Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: EclecticFirst    19/10/2019    0 recensioni
Una storia ambientata in un possibile futuro.
"Katsuki aprì gli occhi. Dove si trovava? Non riconosceva il soffitto dell’angusta stanza bianca, arredata in modo spartano, uno spazio asettico. Era mattina, almeno questo era in grado di dedurlo, basandosi sugli uccellini che dall’esterno cinguettavano. Sarebbe stato meglio se si fossero zittiti, poiché quei versi gli risuonavano nella testa, pesante come non gli era mai successo."
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Zero to ONE - CAPITOLO 2
“Boulevard of broken dreams”


Lo stadio era immenso. Costruito in tempi relativamente recenti, era un’opera monumentale, realizzata per celebrare la cosiddetta nuova età dell’Oro degli Eroi, in cui al posto di individui erano squadre organizzate a gestire le emergenze di ogni livello, con un’efficacia mai raggiunta prima. Non era più solo una persona a recare il titolo di Simbolo della Pace, bensì tutti gli Heroes erano diventati delle colonne portanti di essa. Katsuki ricordava di quando la sua squadra era stata premiata lì in seguito alla battaglia di Tokyo, un paio di anni prima, o ancora l’inaugurazione del complesso. Mentre lo sguardo vagava, si focalizzò sulla tribuna d’onore, stranamente riempita di calcinacci, cavi e materiale di scarto. Ad un’analisi più attenta, la struttura presentava diversi danni localizzati in varie zone: Katsuki dedusse che dovevano essere conseguenze della battaglia del giorno precedente, mentre si malediceva per la sua perdita di memoria. Qualsiasi informazione poteva essere decisiva, di lì a poco.
Una voce elettronica risuonò attraversò gli altoparlanti nello spazio deserto. “Magnifico, non è vero? Un bel simbolo, certo ma… tutto qui. Vuoto, come le vostre promesse, Heroes.”
Bakugo serrò le labbra, e urlò “ONE. Vieni fuori”
Gli altoparlanti proseguirono “Ti ringrazio per aver risposto al mio invito… ladro. Hai qualcosa che mi appartiene, e ora stabiliremo i termini della tua resa. Sono felice che tu sia qui da solo, ma… per evitare qualsiasi problema, sarà meglio isolarci da disturbi esterni, che ne dici?”
Mentre la frase terminava, un allarme riempì brevemente l’aria, mentre sottili membrane di luce blu avvolgevano lo stadio, che fu circondato da una barriera che bloccava qualsiasi segnale.
“Ragazzi… da qui in poi me la cavo da solo” sussurrò Bakugo nel microfono che portava all’orecchio, prima di lanciarlo via. Avrebbe sentito le loro lamentele al ritorno.
“Ora nessuno potrà darci fastidio” disse ONE. Alzando lo sguardo, Bakugo finalmente lo notò. Era sospeso in aria, attorniato da un insieme di detriti e pezzi di metallo. Li manipolava col suo Quirk? Brevi flash colpirono la sua mente, ma ricordava solo pennellate rade dello scontro, il quadro era ben lontano dall’essere completo. “Katsuki Bakugo… tu hai qualcosa che mi appartiene. Ora, da bravo, restituiscim-“
Bakugo si strappò dal volto la maschera nera, per urlare a pieni polmoni “TU MI RESTITUIRAI DEKU, VILLAIN DA STRAPAZZO”. Attivò immediatamente uno dei suoi guanti, e sfruttò una Stun Grenade per ostruire la vista all’avversario. Subito dopo, estrasse dalla cintura un gadget fornitogli da Todoroki, con cui avrebbe rintracciato Deku. Il chip segnalatore che ognuno di loro aveva per situazioni di emergenza doveva essere ancora attivo, e lo avrebbe rintracciato subito, se si trovava nelle vicinanze. Un chiaro segnale sonoro lo confermò.
“Hai recuperato in fretta dalle tue ferite, impressionante… beh, facciamo così, visto che hai tutte queste energie, divertiamoci un po’! Vuoi il tuo Deku? Eccolo!” Con un elegante gesto della mano, ONE indirizzò contro Bakugo un cumulo di metallo. L’hero lo schivò agilmente, cercando di capire cosa intendesse il nemico, poi notò che il materiale iniziò come a prender vita… e al suo interno, sotto alcuni strati, si trovava Deku, svenuto. “MALEDETTO!” gridò, e corse verso l’essere, che prese forma umanoide, pronto ad attaccarlo. Successivamente, il terreno tremò, e sedie, tubature, giunture e altro materiale si unì in diversi altri golem animati.
“Alta tecnologia unita alla mia manipolazione del metallo… ti piacciono i miei Quirkbot?” Dall’alto, ONE sembrava quasi godersi lo spettacolo, e mutò la forma dei detriti su cui si trovava per renderli simili ad un trono, su cui si accomodò. “Forse dovrei lavorare sul nome, ma ti assicuro che sarebbero un valido aiuto nelle emergenze sempre più frequenti su scala globale… come ti dissi ieri, è per questo mi serve il One for All.”
“Vuoi il Quirk di Deku, maledetto? In tanti ci hanno provato nel corso degli anni, e li abbiamo sempre sconfitti!” ruggì Katsuki, prima di dedicarsi alla priorità: il salvataggio di Izuku. Trovandosi circondato, impiegò qualche secondo per analizzare la posizione dei nemici, poi iniziò a sparare con precisione dei raggi di energia verso le parti elettroniche dei mostri, in attesa del suo comando. Con un agile salto, schivò l’assalto delle bestie, e ad uno schiocco delle dita, sprigionò il potere delle sue Ticking Bombs Nessun abominio o parlantina da quattro soldi lo avrebbe fermato. Si trovò dunque faccia a faccia con il Quirkbot che conteneva Deku, l’unico che aveva risparmiato. In qualche modo, l’essere meccanico ne stava assorbendo la forza, poiché notò una smorfia di dolore sul volto del compagno. Non aveva tempo da perdere. Scattò verso il nucleo, ma il nemico si rivelò incredibilmente veloce per la sua stazza, e si preparò a sferrargli un pugno: colto di sorpresa, per non ferire il compagno, Bakugo caricò il proprio pugno destro, per ridurre al minimo i danni, ma sorprendentemente al momento dello scontro il braccio dell’essere finì in frantumi.
ONE osservò sbigottito la scena, poi sorrise e commentò tra sé e sé “E’ proprio come pensavo…”
Senza indugiare, Bakugo approfittò dell’apertura per strappare pezzo dopo pezzo la corazza del Quirkbot. “Mi senti, Deku? Sto venendo a… prenderti! APRI GLI OCCHI!” Lame improvvisate gli tagliavano il volto, il braccio, tentando di arrestare la sua avanzata ma, con un ultimo slancio, Ground Zero afferrò saldamente la mano destra di Izuku, e gridando lo tirò a sé. Usò poi una cortina fumogena per coprire i propri movimenti, e dileguarsi in una zona più sicura.

