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Autore: Shadow Doom    22/10/2019    1 recensioni
Sequel di Camelot.
Dopo un breve periodo di pace le forze oscure si destano dal loro sonno portando caos e distruzione in tutti i regni.
P.S. I capitoli sono stati revisionati, parzialmente modificati (in particolare ho aggiunto una piccola parte all'extra del capitolo finale in prospettiva di una futura e conclusiva storia della serie) e portati nel formato html.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Frost Legacy.

 

Due mesi dopo…

 

Il regno di Frost Legacy è probabilmente il luogo più impervio ed arido che possa esistere a causa delle temperature glaciali presenti tutto l'anno, infatti d’estate la temperatura media supera appena gli 0 °C mentre d'inverno si raggiungono anche i -40 °C. Per questo le terre sono congelate e risulta impossibile coltivare ortaggi, verdura e frutta, riesce a sopravvivere solo un tipo di frutto molto simile a delle more di color blu pallido dal sapore dolcissimo; vengono chiamate i diamanti del ghiaccio. Gli abitanti si sfamano cacciando bestie di ogni tipo come orsi, lepri, cervi e bisonti, sono anche presenti belve glaciali simili a delle tigri con denti a sciabola e strane creature assimilabili a spettri che danno la caccia alle anime per nutrirsi. Qualche tempo fa comparvero anche alcuni lupi mannari, creature mitologiche che nascono quando una strega, o fata, sacrifica lo spirito di un innocente consacrandolo alla luna. Il problema dell'affrontare queste bestie è che basta essere semplicemente graffiati per trasformarsi in uno di loro nella successiva notte di plenilunio, ciò perché il loro sangue contiene un patogeno in grado di alterare la struttura genetica degli altri esseri. Shadow indagò a lungo per capire chi fosse il responsabile della comparsa dei mannari senza grande successo, riuscì solo a trovare un nome inciso su una parete di una caverna usata come tana da alcune di quelle belve, il nome era Sally.

A proposito del riccio oscuro, lui e Rouge si erano sposati quattro anni fa e da quel momento governarono saggiamente sul regno, riuscirono a stringere numerose alleanze economiche con i vari regni aventi ad oggetto le materie prime mancanti sul loro territorio. L’esercito e gli abitanti del posto erano sempre stati molti forti, temprati delle dure condizioni di vita, ma ora rappresentavano senza ombra di dubbio la forza armata più forte del globo grazie all’intervento di Shadow. Infatti fu lui stesso ad addestrare personalmente ogni soldato attraverso allenamenti estenuanti, inoltre chi voleva entrare nella battaglione Chaos, la forza d'elité, doveva superare una prova rischiosissima consistente nel sopravvivere una settimana in un bosco abitato da creature pericolose. Mentre Rouge, sfruttando le abilità acquisite da molto giovane, si dedicò alla preparazione della squadra Heart, team composto da spie specializzate nell'assassinio silenzioso. I sovrani erano adorati dal popolo visto che riuscirono dove tutti i loro predecessori avevano fallito, portare Frost Legacy in un periodo di prosperità e sicurezza; furono molto abili a fronteggiare il clima ostile. I due stavano vivendo una vita davvero felice sopratutto perché poterono esprimere liberamente il loro amore che divenne sempre più forte con il passare del tempo, talmente ardente da poter sciogliere anche il ghiaccio perenne del loro regno.

Rouge si trovava sul balcone del castello reale, la fortezza era di stile gotico e di colore azzurro pallido, era il suo posto preferito dato che poteva vedere tutta la capitale, la stupenda Spear. Le abitazioni erano grandi, di stile medioevale, e la neve, poggiata sui tetti, rendeva il paesaggio ancora più bello, specialmente in una giornata di sole come questa. La donna pensò “ È davvero bella questa città, è solo un po' troppo fredda, ma fortunatamente ho Shadow che mi riscalda” sorrise furbescamente “ Chi avrebbe mai immaginato che sarei arrivata fino qui. Da piccola ladra a regina infelice, fino ad essere nuovamente regina, ma questa volta felicissima”. Venne cinta, da dietro, alla vita e ricevette un bacio passionale sul collo “ Non riesci proprio a starmi lontano?” “ Lo sai” Shadow le diede un altro bacio “ Non posso resistere troppo tempo in tua lontananza”. Rouge si voltò e guardò negli occhi suo marito, “ Mi sorprendo sempre il modo in cui mi guardi” “ A sì?” “ Sì, i tuoi occhi sono colmi d'amore” “ Sai che ti adoro”, il re baciò dolcemente l'amata. Successivamente si avvicinò alle sue orecchie sussurrando “ Anche tu mi guardi così” “ Naturale, ti amo da impazzire”, i due si baciarono nuovamente. Shadow le accarezzò dolcemente il viso, “ Sei sempre più bella” la regina arrossì leggermente “ Meglio tornare dentro, i consiglieri devono darci delle informazioni importanti” “ Va bene, ma questa sera non riuscirai a sfuggirmi, tesoro” rispose maliziosa la donna “ Non vedo l'ora, dolcezza”.

