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Autore: ArIeL_91    02/10/2019    0 recensioni
E' strano come Malfoy possa interessarsi ad una mezzosangue come Hermione Granger ed è altrettanto strano come le cose per lei, in realtà non cambino mai.
"Draco io.. " iniziò la ragazza palesemente sconvolta, "non puoi toglierti dalla testa Weasley, immagino" completò la frase Draco nemmeno glielo avesse letto in testa, "insomma è così evidente?" gli domandò Hermione chiaramente infastidita, Malfoy si girò verso di lei sorridendo, "parecchio Granger"...
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                      L’INCONTRO.
 
La mattina seguente Hermione si svegliò con l’ansia a mille, aveva passato tutta la notte a chiedersi cosa volesse Malfoy da lei e soprattutto che faccia avrebbe fatto Ron se l’avesse scoperto. Sorrise guardandosi allo specchio, quell’improvviso interessamento da parte di un ragazzo come Draco d’un tratto la faceva sentire più bella, si vestì velocemente e si diresse verso la sala comune. Scese le scale mantenendosi calma anche se dentro era agitata come uno drago, teneva la borsa con i libri su una spalla ed osservava i ragazzi nella stanza, notando Ginny parlare animatamente con Harry e poi Ron poco più avanti provarci spudoratamente con Padma l’unica che ancora non c’era stata.

 
Padma provava profonda rabbia nei confronti di Ron, ricordando che al ballo del ceppo anni prima non l’aveva degnata di uno sguardo, ed Hermione lo sapeva bene, sapeva che Ron quella sera la seguiva ovunque andasse, la sola compagnia di Krum lo rendeva estremamente geloso.
 

<< Herm, come stai? >> Harry dietro di lei la stava chiamando agitando una mano, la ragazza si girò contenta che almeno uno dei suoi due migliori amici si fosse accorto della sua presenza, Ginny rimase li accanto a loro. << tutto bene, voi? >> chiese rivolgendo uno sguardo alla rossa, lei le sorrise, << bene, più tardi ci saranno gli allenamenti di Harry e Ron ti va di venire? >> continuò lei, Hermione sembrò per un attimo decisa a cedere, nonostante il silenzio tra lei e Ron le avrebbe fatto piacere passare un po’ di tempo con Ginny, era da un po’ che non riuscivano a parlare della situazione che si era creata tra di loro e questo l’aveva fatta stare male per diversi mesi. Solo che le parole di Malfoy le impedivano di pensare ad altro, era veramente curiosa di sapere perché volesse vederla, << no, emh, mi dispiace, insomma.. oggi pomeriggio ho promesso ad una ragazza di tasso rosso che l’avrei aiutata con gli esercizi di Trasfigurazione >> rispose velocemente, << ci.. ci vediamo stasera no? >> continuò rivolgendo un sorriso ad entrambi, << bè si, ci vediamo stasera >> concluse Harry, ma Hermione si accorse della faccia molto dispiaciuta di Ginny, giurò a se stessa che avrebbe rimediato in qualche modo. Le lezioni andarono avanti per tutta la mattina, e stranamente Malfoy non era presente a nemmeno una di quelle, infatti Piton si era palesemente accorto del posto vuoto di Draco e chiese più volte ai suoi due amici dove fosse finito.
 


Hermione dal canto suo se lo era chiesta anche più di una volta, aveva provato ad immagine Draco guardarsi allo specchio tutto il giorno in attesa del loro incontro, aveva fantasticato che preso dall’agitazione fosse rimasto in camera. Insomma Hermione aveva una fantasia che spesso le permetteva di uscire un po’ dagli schemi mentali che era solita fare, la sua razionalità la rendeva sicura al di fuori ed estremamente vulnerabile dentro. Lei aveva avuto pochissime relazioni, o quasi nessuna, a parte Krum e Mc Laggen che le aveva dato il tormento per mesi. Non era solita farsi notare dai ragazzi, anzi, l’unico per la quale aveva veramente fatto di tutto per farsi guardare era proprio il suo migliore amico Ron. Senza evidenti successi, è ovvio. Hermione non sapeva cosa la spingesse di preciso a fidarsi di Malfoy, se fosse stata quella battuta fatta in biblioteca che l’aveva fatta sorridere o se il soffermarsi a guardare le sue labbra le avesse provocato qualche sensazione strana che non provava più da tempo. Sapeva solo che poteva fidarsi, che doveva almeno provarci.
 


