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Autore: hideyourface    29/07/2009    3 recensioni
"La cosa peggiore, forse…era che non se ne pentiva affatto. Nonostante tutto, c’era qualcosa di…giusto nei baci che si erano scambiati, nel calore tranquillizzante dei loro corpi vicini. Quasi sentiva di aver atteso per anni solo quel momento, e tutto ciò che di brutto avevano passato era solo servito ad acuire il piacere del tanto sospirato cedimento."
Fic a 4 mani scritta con una grande amica, sui due grandi chitarristi dei Malice mizer. Yaoi, Manaxkozi Ok, forse non è proprio romantico, ma non è poi così erotico, almeno non per ora O_O
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Közi, Mana
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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NA: Saaaaalve

NA: Saaaaalve!!! Si lo so, vado lenta come non mai a postare, ma sto aspettando che la mia amica aggiorni e preferisco mandarvi i capitoli meno spesso ma con un lasso di tempo + regolare piuttosto che lasciarvi ancora mesi in attesa, chiedo perdono T_T

Anche se in realtà non siete così in tanti a leggerla, questa fanfiction… non so perché ma le ManaxKozi non sono molto popolari….oh, invece lo so perché.. è tutta colpa di Gackt T_T

e vabbè, spero che almeno voi non ci abbandonerete *_*

 

 

-------------

 

 

Conoscendo Kozi, Mana sapeva di non poterlo abbandonare in casa da solo nemmeno per un istante in quelle condizioni. Kozi già non era in grado di vivere in maniera sana quando era in forma, figurarsi così. Dopo pranzo, verso le tre del pomeriggio, Kozi mostrò evidenti segni di stanchezza e Mana preferì lasciarlo tranquillo nella sua stanza.

Avrebbe tanto desiderato lasciare a Kozi tutto il disastro da sistemare, ma il suo senso estetico inorridiva alla vista di tutto quel disordine, e il suo senso igienico necessitava di un bagno in una vasca che non fosse piena di residui alimentari e contenitori di alcolici.

Indossò un paio di vestiti di Kozi –non avrebbe rischiato di sporcare i suoi per quell’idiota-, e si mise a lavorare.

Mentre buttava in un sacchetto tutti i frammenti di vetro e le bottiglie, pensava a come si era evoluto il rapporto fra di loro. Non avrebbe mai pensato di arrivare a tanto.
La cosa peggiore, forse…era che non se ne pentiva affatto. Nonostante tutto, c’era qualcosa di…giusto nei baci che si erano scambiati, nel calore tranquillizzante dei loro corpi vicini.
Quasi sentiva di aver atteso per anni solo quel momento, e tutto ciò che di brutto avevano passato era solo servito ad acuire il piacere del tanto sospirato cedimento.
Scosse la testa, mentre cercava di togliere le macchie di alcool e cibo dal pavimento; non è che ora fosse tutto sistemato, affatto…meglio non farsi troppe illusioni. Però…però, era un passo avanti. Nel silenzio della casa, lo straccio in mano e i capelli lievemente scompigliati, sorrise.

Si chinò, guardando che sotto il divano non ci fossero residui di vetro. La sua attenzione fu catturata da qualche pezzo di carta sparso sotto il mobile.

Allungò la mano per afferrarne un paio. Al tatto sembravano fotografie. Ed infatti, di queste si trattava.

A Mana bastò uno sguardo per accorgersi di che foto si trattasse e di come Kozi le avesse fatte di nascosto.

Prese anche le altre. Tutte foto dello stesso genere.

Visibilmente contrariato, Mana decise che era il caso di rompere i suoi buoni propositi di lasciar riposare l’altro, e si diresse a passo di marcia verso la camera.

Kozi lo aveva fotografato. Di nascosto. Mentre era in compagnia di una donna. E mentre si cambiava nel suo camerino.

