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Autore: Saku88s    26/08/2019    6 recensioni
Questa storia parte dal momento che Sakura e Obito tentano di cercare Sasuke nelle dimensioni spazio-temporali (capitolo 685), mentre Naruto combatte e tiene occupata Kaguya. Ma nella ricerca dell'Uchiha, aprono un portale insolito e Sakura si trova risucchiata al suo interno, ritrovandosi in un mondo completamente diverso da quello che conosce.
Dal capitolo 1:
Sakura si mosse sul posto per poter vedere chi stava entrando, e si bloccò ad occhi spalancati nel vedere entrare proprio Sasuke, stavolta poté vederlo meglio, era più alto, più grande di qualche anno, più bello, e senza Rinnegan "Sa... Sasuke..."
Sasuke puntò lo sguardo su Sakura, ancora incredulo di vederla, anche se diversa da come se la ricordava.
Non era il Sasuke del suo mondo, e a quel punto pensò che quando Obito aveva percepito la presenza di Sasuke, aveva percepito il Sasuke sbagliato, ovvero quello di un altro mondo. Ancora adesso non si capacitava come fosse possibile aprire una dimensione del genere, da quando avevano iniziato a combattere contro Kaguya si erano ritrovati in mondi vuoti, con lava, neve e terreni deserti, ma non mondi abitati.
[SasuSaku][SasoSaku][NarutoShippuden!AU]
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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Due mondi



Incubi


<< Sasuke, taglia i fili! >> la voce di Sasori aveva urlato con urgenza.

Era immobilizzata dai fili di chakra di Kankuro, e sentendo chiamare Sasuke, aveva di conseguenza spostato lo sguardo verso quest'ultimo, attendendo la sua mossa. Infatti non tardò neanche per un secondo il movimento del compagno di Team, che aveva puntato due dita tra lei e il marionettista Sabaku, modellando il chakra in una lunga lama di fulmine, tagliando così i fili di chakra invisibili.

A quel punto Sasuke perse l'equilibrio, appoggiando una mano sul terreno con affanno.

Sakura, nel momento esatto che si sentì libera, non si accorse del movimento alle sue spalle, e improvvisamente fu colpita alla schiena da qualcosa di affilato e di notevole dimensione. Si ritrovò a guardare con orrore e incredulità in basso e vedere un grosso artiglio di chakra sbucare davanti a lei, Naruto l'aveva trapassata da parte a parte.

Sasori e Sasuke spalancarono gli occhi terrorizzati e preoccupati << Sakura! >> urlarono entrambi.

Naruto la alzò assieme alla sua zampa di volpe << Kankuro recupera Hinata e Gaara >>

Il dolore era lancinante, la ferita era grave, ma non per una come lei, che utilizzava il Byakugou. Il problema però si manifestò subito, quando si accorse di non riuscire a concentrare il chakra, era come se Naruto stesse usando qualche tipo di distorsione di chakra. Si era sforzata ancora per attivarlo, ma invano. Iniziò ad allarmarsi seriamente, appena sentì il sapore ferroso del sangue in gola, per poi fuoriuscire abbondante dalla bocca, colandole infine addosso. Lentamente si sentì mancare le forze, e l'unica cosa che desiderò fare era guardare Sasori, la persona che amava. Voleva dirgli qualcosa, ma il sangue le impediva ogni sorta di suono dalla gola, così le fu spontaneo allungare la mano verso di lui. Di solito non aveva paura, ma in quel momento era terrorizzata all'idea di morire, di non poterlo più vedere e non stare più con lui. Lo vedeva, era ancora a terra, debole, senza forze, probabilmente al limite della coscienza, ma fu sollevata di riuscire ad incrociare il suo sguardo, notando anche come lui provasse ad alzarsi, riuscendoci, ma a stento. Sembrava avesse mosso le labbra, ma non riuscì a sentirlo, era distante e forse lui aveva anche sospirato.

Sasori tentò di muovere le mani verso di lei, ma i fili di chakra non riuscirono a raggiungerla, subito dopo cadde in ginocchio sul terreno al limite della coscienza.

Incrociò di nuovo il suo sguardo, ma la vista si faceva sempre più annebbiata, e le forze sempre più a mancare. Ormai aveva perso troppo sangue, gli organi vitali colpiti erano ormai andati, era consapevole di quello che le stava accadendo. In quel momento le sembrò che la vita le passasse davanti, tutti i momenti belli e brutti le scorrevano velocissimi nella testa, fin quando non rimase più nulla, solo il buio più totale.


Sakura si svegliò di soprassalto, alzandosi anche con il busto, le era sembrato di soffocare, tanto che si era ritrovata a prendere un profondo respiro all'aria. Il cuore le batteva all'impazzata. Aveva fatto un orribile incubo, in pratica aveva sognato la morte dell'altra se stessa, era stato esattamente come aveva immaginato, quando Sasuke due sere prima le aveva raccontato l'accaduto. Le era anche sembrato tutto così reale, le immagini erano nitide, le sensazioni intense di terrore e paura, i sentimenti di Sakura, addirittura sentendo il dolore della ferita inferta, come se fosse stata davvero lì in quel momento. Era stato orribile. Ma come era possibile fare un tale sogno? Era stato assurdo, e davvero surreale. Dava la colpa allo stress emotivo, d'altronde stava vivendo in un altro mondo, quasi del tutto stravolto e al contrario. Era ovvio che il suo subconscio durante la notte aveva lavorato, facendole fare quel sogno elaborando il racconto di Sasuke.

Dopo un breve momento di ripresa, si accorse che era sudata. Non sapeva che ore fossero, faticava a capirlo dato che fuori dalla finestra era perennemente buio, dato che mancava il cielo. In ogni caso, dato che si era svegliata, decise di farsi una doccia, sia per togliersi il sudore di dosso, sia per riprendersi da quello stato sconvolto.


Quando ebbe finito, con l'accappatoio addosso aprì di poco la porta, sperando di trovare i suoi indumenti da Ninja puliti, e fu contenta di vederli davvero, appesi alla maniglia della porta. Non avrebbe messo un'altra volta quel vestito bianco.

Una volta che fu pronta, decise di uscire e scendere al piano terra. Non sapeva che ore fossero, e nemmeno aveva voglia di rimettersi a dormire, non dopo quell'incubo. Comunque constatando che era piuttosto riposata, pensò di aver dormito diverse ore, abbastanza per essere in forma per un altro giorno di viaggio.

Quando entrò nella grande sala con la lunga tavola, dove la sera prima aveva cenato con gli altri, notò apparecchiato per la colazione, ma nessuno in giro. Il tempo di pensare di essere da sola, che un paio di donne con il chimono fecero la loro apparizione con due vassoi di metallo tra le mani, con sopra teiere e tazzine.

<< Ben svegliata >> entrambe la salutarono cortesemente con un mezzo inchino.

Ricambiò anche lei.

<< Sei la prima, accomodati >> fece una delle due.

Le eseguì con calma, poi mentre una delle due le versava del Tè nella tazzina, notò entrare Konan nella sala.

<< Avrei giurato che il primo ad alzarsi sarebbe stato Sasuke >> sorrise.

Sakura la osservò sedersi dall'altra parte del tavolo << Che ore sono? >>

<< Le 5:15. Ti sei svegliata presto >>

In pratica si era svegliata mezz'ora prima del previsto, pensava anche peggio << Ho fatto un brutto sogno e mi sono svegliata >> le spiegò brevemente.

<< Capisco >> Konan soffiò sul Tè che le aveva versato una delle dame in kimono.

<< E te perchè sei già sveglia? >>

<< Quando Hidan non c'è non riesco mai a dormire bene, così mi sveglio prima >>

Non capiva, cosa c'entrava Hidan e il non riuscire a dormire?

Konan la vide guardarla confusa << Scusami, davo per scontato che lo sapessi, quando ti guardo vedo lei. Io e Hidan siamo sposati >> la informò con un altro sorriso.

Ah. Non se l'aspettava. Certo, non che sapesse esattamente che tipo di rapporto ci fosse stato tra i membri di Akatsuki, ma mai avrebbe pensato che Konan potesse stare con l'immortale.

<< Dalla tua faccia deduco che nel tuo mondo sia diverso >>

Decisamente.

