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Autore: Anonima Italiana    10/08/2019    4 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se, oltre a Giorgio, anche Riccardo avesse sfidato il divieto di Edoardo IV ai fratelli di sposare le sorelle Neville?
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anne Neville, Elizabeth Woodville, George Plantagenet, Isabel Neville, Richard Plantagenet / Richard III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Palazzo Reale, due giorni dopo
 
Re Edoardo era di nuovo nel suo studio, a occuparsi di tutti gli arretrati che per fortuna erano quasi terminati. Quel periodo era stato molto impegnativo, tuttavia per fortuna sembrava che le cose si fossero sistemate…se non alcune questioni familiari che lo angustiavano, e per le quali non riusciva a prendere una decisione.
Alcuni colpi alla porta risuonarono improvvisamente, scuotendolo dalla sua concentrazione; neanche il tempo di pronunciare per intero la parola “Avanti!” che Riccardo entrò di corsa, completamente trafelato e in evidente stato di sovraeccitazione. Il sovrano  previde immediatamente qualche movimentata novità.


- Edoardo, ti devo parlare- esordì Riccardo, che oltre a essere sovraeccitato sembrava pure stranamente emozionato.
-  Perdonami se ti interrompo ma è una cosa della massima urgenza e importanza-


- Su, parla- disse l’altro, pensando contemporaneamente “Sento puzza di Anna Neville”.

- Si tratta di Lady Anna? Sei riuscito a scoprire se sta bene?-

Il duca parve preso in contropiede.

- Ehm…come fai a saperlo?-

- Mio caro, ti conosco meglio di quanto tu creda- sorrise Edoardo, soddisfatto di averci azzeccato - Sei sempre stato fedele di carattere  e incline agli affetti; sei cresciuto con quella famiglia, è quindi normale che, nonostante tutto, ti interessi della loro sorte. Se vuoi aiutare in qualche modo la giovane Anna fai pure, anzi potrei io stesso prenderla sotto la mia protezione, visto che ribellandosi a suo padre ha dimostrato fedeltà alla corona….-

- Mi fa molto piacere sentire tutto ciò perché…vedi…io e Anna ci siamo sposati. Lei ora è la duchessa di Gloucester, Edoardo- lo interruppe Riccardo, “sparando” la notizia- bomba.
Il sovrano non credette alle proprie orecchie.

- COOOSA?! SPOSATI?! Ma che diavolo stai dicendo?!-

- E’ accaduto alcuni mesi fa, appena prima della rivolta. So che avrei dovuto parlartene prima ma avevo paura di mettere in pericolo Anna, e comunque c’è stata la rivolta…-
Sua Maestà era visibilmente arrabbiato: possibile che ognuno facesse come gli pareva?! Aiutare una donna in difficoltà era doveroso, ma sposarla era un altro paio di maniche. Anche se sospettava che questo matrimonio non avesse nulla a che fare con la semplice solidarietà.

- Sono senza parole- commentò guardando severamente il fratello - Anche tu ti sei sposato senza il mio permesso?! Come Giorgio!-

- Ti prego, ascoltami…- fece paziente Riccardo, ma Edoardo non era disposto a mollare tanto facilmente.

- E cosa pensavi di guadagnare mettendomi di fronte al fatto compiuto e facendomi passare per fesso?-

- Non pensavo di guadagnarci nulla. Ma sei stato tu a costringermi a prendere questa decisione- sbottò Riccardo che cominciava ad arrabbiarsi.

- Ah, e così adesso sarebbe colpa mia?!-

- Non sto dicendo questo…dico solo che se tu avessi provato ad ascoltare sia me che Giorgio forse molto di quanto accaduto ce lo saremmo risparmiati..-Edoardo si offese.

- Ma come?! Vi ho sempre ascoltati!-

Riccardo non si lasciò intimidire.

