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Autore: Alone    29/07/2009    2 recensioni
E se Edward si innamorasse di un'altra....
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A CASA DEI CULLEN Bella quella mattina si svegliò di buon umore, era sabato e aveva ancora tutto il weekend davanti da passare con Edward. Si alzò dal letto e andò alla finestra stiracchiandosi e sbadigliando. Indugiò qualche secondo,poi focalizzò meglio la figura sotto casa sua. Si,era Edward. Assolutamente contenta scese le scale così velocamente che cadde, ma non le importava più di tanto, Edward era lì, il sogno della sua notte vicino alla porta. Aprì immediatamente e lo strinse forte, lui ricambiò con un bacio profondissimo ed intenso. "E questo per cos'è?" gli chiese assolutamente estasiata. "Direi che era il buongiorno!" rispose lui, ma non era convinto, infondo al cuore sapeva che era un gesto che lo obbligava a fargli ricordare di Bella, dal momento che non l'aveva pensata per tutta la notte, la sua testa era stata occupata da due splendidi occhi verdi. Ma ora Bella era davanti a lui. Così la baciò di nuovo, "Forse è meglio entrare..."propose lei. Entrarono in casa mano nella mano diretti in cucina, dove Bella si stava già preparando una tazza di cereali. Mentre mangiava i suoi fiocchi al miele, notò un bigliettino sul tavolo: " Bella, sono andato alla centrale a causa di una chiamata improvvisa. Non so quando tornerò. In frigo c'è tutto il necessario per il pranzo e la cena. Un bacio Charlie" Bella porse il bigliettino a Edward,che lo lesse e poi disse: "Quindi saresti libera oggi?". "Certo,mamma e Phil sono partiti subito ieri appena finita la cena. Invece, com'è andato il ritrovo tra Carlisle e il suo vecchio amico?". Edward pensò ad una risposta un pò evasiva, non voleva ammettere che Peyton era stata una delle sorprese più belle che avesse mai ricevuto, così si limitò a dire: "E' andato bene,Carlisle è molto contento,ti racconto tutto in auto. Vatti a vestire che i Vender ti vogliono conoscere." e sorrise debolmente. Subito Bella posò la tazza nell'acquaio e corse in camera sua per vestirsi, indossò dei pantaloni lunghi beige, una camicietta a maniche lunghe nera ed un maglioncino nero, si mise gli orecchini di perla e un velo di trucco,raccolse i capelli in un'alta coda, poi infilò gli stivali neri sopra i pantaloni, quelli di pelle con un minuscolo tacco, voleva apparire al meglio perchè sapeva che per i Cullen era importante. Quando scese le scale,ma questa volta le percorse con calma, Edward sorrise e le disse: "Stai benissimo!" e le scoccò un bacio sulla guancia. Così salirono in macchina alla volta di casa Cullen. Durante il tragitto Edward le raccontò come si era svolto l'arrivo dei Vender e del fatto che entro breve si sarebbero trasferiti a Forks, ma non disse nulla su cosa era accaduto nella foresta,poichè quello era stato un momento troppo intimo anche da condividere con Bella. Però, aggiunse il fatto che Peyton sarebbe stata ospitata dai Cullen per un certo periodo. Bella non parlava, era molto avida di sapere qualcosa su un'altra famiglia di vampiri,ma poi quando sentì parlare di Peyton e del fatto che avrebbe alloggiato per un pò dal suo ragazzo disse: "Ma questa Peyton com'è?" e rimase in silenzio aspettando una risposta. Edward faceva di tutto per tenersi concentrato sulla guida,ma quella domanda lo investì come una doccia fredda. Peyton. Com'è Peyton? Rimuginava tra se e se, ogni aggettivo che gli veniva in mente gli sembrava riduttivo per descrivere la bella vampira,ma poi per non destare preoccupazione in Bella e per rassicurare se stesso che Peyton era solo un'amica, pronunciò: "Bhè, Peyton è ok!". Bella non era tanto soddisfatta di quella risposta, però il suo rapporto con Edward era così intenso che sicuramente una qualunque non lo poteva minare. Allora perchè sentiva la gelosia dentro si sè? Bella si convinse che fosse solo per il fatto che questa Peyton sarebbe rimasta con i Cullen per