<< Non ti chiederò nulla, ho capito che le cose sono completamente stravolte >> le sorrise comprensiva << E poi immagino che sarai stanca di raccontare sempre la stessa cosa a chiunque incontri >>

Era davvero una donna gentile e comprensiva << Grazie >>

In quel momento entrò Sasuke.

Sakura e Konan si voltarono verso il Ninja della Foglia.

<< Già sveglie? >>

Konan sospirò << Sì >>

Sakura si limitò ad annuire seguendo la sagoma dell'Uchiha, sedersi al proprio fianco.

Lui le diede un'occhiata valutando il suo stato emotivo, dopo la sera prima voleva essere certo che stesse bene << Tutto ok? >>

Era inevitabile che le sue guance si tinsero di rosso << Sì >> era vero, stava bene tutto sommato. Certo, i pensieri e le preoccupazioni rimanevano comunque, ma era più sollevata e aveva il cuore più leggero, non sentiva più la pesante angoscia dei giorni precedenti.

<< Sasuke, stanotte è arrivato un messaggio dal nostro informatore, tra le varie cose, ha detto che Fuu è stata avvistata nei cieli del Paese del Suono, nei pressi del vostro percorso, sembra che lei e anche gli altri Jinchùriki si stiano muovendo più del normale >>

Sasuke chiuse un momento gli occhi con un sospiro << Immagino. Yagura deve aver già informato di avermi visto >>

<< Dovrete essere cauti >>

Sakura iniziò a sentire un alone di preoccupazione addosso.

<< Lo saremo >>

Nonostante l'informazione, notava Sasuke piuttosto calmo, non le dava l'idea di nervoso e agitato, tutt'altro, era tranquillo, d'altronde aveva già pronosticato che sarebbe accaduto.

Infine entrarono anche gli ultimi due Doragon.

<< Tutti mattinieri oggi >> parlò Deidara nell'affiancare Konan.

Sasori si sedette dall'altro fianco della donna Doragon, osservando Sakura dall'altra parte del tavolo, incrociando per un breve istante il suo sguardo tranquillo.

Sakura notò lo sguardo del Ninja della Sabbia, anche lui sembrava assicurarsi che stesse bene, dopo quel Ti amo detto, probabilmente voleva che non si sentisse a disagio. Lo era? Un po', ma solo se ci pensava.

<< Deidara... >> lo chiamò Konan << Ieri non ti ho chiesto come sta Kurotsuchi >>

Il biondo la guardò << Sta bene, come sempre. Ora è a Konoha >>

Sakura si domandava se questa Kurotsuki fosse la ragazza del Ninja della Roccia << È la tua... >> non finì la frase, ma si fece capire.

<< Ragazza? Sì, lo è >> annuì il biondo.

Era incredibile come i membri di Akatsuki in questo mondo avessero delle relazioni, aveva sempre pensato che nell'organizzazione che conosceva lei, fossero tutti fissati con la distruzione, la sottomissione dell'intero continente e così via, ma non che provassero anche Amore, o se anche lo provavano lo dimostravano in uno strano e contorto modo. Per lei era ancora bizzarro, ma era comunque molto bello questo loro aspetto buono e sentimentale. E anche se quasi tutti loro avevano una compagna di vita, avevano deciso comunque di accompagnarla in quel viaggio pericoloso. Dopo i discorsi alla cena del giorno prima, aveva capito che loro portavano un rispetto enorme per l'altra Sakura. Aveva anche capito che niente e nessuno li avrebbe fermati, nemmeno il desiderare di stare accanto alla propria famiglia, tutti loro erano di una determinazione incredibile, comparabile a quella del Naruto che conosceva lei. Era anche per questo che la determinazione in lei era cresciuta, e nonostante non li conoscesse bene, e non era particolarmente legata ad alcuni di loro, voleva e avrebbe fatto ogni cosa per tenerli in vita, sarebbe stata con loro, al loro fianco, fino alla fine. Loro dovevano tornare dalle loro famiglie, e lei doveva tornare dai suoi compagni.

<< Vi ho fatto preparare delle provviste >>

La voce della donna Doragon la fece ridestare dai pensieri. Da lì a pochi minuti sarebbero ripartiti, e si sarebbero dovuti preparare come si deve, perchè al gruppo aspettava una giornata più delicata.

<< Grazie per l'ospitalità >> parlò Sasuke.

<< Ma figuratevi, voi siete sempre i benvenuti >>


Erano quindi ripartiti, Sasuke e Deidara erano davanti a lei, saltando di ramo in ramo, al suo fianco Sasori. Nessuno aveva parlato da ore, solo all'inizio qualche commento sul percorso e opinione di cosa potevano trovare oltre il confine.

Non era ancora mezzogiorno, ma Sasuke aveva deciso di fare una sosta in anticipo, prima di varcare il confine. Pensava che era meglio sostare quando erano ancora nel Paese della Cascata, era preferibile, più sicuro.

Erano quindi seduti su alcune rocce, coperti da un altura e alcuni alberi, in modo da essere meno visibili sia dall'alto che al suolo.

<< Le cuoche di Taki sono tra le migliori del continente >> commentò Deidara mentre si gustava delle polpette di pesce e verdure.

In effetti aveva ragione, il cibo di quel villaggio era squisito, e anche lei si gustava con piacere il pranzo.

<< Ascoltate ragazzi >> Sasuke attirò l'attenzione del gruppo << Appena entreremo nel Paese del Suono, dobbiamo essere ancora più cauti, se sanno che siamo in giro, avranno piazzato trappole e sensori di avvertimento. Vogliono sapere la nostra posizione, e dobbiamo evitare che la sappiano >>

<< Sarebbe tutto più facile se potessimo volare >> commentò Deidara.

<< Lo so, ma non possiamo rischiare di incontrare Fuu >>

Ma lei non capiva, come poteva essere un problema solo un jinchùriki, quando sia Deidara che Sasuke potevano volare, due contro uno dovrebbe essere tutto sommato vantaggioso per loro << Non capisco, perchè questa Fuu è tanto un problema? >>

<< Lei, come anche Naruto, è in grado di avvisare tutti gli altri Jinchùriki, sa usare un onda sonica in grado di viaggiare per centinaia di chilometri, vedila come una specie di vedetta >> le spiegò Sasuke.

Ora capiva.

<< A terra lei è svantaggiata >>

<< Ma hai detto che anche Naruto riesce a percepirci >>

<< Vero. Ma lui in modo diverso. Ha bisogno di attivare una modalità particolare per localizzarci, ed è limitata a una decina di chilometri, non può nemmeno tenerla sempre attiva, e per riutilizzarla ha bisogno di concentrare i chakra per diversi minuti >>

<< La modalità eremitica >> doveva per forza essere quella.

<< Esatto >>

<< Per quanto Naruto sia più pericoloso, abbiamo più possibilità al suolo di non essere visti >> questa volta parlò Sasori.

Aveva senso. In ogni caso, sperava vivamente di non doverlo incontrare.

A quel punto Sasuke si alzò dalla postazione << Ora finite di mangiare, tra poco ripartiamo >>


Erano dunque ripartiti, e appena entrarono nel Paese del Suono, Sakura notò quasi subito il cambiamento del territorio; c'era sempre la foresta, ma man mano che si addentravano diventava più cupa, fitta e scura. Le chiome degli alberi erano talmente coprenti che a malapena si vedeva il cielo, ma quei pochi raggi solari bastavano a sufficienza per poter vedere dove mettere i piedi. La flora sembrava sempre di dimensione maggiore ad ogni passo che facevano, mentre l'odore diventava più pungente e umido, quasi certamente creato dal muschio, da occhio medico le sembrava anche di aver scorto piante velenose. Le dava l'idea di un posto tetro, quasi le ricordava la Foresta della Morte nel Paese del Fuoco, ma questo di certo non la spaventava.

Sasuke all'improvvisò percepì del movimento sospetto alla loro destra, attivando poi lo Sharingan << Fermi >> ordinò al gruppo.

Così fecero, fermandosi su un paio di grossi rami. Si guardarono attorno in posizione di guardia.

<< A Sud >> li avvisò.

Sasori appoggiò una mano sulla pergamena di Hitetsu in attesa di vedere il nemico. Deidara fece lo stesso, mettendo le mani nelle bisacce con l'argilla. E Sakura afferrò un kunai portandoselo davanti.

Un fruscio di foglie attirò la loro attenzione, e infine apparirono diverse figure davanti a loro.

Sakura sgranò gli occhi riconoscendo benissimo alcuni di loro.

