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Autore: thembra    31/07/2009    6 recensioni
Che dire, adoro gli x-men e adoro Rogue e Wolwerine assieme e questa sarà una sana Rogan con tanta storia dentro però.... mah, speriamo di far bene ^w^ Ciao!!!
metto spoiler perchè prenderò qualcosa da wolwerine origins U.U
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Raven/Rogue, Logan/Wolverine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Di nuovo grazie a Ro90, e a Soniacristina1989

Siete gentilissime, e le vostre parole mi entusiasmano!

So che Logan può sembrare un po’ OOC, ma che diamine,

 con accanto un angelo come Marie

Sfido chiunque a rimanere impassibile…..XD

Un abbraccio e grazie di cuore stelline belle!!!!!

***

 

 

 

 

 

L’ennesimo lampo squarciò il cielo e lei rimase con gli occhi fissi al soffitto ad attendere il rombo, contando i secondi che passavano e calcolandone la distanza.

…7, 8….

BROOOOOOOOOOOOOOOAM!!!

8 per 3 da 24; 2,400 m di distanza, poco meno di due chilometri e mezzo e una zona di campo, una strada oppure il tetto di qualche casa si è vista cadere addosso una scarica elettrica pazzesca.

Un altro lampo, ancora silenzio e ancora a contare.

Tre secondi solo stavolta, 900 metri questo era vicino….

Il cuore le martellava in gola per l’ansia e gli occhi non si staccavano dal soffitto, stentava persino a chiuderli e cominciavano a pizzicarle.

Un lampo e subito un boato.

Sussultò nel letto trattenendo il respiro per non urlare.

Questo era troppo vicino.

 

Fuori la furia del temporale imperversava, la pioggia batteva crudele picchiando i vetri delle finestre, il vento sferzava le fronde degli alberi e spazzava il giardino riempiendolo di rami spezzati e foglie umide, i poveri rami degli antichi alberi scricchiolavano sotto le pesanti folate e sembravano cedere da un momento all’altro, ce n’era uno in particolare che batteva a ritmo quasi regolare contro il cornicione della sua finestra impedendole di dormire, come se non bastassero già i baleni.

 

Odiava i temporali, si, li odiava da morire, non solo le turbavano l’animo ma le riportavano alla memoria momenti che preferiva di gran lunga dimenticare…

 

STAK!!!

 

Questa volta il rumore pareva aver preceduto il lampo e la stanza venne illuminata a giorno per un brevissimo istante dopodiché tutto ricadde nelle tenebre più nere.

Se prima infatti, anche da fuori le luci dei lampioncini del giardino irradiavano una fosca luce nella notte, ora era tutto assolutamente tetro.

Doveva essere saltata la corrente.

 

“Dannazione!”

 

Si rannicchiò sotto le coperte chiudendo forte gli occhi cercando di non pensare alle folgori, al vibrare delle vetrate, al terrore che aveva dei dannati temporali primaverili.

Ma se non pensava a quello la sua mente era svelta a riflettere nella memoria altre immagini, ben più crudeli e terrificanti.

Vedeva il giovane Eric disperarsi alla separazione dai suoi genitori, sentiva quelle emozioni vivide in lei scuoterla e sconvolgerla, sentiva le fredde e grosse gocce di pioggia infrangersi sulla sua faccia, incastrarsi fra le ciglia, le sembrava d’essere lei, quella disperata che gridava con tutta la voce che aveva in direzione dei suoi, tendere la mano al freddo cancello di ferro e vedere i suoi genitori perdersi nella folla di abiti neri e stelle gialle mentre urlavano il suo nome, sentire un formicolio nelle dita e contemporaneamente vedere le inferriate contorcersi stridendo e guaendo mentre i soldati lo strattonavano e gli urlavano contro finché il colpo secco del manico di un fucile lo aveva tramortito.

Subito dopo vedeva i volti di quei tre balordi che le avevano offerto un passaggio, li vedeva ridere e ghignare, vedeva le loro mani avvicinarsi, sentiva i loro fiati pesanti e le nuvole di condensa che si creavano a contatto con la fredda aria di quella sera piovosa, e i suoi pianti isterici, il suo dir loro di lasciarla stare, di non starle vicino, di non toccarla assolutamente.

 

Un lampo, l’ennesimo.

 

Balzò a sedere di colpo premendosi le mani al petto per calmare il battito.

Non poteva andare avanti così, non riusciva più a sopportare memorie non sue, paure e agonie non sue, ne aveva abbastanza delle proprie non voleva le sofferenze degli altri, ne aveva abbastanza

 

“Nhm”

 

Ne aveva abbastanza…

 

“Basta!”