un pò e per di più 24 ore su 24. Si,era certamente così. Il viaggio proseguì in un tranquillissimo silenzio, disturbato solo dalla musica che trasmettava l'autoradio, non appena svoltarono l'ennesima curva videro subito la casa di Edward e quindi dopo pochi munuti erano già giunti, così scesero per dirigersi verso l'edificio, mano nella mano. Mentre entrarono in casa e posavano i cappotti Edward annunciò: "Ehi gente siamo qui!", gli rispose la voce di Esme dal salotto: "Cari siamo in soggiorno,venite!" e così i due entrarono nell'ampia sala. Subito Bella notò che mancavano Alice e Rosalie e a vedere dai presenti doveva mancare anche questa Peyton. Una bellissima donna accompagnata da Esme si stava dirigendo verso di lei, e non appena le fu vicino le diede due baci sulle guancia e disse: "E' un vero piacere conoscerti, Carlisle ed Esme ci hanno parlato di te. Molto piacere io sono Becca Vender!" "Piacere mio" rispose Bella, confusa tanto era affascinante quella donna. "Ed io sono suo marito Dorian!" disse un uomo alto ed attraente stringendole la mano, Bella lo ricambiò con un timido sorriso. "Dove sono Alice, Rosalie e Peyton?" domandò Edward non vedendo le ragazze. Carlisle rispose: "Ehm...sono a caccia, Peyton aveva fame e così le tue sorelle l'hanno accompagnata per farle vedere dove noi cacciamo." e volse a Bella un sorriso un pò imbarazzato. Così i presenti si accomodarono in soggiorno, e iniziarono un tranquillo chiacchiericcio tra loro. La serena atmosfera fu interrotta dall'arrivo di Rosalie, Alice e Peyton. Rosalie e Peyton ridevano assieme e saltellavano a braccietto imitando un vecchio ballo, sembravano amiche da anni. Vedendo Rosalie come non l'aveva mai vista, Bella provò una fitta di odio per Peyton, poichè lei non era mai stata simpatica a Rosalie, anzi. A dire il vero tutti si stupirono a vedere Rosalie così. "Bene dal vostro umore direi che è andato tutto bene" disse Esme curiosa. "Caspita si! Non ho mai visto nessuno così agile e veloce come Peyton è una forza della natura!" sentenziò Alice radiosa e Rosalie aggiunse: "Si! Peyton è persino più veloce del nostro Edward...ma forse è un pò imprudente!" e scoccò un sorriso ad una Peyton che faceva la finta offesa. Bella guardò le tre vampire bellissime, Alice con addosso una tuta nera e rosa ed un cappellino da baseball, Rosalie sempre in tuta, i capelli legati in una coda ed un gilet imbottito sopra la felpa. Poi guardò Peyton e la trovò bellissima, anche senza trucco e per di più un pò arruffata per la caccia, i cappelli biondi sciolti sotto una cuffia blu da skater, una felpa verde col cappuccio, i jeans strappati sul ginocchio, un pò grandi che lasciavano nuda una parte della perfetta pancia, le scarpe da tennis. Bella si sentì insignificante. Poi Peyton le prese la mano e le disse con un bianchissimo sorriso: "Tu devi essere Bella! Davvero tanto piacere!" poi rivolta a Rosalie "Si avevi ragione ha davvero un ottimo odore!". "Peyton ma cosa dici?!" fece Becca spaventata. "Stavo solo scherzando!" E così tutti si misero a ridere, Edward compreso. Bella si sentì terribilmente a disagio, lei non aveva mai fatto ridere la famiglia Cullen, soprattutto non aveva mai fatto ridere Rosalie. "Bene meglio che lasciamo i giovani tra loro!" azzardò Carlisle e così i genitori uscirono dalla stanza. Rosalie si fiondò subito in braccio ad Emmet parlando così fitto che sembrava non muovere nemmeno le labbra, Alice invece si accomodò tranquillamente vicino a Jasper,che la prese dolce per mano. Intanto Peyton si era seduta su una poltrona,le gambe accavallate in una maniera semplice e sexy allo stesso tempo. "Allora tu ed Edward state insieme..." disse Peyton a Bella, così per iniziare una conversazione. Bella si sentì bruciare di rabbia. "Si stiamo bene insieme!" disse con quanta stizza aveva in corpo. Peyton rimase allibita, come il resto dei presenti che erano in sala. E mentre Bella pronunciava quella frase, aveva poggiato sulla sua spalla il braccio di un Edward