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Autore: littlepink6690    29/07/2019    3 recensioni
Raccolta di oneshot sulle possibili reazioni di Lena Luthor alla scoperta che Kara Danvers è Supergirl.
Ogni storia è separata dall'altra.
Ogni shot avrà il titolo dell'episodio dalla quale è stata estrapolata, ma anche puro allontanamento dalla storia in se!
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Mon-El, Samantha Arias / Reign
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lewis

Lewis

Lena e Kara sono sposate da circa 6 anni e hanno un bimbo di 5 di nome Lewis, nato dal grembo di Lena con i geni di Kara, grazie alla tecnologia della Luthor Corp. Dell’operazione di fecondazione se ne  occupò Alex, perché nonostante il tempo trascorso Kara non aveva ancora detto a sua moglie di essere Supergirl, nonostante il piccolo Lewis stravedesse per l’eroina di National City.

 

Oh andiamo Kara è solo una zanzara, devi semplicemente schiacciarla con le mani – disse sua moglie che continuava ad osservare quell’insetto insopportabile ronzare intorno alle loro teste. Una parola schiacciare con le mani, avrebbe fatto crollare casa loro.

Non dovremo chiamare mica Supergirl per una zanzara, mamma? – disse il piccolo Lewis ridendosela, mentre la bionda cercava un picchietto per ammazzarla.

Sfottete pure voi due, ma mi fa senso che poi mi si spiaccichi suoi palmi delle mani, uff – disse rassegnata, quando la picchiò contro il frigorigero, lasciando un segno di sangue sullo sportello.

Adesso pulisci, tesoro! – disse la mora guardandola con il suo tipico sopracciglio sollevato – A me fa schifo il sangue – disse guardando il piccolo ridere.

Certo amore – le fece la linguaccia e pulì il tutto non lasciando traccia.

 

Qualche giorno dopo

Dottoressa Luthor, stiamo provando a chiamare anche sua moglie, il piccolo Lewis ha avuto un collasso pochi minuti fa, lo stanno trasportando in ospedale – disse l’insegnante dall’altro capo del telefono di Lena.

Oh mio dio, Lewis – disse portandosi una mano sul petto, certa di poter avere un infarto – Arrivo subito!

Cosa succede Lena? – chiese Sam mentre vedeva il viso già eliterio della sua amica, farsi ancora più bianco dopo la chiamata.

Lewis, lo stanno portando in ospedale – si sedette e la guardò – Mi ci accompagni? – disse con le mani che le tremavano.

Certo tesoro! – disse avvicinandosi a lei e prendendola per le spalle – Andrà tutto bene Lena! Andiamo

Sam guidò verso l’ospedale e quando arrivarono circondò un braccio intorno alla vita di Lena per sostenerla; in accettazione chiesero di Lewis Luthor-Danvers e dissero che non potevano ancora vederlo.

Sono sua madre per la miseria – disse Lena infuriata, anche perché Kara non era lì con lei.

Ehi ehi – Sam le si mise dietro e la portò in sala d’attesa – Adesso richiamiamo Kara e Alex okay? Siediti – ricompose il numero di Kara senza ottenere risposta, poi chiamò Alex che rispose e chiuse la chiamata dicendo che si sarebbe precipitata da loro.

Quando Alex arrivò, finalmente un medico che aveva preso in cura il piccolo Lewis uscì dalla rianimazione a parlare con loro.

Dottore allora? Cosa ha mio nipote? – chiese in ansia Alex, affiancata da Lena e Sam.

Credo sia stato punto da una zanzara e forse era infetta, dunque ha messo in circolo qualcosa nell’organismo del piccolo! – disse.

Chi che cosa stiamo parlando? – chiese Sam.

Non sappiamo ancora, stiamo facendo delle analisi! – ammise.

Dottore mi scusi, ma richiedo un trasferimento in una sede dell’FBI, potrebbe trattarsi di un’epidemia – disse Alex, aveva un brutto presentimento.

Lo prepareremo per il trasferimento allora – disse congedandosi.

Potevamo portarlo anche nei laboratori della LCorp – disse Lena fulminando sua cognata.

Lena, non prendertela con Alex, se Kara non è qui! – disse difendendo l’amica.

Vorrei solo mia moglie qui, cosa potrebbe mai tenerla lontana da me in questo momento? – chiese disperata, mentre Alex si torturava le mani.

Sono sicura ci sarà una spiegazione – disse Sam.

 

Trasferito al DEO, il piccolo Lewis fu sottoposto a degli esami e diede i primi segni di risveglio.

Eccomi sono – disse Supergirl interrompendosi vedendo Lena nel  corridoio – Cosa ci fai qui?

Lewis, mio figlio – la supereroina a quel nome si voltò verso la stanza e riconobbe suo figlio.

Che cosa è successo? – odiava quella situazione, ma lo aveva sempre fatto per proteggere la sua famiglia.

Una zanzara – e in quel momento si maledisse di non averla ammazzata prima – aveva qualcosa in circolo che ha fatto collassare l’organismo di Lewis.

Supergirl – esclamò con una voce flebile – Sto sognando? – disse il piccolo guardando la sua supereroina.

No sono davvero qui! – disse avvicinandosi e sedendosi accanto a lui, percepì immediatamente la presenza di qualcosa nel sangue del piccolo: kriptonite – Come ti senti? – trattenne le lacrime, in quel momento era Supergirl, doveva infondere sicurezza al piccolo – Adesso riposati!

Si allontanò e percorse velocemente il corridoio, andando in sala conferenze dove, si trattenne dall’urlare.

Ehi sei qui! – disse Alex entrando nella stanza – Lena ha bisogno di te Kara! – disse sedendosi – E noi abbiamo bisogno di capire cosa abbia Lewis.