 

…ne aveva abbastan…

 

Un lampo,

 

un tuono

 

un rombo…

 

un urlo

 

 

“Marie!”

Nhg…basta…non ne posso più….”

“Hey!!!”

 

Si accorse di lui solo quando le sue mani sfiorarono il tessuto della vestaglia che indossava scuotendola leggermente; alzò il viso calmandosi di colpo nell’incontrare il suo sguardo calmo, quegli occhi che sapevano brillare anche nel buio più scuro e che la guardavano sempre con infinita dolcezza, quegli occhi che avevano il potere di calmarla e allontanare tutto.

 

Logan…

“Sono qui, va tutto bene shhhhhhhh…

“No che non va bene…”

“È solo un temporale, passerà…

“Non ce la faccio più Logan…

“Marie?”

“Tutta quella paura, quell’odio e quel freddo…pensavo di odiarlo, volevo odiarlo ma non ci riesco…

“Che c’è ragazzina?”

“Ha tentato di uccidermi! Ci sarebbe riuscito se non fosse stato per voi, per te, e io voglio odiarlo, quando l’ho rivisto sul blackbird e mi ha presa in giro avrei voluto ucciderlo e lo avrei fatto se solo Bobby non….voglio odiarlo Logan voglio odiarlo sul serio…

“E allora odialo, nessuno ti impedisce di farlo, hai tutte le ragioni per…

“NO! Nonostante tutto, è solo una, una contro mille…una sola contro mille per…

“Per?”

…capirlo…

“?”

“Non posso faci niente, ce l’ho qui…”

 

Si scostò dall’abbraccio dell’uomo toccandosi la tempia, poi chiudendo gli occhi sconfitta abbassò l’indice e la mano fino a posarsi il palmo intero sul seno, all’alteza del cuore.

 

…e qui…”

 

Che significavano quelle parole? Che cosa c’era nella sua testa? Cos’era che la sconvolgeva tanto? Non capiva, e più si sforzava meno lo faceva e questa cosa era frustrante per lui.

Non riuscire ad aiutare il suo angelo puro era puro tormento.

 

“So quello che ha provato, so da dove deriva il suo odio e non posso fare a meno di dargli ragione…le pene che ha patito, Dio Logan non posso nemmeno pensarci non voglio e non posso farne a meno, è un controsenso, è una follia e sto impazzendo…e mi fanno male le braccia!!! Da morire!!!”

“Le braccia? Come le braccia? Che centrano?”

“NON LO SO! Ma mi fanno un male cane…

 

Dicendo questo prese a massaggiarsi con la mano destra l’avambraccio sinistro, poco sotto al polso su fino al dorso e di nuovo giù…

 

 

“Un dolore assurdo che va e viene, sempre e solo quando piove…

“Perché non hai detto niente?”

“Hank lo sa, ma non ha trovato nulla, dice che è tutto a posto ma io sento male…

“A me? Perché non mi hai detto nulla?”

“E farti preoccupare per niente? A che scopo? Non voglio essere un pe…

“Basta con questa storia!”

 

Lo guardò sconvolta, era la prima volta che la zittiva con quel tono; abbassò lo sguardo che sentiva vacuo e pesante, stava per piangere.

 

“Tu non sei niente, tutto ciò che ti riguarda non è niente Marie!”

 

Udito ciò si sentì stringere al suo petto, sentì il suo cuore battere veloce come il proprio, sentiva il suo respiro affannato e la sua presa non allentarsi.

Timidamente contraccambiò inspirando quel suo profumo di sigaro e pelle riuscendo a calmarsi.

 

…odio i temporali…

“Odio quello che ti fanno…

Pffffffff…sono una sciocca…una ragazzina paurosa e …sciocca…”

“No invece…

“….”

 

Si era addormentata.

 

La strinse più forte.

 

…non lo sei affatto…

 

Un altro lampo.

 

Un rombo simultaneo.

 

Stavolta però nessuna paura, solo un sorriso sereno sul viso di lei.

E il dolore poco a poco si leniva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TH

 

 

Grazie di cuore a:

 

Dada88
 ginsan89
mangafun1
marmar
Ro90
Rue Meridian
soniacristina1989

 

…che l’hanno messa nelle seguite

 

Ed a:

 

marmar

 

che l’ha nei preferiti.

 

Sono contenta vi piaccia la mia fiction.

Onorata direi!

^w^

 

qui piove che è una meraviglia, diluviaaaaaa!!!
  
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