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Autore: PabloX    27/10/2019    0 recensioni
Faith- Nuovo Inizio” Riprende la fan fiction “Faith ritorno a Los Angeles”, che si concludeva con la morte di Faith nel tentativo di salvare il mondo e contemporaneamente restituire l’essenza umana ad Angel. Dovevo quindi trovare un modo di far tornare in vita Faith, ma volevo anche usare altri personaggi che non avevo usato nel primo racconto. Spike ad esempio. Ed ecco che vedrete Spike in azione, e naturalmente il suo rapporto conflittuale con Angel è uno dei temi del racconto, oltre al problema che ora Angel non è più un vampiro. E’ quello che ha sempre desiderato ma davvero è felice ora? Oppure rimpiange i vecchi tempi? Aggiungiamoci una Kennedy che aspira al ruolo che fu di Buffy (e Faith) gli avvocati della Wolfram & Hart e che gli effetti della Magia hanno sempre delle conseguenze… ed ecco che il pranzo è servito !
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Episodio 8

Vampiri e cacciatrici



Lorne stava preparando il caffè, mentre Spike,seduto su una sedia, i piedi appoggiati al tavolino, si frugava nelle tasche alla ricerca di sigarette e accendino.
- Ehi, pistacchio, non hai una sigaretta da fumare con relativo accendino?-
- No, non ce li ho, e anche se ci li avessi non  credo che te li darei.
- Sei un vero simpaticone, Pistacchio-
- Il mio nome è Lorne, non pistacchio-  disse il demone con aria palesemente seccata.
- Sei tu che che mi hai apostrofato così. Per caso io non posso usare le stesse parole che usi tu?-
- Vedi Spike, ti sfugge il fatto che la mia è ironia, e il tuo è sarcasmo, e la differenza fra le ironia e sarcasmo è la stessa che passa tra un sospiro ed un rutto-
- Ti ringrazio della lezione di filosofia, ma cribbio, è possibile che non riesca ad avere una fottuta sigaretta ed un fottuto accendino in questi dannato Hotel!-  Spike finì la frase urlando.
Un pacchetto di sigarette ed un accendino caddero sul tavolino, proprio accanto agli stivali di Spike.
Il vampiro alzò lo sguardo. Faith avanzò lentamente, con aria triste ed un’espressione del volto da cui trapelavano stanchezza ed ansia.
- Adesso che ti ho dato le tue fottute sigarette, puoi farmi il piacere di togliere i tuoi piedi dal tavolo? Noi ci mangiamo lì-
-  Ok, dolcezza. Ma giusto perché sei tu e perché mi hai dato le sigarette-
Faith gli lanciò uno sguardo pieno di commiserazione.
- Come va principessa?-  gli chiese con sincera apprensione Lorne.
Faith sospirò scuotendo la testa – E’ tutto così confuso, Lorne. Non so veramente come andrà a finire. Speriamo che Buffy ci possa aiutare-
- Come va principessa?- Speriamo che Buffy ci aiuti-  li canzonò Spike imitandone la voce con il tono in falsetto.
- Sai non sono proprio sicura che tu sia veramente Spike-  si rivolse a lui Faith.
- No, ti posso assicurare che è proprio lui, Solo Spike può essere così insopportabile-
- Già. Me ne ero scordata-  disse sorridendo Faith, che poi si avvicinò a Spike
- Senti bellimbusto, credo proprio che tu debba collaborare, visto che è grazie a te che siamo in questo casino-
- Io non c’entro. Ero invasato da Tavros-
- Sì, ma in compenso hai accettato di prendere il medaglione  per conto della Wolfram&Hart e non ci hai detto niente.Quindi adesso devi aiutarmi a recuperare quel fottuto medaglione. E subito-
- Subito? Ma l’alba è appena sorta e…-
- E allora? Copriti, mettiti il casco da motociclista o quel che vuoi, ma dobbiamo sbrigarci-
- Va bene va bene. Fammi fumare questa benedetta sigaretta e poi sarò tutto tuo –
Faith si girò verso Lorne sbuffando e volgendo gli occhi al cielo.