esterrefatto. "Si lo vedo che state bene insieme..." disse titubante Peyton, le sue intenzioni erano più che buone, ora tutti guardavano Bella,che con ritrovata calma disse: "Si...la tua scuola a Londra com'era?" e cambiò così discorso,ma tenendosi stretta il braccio di Edward alla spalla. "Era buona...io ero la prima del mio anno...ma diciamo che avevo dei problemi con le autorità..." rispose Peyton, non accorgendosi del gelo che era calato nella stanza. "Che genere di problemi?" chiese Bella con tono perfido, Edward tolse il braccio subito e la guardò come per dire "che intenzioni hai?", Bella lo fissò e scrollò le spalle. Peyton riprese: "Cose da nulla...." Alice notando l'atmosfera cercò di buttarla sul ridere: "Chiami roba da nulla un'allarme bomba ed aver allagato l'ufficio del preside?" "Primo, l'allarme bomba non è stata una mia idea, io ho solo fornito la mia voce a degli amici, secondo, il preside aveva dato una punizione ingiusta ad un mio compagno di classe poichè nero...il preside era un grandissimo xenofobo dittatore!" tentò di difendersi Peyton,ma la sua difesa non era di pentimento,anzi lo trovava ancora divertente. Bella provò non sapendo perchè provò ancora più rabbia per quella dannata onestà, intanto Edward la guardava ancora stranito. Continuarono così a parlare per un pò, l'atmosfera gelida sempre più grave, ma solo Peyton sembrava non averla notata. Poi Emmet prese per mano Rosalie diretti al piano superiore, poi Alice ed Jasper sparirono in giardino e così rimasero solo Peyton, Bella ed Edward. Peyton annunciò: "Bhè vi lascio da soli. Ciao Bella è stato un piacere!" e le sorrise e lasciò la stanza. L'unica cosa che apprezzò Bella di Peyton è che almeno sapeva quando farsi da parte. "Che intenzioni avevi prima?" le chiese Edward ancora stupito per la scenetta di prima,ma non era arrabbiato. "Non mi avevi detto che era così fantastica, in senso fisico dico" fece Bella in tono stizzito. "A me piace più tu!" disse Edward. Stava mentendo? Ma prima che potesse darsi una risposta,che sicuramente non gli sarebbe piaciuta,baciò Bella. Si baciarono tante volte, le braccie unite su quel divanetto. Poi Edward sentì una voce nella sua testa: "Credo di non piacere alla tua ragazza..." Si, certo non poteva sbagliarsi era Peyton,che faceva di nuovo avanti e indietro nei suoi pensieri. Edward si staccò subito da Bella, ma per non insospettirla la prese in braccio e la cullò. Lei apprezzò il gesto, e si lasciò dondolare nel silenzio più assoluto. Edward provò una cosa che aveva fallito già due volte, tentò di entrare nella testa di Peyton. E per la prima volta scrutò nei pensieri di lei, e sentì una voce che non era quella di Peyton: "Quella ragazza non mi piace, devo fare assolutamente qualcosa!" Era la voce di Bella. Così Edward capì che Peyton in quell'esatto momento,mentre lui osservava i pensieri della vampira, stava leggendo nella testa della sua ragazza,cosa che a lui non era mai riuscita. Scosse il capo,era allibito. Com'era possibile? Tentò di nuovo di focalizzare i pensieri di Peyton. Nulla,come la prima volta che ci aveva provato e così si ricordò: "....io la mente la so chiudere...." Poi si rivolse a Bella: "Allora cosa ne pensi di Peyton?Apparte che è una bellezza mozzafiato...." "Bhè mi sembra simpatica, mi piace..." gli rispose candidamente Bella. Mentiva. Ed Edward lo sapeva. Però, non disse nulla si limitò a sorridere. Bella se lo avvicinò al viso e si scambiarono altri baci. E in un attimo, il paradiso. Non era dovuto a Bella, o al soggiorno, non era l'aroma delle candele accese sul tavolinetto, era una melodia. Per la precisione la musica di un pianoforte,la più straordinaria composizione che Edward avesse mai udito. Entrambi si alzarono di scatto, diretti al pianoforte di casa Cullen, lì trovarono tutti gli altri che guardavano affascinati Peyton alla tastiera, concentrata sulle note, sui suoni. Edward notò con tenerezza che portava ancora la cuffia in testa e che aveva gli occhi chiusi, come se fossero le note a trascinarla. Era una melodia dolce, tenera, serena, perfetta per la sua semplicità. Edward chiuse gli occhi per coglierne ogni sfumatura. La musica finì, ma Edward non aprì gli occhi subito, era come in un incantesimo. Poi la voce di Alice lo riportò alla realtà, così aprì gli occhi. "Peyton...