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Autore: DGrey    06/08/2019    1 recensioni
Era sempre una pessima giornata il 13 Aprile.
La giornata più brutta per Luna Lovegood.
Il giorno in cui tutto le crollò addosso e la sua via cambiò per sempre...
«Mamma, Chi è Ben?»
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Luna Lovegood, Neville Paciock, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Luna/Neville, Luna/Rolf
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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«Grazie per essere venuti, comunque.» fece Hermione, mentre ripuliva il tavolo della cucina. «Sai, Dawn è qui da poco, è tutto nuovo per lei, è ancora intimidita dalla situazione, quindi abbiamo pensato che facendole conoscere bambini più o meno della sua età…»

«Certamente, avete fatto bene» La interruppe Luna con gentilezza «ci avrei pensato anche io»

Le due donne guardarono i bambini giocare da lontano, insieme a Ron che, come ci si poteva aspettare da lui, si era unito ai giochi. Avevano fatto subito amicizia, anche se la piccola Dawn sembrava confusa dai paroloni dei due gemelli e dal loro aspetto quasi identico.

Ma Luna era distratta, ancora una volta. Nel guardare i suoi figli, non riuscì a fare a meno di pensare a Lui. Si chiese se anche a lui sarebbe piaciuto discutere di parole nuove, se avrebbe mai imparato a volare, se come lei avrebbe creduto nell’esistenza di creature come i gorgosprizzi…

«Luna, tutto bene?»

Non l’avrebbe mai saputo…

«Si, certo, tutto a posto»

Hermione non sembrava convinta. Forse si stava chiedendo se fosse stato un errore mettersi d’accordo proprio per quel giorno, l’unico che si era dimostrato libero da impegni per quasi tutti.

Lorcan corse verso di loro, seguito a ruota da un tranquillo Lysander, un annoiato Hugo e un’intimidita Dawn.

«Posso avere un bicchiere d’acqua, zia?»

«Certo, tesoro, adesso te lo verso»

Forse aveva abbassato la guardia, forse era stanca per le mancate ore di sonno, o forse era semplicemente troppo stressata per fare attenzione ai dettagli, ma solo dopo qualche secondo di troppo Luna sentì uno sguardo penetrarle i ricordi.

 

«Benjamin Frank Longbottom, vieni subito qui!»

«Pestifero com’è, non puoi aspettarti che ti obbedisca così facilmente, Neville»

«Beh… uno ci prova sempre, nonna»

La festa stava andando bene, il festeggiato era intento a celebrare l’evento a modo suo, ovvero giocando come se non ci fosse un domani con lo zio Ron. Hermione teneva d’occhio il suo compagno, sperando che non succedesse niente, Harry, Ginny, Neville e Luna li guardavano da lontano, felici per la scena che si mostrava loro.

«Sono già passati due anni, il tempo vola» disse Harry a Neville, con una punta di malinconia. «Tempo qualche minuto te lo ritroverai diplomato ad Hogwarts con il massimo dei voti»

«Esagerato.» Rispose Neville, ritrovandosi però a sorridere «Almeno qualche ora facciamola passare…»

Il loro discorso fu interrotto da un agitato Ron, che guardava il piccolo in modo ansioso alla frettolosa ricerca di qualche segno di colluttazione.

«Non sono stato io, lo giuro.» Diceva agitato.

«Calmati Ron.» Gli intimò Hermione «E’ solo un po’ di sangue dal naso, può succedere.»

Luna si avvicinò con la bacchetta in mano, la puntò sul bambino e lanciò un incantesimo di guarigione.

Inspiegabilmente, non funzionò. Le due donne si stranirono.

«Non ho mai fallito un epismendo prima…»

«Forse è la bacchetta.» Disse Ginny incerta, venendo nella loro direzione «Aspetta, faccio io.»

Un altro incantesimo, ma il sangue non accennava a diminuire.

Ormai l’attenzione era tutta sul piccolo Benjamin. Ognuno di loro aveva provato, ma l’epistassi non sembrava fermarsi. Il sangue aveva ormai ricoperto bocca e mento.

«Va bene, facciamo alla vecchia maniera allora…» Hermione prese la situazione in mano. «Abbassa la testa, tesoro… così, bravo. Qualcuno mi porti dei fazzoletti, per favore...»

 

Luna si sentì violata nel profondo. Non sapeva chi fosse stato e se fosse intenzionale. Semplicemente non sarebbe dovuto accadere. Chiunque fosse, voleva solo che la smettesse e la lasciasse in pace. E soprattutto che non facesse domande.

«Sei triste per Ben?»

Una piccola voce la fece tremare.

Dawn la guardava dal basso del suo probabile metro e dieci. I capelli neri e lunghi le ricoprivano parte del viso, facendola sembrare ancora più inquietante di quanto una bambina potesse essere. Sembrava dispiaciuta. Troppo dispiaciuta.

Vide Hermione e Ron con sguardi sgomenti. Non se lo aspettavano. Forse neanche sapevano cosa fosse successo. Avevano solo capito che la loro figlioletta aveva detto un nome che neanche avrebbe dovuto conoscere.

«Io…» Hermione non sapeva che dire «… non sapevo… cioè, non ho detto nulla… mi dispia…»

«Devo andare, grazie per l’ospitalità.»

«Aspetta, Luna…»

«Scusami, ma devo proprio scappare. Lorcan, Lysander, andiamo dai.»

I gemelli non avevano capito niente, a parte il fatto che non era il caso di contraddire la mamma in quella situazione. Non osarono lamentarsi mentre Luna li prendeva per mano per andarsene in fretta e furia.

«Mamma…» chiese timidamente Lysander «Chi è Ben?»

Non ricevette risposta.

   
 
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