Alle 15 e 02, Hermione aveva appena finito di mangiare e si diresse col cuore in gola verso il corridoio centrale che portava alla sala grande, con sua enorme sorpresa Malfoy era li, poggiato con un braccio sulla statua più alta mentre con l’altra mano rigirava la sua bacchetta e la guardava attentamente. La ragazza fu letteralmente colpita da quell’immagine, come mai era successo prima e gli si avvicinò guardando a destra e a sinistra come se si trovasse ad attraversare una strada. Draco alzò lo sguardo verso la figura che si stava avvicinando, incrociando gli occhi castani di lei, Hermione restò ad una adeguata distanza di sicurezza pronta a fuggire alla prima mossa sbagliata. << Sei in anticipo Granger >> le disse con mezzo sorriso, << seguimi >> continuò con tono quasi prepotente, Hermione fu per qualche secondo indecisa su cosa fare se seguirlo o scappare, poi lo seguì senza indugiare ancora. << dove stiamo andando? >> gli chiese la ragazza respirando a fatica per stargli dietro, << tu seguimi >> ordinò Draco quasi infastidito, << no aspetta, dove mi stai portando? >> continuò Hermione e si fermò di scatto afferrando il biondo per un braccio per costringerlo a rallentare, << non farò un altro solo passo finchè non mi dirai dove siamo diretti >> obiettò lei quando il ragazzo si fermò, Malfoy prese un respiro ed osservò la mano di Hermione poggiarsi su un fianco, << sei già stanca? >> ridacchiò, la ragazza fece una smorfia in risposta, << stiamo andando al lago, ma ci andiamo facendo un percorso alternativo >> le disse poi ritornando serio. Hermione lo guardo perplessa, << siamo nel corridoio che porta alla sala comune dei Serpeverde >> replicò a voce bassa, infatti la luce del sole faceva già fatica a farsi spazio tra le fessure delle piccole finestre, << sei perspicace Granger >>  disse e rise guardandola, poi riprese a camminare.
 


Hermione era senz’altro confusa, talmente tanto da non capirci più niente, era da pazzi fidarsi di Malfoy, addirittura seguirlo nei sotterranei e credere che da li sarebbero arrivati al lago. Era del tutto strano ed emozionante allo stesso tempo. Hermione non era abituata a questo tipo di follie e non capiva nemmeno perché sentiva dentro quella sensazione di fiducia che mai aveva provato verso quel ragazzo. La paura ed il coraggio lottavano dentro di lei, prendendo un respiro profondo lo seguì meccanicamente.
 


Avevano appena superato la sala comune dei Serpeverde, e si stavano dirigendo verso una porta poco più avanti, Draco la aprì dando un occhiata dietro di lei, << entra >> le ordinò e la fece passare lungo il corridoio buio, << ma dove, merlino, mi stai portando? >> bisbigliò Hermione mentre con una mano si appoggiava al muro, << lumos maxima >> disse Draco e dalla punta della bacchetta uscì un fascio di luce che fece barcollare la ragazza, poi le afferrò la mano e la condusse lungo il corridoio. Dopo un paio di minuti Draco si fermò davanti un’altra porta, la aprì velocemente e si tirò fuori Hermione che rimase totalmente incantata da quello che stava vedendo. La superficie del lago illuminata dai raggi del sole, il prato coperto qua e la di fiori rosa e blu, rendevano quel luogo affascinante, Hermione si guardò intorno e poi chiuse la porta alle sue spalle. La ragazza seguì Malfoy che si stava dirigendo verso un albero poco più in riva al lago, poi si sedette accanto a lui. Seguirono minuti di silenzio. << ci vengo spesso qui >> interruppe lui dopo un po’, Hermione si girò verso di lui appoggiando le spalle al tronco dell’albero che li stava riparando dal sole, << ti piace? >> continuò subito ricambiando lo sguardo, << si, è veramente magico qui >> gli rispose sorridendo, << come mai mi hai portata qui? >> , Draco tornò a guardare il lago, alla ricerca probabilmente di qualcosa da rispondere, << mi fai uno strano effetto Granger >> le rispose senza distogliere lo sguardo dall’acqua, un leggero venticello gli spostava il ciuffo biondo che gli ricadeva perfettamente sugli occhi, Hermione non potè non trovarlo affascinante, << in che senso? >> continuò lei, << nel senso che credo di essermi innamorato di te >> disse tutto d’un fiato, pregando al contempo che lei non avesse sentito davvero tutta la frase.
 


Gli occhi di Hermione brillavano alla luce del sole, Draco era talmente preso da quella strana sensazione che le disse di amarla senza riuscire a frenare la lingua, il cuore gli martellava nel petto, sembrava un ragazzino alle prese con la prima cotta. Ma per lui Hermione era la prima, la prima per cui ne valesse la pena. L’aveva portata nel posto dove lui amava nascondersi anche se le passeggiate degli studenti erano frequenti in quei giorni in cui l’aria era più calda. Hermione aveva afferrato ogni parola però e pensava che probabilmente lui era sincero ma per quanto lo trovasse estremamente affascinante non poteva togliersi dalla testa Ron. Non voleva deluderlo ma nemmeno illuderlo.
   
 
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