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Autore: DolcemaraC_    17/09/2019    2 recensioni
Roger ha il viso corrucciato in una smorfia adorabile, le braccia conserte mentre lo guarda un pò imbarazzato e un pò furente.
Non ha il pigiama.
No, indossa una delle tutine che Freddie ha indossato al concerto del Rainbow Theatre l'anno precedente, una tutina di ciniglia gialla a maniche lunghe che lui si ricorda bene. E' vergognosamente aderente ma non avendo scollature profonde la si potrebbe definire quasi sobria per gli standard di Freddie. Quasi.
Brian si piega in due dalle risate nel giro di pochi secondi, l'immagine di Roger in giro per i corridoi con quella tutina è sublime e a giudicare dall'odore, quella tuta non è più stata toccata dal post concerto.
(Maylor)
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Brian continua a muoversi freneticamente su e giù per la sua stanza. Roger è sdraiato di nuovo sul letto di Brian, osserva il riccio con un sorriso. Sono usciti dal bagno, abbracciando Deaky e continuando a ridere di Freddie. Il quale gli ha dedicato una lnguaccia e un dito medio, prima di sparire dietro l'angolo.

Da quando sono tornati in camera Brian non è rimasto fermo un secondo. Prima ha iniziato a rovistare tra i propri vinili, con la scusa di voler far sentire a Roger quel "45 giri da panico"che ha scovato l'anno prima in un robivecchi a Brick Lane e che poi ha dimenticato sul fondo dell'armadio. Poi ha deciso che il biondo non poteva stare nella sua stanza gelida con solo una felpa addosso, così eccolo rovistare tra i suoi maglioni di lana.

R: Bri - sospira divertito- pensi di fermarti prima o poi?

Brian alza il volto verso di lui, smettendo di rovistare tra i vestiti. Sta facendo la figura dell'idiota, ne è consapevole, ma ha finito la propria scorta di autocontrollo per questa sera. Roger continua a non andarsene, è fermo sul suo letto a guardarlo con i suoi occhi blu mandando in tilt ogni suo pensiero razionale. Si chiede quale altra scusa troverà per tenere impegnate le mani dopo che avrà finito di cercare quello stupido maglione.

B: Non riesco a trovare un maglione che possa starti.

R: Ma chissene frega del maglione. Vieni qui.

Brian raggiunge Roger sul letto.

B: Scusa.. il sonno mi fa andare fuori.

R: E pensare che i tuoi pezzi migliori li hai scritti in piena notte.

B: Sì, anni fa, quando ancora ero pieno di idee..

R: E già con i modi di fare di un settantenne borghese.

B: Ehi!

Roger ride, afferra delicatamente il braccio di Brian e lo attira più vicino a sé. Sorride alla vista di un filo di lana nella matassa dei suoi capelli.

R: Aspetta, fermo.

Brian ride, soffiando il filo tra le dita di Roger. Il suo viso pallido è così vicino, Brian riesce a intravedere le piccole lentiggini sul naso. Roger invece sta guardando Brian, lo spicchio di pelle appena umida di sudore che fa capolino dal colletto della camicia.

B: Deaky è un santo, davvero. Io vi avrei uccisi entrambi.

R: Ma se dorme dieci ore a notte!

B: Scherzi? Mi ha detto che Freddie fa un baccano terribile tutte le mattine. Ha la stanza sopra la sua.

R: Che diavolo si mette a fare?

Brian inizia a ridere di gusto.

R: Che hai?- sorride, appoggiandosi alla spalla dell'altro.

B: Deaky mi ha detto che gli ha chiesto cosa diavolo combinasse ogni santa mattina e..

R: Eddai Brian!- scoppia a ridere- che ha risposto?

B: Che fa esercizio con i tacchi.. ne ha rubati un paio a sua sorella prima di andare via, insomma sai che Kash ha dei piedi giganti.

R: Ma che diavolo..

Roger si accascia sulle ginocchia di Brian, ridendo insieme a lui.

R: Pure questa, adesso.

B: Non fare lo stronzo, Rog.

R: Ma dai..a che gli serve? Mica può saltellare su e giù per il palco con quei cosi!

Brian tossisce e riprende fiato. Roger si avvicina e appoggia nuovamente la testa sulla spalla di Brian. Il riccio sente il suo fiato sul collo, la consistenza lanosa dei suoi capelli sulla propria pelle.

B: Rog- sospira- c'era qualcosa di cui volevi parlarmi prima.

Brian non si accorge di spostare la mano sui capelli di Roger, iniziando ad accarezzarli dolcemente.

B: Sembravi davvero giù. Non voglio vederti così.

R: Sì lo ero. Ma non voglio parlare di cose tristi ok? Sono qui con te e mi basta.

Brian lo allontana leggermente dalla sua spalla e incrocia lo sguardo con il suo.

B: Ne sei sicuro?

R: Sì. Non rimanerci male Bri.

B: No-sorride dolcemente-lo capisco. Parlare di cose tristi prima di andare a dormire non fa bene a nessuno.