Una cosa che lo irritava parecchio.
Quando entrò, lo fece con tanta furia che Kozi si svegliò di soprassalto, guardandolo subito preoccupato:
-M-Mana-chan?-
Senza una parola Mana gli gettò le fotografie addosso, guardandolo proteggersi il viso con le braccia prima di afferrarne una e osservarla, gli occhi spalancati:
-Cosa sono queste?-
-Mana, io…-
-Kozi, ti ho fatto una domanda ben precisa.- Aveva assunto un tono freddo, quasi gelido, che non ammetteva repliche.
-Beh…sono foto…tue foto…-
-Quello lo vedo! Cosa ti salta in mente, di andare a scattarmi foto di nascosto?!-
L’altro deglutì, guardandolo con occhi spauriti:
-Mana…non è come credi…non sono stato io…-

-E sono finite sotto il tuo divano per caso eh?- inveì l’altro infuriato. Perché Kozi non gli diceva la verità, per una volta?

-Ma Mana…io ti vedevo tutti i giorni, non ne avrei avuto bisogno…- cercò di spiegare Kozi.

- Spiegati anziché farfugliare.- ordinò Mana freddamente.

-Ecco…le ho prese…a un fotografo…- mormorò l’altro chinando il volto. Mana lo guardò dubbioso.

-Pensi davvero che possa mentirti su una cosa del genere, Mana? Non ti fidi di me?- Domandò allora Kozi, turbato.
-E allora perché non le hai semplicemente distrutte, invece di...nasconderle?!-

Kozi sbuffò:
-Nasconderle? Non mi ricordavo nemmeno dove fossero finite, le avevo gettate sul pavimento ancora qualche mese fa, e poi me ne sono dimenticato!-
Effettivamente, per quanto assurdo fosse, quella frase aveva un senso se a dirla era Kozi.
Mana restò qualche attimo in silenzio, poi mormorò con voce appena più distesa:
-Perché le hai comprate?-
L’altro si rese conto del cambiamento, e sospirò sollevato:
-Beh, quel tizio voleva venderle a qualche giornale scandalistico…e non volevo che accadesse…-
Mana si sedette sul letto, posando una mano sulla sua:
-Mi dispiace di averti accusato…mi hai risparmiato un sacco di problemi, e ci avrai anche perso un bel po’ di soldi-
La risposta fu solo una scrollata di spalle, come a dire che non era un problema.

-I soldi non sono un problema…- disse stringendo la mano dell’altro, e tirandolo a sé.

-Non sono mica tirchio come te, Manachan…- gli sussurrò all’orecchio, abbracciandolo.

-Stupido…- rispose Mana, accarezzandogli i capelli.

Kozi sorrise.

-Lo faresti il bagno con me?- domandò all’improvviso.

Mana si sentì avvampare per la richiesta improvvisa. Il bagno. Con Kozi. Assieme.

-Neanche per sogno!- Esclamò allontanandosi agitato, il cuore che batteva a mille. Kozi se ne usciva sempre con richieste strane e improvvise.

-Dai, fatti perdonare!!-Piagnucolò l’altro. -Non dirmi che ti vergogni…-
-Ho una cosa chiamata senso del pudore, io!- Provò a protestare, ma per come l’aveva messo l’altro…se non avesse accettato, ci avrebbe fatto la figura del cattivo.
-Ma ci conosciamo da anni…e poi non è che non sai com’è fatto un uomo…-
Mana lo guardò per qualche secondo, incerto, infine sospirò arrendendosi:
-…quando?-
Gli occhi di Kozi si illuminarono e gli strinse entrambe le mani, felice:
-Anche ora…ti prego Mana-chan, ti lavo anche la schiena se vuoi!-

-No grazie!- rispose quello, imbarazzato, un attimo prima che Kozi lo abbracciasse contento.

A volte sembrava proprio un bambino.

-Allora andiamo!- esclamò Kouji allegramente, saltando giù dal letto con un entusiasmo esagerato per un convalescente.

-Piano, Kozi, con calma…- fece l’altro sconvolto.

-Fai almeno finta di avere un minimo di eleganza!-

-Su, Mana-chan, quanto sei noioso…- Kozi era già quasi entrato nella stanza da bagno, quando Mana lo fermò.

-Mi cambio prima io, e guai a te se entri prima che ti abbia dato il permesso!- ordinò, precedendolo.

-Ma Mana-chan…tu…io…- Kozi stava già parlando ad una porta socchiusa.

 

  
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