- No, non lo hai fatto davvero.  Se così fosse stato ci avresti perlomeno consultati prima di emanare stupidi “divieti”, io avrei avuto la possibilità di parlarti subito delle mie intenzioni (e ammetto che avrei dovuto farlo comunque). E forse anche Giorgio avrebbe avuto il coraggio di esporre le proprie intenzioni, si sarebbe sentito più considerato. Non hai voluto tenere conto dei nostri sentimenti, o di quello che pensavamo a riguardo. La tua esperienza persnale non ti ha insegnato nulla? Tu hai voluto sposare la donna che amavi contro tutti, perchè per noi avrebbe dovuto essere diverso?-

Mentre Riccardo parlava a Edoardo vennero  in mente all’improvviso due  episodi  avvenuto qualche anno prima: sposati da poco, lui ed Elisabetta avevano organizzato una festa all’aperto a cui ovviamente avevano partecipato anche i Neville. Durante la giornata, aveva visto Riccardo che mostrava orgoglioso alla giovane Anna un falcone che aveva allevato e addomesticato da solo; la ragazza però si era mostrata impaurita, timorosa che potesse beccarla. Allora suo fratello con molta pazienza le aveva mostrato come familiarizzare con l’animale, aiutandola a dargli da mangiare. Dopo alcuni tentativi Anna ce l’aveva fatta, ma quello che aveva colpito il sovrano era stata l’espressione di gioia del fratello minore mentre guardava la giovane esultare; dato soprattutto il suo problema alla schiena, la posizione che aveva assunto per aiutarla non doveva essere del tutto indolore per lui, ma egli non sembrava nemmeno farci caso, intento com’era a gioire per la felicità della sua amica.

Sempre durante quella festa, Giorgio aveva gareggiato con John Woodville in una gara di tiro con l’arco, perdendo per poco; non avendo un carattere molto sportivo si era allontanato di malumore, ma Edoardo poco dopo lo aveva visto di nuovo sorridente scherzare con Isabella che gli faceva i complimenti facendogli notare che comunque aveva mancato di poco il bersaglio.

Il sovrano dovette constatare di essere stato, riguardo ai due fratelli, poco attento e sensibile.


- E adesso, cosa dovrei fare secondo te?-

- Quello che vuoi, a questo punto. Ti avviso che a me poco importa di quale decisione prenderai, se vuoi posso rinunciare anche alla carica di Lord Ciambellano, al denaro e ad altro, ma se questo ci permetterà di vivere in pace lo farò volentieri. –

Riccardo ormai era veemente e aveva gli occhi che lanciavano fulmini.


- Ma ti avviso, se deciderai di prendere decisioni più gravi e vendicative, prenditela SOLO con me : puoi farmi e dirmi tutto ciò che ti pare, ma lascia stare Anna!-

Edoardo rimase nuovamente stupito: possibile che la piccola e insignificante Anna Neville fosse stata capace di accendere una tale passione?

- Non sarà necessario nulla di tutto ciò- rispose dopo qualche attimo di riflessione.

- L’Inghilterra ha bisogno di pace, e non credo di poterla mantenere senza riappacificare anche la nostra famiglia. Puoi portare tua moglie a corte, sarò lieto di salutarla ufficialmente come sorella e, se lo desidera, potrà avere il posto che le spetta come dama della regina. –

Riccardo, ancora su di giri per l’accorato discorso di poco prima, reagì con un moto di incredulità di fronte a queste parole
 

- E un’altra cosa: ho deciso di perdonare Giorgio. Ci stavo pensando da tempo ed ero indeciso sul da farsi  ma le tue parole oggi mi hanno fatto capire che questa è la decisione giusta. E vorrei che fossi tu ad andare da lui a comunicarglielo – Edoardo sorrise affabile, incrociando le braccia dietro la schiena.

- Che dici, pensi di riuscire a staccarti ancora un po’ dalla tua Anna?-Anche Riccardo sorrise, di rimando al fratello. E ancora meglio, si avvicinò e lo strinse in un caloroso abbraccio.

- Grazie, fratello!- disse semplicemente.Edoardo ricambiò, un poco commosso; poi congedò il fratello minore e ritornò al proprio lavoro, pensando che era bello sentirsi di nuovo vicino ai propri fratelli. Anche se Elisabetta non sarebbe stata per nulla d’accordo.
Il re d’Inghilterra, che in realtà prevedeva nuovi grattacapi (ma stavolta di natura coniugale) sospirò, pensando che comunque non si poteva sempre riuscire a contentare tutti. Qualcuno di scontento ci sarebbe sempre stato…

 (fine 19ma parte)

 
   
 
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