*****

- Sono ore che stiamo visitando tutti i ruderi abbandonati di Los Angeles e non abbiamo trovato traccia di questo posto dove avresti dovuto nascondere il medaglione.-  Disse Faith
- Mi spiace, Ce la sto mettendo tutta.-
- Non puoi sforzarti di più?-
- Non è colpa mia se sono stato invasato da un essere demoniaco e adesso non ricordo più nulla-
- Ma è colpa tua se non ci hai detto nulla della Wolfram & Hart o sbaglio?-
Spike la guardò per un attimo indeciso su quale riposta dare a quella petulante ragazza.
Si limitò a scuotere la testa e a mormorare con aria rassegnata – Cacciatrici…bah-
- Fammi vedere la mappa , Faith-
Faith tirò fuori una cartina tutta spiegazzata dalla tasca posteriore dei jeans e la porse al vampiro
- Se la tratti così, tra poco sarà distrutta-
- Se non ti dai da fare, tra poco ci sarà un vampiro in meno sulla faccia della terra-  replicò Faith con un ghigno dipinto sul bel volto.
Spike aprì la cartina, cercando di non romperla del tutto, e la scrutò con attenzione.
- Qui non siamo stati vero?-
- Ci siamo stati mezz’ora fa-
- E qui! Dovrebbe essere qui vicino al Boulevard!-
- Siamo vicini al Boulevard!-
- Accidenti non si vede nulla!-
- Accidenti. Non ci capisci nulla!-  Faith strappò la cartina dalle mani di Spike.
- Ma è il modo di fare?-  esclamò Spike osservando un pezzo della mappa che gli era rimasto in mano
- Ecco qui, l’unico posto che ci manca è questa antica abbazia, dovrebbe essere a circa 1 miglio da qui. Se ci sbrighiamo riusciremo ad arrivare prima del tramonto.-
- Già. Grazie alla mia moto-
Faith guardò con aria disgustata Spike, poi sentenziò:
- Devi fare qualcosa per l’alitosi-
- Cosa?-  fece il vampiro confuso.
- Ti puzza l’alito!-  tagliò corto la cacciatrice.
Spike rimase in silenzio perplesso, prima di mandare con un gesto della mano a quel paese la sua interlocutrice. Si rimise in testa il caso da motociclista per evitare i raggi solari e raggiunse rapidamente la ragazza che si era avviata verso la Kawasaki di Spike.
-  L’unica cosa che mi piace di questa gita è la tua moto. Dove l’hai rubata?-  chiese Faith una volta giunta davanti al veicolo.
- Ehi, dolcezza, io non rubo moto!-
- Ah no, non mi dire che l’hai comprata!-  Faith rise.
- Beh, no. Il proprietario me l’ha data in prestito.-
- Ah capisco, anch’io avevo una moto data in prestito.-
- Che fine ha fatto?-  chiese Spike mentre accendeva il motore
- Kennedy l’ha venduta mentre ero un fantasma-
- Mai diventare fantasmi-
- Me ne ricorderò-


Willow e Lorne entrarono nella Hall dell’albergo.
- Ehi Ciao Will!-
Una ragazza giovane si gettò sulla rossa strega abbracciandola.
- Dawn! Che piacere rivederti. E tua sorella?-
- Sono qui!-
- Buffy, finalmente ci si rivede!-
Buffy abbracciò la sua storica amica.
- Ti vedo bene, Will. –
- Sì grazie, anch’io ti vedo…sei in formissima!-
- Beh insomma, sai cerco di stare in forma, aerobica, ginnastica, cose così…-
- Già, le ex cacciatrici hanno tendenza ad ingrassare-  disse ridendo Willow, che poi si corresse-  Non volevo dire che sei ingrassata, Tutt’altro. E poi con un po’ di carne addosso si sta meglio, Non che tu sia grassa…-
- Sì, va bene, lo so che sono un po’ ingrassata. Ma non credo di esser qui per parlare del mio peso forma o di dieta. O sbaglio?-
- No, certo: non so se Kennedy e Connor ti hanno detto qualcosa-
- Sì, mi hanno accennato ad alcune cose: Ma voglio sapere da te come stanno le cose. Con tutti i dettagli del caso.-
- Va bene. Sediamoci lì che ti racconto tutto.-
Le due si sedettero su una comodo divano e Willow incominciò il suo racconto.