E’ Kriptonite, se solo avessi ammazzato quella zanzara prima che lo mordesse, è colpa mia – disse mordendosi il labbro trattenendo ancora le lacrime.

Cosa significa? – disse Lena entrando in sala, con un Winn agitatissimo alle calcagna. Muoveva un pad dove aveva letto i risultati delle analisi fatte sul sangue di Lewis – Sei tu la madre di Lewis? – disse sconcertata.

Sono io, sono Kara, Lena –disse senza aver più bisogno di mentire, era ovvio ormai.

Potete lasciarci sole? – disse sconcertata dal comportamento della moglie, vedendo i due amici uscire dalla stanza – Io non ho parole. Per prima cosa dov’eri quando ti hanno chiamato, per dirti che tuo figlio è collassato a scuola? Sai cosa- alzò la mano in un gesto di dissenso – non lo voglio sapere – incrociò le braccia sotto il seno – Perché tenermelo nascosto?

Lena l’ho fatto per proteggervi, per te e Lewis! – disse affrontando lo sguardo incazzato di sua moglie.

Proteggerci? Adesso come lo proteggo mio figlio? – disse fulminandola con lo sguardo.

Lena è anche mio figlio! – rispose.

Lo vedo bene che è tuo figlio, ma lo hai messo in pericolo e non ci hai pensato due volte, solo per nascondere la tua identità – sospirò – Ero tua moglie dannazione – gemette sfrustrata.

Che significa eri? – disse Kara non capendo, ma Lena non rispose – Andrò alla Fortezza della Solitudine a cercare un aiuto da Kalex –disse pronta a volare via.

Kara fa presto! – disse Alex entrando nuovamente nella stanza – Si espande in fretta!

Kara diede un ultimo guardo a sua moglie e volò via. Alla fortezza Kalex creò per Kara una soluzione per la Kriptonite che era entrata nell’organismo di Lewis. Kara ripartì e più velocemente possibile volò nuovamente a National City, ma quando arrivò al DEO, vide una scena atroce, Lena abbracciava il piccolo tra le sue braccia, piangendo disperata.

No, no Lewis – entrò nella stanza guardando Alex e Winn – Io ho fatto più presto che potevo, io

Va via – le urlò Lena, Kara passò la soluzione a sua sorella e si avvicinò a Lena che la spinse via – Ti odio! Non sei stata capace – singhiozzò.

Lena – ormai non c’erano più veli, anche Kara scoppiò a piangere, Supergirl questa volta aveva fallito. E aveva perso la cosa più importante che avesse. Crollò poggiata al muro, portò la testa tra le mani e pianse in silenzio.

Uhm mamma mi soffochi – Kara sentì la vocina di Lewis e pensò che se lo stesse immaginando. Nella disperazione non avevano visto Alex iniettare come ultimo tentativo il serio nelle vene del piccolo – Mamma! – Lena a quel punto scostò il viso di Lewis ed era sveglio che la guardava con il sorriso ereditato dalla kriptoniana.

Lewis amore di mamma – disse accarezzandogli il viso.

Mamma perchè state piangendo? – disse guardandola e poi vide Supergirl – Anche i supereroi piangono? – le chiese e Kara sollevò lo sguardo sul piccolo.

Non sono stata una brava supereroina Lewis – disse sollevandosi – Stavo per perderti!

Mamma ma sei riuscita a riportarmi qui – disse sorridendo.

Come fai a saperlo? – chiese Lena incuriosita.

Ho trovato il costume della mamma – rise.

Ficcanaso – ridacchiò Alex – Ci hai fatto spaventare! – disse baciandolo sulla fronte e li lasciarono sole.

Mamma scusa se non te l’ho detto! –disse rivolgendosi a Lena – Mamma però tu ci hai messo troppo a dirlo! – disse invece a Kara.

L’ho fatto per proteggervi! – disse accarezzando il viso del piccolo – Ho avuto paura!

Tu ci proteggi sempre sei Supergirl! E non devi avere paura di noi – disse.

Siamo una famiglia, e se hai paura lo si affronta insieme – disse Lena guardando sua moglie, dopo diverse ore, nuovamente negli occhi.

Andiamo a casa! – sorrise Lewis.

 

Una volta a casa, Lena mise a letto il piccolo Lewis, decisa a trovare un modo perchè non gli capitasse più niente del genere. Poi andò in salotto dove trovò Kara sul divano vestita con i suoi soliti abiti e sospirò.

Farò i bagagli domani – disse fissando un punto nel vuoto – Sono d’accordo con il passato!

Lena sospirò e si sedette accanto alla moglie sul divano: Kara cosa stai dicendo? – disse prendendole il bicchiere di vino che aveva tra le mani e lo poggiò sul tavolino lì davanti.

Lo capisco se vuoi divorziare, mi spiace solo per Lewis, non si merita una mamma bugiarda e assente! – disse socchiudendo gli occhi.

Kara ero arrabbiata, io non voglio chiedere il divorzio, non sei una mamma assente e Lewis ti ha già perdonato  – sospirò- E anche io! – disse aprendo appena la sua camicietta, dove sotto si vedeva il suo costume.

Lena non – la interruppe.

Nonostante qui ci sia una S che simboleggia la tua famiglia e la supereroina che sei,  sotto questo simbolo batte il cuore della mia eroina: Kara Danvers, mia moglie! – sorrise tenendo la mano sul petto della bionda e avvicinandosi a baciarla – Ti amo!

Lena, ti amo anche io! – sorrise e ribaciò sua moglie con estrema dolcezza.

Nuova shot per voi, spero vi sia piaciuta, l'ho elaborata nella giornata di oggi, chi avete immaginato nei panni del piccolo Lewis? Io non  so bene ancora che volto dargli. E nulla buona serata xoxo
  
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