<< Ah siete voi >> Sasuke e gli altri Doragon si rilassarono.

<< Vi ho individuati con il Byakugan >>

Sakura si stupì di vedere Neji, Sai, Temari, la Mizukage e un altro che non conosceva. A quanto pare non erano nemici, dato che i suoi compagni di viaggio non erano più in guardia.

Sai spalancò gli occhi vedendo Sakura << Ma... sei viva? >> era però confuso di come fosse così diversa da come se la ricordava, era più giovane.

<< Non è lei >> Sasuke sospirò, stanco di doverlo spiegare.


Alla fine si erano fermati a fare una pausa, stavolta fu Deidara a spiegare il fatto di Sakura, lasciando increduli e senza parole quasi tutti.

Sakura aveva osservato ognuno di loro, contenta che almeno alcuni dei suoi amici fossero alleati anche qui. Vedere Neji in vita era rincuorante, lui e Sai la osservavano, d'altronde loro erano di Konoha e non doveva essere facile vedere un'altra Sakura. Temari sembrava piuttosto tranquilla, e si domandava cosa ci facesse lei in mezzo a quel gruppo, dato che i suoi fratelli erano dei nemici. La Mizukage, Mei, era taciturna, ascoltava e basta, come lo era anche l'altro.

<< Ma è assurdo >> commentò Sai.

<< Lo so, ma è così >>

<< Avete iniziato una missione suicida >> parlò quello sconosciuto.

<< Darui... >> prese parola Sasuke << Sappiamo cosa stiamo facendo >>

<< Non mi stupisco per niente che siate proprio voi tre a volerla aiutare >> parlò Temari << Siete sempre stati i Doragon più difficili da gestire >>

<< Per non parlare di quello che vi lega a Sakura >> aggiunse Mei.

Sasori fece una smorfia << Se avete finito di blaterare, noi dobbiamo proseguire >>

<< Non vogliamo intralciarvi, anzi >> parlò Darui.

<< Noi veniamo da Sud, dal confine con il Paese del Fuoco, abbiamo individuato Yugito e altri Ninja di Oto, sembra che si muova verso Nord, e fa domande su di te Uchiha, sembra che ti stia cercando, come se sapesse che tu sei in viaggio >> spiegò Mei.

<< Perchè lo sanno, abbiamo incontrato Yagura. Tutti loro mi stanno cercando >> rispose Sasuke.

<< E voi state proseguendo ugualmente? >> Sai era stupito << Siete pazzi? >>

<< Sai, è importante per noi >>

Sakura si sentiva a disagio, tutti la guardavano, si sentiva quasi giudicata, come se fosse colpa sua se stavano facendo questa missione.

Sasori notò i diversi sguardi che davano a Sakura, era infastidito << Non guardate lei come se ci avesse costretti, ci siamo offerti noi >>

Sakura osservò il rosso, grata per il supporto emotivo.

Temari lo guardò duramente << Hey Sasori, non ti agitare. Solo a guardarvi, proprio voi tre, immaginiamo che sia stata una vostra volontà >>

<< Ci sembra solo assurdo >> aggiunse Neji.

A quel punto intervenne Deidara << Perchè? Non è assurdo anche quello che fate voi? Andate dietro a persone che hanno perso il senno, cercate di convincere quei Jinchùriki e il loro alleati di fare pace con gli altri Paesi. Vi siete anche tolti il coprifronte, non rappresentate nemmeno i vostri Villaggi >>

Sasuke intervenne davanti a Deidara, fermandolo << Deidara calmati. Quello che fanno loro io lo rispetto, li capisco e condivido la loro visione >> spostò lo sguardo verso il gruppo di cinque componenti << Se potessi fare qualcosa per trovare una soluzione pacifica, la farei subito >>

Deidara fece una smorfia << Tsk >>

<< Sasuke è per questo che ti rispetto >> parlò Darui.

Sakura iniziava a capire qualcosa, ma non molto bene, aveva delle domande, ma ritenne di non farle adesso, le avrebbe fatte ai suoi compagni in un secondo momento.

<< Dove siete diretti? >> domandò sempre l'Uchiha.

<< Qui vicino, in un piccolo villaggio a Nord-Ovest, dobbiamo incontrarci con una persona fidata >> rispose Mei.

<< Vi lasciamo proseguire. Buona fortuna >> Neji si accinse nel partire.

Il gruppo, uno alla volta balzò su uno dei rami, Temari fu l'ultima, ma prima di raggiungere il gruppo si rivolse al gruppo dei Doragon << Se dovreste incontrare i miei fratelli... >>

<< Non ti preoccupare Temari, la mia intenzione non è mai stata di uccidere nessuno di loro >> la rassicurò.

Lei annuì con un mezzo sorriso, infine raggiunse il proprio gruppo.


Una volta che tornarono in viaggio, Sasori prese subito parola << Sasuke ancora non capisco come fai... Hinata ha ucciso Kiba, mentre Naruto ti ha portato via il resto del tuo Team, e tu pensi di volere la pace con persone come loro? Io non riesco ad accettare una cosa del genere... >> si fermò, facendo una smorfia infastidita << ...lui mi ha portato via Sakura >>

Sasuke lo guardò con amarezza << Capisco quello che dici, e sì, ho tanta rabbia e dolore quanto te, ma se provo a pensare che anche loro hanno famiglie e persone care, non riesco a pensare di uccidere anche il più spietato dei Ninja >>

Deidara intervenne << Ma certo, allora ci rimettiamo solo noi, loro possono ucciderci, mentre noi non possiamo fare nulla >> parlò con sarcasmo.

<< So che per voi e molti altri dei nostri Villaggi non capiscono, ma io credo che non sia davvero Naruto, o Gaara, o tutti gli altri, a essere crudeli. Quando Naruto era con l'eremita sulla montagna, era un ragazzino pacifico, sorridente e felice, il sigillo di Madara teneva a freno il Demone dentro di lui. Solo quando l'ha spezzato si è di nuovo scatenato. Sono convinto che la chiave del problema siano solo i Biju che hanno dentro >> spiegò la sua opinione.

Sasori si limitò in una smorfia, non era la prima volta che lo sentiva parlare così, aveva un certo senso, e infondo comprendeva la sua visione, solo che quando ripensava alla sua Sakura, non riusciva a vederci più nulla. Dannazione, lei era morta.

Sakura ammirava Sasuke in una maniera incredibile, il suo discorso era da Naruto, quello del suo mondo naturalmente, vedeva del buono anche nel più crudele dei Ninja << Che cosa fanno Sai e tutti gli altri insieme? >> si decise infine a chiedere.

<< Negli ultimi anni hanno messo su un gruppo per conto loro, non danno conto a nessun villaggio, ognuno di loro ha qualcuno che vorrebbe salvare. Sono anni che ci provano, Sai si è unito a loro solo l'anno scorso. Lui e Neji vogliono salvare Hinata, e anche se ha ucciso Kiba, pensano che le abbiano fatto il lavaggio del cervello >>

<< Che stronzata >> commentò Deidara.

<< Non sappiamo se sia vero o meno >> aggiunse ancora Sasuke.

<< Anche Temari, vorrebbe salvare i suoi fratelli >> parlò stavolta Sasori.

<< Dopo quello che è successo a Hinata, ho iniziato a pensare che ogni alleato che hanno i Jinchùriki abbia subito un cambiamento, Temari mi ha raccontato che Kankuro non era così otto anni fa, dopo aver incontrato suo fratello Gaara in una missione con altri Ninja è rimasto al suo fianco, lei non ha mai capito cosa sia successo >> spiegò ancora l'Uchiha.

<< Nessuno ha scoperto nulla a riguardo? >> domandò la kunoichi.

<< Ancora no, il gruppo di Darui ci sta lavorando, stanno cercando di capire cosa ci sia sotto, il loro informatore è un Ninja del villaggio di Numa, dove risiede Naruto, forse è la volta buona che riescono a scoprire qualcosa >>

La storia di questo mondo era più contorta di quanto non lo fosse già, e anche faticava a capirci qualcosa, ma aveva capito la visione di Sasuke, voleva che ci fosse la pace, niente più guerre e uccisioni. Era quasi surreale guardare questo Sasuke, era completamente l'opposto del vero Sasuke. Era bello poter osservare questo suo lato buono, era difficile anche non innamorarsi di lui, già era visivamente lui, bello come nessuno mai, con quel fascino da tenebroso, e poi si comportava da eroe, gentile e compassionevole. Era così perfetto. No. Scosse la testa. Non era il Sasuke che amava davvero. Lei amava quello stronzo, menefreghista e distaccato. Non era masochista, solo che anche lui una volta era sereno e gentile, - a modo suo -, ed era stato quando era così che si era innamorata di lui, e da allora non era più uscito dal suo cuore.