*****

Spike spense il motore della moto, mentre Faith senza pensarci su due volte scendeva veloce di sella.
La vecchia abbazia era di fronte ai loro occhi. Costruita nella prima metà dell’ottocento era stata distrutta parzialmente da un terremoto e, dopo essere stata ristrutturata, aveva dovuto subire l’offesa arrecatagli da un incendio che aveva colpito tutta quella zona, e che aveva causato vittime e danni gravi a tutti i dintorni.
Da allora l’edificio era stato abbandonato al suo destino.
Sul retro dell’abbazia c’era un piccolo cimitero in cui erano custodite le spoglie di alcune personalità importanti che avevano abitato nei dintorni molto, molto tempo prima.
Faith fu colpita dalla maestosità del luogo, che contrastava con l’aria di abbandono di tutta quella zona.
Il sole stava ormai per tramontare. I suoi raggi erano ormai debolissimi e Spike poté togliersi il casco da motociclista, e si sfilò i guanti.
- Finalmente, stavo per soffocare con tutta questa roba addosso-
Notò il silenzio di Faith, intenta ad osservare quella vista inusuale ed affascinante.
- Che c’è, cacciatrice, ti sei addormentata?-
- Stavo osservando questo posto. Ha un’aria così…imponente. Tragica direi-
- Da fuori non è male, ma dentro ti assicuro che puzza di piscio come tutti i ruderi-  disse Spike avviandosi verso l’entrata.
- Nah!-  rispose Faith con aria disgustata.
- Ma allora è qui che eri?-  chiese la ragazza raggiungendo il vampiro ossigenato.
- Mi pare proprio di sì. Mi ricordo quelle colonne laggiù dove il tetto è crollato-
- Bene, finalmente ci siamo-
Spike si avvicinò e si guardò intorno.
Faith lo osservò speranzosa.
- No, non è qui, deve essere più avanti-
- Insomma vuoi trovare questo posto!-
- Smettila di urlare, mi fai perdere la concentrazione!-
- Senti, fatti venire in fretta la concentrazione altrimenti ti spacco le corna!-
- Cosa hai detto?-
- Le corna…Spike, non prendertela… voglio dire, vedi di concentrarti-
- Le corna! Hai ragione! Era una tomba con su degli animali cornuti-
- Un bue? Una capra? –
- No, no, erano due animali, come due cavalli-
- Ma i cavalli non hanno le corna!-
- Ma gli unicorni si!- esclamò Spike dirigendosi verso una tomba che recava scolpiti sulla pietra due dei leggendari animali.
-  E questa!-  Spike batté la mano sul freddo marmo-
- Sicuro?-
Spike fece cenno affermativo col capo
-  Aiutami ad aprirla.-
I due spinsero la lastra pesante e questa si spostò. Al semibuio apparve loro un cadavere decomposto, ridotto in sole ossa e brandelli di vestito. Un medaglione lucente era posto proprio tra le mani congiunte del defunto.
- Certo che tu hai proprio il senso del macabro, vero?-  
Spike allungò la mano verso il medaglione incurante dell’osservazione della cacciatrice, Ma Faith lo bloccò.
- Meglio che lo prenda io-
- Non ti fidi?-  chiese Spike stupito é un po’ offeso-
- Sai come suol dirsi: fidarsi è bene…-
Un rumore attirò l’attenzione di Faith che interruppe la frase a metà.
- C’è qualcuno-  sibilò al compagno.
Un’ombra si gettò verso di loro. Faith reagì con tempismo e colpì l’aggressore con un calcio. Ma immediatamente altri aggressori si lanciarono verso la coppia.
- E’ una trappola!-  esclamò Spike, un attimo prima di intervenire a difesa di Faith.
Si trattava di quattro uomini mascherati, ma probabilmente ce n’erano altri nei dintorni.
Spike e Faith li affrontarono, cercando di non spostarsi troppo dalla tomba dove era custodito il prezioso monile. Era chiaro che l’obiettivo dell’aggressione fosse quello.
Il combattimento fu breve e intenso. Faith e Spike riuscirono ad avere la meglio sui primi quattro ma altri quattro si scagliarono contro di loro. Faith ebbe però l’impressione che qualcuno nell’ombra gli stesse dando una mano,. Avrebbe giurato che gli aggressori fossero almeno quattro, ma in realtà solo tre giunsero davanti a loro. Scansò un colpo di pugnale che il tipo gli sferrò.
- Mi vuoi fare male eh?-  Con un calcio lo disarmò e poi lo afferrò per le spalle e lo lanciò lontano.
Si aspettava un ritorno dell’avversario ma non lo vide più riapparire dal buio. Gli sembrò però di sentire un rumore strano, come di ossa che si rompono.
- Mi vuoi dare una mano o ti sei incantata?-  gli urlò Spike al suo fianco
Faith si scosse e si precipitò a dar man forte al suo compare. La ragazza picchiava duro e gli aggressori, o almeno quei pochi che non erano svenuti, preferirono ritirarsi velocemente.
- Sembra che ci lascino stare-  Osservò Faith rivolta al compare.
- Maledetti! Volevano il medaglione-
- Quale medaglione? Questo medaglione?-
Riconobbero subito la voce che era risuonata alle loro spalle.
In piedi sulla tomba, con in mano il lucentissimo ed agognato monile, una figura si stagliava tra le rovine dell’abbazia.
- Angelus!-

