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Autore: Alone    28/07/2009    1 recensioni
E se Edward si innamorasse di un'altra....
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NELLA FORESTA

Edward era ancora disteso sul pavimento della sua stanza a fantasticare, quando la voce di Carlisle lo riportò bruscamente alla realtà: "Edward vieni di sotto!". Edward un pò stranito scese dalla sua stanza per raggiungere gli altri, che erano riuniti di nuovo nel grande soggiorno. Peyton lo accolse con un grande sorriso, che Edward ricambiò con un tuffo al cuore. Non appena Edward si fu accomadato in una poltrona vicino a Rosalie Carlisle prese parola: "Bene ragazzi ora che siete tutti qui vi dirò la decisione che abbiamo preso noi" ed indicò se stesso ed Esme "e i genitori di Peyton." Tutti rimasero in silenzio. Carlisle proseguì: "Bene...per i prossimi due giorni,ovvero per l'intero weekend,tutti i Vender rimarranno con noi,poi lunedì Dorian e Becca partiranno alla volta di Londra per finire di prendere le loro cose, invece Peyton starà con noi per un pò, prima che sia tutto pronto per il trasferimento della famiglia Vender a Forks! Ah e poi ovviamente lunedì iscriveremo Peyton nella vostra scuola, i documenti necessari ce li lascerà Becca prima di partire." Carlisle tradiva euforia e allegria per la notizia. Dopo alcuni istanti di silenzio Dorian disse: "Si,infatti abbiamo già trovato una casa a circa 1 km dalla vostra, quasi nel pieno della foresta, è un pò da risistemare ma nulla di impossibile. Poi prima di venire qui a Forks, Becca si è informata sugli annunci di lavoro, e ha trovato che cercano nella clinica veterinaria della città un nuovo veterinario per animali di piccola taglia,così lei è già sistemata. E per quanto riguarda me, Carlisle ha detto che parlerà con chi di dovere per farmi assumere come pediatra all'ospedale!" Dorian disse tutto così velocissimamente da sembrare un robot, evidentemente troppo entusiasta per prendere fiato. "Bene allora benvenuti a Forks!" disse Peyton in un tono decisamente poco convinto e poi aggiunse: "Posso uscire?" "Certo tesoro..." disse preoccupata Becca. Peyton uscì dalla porta che dava sul giardino del retro. Dorian cercò di seguirla per parlarle,ma prima che potesse fare un passo Becca lo prese per mano e disse: "Caro lasciala in pace,deve accettare la notizia. Sa che non cambieremo idea,Londra è davvero troppo rischiosa.Non vale la pena litigare,possiamo parlarne dopo,ma ora lasciala sola." Dorian preoccupato, ma dolce guardò Carlisle, che lo rassicurò: "Becca ha ragione.E' duro dover cambiare così la propria vita,ma ti assicuro che faremo di tutto per fare sentire Peyton di nuovo a casa!" Dorian parve risollevato. E dopo le parole di suo padre, Edward si alzò per seguire Peyton. I Vender apprezzarono il gesto, ma tutti gli altri Cullen lo guardavano interessati. Così Edward senza aspettare parole uscì dalla sala e corse subito nel girdino.
Difficile dire se il sole fosse calato visto le pesanti nubi,ma di certo non era ancora notte. Edward cercò con lo sguardo Peyton per tutto il giardino,ma non la vide. Poi sentì dietro di lui una voce: "Ehi Cullen che vuoi?". Si voltò e la vide scendere con un salto elegante ed aggraziato dal tetto della casa. "Scusami volevo solo sapere come stavi..." sembrava che le stesso chiedendo il permesso di essere interessato al suo stato d'animo. La risposta gli venne quando vide gli occhi di lei addolcirsi a quella frase. "Non sono arrabbiata con i miei,ma nemmeno felice...io amo Londra, là ho la mia vita e ti sembrerà strano ma ho anche degli amici.Ma so anche che la decisione dei miei è definitiva,però voglio essere di questo umore ancora per un pò se mi è concesso." Peyton pronunciò la frase con una tenerezza negli occhi,che Edward sentì uno strano ronzio nello stomaco e ancora più odio per questo Joshua che l'aveva fatta soffrire. Poi senza preavviso Peyton inizò a correre più veloce del vento, schizzando davanti ad Edward, il quale sapeva di essere molto veloce,ma era davvero possibile che lei fosse più veloce di lui? Senza ragionare si buttò al suo inseguimento.
