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Autore: MiChiamanoLilith    19/08/2019    0 recensioni
Pucca e Garu sono cresciuti ma i loro sentimenti sono rimasti ancora vividi nonostante il tempo, nonostante la distanza, nonostante la crescita? Scopriamolo insieme!
Tratto dal testo:
D’altronde come si può pensare di amare una rosa senza apprezzare anche le sue spine?
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Troppe emozioni, era questo che Garu provava. La ragazza che aveva sempre rifiutato, che aveva sempre cercato di evitare fin da piccolo, ma che aveva amato come se ne ama di poca davvero di gente al mondo era lì nella sua stessa città.
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Nonostante tutti quegli anni che erano passati lui non smise mai di pensare a lei, si domandava spesso come si può dimenticare una persona che fin da bambino ti stravolge l’esistenza e che da un giorno all’altro scompare.
Un tornado felice, era cosi che la definiva.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garu, Nuovo personaggio, Pucca, Tobe
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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New York, 5:22 P.M.
- Si zio Linguini, tranquillo sto mangiando a sufficienza… cosa no che non sto mangiando poco… si… no zio stai tranquillo a breve ci vedrem…
La interruppe la voce dell’annunciatrice dell’aeroporto in cui si trovava.
- L’aereo A319 diretto a Shanghai è in arrivo, si prega i gentili viaggiatori di recarsi al check-in dell’area 2.
A sentire la voce dell’annunciatrice Pucca fece un balzo fino ad arrivare all’aria due dell’aeroporto per la paura di perdere l’aereo diretto nella città dove viveva ormai da tempo.
Da ormai svariati anni la nostra piccola Pucca abitava nella cosiddetta Grande Mela, New York, la città statunitense amata e bramata da tutti.
Si trovava lì da ormai qualche anno, proprio perché con grande fatica e dedizione riuscì a vincere una borsa di studio e ciò le permise di poter varcare il continente cinese in cui da sempre viveva insieme ai suoi amorevoli zii.
Inizialmente era molto titubante all’idea di partire proprio perché totalmente conscia del fatto che la sua vita sarebbe cambiata radicalmente e poi parliamoci chiaro la città in cui aveva vissuto da sempre ovvero Sooga, un piccolo villaggio nella periferia cinese, non poteva essere in alcun modo paragonabile alla grandissima New York, una città certamente povera di tradizioni, ma ricca di immense opportunità per i più ambiziosi.
E Pucca era da sempre appartenuta alla categoria delle persone ambiziose, sempre pronta ad affrontare ogni situazione con il suo irrefrenabile ottimismo.
Anche se d’altro canto erano stati i suoi stessi zii a volerle dare la possibilità di avere un’altra visione del mondo, una visione alla quale loro stessi non hanno potuto avere accesso proprio per riuscire a portare avanti la tradizione del ristorante cinese. In più non potevano sopportare più di vedere la loro amata nipotina sempre triste e rammaricata perché rifiutata perennemente dal suo amato ninja.
 
A breve sarebbe atterrata a Shanghai era molto agitata di tornare a casa, anche se era solo per qualche mese di vacanza, erano passati variati anni dall’ultima volta che era andata a fare visita agli zii e ai suoi amici.
Le sembrava tutto così strano era partita dal suo villaggio che era a malapena una bambina e stava tornando che era una donna trasformata, caratterialmente e fisicamente.
Una parte di lei aveva tanta paura, paura del suo passato, paura probabilmente della vecchia sé stessa che forse in fondo in fondo faceva ancora po’ parte di lei.
Mancavano ancora un bel paio d’ore di viaggio prima di arrivare a destinazione e Pucca barcollando tra i suoi pensieri, fece prendere a Morfeo il sopravvento e si addormentò sullo schienale del sedile dell’aereo su cui stava viaggiando.
Shanghai, 8:34 A.M.
Appena atterrò l’aereo Pucca scese e si diresse a recuperare la sua valigia imbarcata tra i vari bagagli dei passeggeri.
Nel mentre che cercava la sua valigia non si accorse che né stava prendendo una sbagliata, e se né uscì tranquillamente dall’aeroporto.
- ASPETTAAA
Urlò una voce alle spalle di Pucca, al che la ragazza si girò con uno sguardo intontito per via delle tante ore di viaggio.
Le si avvicinò un ragazzo molto alto, vestito in maniera abbastanza elegante con una strana cicatrice sulla fronte.
- Forse hai confuso le valige perché quella che hai preso sarebbe la mia.