La sala del trono era molto grande, ricca di tele rappresentanti paesaggi mozzafiato e ce ne era una con una cornice d'orata in cui erano dipinti Shadow e Rouge nel giorno del loro matrimonio. La particolarità della stanza stava nel fatto che il trono del re e della regina avessero le stesse dimensioni, cosa unica visto che solitamente il seggio delle sovrane era sempre più piccolo per ricordare che il vero capo fosse il sovrano. Fu Shadow stesso ad ordinare che venisse costruito un trono delle stesse dimensioni di quello che gli spettava, proprio a simboleggiare che lui e la sua dolce metà si trovavano sullo stesso piano, quindi ad entrambi e nella stessa misura spettava governare. Nella sala c'erano diversi consiglieri ed uno di essi, che aveva le sembianze di un giovane gatto nero, disse “ Re, regina, ho delle notizie importanti da riferirvi” “ Parla” rispose Shadow con il suo tipico tono stoico. Questo fece sorridere Rouge poiché pensava a come le parlava il marito, sempre così dolce; il fatto che lo facesse solo con lei la faceva sentire speciale. “ Ho scoperto dove si trova la tana del re mannaro”, si trattava di una belva ferocissima capace di uccidere un orso con una semplice zampata ed era il leader dei lupi mannari. Secondo gli antichi tomi l'unico modo per creare un antidoto al “veleno” di queste bestie era quello di uccidere il loro capo ed usarne le viscere, oltre al sangue; per questo era fondamentale scoprire dove si nascondesse. “ Molto bene, dove si trova?” domandò il riccio “ Nel pendio del tormento, nella parte più interna e nascosta della foresta del sangue” “ Partirò subito” “ Aspetti, c'è un'altra notizia altrettanto importante: è stato avvistato, nella vecchia fortezza del gelo, il cacciatore di cavalieri” “ Intendi Orlando?” domandò Rouge, il consigliere annuì. La notizia della tragedia accaduta a Moonlight si diffuse rapidamente, come quella della pazzia di Orlando e dei suoi innumerevoli omicidi, tutti eseguiti su dei paladini senza colpa. “ Il mese scorso ha attaccato anche Parsifal e Galahad, ma i due sono riusciti a costringerlo alla fuga” disse Shadow “ Tesoro, ti ricordi dov'erano?” “ Mmm... a sud nel regno dei tropici. Mi chiedo cosa ci facessero lì” “ Magari una fuga d'amore” “ Non credo che Parsifal sia quel genere di persona” “ Neanch'io pensavo che tu fossi uno di quei tipi, eppure non ti sei lamentato delle nostre meravigliose fughe romantiche", il riccio arrossì terribilmente, mentre la donna rise. “ Cosa dobbiamo fare riguardo al cacciatore?” domandò il gatto “ Dobbiamo fermarlo, sta diventando eccessivamente pericoloso. Ci penserò io” “ Non se ne parla Rouge, è troppo pericoloso. Lascialo a me” “ Shadow, amore, sai che non dovresti sottovalutarmi, sono la regina, nonché una dei paladini più forti di sempre” “ Lo so, ma non sappiamo con precisione cosa sia successo ad Orlando, potrebbe aver acquisito un potere enorme. Lascia che ti accompagni ” “ Non se ne parla bellezza” gli ammiccò “ Tu penserai al re lupo, io ad Orlando, così risolveremo i più grandi pericoli del regno in una sola volta”. Shadow si arrese davanti alle pretese della moglie, come succedeva ogni volta “ Hai vinto tu” sospirò “ Però stai attenta”, la regina scesa dal trono, si avvicinò al marito e lo baciò con fervore nel tentativo di rassicurarlo. Dopo essersi allontanati la donna rispose “ Faccio sempre attenzione, ma per farti stare più tranquillo porterò qualche cavaliere con me, soddisfatto?” il porcospino annuì “ Bene, ora vado a prepararmi. Non credere che mi sia dimenticata ciò che ti ho detto prima” si avvicinò all’orecchio del marito e sussurrò seducente “ Questa notte non mi sfuggirai”. Rouge, con una risatina, si diresse verso l'armeria.

   
 
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