così bello. L'ambiente aristocratico è persino peggiore di quello dei benestanti. It's so sham da non sapere se chi hai davanti vuole solo conoscerti o programmare un matrimonio combinato. There are few unaffected people. Ho voluto prendermi una boccata d'aria e mi sono trasferita qui in Giappone- spiegò Elinor leggermente dispiaciuta. Aurora la guardò un po' con compassione e decise che avrebbe dimostrato alla rossa di essere onesta e leale.

Nel frattempo Kazuki iniziò a parlare con Asami, lui della sua fissazione per le arti marziali e lei della sua passione per il nuoto. Nella conversazione si intromisero Scarlet e Misaki.

Scarlet iniziò a discutere con Kazuki di Karate, sport praticato e amato da entrambi, mentre Misaki disse alla ragazza più piccola che, se voleva, dopo cena l'avrebbe accompagnata a vedere il mare. Asami accettò entusiasta.

Nel mentre Alice e Ayaka stavano discutendo del loro lavoro intanto che Rikka le ascoltava rapite. Provava a immaginarsi da grande, solare come loro mentre disegnava il suo ennesimo dipinto.

Alla fine la cena si concluse e tutti si ritirano in salone, iniziando a litigare sul film da vedere

-Io opterei per un bellissimo Horror- dichiarò Kazuki

-No way, io sono facilmente suscettibile. Perché non ne mettiamo su uno romantico?- propose Elinor

-Ah no! Sono allergica ai film d'amore- ribattè Asami

-Un poliziesco allora?- chiese Ayaka pensando già ai processi che ci sarebbero stati e, di conseguenza, ai discorsi pieni di pathos degli avvocati.

-Mh,non saprei. Secondo me una commedia è perfetto!- dichiarò Misaki

Alla fine tutti acconsentirono al genere ma si ritrovarono a litigare nuovamente per il titolo.

Misaki prese in disparte Asami e la portò fuori dalla villa.

Attraverso un sentiero secondario arrivarono in spiaggia.

Spensero la torcia e si goderono la bellezza del mare illuminato solo dalla luce della luna.

All'improvviso mentre camminavano sulla riva sentirono degli schiamazzi e illuminarono il punto da cui provenivano i rumori.

Misaki riconobbe immediatamente Yuuto, il suo amico d'infanzia.

-Yuuto? sei tu?- chiese stupita. Era una vita che non lo vedeva ma non era cambiato più di tanto in quegli anni. Soliti capelli con i rasta e soliti occhi cremisi coperti da un paio di occhiali

-Misaki? Sono passati otto anni dall'ultima volta che ti ho vista- dichiarò sorpreso Kidou. Da quello che sapeva, lei sarebbe dovuta essere in Spagna per gestire una delle filiali del gruppo Nagai.

-Oddio, sei proprio tu! E vedo che ti sei portato degli amici- disse dopo aver visto tutti gli altri ragazzi radunarsi vicino al suo amico -venite a casa mia ad asciugarvi. Ho un sacco di cose da dire e un paio di persone da presentarvi- continuò la bionda dopo aver fatto segno ai calciatori di seguirla verso la sua villa.

E così l'incontro che avrebbe cambiato tutti i piani si avvicinò inesorabilmente.

 

My little space:
Buondì a tutti!
Finalmente sono tornata. Scusate se il capitolo è un po' lunghino ma aveva bisogno di presentare per bene tutti gli oc che mi sono arrivati.
Per chi me l'ha mandato oggi non preoccuparti, lo inserirò nel prossimo capitolo visto che avevo già questo in stesura.
Allora? Cosa ne pensate dei nostri personaggi? E la storia? Secondo voi cosa accadrà quando le nostre ragazze, e Takeru, si incontreranno?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Okay, a parte gli scherzi, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che io sia riuscita a caratterizzare bene le vostre Oc, in caso contrario fatemelo sapere e provvederò subito a modificare il capitolo.
Vi avviso che ho intenzione di mantenere le iscrizioni sempre aperte per cercare di attirare sempre più persone. Inoltre è facile introdurre nuovi personaggi quindi se volete potete continuare a mandarmeli. Anche chi me ne ha già inviato uno può crearne altri.
Okay, ho finito, aspetto di sapere il vostro parere.
A presto, spero.
Bye,
#Angel

   
 
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