Le disse con un bel sorriso, al che Pucca sgranò gli occhi sia per la figuraccia appena compiuta sia perché il volto di quel ragazzo non le era affatto nuovo.
- Ah, scusami tanto non me nè ero propria accorta.
Disse lei grattandosi la nuca.
- Tranquilla, cosa da nulla.
Al che il misterioso ragazzo prese la sua valigia e iniziò ad incamminarsi verso l’uscita dell’aeroporto, nel mentre Pucca rimase lì ferma a fissarlo non riuscendo a capire dove l’avesse già visto e chi potesse mai essere.
Sooga, 10:22 A.M.
Pucca guardava estasiata fuori dal finestrino del taxi come fosse cambiata così radicalmente Sooga, era impressionata dalla forte globalizzazione che in questi ultimi anni aveva preso piede nella sua piccola cittadina d’origine.
Appena scesa dal taxi varcò il portone del ristorante dei suoi zii e nel mentre che camminava per l’atrio del locale tutti la fissavano considerandola come una straniera mai vista prima d’ora da quelle parti.
Sicuramente c’è da dire che Pucca ha avuto una grande trasformazione nel corso della sua adolescenza, insomma non era più la piccola bambina con gli odango e con le curve e i lineamenti poco accentuati. Era diventata ormai una donna a tutti gli effetti, non portava neanche più gli odango ma preferiva portare i capelli sciolti con qualche boccoletto nascente alle punte preferiva, inoltre, indossare i vestiti che le fasciavano bene il corpo per accentuare le sue curve ma senza esagerare ovviamente.
Tutto sommato era quasi normale che le persone dentro il locale fossero incuriosite dalla figura di Pucca proprio per questo motivo la ragazza dai capelli corvini abbozzò un piccolo risolino.
Pucca si diresse verso la cucina degli amati zii che vedendola non poterono non piangere quasi dalla gioia.
- Come sei cresciuta piccola Pucca, ricordo che era ieri che per la prima volta assaggiavi i noodles la nostra specialità culinaria.
Disse Zio Raviolo commosso ed estraendo dal suo grembiulino da lavoro un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
- E’ vero cara nipote ti abbiamo lasciata che eri ancora una bambina ed ora sei nel fiore dei tuoi anni!
Affermò Zio Linguini guardando la nipotina ormai divenuta una donna.
- Grazie zii per tutto quello che avete fatto per me in questi anni, non potrò mai ringraziarvi abbastanza.
Disse Pucca sorridendo a trentadue denti.
- Ora se non vi crea troppo disturbo vorrei andare a riposare per qualche oretta, il volo è stato un po' turbolento e non sono riuscita a dormire molto.
Continuò la ragazza emettendo un piccolo sbadiglio.
- Certo nipotina cara vai pure nella tua stanza a riposare quando ti sveglierai ci sarà una scodella di noodles belli caldi che ti aspetterò.
Affermò zio Linguini.
Pucca sorrise pensando alla buonissima scodella di noodles che l’avrebbe aspettata al suo risveglio e con le pupille gustative deliziate da ciò, si diresse nella sua vecchia stanza.
 
 
Nel mentre nell’atrio del ristorante, in un tavolo un po' infossato verso le finestre alcuni amici sono seduti e discutono euforicamente mangiando i loro saporitissimi noodles.
- Ehi ragazzi avete visto quella strafiga che è appena entrata nel ristorante chissà chi è.
Affermò un ragazzo con i capelli a caschetto e dalla carnagione lievemente scura.
- Già e soprattutto cosa ci fa una così bella ragazza in un quartiere del genere.
Disse un altro ragazzo, mentre sorseggiava il suo thè caldo.
Nel mentre un altro ragazzo con gli occhi bassi, seduto allo stesso tavolo, continuò a gustare i suoi spaghetti stando in silenzio e dando poca importanza alle chiacchiere dei suoi due amici.
- Garu, tu non dici nulla a riguardo?
Lo stuzzicò l’amico con i capelli a caschetto e sfoderando un atteggiamento molto da sbruffone.
Il ragazzo alzò gli occhi dal punto in cui stava fissando ed assunse uno sguardo tra il divertito e il disgustato.
- Attento Abyo le pareti sentono tutto, ma Ching ancora di più.
Affermò Garu facendo diventare paonazzo l’amico Abyo e ridere invece l’altro compagno al tavolo.
- E poi.
Continuò il ragazzo dai capelli corvini.