****

- Sei sicura di quello che vuoi fare?- Chiese Buffy rivolta a Willow
- Certo, questo è il primo incantesimo che ho fatto. Il primo incantesimo non si scorda mai-
- Bene.-
L’espressione di Buffy non era di quelle pienamente convinte
- Francamente non riesco ancora a capire questa storia che mi hai raccontato. Angel che torna umano, Faith che si reincarna dopo essere stata un fantasma, Spike posseduto che vampirizza Angel…-
- C’è poco da capire, siamo in un bel pasticcio, come tutte le volte che c’è Angelus di mezzo…-
- O come tutte le volte che c’è Faith di mezzo…-
- Faith non c’entra-  la difese Willow, -  è quel Tavros che non ne vuole sapere di lasciarci stare, e la Wolfram&Hart e…-
- Va bene, ho capito, facciamo questo incantesimo e vediamo di andare avanti-
Dobbiamo fare in fretta. Spike e Faith sono là fuori a cercare il medaglione, ma non è detto che lo trovino.-
- O che lo trovino per primi-  concluse Lorne.

****

- Piacere di vedervi-  disse sogghignando Angelus osservando dall’alto Spike e Faith.
- Il piacere è nostro-  rispose pronta Faith.
- Parla per te, brunetta-  sospirò con la sua aria sardonica il vampiro biondo che le era accanto.
- Sapete, fate una bella coppia insieme, peccato che dobbiate…morire! - ghignò Angelus.
- E’ arrivato il momento di regolare un po’ di conti-  Spike si fece avanti, ma Faith lo bloccò.
- Fermo, ci penso io-
- No, non ci pensi tu. Non ne saresti capace.-
Faith lo afferrò per il bavero-  Senti coso, non dirmi di cosa sono o  non sono capace!-
- Stai mentendo a te stessa!-  replicò Spike. Lo sai che non sei in grado di ucciderlo! Io Sì!-
- Ma tu…-
- Sono un vampiro?-  e allora? Anche lui lo è! Io sto dalla parte del bene, lui del male, dov’è il problema?-
- Forse ce l’avete davanti agli occhi-  Angel si era portata ad un passo dai due, e prima che la cacciatrice o il vampiro potessero fare nulla, aveva colpito Spike mandandolo a gambe all’aria e aveva catturato Faith.