Roger solleva la mano, lentamente, e accarezza le dita di Brian tra i suoi capelli.

R: Grazie..

Brian sente uno strano calore irradiarsi attraverso il braccio, fino al viso. Quando poi lo raggiunge implacabile in mezzo alle gambe capisce di aver raggiunto il proprio limite.

B: Rog..scusami ma sono stanco. Forse dovrei andare a dormire.

Roger abbassa il viso, distogliendo lo sguardo dal riccio. Lascia la sua mano.

B: No Rog! Non voglio dire che voglio che tu vada via. Solo..

Roger lo guarda con dolcezza, abbozza un sorriso agli angoli della bocca. Ha il viso inclinato, qualche ciocca ancora umida gli accarezza il collo.

R: No Bri, hai ragione. Stasera ho rotto le palle per una settimana, direi. Buonanotte. E grazie.

Brian libera un lungo sospiro, affranto. Vorrebbe afferrare Roger per un braccio e baciarlo fino a fargli male. Poi vorrebbe che parlasse con lui, vorrebbe chiedergli quale pensiero doloroso può tormentare una creatura così bella e spingerla a venire da lui nel cuore della notte. Ma non può più trattenerlo. Tira fuori, chissà come, un sorriso. Roger si alza e raggiunge la porta. Prende un pò di tempo prima di girarsi nuovamente verso Brian.

R: Perchè sei entrato nel bagno, prima, quando c'era Freddie?

Brian sbatte le palpebre, ha bisogno di qualche secondo per capire che Roger ha parlato davvero. Non è una voce nella sua testa, anche se in quel momento la realtà intorno a lui gli sembra sfumare e confondersi.

B: Beh io non..insomma..vi ho sentiti urlare, volevo capire cosa stavate combinando.

Roger sbatte piano le palpebre mentre ricambia lo sguardo di Brian. Il biondo ha una sfumatura di rosa sulle guance, la bocca leggermente dischiusa come se avesse bisogno di piu aria. Brian non lo ha mai visto così..indifeso.

R: Guardami in faccia e dimmi che il motivo è solo quello.

B: Q-quale altro motivo dovrebbe esserci?

R: Sembravi incazzato quando hai aperto la porta.

B: Incazzato?

R. Sì!

B: Beh stavate facendo un casino assurdo e-e..

R: E ovviamente mamma Brian si mette in azione.

Brian fa una smorfia.

B: Mi dispiace se ho interrotto qualcosa.

Brian sente il risentimento bruciare nella propria voce. Non sfugge nemmeno a Roger, il quale socchiude gli occhi e stringe i pugni lungo i fianchi.

R: Lo sai cosa mi ha chiesto Freddie quando ero sotto la doccia?

Anche Brian sta sentendo montare la rabbia. Roger non ha smentito le sue ultime parole.

B: Cosa, sentiamo.

R: Mi ha chiesto se tu fossi lì dentro con me.

Brian non riesce a reprimere una risatina isterica. Vorrebbe solo aprire la porta e precipitarsi fuori. In primis per ammazzare Freddie.

B: Il solito Freddie, ovviamente..

R: Sembrava serio, invece.

B: Serio?

R: E non è certo la prima volta che si mette a prenderci per il culo così.

B: Che cosa vorrebbe dire questo?

R: Lo sai Brian! Cristo santo, smettila di tirare sempre indietro il culo.

Brian è a bocca aperta.

B: Sei serio? Insomma..con me non ha mai fatto queste battute idiote e..non capisco quale sia il punto comunque!

R: Certo! Solo io devo sopportare tutto questo! Non capisci cosa Freddie sta cercando di fare?

B: Cosa dovrei capire? Insomma Freddie è Freddie e..se prendessi sul serio quello che dice finirei per offendermi davvero, perciò..

Brian lo guarda e un secondo dopo vorrebbe morire. Roger ha l'espressione più addolorata che abbia mai visto sul suo volto. Sbatte le palpebre sugli occhi improvvisamente umidi, distoglie lo sguardo da Brian. Prima che il riccio possa parlare Roger alza la mano per zittirlo.

R: Hai ragione. E' così offensivo quello che dice di noi. Fa proprio schifo.

Brian sente qualcosa strapparsi all'altezza del petto.

B: Roger..Roger aspetta..

Ma Roger non lo aspetta. Esce dalla porta come una furia, sotto lo sguardo tormentato di Brian.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera a tutti.Questa volta l'ispirazione è arrivata abbastanza velocemente quindi eccoci qui. Tutto un altro tono rispetto al precedente capitolo, me ne rendo conto. Il titolo dice già tutto! D'altronde questi due devono imparare a mettersi alla prova e ad amarsi, quindi non può di certo essere una strada facile. Ovviamente Kash è Kashmira, la sorella di Freddie. Spero non si offenda perchè l'ho trasformata in Big Foot. Come sempre grazie per aver dedicato del tempo a ciò che scrivo, fatemi sapere cosa ne pensate che fa sempre piacere. Alla prossima,

C.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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