Tossiva. Non stava molto bene, e sembrava stremato.
Katsuki ansimò, cercando di catturare più aria possibile, mentre recuperava le forze. “Deku… riesci ad usare qualcuna delle tue tecniche per scappare da qui? Nel frattempo lo trattengo io. So che sarai esausto, ma è questione di vita o di morte, e…” dopo aver aperto gli occhi, Deku lo guardò, e sospirò amaramente “Kacchan… io… il suo obiettivo… quello che è successo… non ricordi?”. Ma il discorso fu interrotto da un’esplosione causata da alcuni Quirkbot.
“Ci hanno scovati! Dietro di me, non allontanarti, e non osare crepare!” esclamò Katsuki. Deku sembrava avere qualcosa di importantissimo da dire, glielo leggeva sul volto, ma vista la situazione di pericolo seguì subito l’ordine. nube di polvere causata da una Stun Grenade riempì l’area, mentre l’Hero esplosivo si districava velocemente tra i robot per disabilitarli con esplosioni concentrate che ne separavano con millimetrica precisione le parti. Dosò al millesimo le proprie energie rimaste per eliminarli tutti. Quando la nebbia si diradò, lui e Deku si ritrovarono esattamente sotto al trono di One, sospeso su un cumulo di macerie. L’uomo mascherato li osservava, nello sguardo sentimenti contrastanti di ammirazione e disprezzo. “Perché non volete capire?” disse.
La carcassa di metallo che costituiva gli spalti dell’arena fu trasformata in una pioggia di proiettili dal Villain. Bakugo soppesò le forze che gli erano rimaste. Era ormai al limite. “Deku, scappa!” Ma il suo compagno lo abbracciò da dietro, in una morsa di calore, e gli disse “No, non vado da nessuna parte. Sono qui con te, per guidarti. Non avere paura, Kacchan. Ti ho fatto questo dono perché so che potrai gestirlo.”

Fu allora che Bakugo sentì un flusso. Inarrestabile, incontenibile, lottava per fuoriuscire dal suo corpo, con la sensazione che decine di mani lo sospingessero da dietro, donandogli scariche di energia a ondate; dunque non oppose resistenza, e lasciò che questo fiume di forza si convertisse nell’esplosione più potente che avesse mai orchestrato. Mentre osservava la raffica metallica di One polverizzarsi come se non fosse mai esistita, Bakugo era attonito, e si voltò verso Deku. Quel potere aveva un’unica spiegazione.
La cristallizzazione della forza. La fiaccola, custodita e tramandata tra i suoi possessori, il One for All, aveva compiuto un lungo viaggio ed era ora giunta al suo nuovo tedoforo…
“A me? Deku… perché?”



Continua…
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: EclecticFirst