Deidara sospirò con resa << Non so come diavolo fai, ma ogni volta che fai questi discorsi, mi fai cambiare la mia visione su questa storia >>

Era ironico, anche il vero Naruto aveva la tendenza a far cambiare idee e visioni di pensiero a quelli intorno.

Sasuke poi cambiò espressione, facendosi più seria << Questo non toglie il fatto che non possiamo difenderci e farci uccidere >>


Alcune ore più tardi, nel pomeriggio, avevano parlato sempre meno, chiudendo il discorso di prima, riprendendo a viaggiare poi in silenzio per un po'.

Deidara annusò l'aria << Qualcosa sta bruciando, ma c'è anche un odore gassoso e roccioso >> si allarmò << Questa è- >>

<< Lava >> finì di parlare l'Uchiha. Si fermò, facendo fermare di conseguenza anche il resto del gruppo.

Sakura provò ad annusare l'aria, non sentendo nulla di quello detto dal Ninja della Roccia << Io non sento nulla >>

<< Io riesco a sentire e percepire ogni tipo di terreno, sono la mia specialità >> le spiegò il biondo.

Giustamente era un Ninja della Roccia, ed era Deidara, non uno qualunque. Aveva letto e studiato libri e pergamene sui Nukenin, e non era a conoscenza di questa sua capacità, era vero che mancavano sempre di tutte le informazioni, ma una cosa così ci sarebbe stata scritta. Le veniva il dubbio che i Ninja che conosceva lei, qui avessero, oltre alle loro abilità principali, anche altre capacità in aggiunta. Infatti anche Sasori era diverso, le sue marionette non le creava da persone vere, Hitetsu era marionetta costruita da lui, non era il Terzo Kazekage.

<< Non è Mei, è andata nell'altra direzione >> parlò l'Akasuna.

<< Non può essere nessun altro che Roshi >>

<< Chi è Roshi? >> domandò Sakura.

<< Il Jinchùriki del quattro code >> rispose Deidara.

<< Da dove proviene l'odore? >> domandò Sasori.

<< Proprio davanti a noi >> ancora il biondo << Non deve distare molto, forse quattro di chilometri >>

Se ci fosse anche Naruto con lui, a quest'ora sarebbe già davanti a loro, quindi era quasi certo che non avrebbero corso rischi << Proseguiamo il più silenziosamente possibile, andiamo a controllare >> parlò Sasuke.


Arrivarono nei pressi di un piccolo villaggio di mercanti, rimanendo all'interno della foresta, nascosti. Videro subito che il villaggio era in fiamme, con pozze di lava incandescenti ovunque, che squagliano ogni cosa sotto il loro flusso.

I quattro si irrigidirono sul posto, tentati nell'andare soccorrere alcuni abitanti urlare dal terrore, mentre scappavano da Roshi. Sakura provò a fare un piccolo scatto in avanti, era più forte di lei, come Ninja medico era suo dovere soccorrere e dare cure mediche alle persone indifese e ferite, ma il braccio di Sasuke le si parò davanti, fermandola.

Sasuke la guardò serio e mosse la testa in segno di negazione.

Era furiosa e frustrata allo stesso tempo. Aveva capito Sasuke, non voleva iniziare uno scontro, ma a quale costo?

Sasori toccò il braccio dell'Uchiha attirando la sua attenzione, per poi indicargli un altro punto.

Sasuke spalancò gli occhi, notando altri tre Jinchùriki; Han il portatore del Bijù a cinque code, Utakata quello da sei e Killer Bee quello da otto. Quattro di loro in un solo posto? Fin'ora non aveva mai sentito dire da nessuno di aver visto più di tre Jinchùriki tutti in una volta sola. E se ora erano lì, in quattro, a distruggere un misero villaggio di commercianti, per giunta i loro commercianti, voleva dire che la cosa era seria, non stavano a badare a nulla. Non solo Yugito stava interrogando e cercando informazioni su di lui, ma anche loro. Tutti i Jinchùriki lo stavano cercando per tutto il Paese. Lo aveva previsto, certo, ma vederli agire in quel mondo ossessivo nei suoi confronti lo sconcertava.

Deidara mosse la testa fulmineo verso l'Uchiha, aspettando di sapere cosa dovevano fare.

Sasuke gli fece segno di stare fermo e aspettare.

Sakura riconosceva solo Killer Bee, lo aveva visto a malapena durante la guerra, e non le faceva nessun effetto particolare. Solo quando lo vide infilzare un vecchio mercante, con una delle sue spade appuntite e affilate, ebbe un sussulto. Aveva visto Bee dire qualcosa ad uno degli altri Jinchùriki, ma essendo lontana non aveva sentito cosa avesse detto.

Sasuke ragionava. Non potevano affrontarli per nessun motivo, ma erano sul loro tragitto. Potevano aggirare la foresta, ma doveva prima assicurarsi dove sarebbero andati i nemici, non potevano rischiare di trovarseli di fronte. Quindi non rimaneva che aspettare e vedere in che direzione si sarebbero mossi. Così infine gesticolò ai tre compagni di viaggio di rimanere in attesa.


Solo pochi minuti dopo, i quattro Ninja nemici se ne andarono, muovendosi verso Sud, per fortuna in una direzione che al loro non interessava.

La kunoichi constatò che tutti gli abitanti erano morti, e si sentì delusa e impotente per non aver potuto fare qualcosa.

Attesero solo altri pochi minuti per sicurezza, per poter ricominciare a parlare.

<< Non potevi farci nulla >> le disse subito l'Uchiha. Aveva capito fin da subito le sue intenzioni, era ovvio che lei, essendo un Ninja medico, avesse questo istinto.

<< Lo so, però... >> fece una smorfia infastidita.

<< Tutti avremmo voluto intervenire >> le parlò Sasori, rassicurandola che non solo lei aveva avuto questo pensiero. Era uguale a lei anche in questo, naturalmente era un Ninja medico.

Se lo fece stare bene, non benissimo, ma ingoiò il rospo lo stesso.


Riuscirono quindi a ripartire, ancora una volta, sperando di non trovare altri intoppi e ostacoli. Nonostante le due fermate non previste, erano comunque a buon punto. Proseguivano saltando di ramo in ramo in mezzo a quella tetra foresta, ormai a pomeriggio inoltrato.

<< Se quattro di loro si sta dirigendo a Sud, almeno non dobbiamo più preoccuparci di loro >> parlò Deidara.

<< Vero. Ma ce ne sono altri cinque. Sappiamo solo che Yugito si muove verso Nord, c'è la possibilità di incontrarla >> rispose l'Uchiha.

<< Fuu sicuramente sarà tra le due città, in mezzo al nostro percorso, come diceva Konan >> aggiunse Sasori alle sue spalle.

<< Naruto, Gaara e Yagura non sappiamo dove siano >>

Sakura li ascoltava solamente, non aveva opinioni o idee a riguardo, non conosceva minimamente le possibili ubicazioni di questo mondo, soprattutto riguardanti Naruto e Gaara, per lei loro erano di Konoha il primo, e Suna il secondo. Solo pensare a loro due, aveva il magone in gola.

<< C'è una trappola >> Sasuke avvertì il gruppo, facendo segno davanti a loro.

La kunoichi notò delle ragnatele tra diversi alberi, in effetti era insolito, erano posizionate in modo strano. Seguì il gruppo, spostandosi a destra, deviando la trappola.

Il problema si presentò subito dopo, che appena evitarono quelle ragnatele, scattò un'altra trappola.

Sasuke non si spiegava come fosse accaduto, e pensò che forse le ragnatele fossero state messe apposta per essere viste e costringerli a deviare la strada, attivando la vera trappola << Merda >>

Un'improvviso sciame d'api verdi e nere si manifestò alle loro spalle.

<< Sono velenose! >> avvertì subito Sasori riconoscendo l'insetto.

Sakura appurò allarmata che lei e Sasori le avevano alle spalle, vicinissime.

L'Uchiha prontamente attivò il Susanoo per poter prendere al suo interno tutto il gruppo.