*****

- Ecco mettiamo la sfera di Tessulah qui al centro-  
Willow posò la preziosa sfera sul tavolo al centro della stanza. Kennedy, Buffy, Dawn, Lorne ed infine un riluttante Connor stavano intorno, concentrati come se fosse da loro che dipendesse l’esito del sortilegio.
Connor si allontanò all’improvviso verso la porta.
- Non ce la faccio ad assistere a queste cose. Potete cavarvela anche senza di me-  disse aprendo la porta ed uscendo repentinamente.
- Bel ragazzo il figlio di Angel,vero Dawn?-  sussurrò Buffy alla sorellina.
- Per favore Buffy!-
- Lorne, puoi spegnere le luci?-
Il demone di Pylea obbedì alla richiesta e la strega Wicca fece un cenno a Kennedy che iniziò:
- Quod perditum est invenietur...
- Nisi mort. Nisi al finitei. Te invoc, spirit al trecerii...-  continuò Willow


******

- Sei mia!-  gridò Angelus mentre cercava di tenere ferma Faith afferrandola per le spalle.
- Non ancora!-  Faith colpì con una gomitata il vampiro che mollò la presa e arretrò barcollando leggermente. La cacciatrice non lasciò tempo all’avversario per reagire e lo colpì con un calcio al volto. Angelus cadde a terra.
- Così mi piaci-  disse pulendosi il sangue dal viso -  combattiva e irriducibile. Ci divertiremo fino alla morte, vedrai-
-  Io sono pronta-  Faith assunse la posa da combattimento.
- Sicura?-  Angelus, da terra da dove si trovava, aveva rapidamente sgambettato la ragazza, ed ora si trovava sopra di lei.
- Non impari mai eh, Faith?-
Faith lo colpì con un rapido pugno e lo fece arretrare.
- Neanche tu, mi pare-  disse la cacciatrice riportandosi in posizione eretta.
- Sì penso proprio che mi divertirò a morte. La tua ovviamente.-  rispose sardonico il vampiro.
Intanto, alle spalle di Angelus, si era portato Spike. Il biondo cercò di colpirlo con una trave che si era procurato, ma Angelus intuì e si spostò appena in tempo per evitare il terribile colpo
- Mancato!-  esclamò, appena prima di colpire Spike con un terribile pugno.
Il vampiro più giovane volò ancora una volta per terra.
- Scusa Faith, eravamo rimasti?-
Ancora una volta la ragazza lo colpì con un calcio, ma stavolta Angelus assorbì bene il colpo
- Tutto qui? Dai, fammi vedere di cosa sei capace!
Faith attaccò a testa bassa, ed Angelus si scansò, riuscendo a sgambettare l’avversaria, che cadde per terra.
- Su dai Faith, non ci stai nemmeno provando-
- Maledetto-  biascicò Faith -  vuoi farmi arrabbiare? Eccoti accontentato!
Faith si alzò all’improvviso e con un balzo prodigioso fu davanti al vampiro. Ancora in elevazione la cacciatrice colpì con un calcio al petto il vampiro, che stavolta barcollò fino a quasi cadere. La ragazza cercò di approfittare dell’attimo di sbandamento dell’avversario e lo colpì subito con  un pugno, seguiti poi da altri colpi. Angelus barcollò ancora, ma non cadde.
Faith si fermò per un attimo.
- Tutto qui?-  le chiese Angelus. Poi si scagliò come una furia verso di lei, ma Faith aveva intuito e afferrò l’avversario per le spalle e lo scaraventò a terra.
- Brava Faith, adesso tocca a me!-
Spike si era rialzato e adesso era intenzionato a farla pagare al suo antico rivale. Si precipitò verso il punto dove era atterrato Angelus, lo prese per il bavero e incominciò a tempestarlo di pugni.
Spike lo colpì una, due tre, quattro volte.
- Fermati Spike!. Gli gridò Faith, ma Spike continuava imperterrito.
Finalmente si fermò, Guardò il volto insanguinato del rivale
- Ne hai avuto abbastanza.?-
- Secondo te?-  Angelus afferrò il rivale per le caviglie e lo fece ruzzolare per terra. Con le ultime energie afferrò la sbarra che prima Spike aveva in mano e colpì il biondo mentre questi stava per rialzarsi. L’impatto fu devastante e Spike rotolò per terra in una pozza di sangue.
Spike!-  Urlò Faith precipitandosi verso di lui.
- Dannazione, te l’avevo detto di lasciare fare a me-  Faith si chinò sul vampiro biondo, che con l’unico soffio di voce che gli rimaneva le disse-  Uccidilo Faith, è l’unica.-
- Ma Willow….-  
- Uccidilo Faith, ti prego.-
La ragazza si alzò in piedi, Davanti a lei si ergeva Angelus, il grande, mitico vampiro di 280 anni. Il volto pieno di sangue e ferite, lo sguardo inferocito e spavaldo, una belva pronta a scatenarsi ed uccidere. Lei, Spike, i suoi amici dell’Hyperion e chiunque si fosse frapposto fra lui e il mondo. In più aveva per le mani quel prezioso monile, che gli avrebbe dato chissà quali poteri.
Ma lei sapeva che, da qualche parte dentro di lui, era nascosto Angel, il suo Angel.
Se solo Willow fosse riuscita a…