Correvano talmente veloce che in pochi secondi erano già in mezzo alla foresta, su per una salita e poi un'altra,il vento gelido sulle loro freddissime pelli. Edward aveva oramai perso di vista Peyton,così si fermò tentando di rivederla con lo sguardo,ma nulla di nulla. Poi un fruscio da alcuni cespugli,un mano lo aveva preso e lo ricondusse ad una sfrenata corse. Edward era sorpreso,ma non si ritrasse poichè la mano era mormida e fredda,aveva il tocco di una libellula. Corsero in questo stato di pura estasi ed adrenalina per molto tempo, oramai il buio doveva essere calato, ed ancor più amplificato in mezzo alla selva. Ad un certo punto, Peyton riprese per mano Edward e con un balzo altissimo lo trascinò con sè sopra la cima di un albero altissimo.
"Sarà pure una piccola città,ma la vista da quassù è stupenda" dichiarò Peyton ammirando lo straordinario panorama naturale davanti a loro. Edward la guardava, bella, agile e forte,non vi era traccia di affaticamento anche dopo la lunga e veloce corsa. Poi lei riprese a parlare, ma questa volta lo guardò,ancora quel velo di dolcezza nei suoi occhi: "Sai quanto sono spaventata o frustrata inizio a correre...non è stato male però avere qualcuno con me questa volta" e sorrise. Edward la fissò, poi distolse lo sguardo e disse: " Mi fa piacere...domani ti farò conoscere Bella..." Perchè aveva aggiunto quest'ultimo particolare? Si sentì un idiota, ma poi si era risposto che era doveroso farlo, Bella era la sua ragazza, doveva sapere che c'era. O doveva ricordarselo lui? Peyton lo sorprese di nuovo: "Certo ne sarò onorata,voglio proprio vedere chi è la santa che ti sopporta!" e gli offrì un sorriso così luminoso che sembrava illuminare il buio della sera.
Scesero con calma dall'albero,agili,precisi nei movimenti. In un battito di ciglia furono di nuovo coi piedi per terra. Si avviarono di nuovo verso casa Cullen,ma stavolta ci andarono camminando. Edward si sentiva in colpa per Bella,lui era lì con la creatura più straordinaria della terra in mezzo ad una foresta buia,solo i loro respiri come rumore di sottofondo.
Edward poi azzardò: "Posso farti una domanda?" "Apparte questa" rispose lei con l'immancabile sorriso.  "Si apparte questa!" le disse ricambiando il sorriso. "Certo chiedi pure." "Da quando leggi nel mente degli altri?" Lei parve esitare,ma poi rispose: "Credo da sempre.Non so di preciso...a dirti la verità non ricordo nemmeno quando sono diventata vampiro...." Lui scosse il capo,poi lei proseguì. "Ho notato che anche tu leggi nel pensiero." "Si,ma questa abilità l'ho ereditata da quando sono vampiro....è stato Carlisle a trasformarmi,ma è una storia lunga...comunque non riesco a leggere nella testa di tutti...per esempio nella tua o in quella di Bella non riesco...." le disse in tono vago,come se non gli importasse. Peyton così rispose: "Io la mia mente la so chiudere....per quanto riguarda la tua ragazza non so cosa dirti..." erano sincere le sue parole. Edward continuò: "Come mai non ti ricordi di come sei diventata un vampiro?" Lei sembrò di nuovo esitare,ma poi concesse: "Non ne ho idea...ricordo solo una strada buia,dove mi ritrovai...e dal quel momento ero un vampiro,ciò che ero prima è un mistero. L'unica cosa certa che so è che ho sempre avuto questo!" Peyton si alzò i vestiti e mostrò sulla pancia piattissima vicino all'ombelico un simbolo. Sembrava un tatuaggio. Erano due cerchi vuoti uniti da una linea ondulata. "Strano tatuaggio" commentò Edward incuriosito e fortemente imbarazzato per aver visto la sua pancia. Peyton gli disse: "Guarda che non è un tatuaggio, me lo ha analizzato Dorian quando mi ha trovata, non c'è inchiostro sotto la pelle....sembra più un marchio." Peyton sembrò ad Edward stupita quanto lui.