Deidara che era accanto a lui fu coperto subito, mentre Sakura e Sasori un attimo prima di essere scudati, furono punti, lei una volta al collo e lui due al braccio.

<< Non devono volare via >> gridò Deidara.

Sasuke sapeva che se fossero volate via, sarebbero andate ad avvertire la loro posizione all'allevatore di insetti, Shino. infatti aveva già intenzione di incenerirle. Katon. Un grossa palla infuocata prese in pieno l'intero sciame, bruciandole tutte.

Dopo essersi assicurati che fossero davvero tutte morte, Sasuke poté ritirare il Susanoo.

Sasori con mano ferma usò subito i suoi fili di chakra per estrarsi i due pungiglioni dalla pelle.

Nel contempo Sakura iniziava a sentirsi bruciare il collo, e a vedere annebbiato. Senza rendersi conto perse i sensi e crollò.

I tre si allarmarono, tutti pronti ad afferrarla con le loro tecniche. Sasuke fu più svelto, attivando solo il braccio del Susanoo.

<< Cazzo >> imprecò l'Akasuna, capendo che era stata punta anche lei.


Un attimo dopo erano al suolo, tra l'erba e la terra, intorno a Sakura, la quale era sdraiata e incosciente, con un inizio di shock anafilattico.

<< Sasori che succede? >> domandò Sasuke con preoccupazione.

<< Sembra in shock anafilattico >> parlò Deidara.

<< Infatti è così. La puntura di quell'ape è altamente allergica... >> Sasori analizzò il collo di Sakura, notando il punto colpito << … il suo veleno è letale se non curato >> vide diverse ramature verdi iniziare ad espandersi sempre di più sotto la pelle candida di Sakura. Si affrettò a tirarle giù la cerniera dello smanicato rosso, gliela aprì, facendola rimanere con la fascia che copriva il seno. La ramatura verde si stava dirigendo lentamente verso il cuore << Se raggiunge il cuore muore >> spiegò cercando di mantenere il sangue freddo. Doveva concentrarsi ed essere lucido, non poteva farsi prendere dall'ansia e l'angoscia di perderla.

Sasuke e Deidara spalancarono gli occhi allarmati.

<< In questo momento è in preda agli incubi, si dimenerà >> avvertì ancora lui.

<< Incubi? >>

<< È un veleno che fa soffrire la psiche mentale, ti tortura nel sonno fin quando il veleno arriva al cuore >>


Si trovava in un luogo arido e cupo, tra enormi alberi spogli, il terreno sabbioso, e il cielo oscurato da nuvole scure, il sole non era minimamente visibile. Non sapeva esattamente perchè era lì, sola. Si sentiva confusa.

E poi da dietro il tronco di un albero intravide una sagoma famigliare << Sasuke... >> era proprio lui, con lo Sharingan e il Rinnegan.

<< Mi stavi cercando? >> le parlò avvicinandosi.

<< Sì. Dobbiamo tornare da Naruto >>

<< Sono qui >>

La voce di Naruto le fece muovere la testa un po' confusa. Era lui, aveva tutto il corpo ricoperto di chakra della Volpe << Ma cosa ci fai qui? Dov'è Kaguya? >>

Naruto si fermò al fianco di Sasuke.

Notava i due guardarla inespressivi, senza parlare << Che succede? >> domandò ancora più confusa.

All'improvviso un varco spazio-dimensionale si aprì alle spalle dei due compagni di Team, da esso uscì Kaguya.

Lei si allarmò << Sasuke, Naruto, dietro di voi >> li avvisò.

I due rimasero fermi, e Kaguya si portò tra i due << I miei figli >> accarezzò i visi dei due con fare materno.

Lei sgranò gli occhi allarmata.

<< Ucciderò uno dei due >> le disse la Dea Coniglio, mentre guardava e continuava ad accarezzare con accuratezza le guance dei due Ninja.

<< Cosa? >> si agitò.

<< Ma sarai tu a scegliere >> le disse con un sorriso maligno.

<< No >> si rifiutava una cosa del genere << Io non... >>

Kaguya posò bruscamente la mano intorno al collo dell'Uchiha << Uccido lui >>

<< Nooo! >> urlò con terrore, con le prime lacrime sotto gli occhi.

<< Bene. Quindi hai scelto >> sorrise malvagia. Mosse quella stessa mano, lasciando il collo sull'Uchiha e portarla sveltamente su quello dell'Uzumaki, allungò le unghie in artigli affilati e sgozzò quest'ultimo in una frazione di secondo, facendo uscire fiotti di sangue.

Sakura sbiancò impietrita sul posto, sconvolta, con le lacrime solcarle le guance. Voleva urlare, ma qualcosa le impedì di farlo. Abbassò lo sguardo sentendosi soffocare sempre di più, notando un lungo braccio di sabbia provenire dal terreno, fermarsi sul suo collo con una mano. Gaara? Appena alzò lo sguardo lo vide al fianco di Sasuke, in veste di Kazekage, con un braccio in avanti e la mano a forma di pugno verso di lei << Per-chè? >> le risultava difficoltoso parlare. Provò a liberarsi dalla presa con le mani, ma la sabbia le scorreva tra le dita non riuscendo ad afferrare nulla.

<< Dovevo ucciderti quella volta nella foresta >> le disse con freddezza.

Parlava di quella volta che ci fu l'attacco a Konoha da parte di Orochimaru, diversi anni fa, ricordava bene quel giorno, aveva cercato di proteggere Sasuke da un suo attacco. Nemmeno il tempo di finire di pensare a quel ricordo, che sentì una lama affilata trapassarle la schiena, all'altezza dell'addome. Squadrò meglio, era la lama di una katana ed era avvelenata, era proprio nel punto dove era stata colpita da lui... << Sa- >> non riusciva più a parlare, e poi il sangue iniziò a fuoriuscire dalla bocca, gocciolando poi sulla sabbia che la soffocava.

<< Lo senti il mio veleno, ragazzina? >>

Sentì la voce di Sasori alle sue spalle, per vederselo apparire su un lato, in veste di marionetta umana, e quell'espressione fanciullesca ma vuota che solo lui aveva. Provò ad attivare il Byakugou, ma il problema era che non si attivava, era probabile che il veleno non le faceva usare il chakra, ricordava che era un tipo di veleno che paralizzava e ti faceva perdere i sensi lentamente, agonizzando per tre giorni.

Subito dopo il rumore del Chidori.

Sentì un dolore lancinante al centro dello stomaco, costringendola a tossire sangue mentre la sabbia continuava a soffocarla e colorarsi sempre di più di rosso. Alzò lo sguardo e vide il maestro Kakashi con una mano conficcata nel punto colpito. Era sempre più sconvolta, dolorante e shoccata da tutti questi colpi fisici ed emotivi.

<< Stavolta ti ho colpita >> le disse Kakashi con un sorriso soddisfatto sotto la maschera.

Non sapeva come faceva a essere ancora in piedi e viva, e soprattutto cosciente di quello che stava vedendo. Notò Kaguya andarsene da un altro varco, lasciando cadere a terra Naruto sopra una pozza di sangue. Piangeva, e stava malissimo, tormentata e afflitta da ogni tipo di dolore.

Sasuke e Gaara si avvicinarono a lei, proprio davanti, uno al fianco di Sasori e l'altro di Kakashi. Il Kazekage non mollava il pugno su di lei, anzi sembrava aver intensificato la stretta della sabbia sul collo. Kakashi le teneva ancora la mano nello stomaco, e Sasori aveva afferrato la lama della katana avvelenata e forzata a muoversi procurandole ancora più dolore. Infine Sasuke... la guardava, proprio negli occhi.

<< Sei inutile, debole e piagnucolosa >> le parlò l'Uchiha con freddezza << Nessuno ti vuole, tutti ti vogliono uccidere, non servi a nulla >> aggiunse con ancora più crudeltà.

Alla lunga lista di torture, si era aggiunta anche un'intensa fitta al cuore. Appena pensò a ciò, sentì il rumore di un altro Chidori, e subito si accorse di un'indescrivibile dolore acuto al petto, notando con orrore il braccio di Sasuke su di esso, con la mano conficcata all'altezza del cuore.

<< Non ti amerò mai >> le disse gelido.