****

Intanto all’Hyperion Willow e gli altri continuavano nel rito:
- e implor doamne. Nu ignora accasta rugaminte lasa orbita sa fie vasul care- i va transporta sufletul la el.-  
La voce di Willow risuonava sempre più forte. I suoi occhi ora erano neri e sembravano mandare  dei bagliori. Una improvvisa folata di vento nacque dal nulla, fogli e cartacce si sollevarono all’improvviso, e finestre dell’Hotel sbatterono violentemente.
- Este scris aceasta putere este dreptul poporuil meu de a conduce.!-  

*****

Angelus avanzò di un passo. Faith abbandonò Spike ormai privo di sensi e fece un paio di passi in avanti,
-  Su, cacciatrice, fatti avanti: non vuoi completare il lavoro del tuo amichetto ?-
- Sono qui per questo -  replicò Faith cercando di farsi coraggio.
Decise di rompere gli indugi, avanzò rapidamente, ma Angelus aveva afferrato di nuovo la sbarra e cercò di colpirla allo stomaco. La ragazza schivò  il colpo. Il vampiro di riprovò e questa volta prese di striscio la cacciatrice, ma lei balzò in avanti verso di lui. Lo afferrò al collo e lo trascinò per terra. Qui lo colpì ancora al volto con tutta la rabbia che aveva in corpo fino a che Angelus non si mosse più.
Ora era sopra di lui, mise le ginocchia sopra le sue braccia di modo che non potesse fare movimenti
Estrasse il paletto da sotto la giacca, e con la mano sinistra tenne per  il collo il vampiro.
Alzò la mano destra che impugnava il paletto in alto sopra la sua testa. Un raggio di luna entrò dalla finestra e illuminò la sua mano che brandiva il paletto letale.
-  Perdonami Angel, devo farlo-
Faith vide l’ombra della sua mano proiettata sul muro. Mille pensieri e ricordi le tornarono alla memoria. Angel a Sunnydale, Angel che la salvava e proteggeva in un vicolo buio di Los Angeles, mentre lei chiedeva solo di darle la morte, Angel che la spingeva a credere di nuovo in se stessa. Lei che si innamorava di lui, prima da sola nella prigione, poi finalmente ricambiata. Lei che tornava per lui. Le nottate all’Hyperion, le lotte in comune.
Doveva esserci un altro modo.
La voce di Spike risuonava nella sua testa - Devi ucciderlo, Faith uccidilo!-
Se solo Willow….
- No, non posso farlo!-
Gli occhi di Angelus si aprirono per un istante, speranza e terrore si mischiarono nella mente di Faith. La sua mano strinse ancora di più il paletto mentre la mano sinistra stringeva ancora di più il collo. Se si fosse mosso di un millimetro, se avesse fatto una minima mossa falsa lei avrebbe colpito.
Doveva farlo.
Doveva.
Dalla bocca di Angelus venne fuori un grido agghiacciante, Faith mollò per un istante la presa del collo. L’urlo durò un attimo che sembrò un’eternità. Era pronta a colpire, ma forse….
Gli occhi del vampiro si aprirono. Occhi grandi, profondi, sinceri.
.Faith. cosa stai facendo. Dove sono, cosa succede?-
- Sei tu Angel sei tu, dimmi che sei tu!-  disse quasi singhiozzando la ragazza
- Sì sono io, ma perché, cosa è successo-
Faith respirò affannosamente, doveva provare che era veramente lui, non poteva fidarsi alla cieca.
- Sai perché sei qua?-
- No, io…non so-
- Pensaci bene-
- Mi fai male Faith. Abbiamo litigato?-
Faith rise amaramente –Litigato? Tu ti sei trasformato in un vampiro, in Angelus, Di nuovo.-
- Oh io….-
I due stettero in silenzio per un po’-
- Ora ricordo-  disse Angel- Sì adesso ricordo. Non volevo più essere umano. Volevo tornare come prima.-
- Già. E Spike ti ha trasformato.
- Spike. E’ vero, ora ricordo. Dov’è?-
- E’ là in fondo. E sta morendo. Per colpa tua.-
- Mi spiace Faith, mi spiace moltissimo.-
- Dovrei ammazzarti. Dovrei. Ma non posso-  Faith scosse il capo ripetutamente.
- Non posso, proprio non ce la faccio.-
Si alzò in piedi liberando Angel dalla sua presa.
- Io…ho di nuovo un’anima?-  chiese Angel.
- Sì. Penso che Willow ce l’abbia fatta. Hai di nuovo un’anima. Ma non hai più me. E adesso scusa, ma devo andare a salvare un amico.-
Faith lasciò cadere il paletto accanto ad Angel che dolorante cercava di rialzarsi, e si avvicinò a Spike.
Gli accarezzò i capelli bagnati di sangue, poi frugò all’interno della giacca ed estrasse il cellulare
- Speriamo funzioni-
Fece un numero, dall’altra parte rispose Lorne
- Tutto bene principessa? Abbiamo fatto l’incantesimo -
- Lo so. Ha funzionato. Mi servono soccorsi, abbiamo un ferito.-

