Layla soffre da tanto tempo.
Il suo cuore si è spezzato quando l’amore è scivolato via e ha lasciato il posto alla solitudine, alla malinconia e all’assenza.
Lei cerca da giorni, scava nel terreno con le unghie, si ferisce e sfiora talvolta i lombrichi umidicci e viscidi. Strappa le radici, ma non trova soluzioni. Uccide i fiori, ma non la vita.
Pensa spesso che non c’è nessun rimedio per un cuore spezzato.
Talvolta si arrende, talvolta cade e si rialza. È un’adolescente come tante altre.
È una fredda notte d’agosto quella in cui afferra il coltello da cucina, si sistema di fronte allo specchio e si incide il petto. Taglia via la pelle, smuove i muscoli, spezza le costole che rinchiudono i suoi ventricoli nella gabbia toracica.
Tira fuori l’organo che batte – e che ora non batte più.
Lo guarda e non capisce, nel suo ultimo disilluso istante: dove sono le crepe? Perché, se sta così male, non è davvero spezzato?
Finale alternativo, perché non ci facciamo mancare nulla.
Layla afferra il coltello da cucina e si precipita a casa di Edmund. L’ha lasciata e non può perdonarlo, per questo. Ha sofferto a lungo, ha versato tante lacrime dal sapore salato e adesso vuole sentire soltanto l’odore nauseabondo e aspro del sangue. L'acidità dell'omicidio.
Rompe – distrugge – la maniglia della casa di Edmund. Il sole è sparito oltre l’orizzonte e rimane soltanto il buio pesto, dentro e fuori.
Lo pugnala per cinquanta volte nello stesso punto; qualche millimetro in più, qualche millimetro in meno, non fa differenza. Gli lascia un buco vuoto, rosso e buio nel petto senza vita.
Ed è allora, solo allora, che sente il suo cuore tornare a battere.
Liberi di scegliere il finale che preferite, a me piacciono entrambi e per tanto ho deciso di metterli tutti e due, non riuscivo a decidermi. A presto. <3
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