Era al limite, e desiderava morire piuttosto che stare messa in quello stato, ma non sapeva perchè il suo corpo decideva di stare ancora in piedi, perfettamente cosciente. Era una tortura, una violenza continua, fisica, emotiva e psicologica.


<< Devo estrarle il pungiglione >> avvicinò le dita al collo, concentrando il chakra in fili.

Proprio in quel momento il corpo di Sakura si mosse, preso da spasmi incondizionati.

<< Tenetela ferma, devo essere preciso, poche mosse sbagliate e il pungiglione sprofonda >>

Deidara usò l'argilla per immobilizzarle gli arti a terra. Sasuke invece le teneva ferma la nuca con l'aiuto dell'argilla del biondo.

Sasori iniziò l'estrazione, con estrema cautela e precisione. I fili di chakra che emanava dalle dita si collegarono con il pungiglione. E proprio quando aveva iniziato, Sakura mosse la testa involontariamente, tentando di liberarsi dalla costrizione di fermo.

<< Merda >> imprecò Sasori fermandosi.

<< Non riesco a tenerla perfettamente immobile >> Sasuke si sforzava nel tenerle bloccata la testa.

<< Sono gli incubi che la fanno agitare in questo modo >> informò il rosso << Sasuke riesci ad usare la tua Arte Illusoria anche se è incosciente? >> provò a dire << Dovresti tenerla calma fin quando non le anniento il veleno, a quel punto gli incubi svaniranno >>

<< Non lo so, non l'ho mai fatto su qualcuno dormiente. Ma ci provo >> si sistemò meglio, e subito le aprì una palpebra con le dita e attivò lo Sharingan, usando poi l'abilità dell'Arte Illusoria.


Sakura sentiva il veleno di Sasori intorpidirla ormai ovunque, ma sentendo ancora chiaramente i punti colpiti con un certo dolore intenso. La sabbia di Gaara ormai intrisa di sangue avvelenato sul suo collo, la lama affilata di Sasori ancora lì sul fegato, la mano di Kakashi ancora nel suo addome, e quella di Sasuke sul suo cuore. Loro erano sempre lì, a guardarla gustandosi con piacere la sua agonia. Non era possibile che fosse ancora viva, eppure... era lì.

Improvvisamente una luce abbagliante illuminò ogni cosa, tutto divenne bianco e accecante. Fu costretta a chiudere gli occhi.

Quando provò a riaprirli notò la luce farsi sempre più soffusa, fino a scomparire. Notò subito di essere tutta intera, pulita, con nessun segno di violenza. E poi alzò lo sguardo davanti a lei, vide i quattro Ninja che prima la stavano torturando davanti a lei, in piedi ad un paio di metri, e anche Naruto subito dopo affiancare Kakashi << Cosa- >> si bloccò notando le loro espressioni diverse, serene e tranquille.

Kakashi si fece avanti e le si portò davanti con un evidente sorriso sotto la maschera << Non ho più niente da insegnarti, sei diventata un Ninja eccellente >>

Era stranita, un attimo fa le aveva perforato l'addome, e ora era tornato normale, era di nuovo il suo maestro. Lo vide farsi ancora avanti iniziando a diventare trasparente, e le passò attraverso percependo un'ondata d'aria calda. Le aveva lasciato una rassicurante sensazione. Non sapeva cosa fosse successo, un attimo prima stava subendo violenze e torture, e ora questo? Tornò ad osservare davanti a se, quando vide Gaara muoversi e fare un passo verso di lei.

Il Kazekage le fece un sorriso accennato e un mezzo inchino, quasi regale e delicato << Nutro una profonda ammirazione per te, grazie per tutto quello che hai fatto e continui a fare >>

Anche lei lo ammirava, aveva fatto un cambiamento impressionante negli ultimi anni, divenendo uno dei Ninja più lodati e rispettati del continente. Lo vide farsi ancora avanti, e divenne trasparente, e come il maestro Kakashi le passò attraverso. Stessa identica sensazione. Era incredibilmente piacevole e rilassante, annullava tutta l'angoscia e il dolore di prima.

E poi Sasori.

Lo vide essere avvolto da una strana aura rossastra per qualche secondo, e lo vide magicamente cambiato, non era più una marionetta, ma una sagoma umana, era rimasta affascinata dall'immagine di trasformazione.

Il Ninja della Sabbia si portò avanti con un mezzo sorriso soddisfatto sulle labbra << Mi hai sconfitto, brava. Sei una ragazzina straordinaria, incredibilmente potente >>

Non sapeva cosa pensare di lui esattamente, aveva ricordi ben nitidi su di lui nella sua versione di marionetta umana, ma così, in carne e ossa era piacevole, le dava l'idea di umanità. Anche lui diventò trasparente e le passò attraverso, lasciandole ancora una volta quella sensazione di piacevole.

Toccò poi a Naruto, facendosi avanti.

Stavolta era nella sua veste normale, con i suoi indumenti arancioni e neri, niente chakra della volpe, le sorrise a trentadue denti come solo lui sapeva fare, di conseguenza la fece sorridere, contenta di vederlo così com'era.

<< Sakura, torna nel nostro mondo, abbiamo bisogno di te. Abbiamo l'umanità da salvare >>

Stava per dirgli che sì, sarebbe tornata, ma si limitò ad annuire con determinazione mentre lo vedeva svanire, e infine passarle attraverso anche lui. Chiuse gli occhi un momento godendosi di nuovo quella piacevole sensazione.

Quando li riaprì, vide rimanere solo Sasuke, uno davanti all'altra.


Deidara aveva assistito Sasori estrarre il pungiglione con estrema precisione e senza problemi dal collo di Sakura << E ora? >>

L'Akasuna sapeva di non avere un antidoto pronto per quel tipo di veleno, e anche cercando le piante giuste e riuscendo a ricavarne la cura, rischiava di metterci troppo tempo, era quasi certo che sarebbe morta prima. Per questo non gli rimaneva che l'unica altra soluzione. Si morse la punta del pollice. Tecnica del richiamo.

<< Cosa fai? >> domandò il biondo.

Da sotto la mano di Sasori comparse un piccolo scorpione rosso scuro << Le inietto dell'altro veleno >>

Deidara spalancò gli occhi allarmato e confuso << Che cosa? >>

<< Sakura non ha tempo di aspettare che io elabori un antidoto, morirebbe prima che io lo riesca a finire >> prese in mano il piccolo animale e gli afferrò accuratamente la coda.

<< Ma il veleno del tuo scorpione- >>

<< È il più letale di tutti i veleni >> finì la frase << Vero. Ed è talmente potente e letale che riesce ad annientare tutti gli altri veleni >> mosse la mano libera verso lo zaino da viaggio << E io non girò mai senza il suo antidoto >> aggiunse prendendo fuori una fialetta con un ago incorporato.

<< So che sei un esperto di veleni, ma sei sicuro di quello che vuoi fare? >>

Annuì << Ho solo trenta secondi per darle l'antidoto dopo averle iniettato il veleno >> spiegò. Avvicinò il pungiglione dello scorpione al punto colpito dall'ape e la punse. Subito si notò come la diramazione verde iniziava a cambiare colore in un rosso scuro, fluiva veloce.

I secondi iniziarono a scorrere.


Sakura lo vedeva stranamente rilassato, era dai tempi del Team 7, prima del suo allontanamento che non vedeva quel lieve sorriso sereno. Solo a guardarlo la rincuorava e rasserenava. Stava per dirgli qualcosa, ma lo vide muoversi, così serrò le labbra in un batter d'occhio.

Fece due passi verso di lei, accorciando la distanza ad un metro << Ti sto aspettando >>

Attese in silenzio, aspettando che dicesse qualcos'altro, ma nulla. Non capì se la sua frase fosse riferita al fatto che lo stava cercando tra le dimensioni, o se fosse riferita che l'aspettava in senso diverso, magari amoroso... Lo vide infine fare un passo verso di lei, e a differenza degli altri le andò addosso in un abbraccio avvolgente. Spalancò gli occhi stupita. Non fece in tempo a ricambiare che lui svanì lasciandole un benessere quasi commovente. Si rese conto infatti di aver lasciato scorrere una lacrima su una guancia.


<< Sasori che stai aspettando ancora? >> gli domandò Deidara con una certa ansia.

27

Sasori osservava il suo veleno mangiare l'altro veleno, doveva assicurarsi che venisse annientato tutto.

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<< Sasori! >> lo richiamò ancora lui con più allarmismo.