Camminarono in silenzio per un pò, poi lei lo guardò e gli dichiarò: "Sai io credo di aver bevuto il sangue di qualcuno prima che Dorian mi trovasse quella sera di cui ti ho parlato prima..." Edward era sconvolto da così tanta sincerità ed intenerito per l'espressione che aveva assunto Peyton,la quale si mise subito a piangere. Edward senza ragionarci la prese e se la strinse al petto, le sembrò così piccola vedendola piangere. Lei tra le lacrime gli confessò: "Io non voglio essere un mostro...Mi ricordo che in quella strada avevo le mani piene di sangue,i vestiti sporchi....mi vergogno perchè quel sapore mi piaceva, del corpo che avevo sbranato non c'era traccia,sentivo però ancora il suo odore...a Dorian ci vollero ore per trascinarmi con lui,mi ha detto che ero famelica,avevo un sguardo folle....così mi disse che c'erano vampiri come lui e Becca che mangiavano solo animali, io mi unii a loro anche per trovare una famiglia....ecco perchè difendo gli umani,forse per tentare di riscattarmi....non ho mai voluto essere un mostro!!" e tornò a piangere sulla spalla di un Edward sempre più intenerito, la cullava dolcemente. E per confortarla disse: "Non sei un mostro". Rimasero così stretti per un tempo che pareva infinito,poi Peyton si allontanò da lui con gli occhi gonfi,ma almeno non piangeva più e disse ad Edward: "Sai per un attimo mi sembrava di essere tra le braccia di Joshua...gli assomigli,apparte il fatto che sei un vampiro." e tentò di sorridere. Edward così senza motivo le chiese: "Sei ancora innamorata di lui non è vero?" E lei: "Da morire....ecco perchè forse non voglio lasciare Londra,forse lui potrebbe tornare e aver cambiato idea...ma tanto oramai non ha più importanza...." il suo tono era dannatamente sincero, così Edward represse quelle farfalle che avevano vissuto nel suo stomaco durante quell'abbraccio. Tornò a pensare a Bella, ma poi Peyton riprese: "La nota positiva è che credo di aver trovato un amico" e gli sorrise. "Si certo..." cercò di dire Edward nella maniera più convinta possibile. Ma perchè provava quelle sensazioni? Lui aveva Bella per la miseria! Lui amava quella delicatissima mortale,era giusto essere solo amici con Peyton. Quindi, si convinse che era più che giusto rimanere solo amici. "Si certo!" ripetè con più energia.
Erano quasi giunti alla casa di Edward,scorgevano le luci della cucina ancora accese. Camminarono fino alla porta in silenzio,lei con le braccia incrociate, lui con le mani in tasca. Poi Peyton prima di entrare disse: "Senti Edward nella foresta...si insomma io..." ma prima che potesse finire la frase Edward disse: "Non una parola,stai tranquilla!". Lei sembrò sollevata così entrò in casa, Edward rimase un pò in giardino a ripensare alla sua serata e a godersi la gelida brezza sul volto, quindi rientrò in casa e chiuse la porta dietro di lui. 
  
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