è....è...è la cosa più straordinaria che io abbia mai sentito...." fece meravigliata la sorella. Peyton sorrise timidamente e poi le tronò sul volto la solita espressione sfrontata e stupendamente spericolta. Becca prese la parola non era affatto meravigliata, era solo contenta e orgogliosa poichè abituata alle stranezze straordinarie di Peyton: "Bhè diciamo che Peyton è un'ottima pianista....compone anche,ma questa melodia non è tutta farina del suo sacco. La compose con Joshua...si...ehm...un suo vecchio amico di Londra...." La madre non voleva usare il termine ragazzo, poichè sapeva che Peyton era ancora triste per lui. Bella era rapita sia per la musica, odiava ammettere che era meravigliosa, ma era rapita dai gesti che aveva fatto Edward mentre ascoltava Peyton, sembrava che avesse toccato il paradiso. Pensò che lei non lo aveva mai fatto sentire così. Il silenzio era sovrano nella stanza, così Peyton un pò imbarazzata, ma felice di cosa aveva provocato disse: "Vado a farmi un giro..." E su questa sghemba frase uscì. Carlisle guardò Dorian e disse: "E lei sarebbe una ragazza che si caccia nei guai?" Dorian rise e rispose: "Nonostante sia un fenomeno a scuola e al piano, Peyton è anche un fenomeno di educata indisciplina. Ecco come la definita il suo professore il lettere a Londra." "Educata indisciplina?" fece Esme ancora estasiata. "Si è indisciplinata nel senso che va contro le regole per difendere qualcuno o per fare infantili scherzi,come prestarsi con degli amici per dare un finto allarme bomba a scuola! Non è una ragazzaccia, è solo estremamente iperattiva ed allergica alle regole!" e Dorian rise di nuovo. Tutti tornarono alle loro precedenti occupazioni, dopo il bellissimo intermezzo donatoli da Peyton. Era passato mezzogiorno sentenziava l'orologio del soggiorno,così Bella che non voleva stare un minuto di più in quella casa con l'incredibile, e a suo avviso odiosa Peyton, disse Edward con uno stratagemma abbastanza furbo: "Senti io ho fame,non è che mi riaccompagneresti a casa?" Edward non poteva dirle di no, loro non mangiavano come lei. Così rispose: "Sicura? Guarda che Esme è disponibile a prepararti qualcosa. Tiene sempre del cibo adatto per te da quando stiamo insieme." "No, grazie davvero sono sicura, non voglio recarle disturbo." E fece una faccia molto convincente, perchè Edward disse: "Ok andiamo allora". Bella salutò tutti, compresi i Vender e uscì seguita da Edward. Davanti alla casa seduta su un albero basso c'era Peyton con un libro in mano che leggeva. " Ciao ci vediamo!" disse contenta Bella, dal momento che non l'avrebbe più rivista fino a lunedì. Peyton alzò la testa e la salutò felice,ma per lei era felicità di gentilezza, si capiva, voleva davvero essere amica di Bella. E non appena furono saliti in macchina, Bella vide Peyton rituffarsi nel suo libro. Il tragitto fu estremamente silenzioso, solo Edward che fischietteva la canzone dell'autoradio e Bella che appoggiava la testa su di lui, voleva fargli capire che lei era sua e che lui era suo, soltanto suo. Arrivarono in fretta a casa di Bella, dal momento che Edward guidava come un pazzo. Prima di scendere Bella fece: "Jessica domani mi ha invitata a casa sua farà una specie di grigliata in giardino,anche se qua non mi sembra il clima per le grigliate all'aperto,ma a lei non importa. Comunque ci saranno anche gli altri e visto che sa che ci frequentiamo ha detto di invitare anche te." Edward disse che per lui non c'era problema. Così dopo averlo baciato, Bella scese dalla macchina felice, poichè il giorno dopo avrebbe passato una lieta giornata senza Peyton.
  
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