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Sasuke era immobile e concentrato sull'occhio di Sakura, aveva ascoltato i due compagni, e si fidava di Sasori.

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<< Cazzo Sasori! >> stava per muovere le mani per afferrare l'antidoto dalla sue mani.

Sasori era rigido, in tensione, ma concentrato ad osservare con estrema accuratezza il percorso del veleno. Aveva quasi annientato l'altro, doveva essere sicuro che non ne rimanesse nemmeno una goccia.

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E poi appena vide solo il rosso, niente più verde, si affrettò a iniettarle la cura, all'altezza del cuore. Conosceva molto bene il suo veleno, bastava solo un secondo di ritardo per essere fatale, ma sarebbe stato ugualmente fatale se fosse rimasta anche solo una goccia dell'altro. Aveva dovuto rischiare, e sperare che un Ninja medico come Sakura avesse la capacità di resistere a quel secondo in più.


Nemmeno il tempo di riprendersi da quello stato emotivo bellissimo, che vide l'immagine del luogo cambiare magicamente; gli alberi colorarsi, facendo sbocciare dei fiori di ciliegio di un rosa intenso, la sabbia sparire tra i fili verdi d'erba e il cielo schiarirsi in un azzurro limpido. Chiuse un momento gli occhi, respirando a pieni polmoni l'aria fresca e profumata.

Appena li riaprì vide che l'ambientazione si sgretolava in milioni di gocce colorate andare verso l'alto.


<< Sta facendo effetto >> Sasori tirò un sospiro di sollievo.

Deidara tornò a respirare dopo la tensione di un momento prima << Mi hai fatto prendere uno spavento >>

Sasuke smise di usare l'arte oculare, e osservò l'operato dell'Akasuna << Sapevo che ce l'avresti fatta >>

Il Ninja della Sabbia accennò un sorriso sollevato.

<< Ormai è il tramonto, a questo punto ci accamperemo qui. Lei ha bisogno di riposare >> parlò L'Uchiha.

I due annuirono. Sasori a quel punto riprese i due lati dello smanicato di Sakura e fece per ricoprirla << Domani lei starà già bene >>

In quel momento Sakura aprì gli occhi, un po' intontita. Si accorse dei tre attorno a lei, ricordandosi dove fosse. Stava per chiedere cosa fosse successo, ma si accorse prima che aveva la maglia aperta, e che Sasori aveva le mani su di essa. Arrossì violentemente e le fu istintivo buttare la mani addosso a lui e spintonarlo all'indietro << Ma che diavolo stai facendo? >> si alzò con il busto e si coprì subito, imbarazzata che quei tre l'avessero vista mezza nuda.

Sasori era caduto all'indietro e sorrise quasi divertito alla sua reazione.

<< Sakura, lui ti ha salvato la vita >> le disse Sasuke.

Le ha salvato la vita?


Diversi minuti dopo erano accampati davanti ad un piccolo fuoco. I tre avevano spiegato l'accaduto alla kunoichi, la quale si era sentita dispiaciuta per averli fatti preoccupare e anche per aver fatto perdere altro tempo. Sasuke come suo solito l'aveva rasserenata dicendole che poteva capitare anche a lui o a Deidara se fossero stati al suo posto.

<< Vado a circondare l'area con i sensori d'allarme >> Sasori si era infine alzato dalla postazione.

<< Siamo nel Paese del Suono, è meglio che posizioni anche i miei >> parlò Deidara.

<< Sì, è meglio >> annuì il rosso.

Sakura vide i due membri di Akatsuki sparire in mezzo alla foresta, così rimanendo sola con Sasuke. Quest'ultimo era seduto sul tronco affianco al suo, mentre guardava il fuoco. E subito pensò all'incubo/sogno che aveva fatto un'ora prima; aveva capito che la parte “incubo” era stata frutto del veleno, ma la parte finale, quella bella, era stata manipolata da Sasuke. Si domandava come facesse a saper cosa far dire alle persone che stava sognando << Sasuke... >>

Lui voltò lo sguardo verso di lei.

<< Hai visto cosa stavo sognando? >> gli domandò seria.

<< In parte >>

Rimase un momento in silenzio.

<< Ho capito, tutti loro in qualche modo hanno cercato di ucciderti, e quei ricordi ti sono rimasti impressi nella mente >>

Infatti, aveva pensato anche lei la stessa cosa, tutti loro avevano provato ad ucciderla in passato, o di recente come il maestro Kakashi, anche se non era quello vero, in più aveva rischiato di vedere morire Naruto quando gli avevano estratto il Bijù. Il veleno aveva giocato sui suoi sentimenti e traumi profondi. Era sempre stata forte, aveva già superato quegli eventi, Naruto a parte, Gaara che aveva tentato di ucciderla in quella foresta anni fa, Sasori avvelenandola e trafiggendola nello scontro assieme alla vecchia Chiyo, Sasuke che aveva tentato di trafiggerla con il Chidori sul ponte, e infine il maestro Kakashi il giorno prima assieme a Lee. Non aveva più pensato a quegli eventi, forse qualche volta in momenti di riflessione, ma stava bene, erano comunque tutti Ninja, e gli scontri erano all'ordine del giorno, non ne aveva fatto un peso, anzi, andava avanti, affrontando altre battaglie. Ma nel profondo, quei ricordi, quei momenti, erano sempre stati dentro di lei, in un angolo remoto del suo cervello, e il veleno aveva preso proprio quei momenti per distruggerla tutta in una volta.

<< Quello che ti ho fatto vedere io- >>

<< Li hai fatti parlare tu? >> lo interruppe.

<< Sì, li ho fatti parlare in base alle cose che sapevo, ma percependo anche qualche frammento dei tuoi ricordi con ognuno di loro >> riprese a guardare il fuoco.

Non aveva idea che lo Sharingan potesse percepire dei ricordi nell'Arte dell'Illusione, o sì?

<< Avevi bisogno di calmarti >> aggiunse.

Lo aveva capito infatti, e doveva essergli riconoscente di aver messo fine a quell'incubo terribile << Grazie >> accennò un sorriso sincero. Come sempre Sasuke riusciva a essere rassicurante, gli infondeva sempre sicurezza e serenità. E come ogni volta che si soffermava a guardarlo, i sentimenti per lui tendevano a venire fuori, infatti si era ritrovata incantata con un leggero rossore sulle guance. Dannazione. Distolse lo sguardo sul fuoco davanti a se, sospirando e soffocando i sentimenti.

Sasuke spostò di nuovo lo sguardo su di lei, e ripensava a quei frammenti di ricordi che aveva intravisto nella sua testa; alcuni terribili e dolorosi, altri davvero molto belli e felici. Aveva scorto anche qualcosa dell'altro Sasuke, oltre a vedere il suo volto sereno di quando era un dodicenne, aveva visto anche quegli occhi iniettati d'odio, sanguinanti, e freddi. Comprendeva meglio la sofferenza di Sakura, ma anche la determinazione che aveva di volerlo salvare, ma soprattutto l'amore che aveva per lui. Lo aveva fatto sentire strano, non riusciva a descrivere cosa avesse provato, ma credeva in Sakura, o anche nel Naruto che aveva visto insieme a lei, voleva pensare che sarebbero riusciti a salvarlo, per questo aveva fatto dire all'altro Sasuke “Ti sto aspettando”, voleva dire più cose, e lasciava a lei intendere cosa e come.

<< Siamo ben coperti >>

La voce di Deidara interruppe i pensieri dell'Uchiha << Bene >>

Deidara poi si affiancò a lui, con una piccola mappa in mano << Sasuke... in base alla nostra posizione, il Tempio è a mezza giornata... >>

Lui osservò la cartina e indicò con l'indice un punto su quest'ultima << Proseguiremo sempre per la foresta... >>

Sakura spostò quasi involontariamente lo sguardo su Sasori, mentre gli altri parlavano sul percorso, lo vide seduto sul un tronco mentre si guardava il braccio. Notò che aveva anche lui delle punture, si allarmò, anche se non capiva come fosse ancora vivo, così si alzò per andare nella sua direzione.

Lui si accorse della sua sagoma davanti al fuoco << Dovresti stare seduta o sdraiata a riposare >> le disse subito lui.

Lei si sedette al suo fianco << Sono io il Ninja medico, so cosa posso e non posso fare, e riposerò dopo. Tu piuttosto... >> indicò il suo braccio << Come fai a- >>

<< Sono immune ai veleni >> le rispose subito.