- Non capisco perché devi sempre attaccarti alla carnalità di ciò che vedi e non hai sentimenti di ciò che provi. Invece di dire porcate, potresti provare a concentrarti di più sul tuo io interiore.
Concluse Garu tornando alla sua scodella di noodles.
Nel mentre Abyo, che aveva sentito si e no due o tre delle tante parole dette dall’amico, alzava gli occhi al soffitto con fare disperato.
- Amico mio caro hai quasi vent’anni quando ti deciderai a dare ascolto a qualcos’altro oltre che al tuo spirito interiore?
Affermò Abyo con un sorriso sornione rivolto all’amico.
Nel mentre Garu diventò tutto rosso dalla vergogna, fortunatamente alcuni ciuffi che gli uscivano dal cappuccio riuscirono a coprire una parte di quel rossore sul volto.
- E inoltre.
Continuò il ragazzo col caschetto corvino.
- Non dirmi che non hai provato nulla nel veder passare quella ragazza?
Nel momento esatto che lui pose quella domanda all’amico qualcuno da dietro lo tirò da un’orecchia, così forte da farlo ansimare.
- Cosa stavi dicendo caro fidanzatino mio?
Affermo Chiang una ragazza molto graziosa, con un chimono bianco e rosa addosso, ma che quando si arrabbiava diventava peggio di una furia e questo accadeva frequentemente nei confronti del suo fidanzato Abyo, il quale d’altro canto non faceva altro che apprezzamenti su altre ragazze piuttosto che preoccuparsi della sua di ragazza.
La ragazza stanca, lasciò la presa all’orecchio del suo fidanzato e si sedette al tavolo con gli altri ragazzi.
- Sono proprio stanca dei tuoi continui atteggiamenti da Don Giovanni, Abyo.
Affermò frustrata la ragazza, fulminando il proprio ragazzo con lo sguardo. Abyo nel mentre girò lo sguardo dall’altra parte fischiettando tra sé e sé.
La ragazza si ricompose e tornò a guardare gli amici.
- E bene sapete la novità?
- No, quale novità?
Affermarono i tre amici.
- Pucca è tornata, la nostra amica è venuta per stare qualche mese con noi.
Disse tutta contenta e sorridendo all’idea di poter rivedere la sua cara amica.
Nel tavolo cadde il silenzio, si sentivano ogni tanto solo le voci di Abyo e Chiang che litigavano per motivi futili.
Era in atto una lotta, una lotta interiore che qualcuno a sentire quelle parole non riusciva a contenere.
Garu si alzò dal tavolo e iniziò ad incamminarsi verso l’uscita del locale.
- Ehi Garu dove stai andando?
Chiese Abyo lievemente stupito. L’amico non rispose e continuò a camminare fino all’uscita del locale.
Troppe emozioni, era questo che Garu provava. La ragazza che aveva sempre rifiutato, che aveva sempre cercato di evitare fin da piccolo ma che aveva amato come se ne ama di poca davvero di gente al mondo, era lì nella sua stessa città.
E come si fa a rifiutare ed amare una persona allo stesso tempo?
Era questo che tormentava Garu ormai da anni, esattamente da quando la sua amata Pucca se n’è era andata dal villaggio.
Nonostante tutti gli anni che erano passati lui non smise mai di pensare a lei, si domandava spesso come si può dimenticare una persona che fin da bambino ti stravolge l’esistenza e che da un giorno all’altro scompare.
Un tornado felice, era cosi che la definiva.
Eppure molte ragazze avevano tentato di provarci con lui, una volta che Pucca se n’è era andata, la prima tra tutte Ring Ring, senza ombra di dubbio per fare un dispetto a quest’ultima, ma niente Garu si sentiva come assopito dai propri sentimenti e nutriva soltanto apatia verso il genere femminile. Nessuno era riuscito a fargli provare le stesse emozioni che riusciva a fargli provare pucca.
La sua vita ormai da vari anni si svolgeva così, nella la foresta incontaminata, dove era sempre vissuto, concentrandosi solo sulla sua vocazione di ninja.
—————————————————- Spazio autrice: Ciaoo a tutti, sono nuova di questo sito spero per quelli che l’hanno letta e che sono arrivati fin qui vittoriosamente che la storia vi sia piaciuta✨ Fatemi sapere magari anche tramite una recensione se per ora vi piace i vi incuriosisce, sarò molto felice di sentire le vostre opinioni ❤️ Al prossimo capitoloo :) _RedHead_MC
   
 
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