Era una novità, essendo umano aveva pensato che fosse come tutti gli altri, ma d'altronde doveva immaginare che se non era fatto di legno e meccanismi, doveva avere altre abilità diverse. Ma comunque non la sorprendeva più di tanto, infatti ricordava più che bene che lui era stato un esperto di veleni anche nel suo mondo. Appunto perchè era umano, esigeva comunque cure mediche, immune al veleno o no << Fammi vedere il braccio >> gli parlò con la premura da Ninja medico.

Non aveva bisogno di cure, le punture sarebbero passate in un paio di giorni e il veleno si sarebbe disperso fino a sparire in quattro giorni, ma volle lasciarla fare, un po' per avere la sua compagnia, cosa che gli mancava molto, e un po' per accontentarla. Spostò il braccio verso di lei, la quale subito glielo afferrò con una mano, mentre con l'altra aveva iniziato ad emanare chakra verde. La guardava mentre gli faceva sparire le punture. Era inutile, quando se la trovava così vicina, il suo cuore prendeva a battere più forte, incontrollato. Si dette subito un contegno, spostando lo sguardo.

<< Scusami per prima >> gli disse mentre terminava le cure.

<< Per cosa? >> riprese a guardarla.

<< Per averti spintonato, ho reagito male. Anzi dovrei solo ringraziarti >>

<< Non fa nulla >>

<< Davvero, grazie. Mi hai salvata la vita >> era seria. Se non ci fosse stato lui a quest'ora sarebbe morta.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa esistente, anche impossibile, per lei. Poteva non essere la vera Sakura, ma era comunque sempre lei. A quel punto il suo sguardo si ancorò al suo << Te l'ho detto, non morirai... fin che ci sarò io >>

Subito riconobbe quello sguardo innamorato, e ruppe immediatamente il campo visivo, con un leggero disagio. Non si era dimenticata della sua dichiarazione, e in quel momento quelle due paroline risuonarono nella testa.

Sapeva di averla messa a disagio, non l'aveva fatto a posta, gli era venuto da guardarla in quel mondo e dirle quella frase da eroe, senza rendersene conto. Voleva rimediare << Grazie per le tue cure >>

Stranamente tornò tutto normale. Annuì con un lieve sorriso.

Sasori notò ancora i segni sul suo collo, erano meno evidenti, naturalmente ci voleva qualche ora prima che sparissero completamente, più che altro voleva accertarsi che non avesse reazioni allergiche << Hai controllato i segni? >> le domandò. Avendole dato l'antidoto un secondo dopo al normale tempo di assunzione, poteva esserci un minimo rischio di reazione allergica.

<< Sì, però non riesco a toglierli con il mio chakra >>

<< Perchè non si tratta di una ferita o un veleno comune, i segni spariranno in poche ore, ma hai controllato che non ci siano reazioni allergiche o altri sintomi? >>

Aveva controllato poco prima, le era sembrato tutto a posto << Non ho nulla >> per quanto lei fosse un Ninja Medico competente, e avesse una buona conoscenza sui veleni e antidoti, non conosceva il veleno del suo scorpione.

<< Sei sicura? Se dovessi avere una sorta di problematica al veleno, devo saperlo, dovrei darti dell'altro antidoto >>

Ok, era quasi certa che non avesse problematiche, ma era proprio quel quasi a infastidirla, non riusciva ad avere la certezza assoluta << Forse dovresti controllare tu >> gli disse infine << Sei tu l'esperto di veleni >>

Annuì.

Sakura spostò un po' il colletto della maglietta per dare modo di far vedere meglio i segni.

Sasori appoggiò un paio di dita sul collo, e le toccò la pelle, sopra i segni, li controllò tutti, uno per uno, fino a fermarsi alla clavicola << Devo controllare anche quelli sul torace >> l'avvisò.

<< Sul serio? >> domandò con un po' di imbarazzo.

<< Sì >> non capiva, perchè si imbarazzava?

<< Magari mi puoi spiegare cosa devo controllare, così faccio da sola >> provò a dire. Era imbarazzante doversi spogliare, esporre il seno, ok, non era nuda sotto, aveva la fascia nera, ma era comunque troppo intimo.

Oh. Giusto. Non aveva pensato che fosse imbarazzante per lei, lui era sempre stato abituato con la sua Sakura, non c'erano mai stati problemi di quel genere << Sakura, so già come sei fatta, ti ho già vista nuda... >> … forse suonava troppo imbarazzante.

Arrossì violentemente, pensando che lui, Akasuna No Sasori della Sabbia Rossa e membro di Akatsuki, l'aveva vista nuda. Se lo raccontava a qualcuno nel proprio mondo si sarebbe scompisciato dal ridere.

<< Ok, scusa, non volevo proprio dire questo >> si passò la mano dietro al collo con un lieve imbarazzo << Ascolta... è una situazione medica, non devi fraintendere >> provò a dirle.

Lo sapeva benissimo che voleva solo controllare i segni del veleno, ma era lo stesso un po' imbarazzante. Sapeva anche di potersi fidare, infondo più di una volta si era dimostrato gentile e premuroso, non c'era nulla di male infondo << Ok >> annuì con ancora un leggero rossore sulle guance. Quindi si portò una mano sulla cerniera dello smanicato e la fece scorrere verso il basso. Si aprì un po' l'indumento, cercando di tenersi coperta dagli altri due.

Dall'altra parte del fuoco, Sasuke e Deidara li notarono, erano girati di profilo entrambi, uno davanti all'altra, lei si spogliava davanti a lui, il quale la guardava.

<< Che stanno facendo? >> domandò innocentemente il biondo << Non vorranno forse... >> si interruppe facendosi capire.

Sasuke notò Sasori appoggiare e toccare la pelle del torace di Sakura, facendo scivolare le dita. Sapeva che lo stava facendo per verificare la situazione degli effetti del veleno, ma a vederli così, sembravano intimi, gli sembrava di vedere Sasori con la vera Sakura, quando a volte si erano messi da una parte e si facevano tenere carezze. Non lo avevano più infastidito da anni, e neanche in questo momento, non gli creava disagio, solo che era strano << Le sta controllando i segni del veleno >> rispose tranquillamente, mentre tornava a guardare la cartina.

Sakura sentiva le dita di Sasori scivolare sul petto, fino ad arrivare sulla parte superiore del seno, fermandosi lì, dove finivano le ramature. Doveva ammettere che aveva un tatto delicato, era gentile, e aveva cercato di non essere invadente. Nessuno l'aveva mai toccata così, sopratutto vicino a punti così intimi. Le aveva creato un senso di disagio, certo essere toccata così non le facilitava le cose, ma era soprattutto perchè era a conoscenza che lui la guardava con occhi innamorati. Non poteva farci nulla, e nemmeno lui, e lo comprendeva davvero, ogni volta si trovava a dispiacersene.

<< Fatto. È tutto a posto >> tolse le dita schiudendo un po' le palpebre e deviò abbassando lo sguardo sul fuoco.

Si chiuse l'indumento osservando la sua espressione amara sul volto. Ogni volta che si trovava vicino a lui, si accorgeva di quanto lui infondo soffrisse, lo vedeva che si sforzava con tutto se stesso di non darlo a vedere, ma ormai sapendolo, ci faceva fin troppo caso. In un certo senso lui era come lei, sofferente per amore, anche se in due situazioni e circostanze diverse << Grazie Sasori >>

Lui annuì silenziosamente.

Sakura a quel punto si alzò dalla postazione, e prima di andarsene gli rivolse ancora la parola << Andrà meglio >>

Sasori alzò lo sguardo, incrociando il suo, notandola fargli un premuroso sorriso. Era dolce e gentile, e in qualche modo riuscì a farlo stare un po' meglio. Infine le accennò un lieve sorriso anche lui.





~~♥~♥~





Ciao Ninja ♥

Non ho molto da dire su questo capitolo, diciamo che serve più che altro per spiegare alcune dinamiche del mondo parallelo, servirà per capire meglio il prossimo capitolo. Spero di aver fatto capire bene la situazione, se avete domande non esitate, così posso capire cosa non vi è chiaro e magari rispondere ai quesiti nel prossimo capitolo.

Volevo poi chiedervi se mi conviene alzare il Rating in rosso, perchè le scene violente ci sono, - anche se non tante -, e non so se sono da arancione o rosso.

   
 
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