*****

Hyperion Hotel.
Un’ora più tardi.
Connor  e Faith entrarono nell’Hotel trasportando Spike su una barella.
- Presto c’è un ferito! - Urlò il ragazzo.
Buffy e Dawn si precipitarono verso di loro.
- Spike, Spike, che cosa ti hanno fatto?-  gli disse la biondina accarezzandolo teneramente. Dawn era muta, non riusciva a spiccicare parola, ma era visibilmente sconvolta per quello che era successo al suo amico vampiro.
Connor e Faith portarono Spike al piano di sopra, dove già Lorne e Willow attendevano, pronti a curare con erbe curative il malcapitato.
Il vampiro ossigenato fu disteso sopra il letto. Come toccò la soffice superficie delle coperte incominciò a dare segni di vita.
Aprì di poco gli occhi e vide confusamente il dolce volto di Dawn.
- Sei tu scricciolo?-  biascicò con un filo di voce.
- Sì.-  Rispose la ragazzina, con le lacrime agli occhi-  Sono io-
- E tua sorella, la grande cacciatrice, c’è anche lei?-
Buffy si fece avanti stringendo le mani del suo antico amante.
- Sì ci sono anch’io, mi vedi?-
- Sì. Ti vedo. Beh allora devo essere morto, se ti immagino qui con me.-
- Non sei morto, Io sono veramente qui-
- Sul serio?-
- Sul serio. E ti voglio bene-
- Va bene, farò finta di crederci, allora-
Un sorriso si dipinse sul volto di Buffy.
- Mi pare che stia bene. B. Si rimetterà-  sentenziò Faith, che aveva osservato attentamente la scena.
- Ciao Faith-  la salutò Buffy -  Scusa se non ti ho salutata subito ma…-
La bruna le fece un cenno accompagnato da un sorriso-  non c’è bisogno che ti scusi, la situazione era alquanto drammatica….-
- Già…-
- Tanto per cambiare-
- Tanto per cambiare-
Le due si sorrisero
-  Neanch’io ti ho salutato, quindi…Ciao sorella maggiore! - Esclamò Faith sapendo quanto Buffy odiasse che lei si considerasse come se fosse una sorella.
- E ciao sorellina minore!-  Faith fece un cenno di saluto verso Dawn che ricambiò con uno stentoreo sorriso
-  Ciao, sorellastra-  replicò la giovane.
- Sai tua sorella ti assomiglia sempre di più. Bene ragazze, io lascio il malato alle vostre cure. Sono un poco stanca, scendo di sotto, ci vediamo più tardi.-
Faith uscì dalla stanza. Anche questa era andata.

*****

Di sotto c’era la sola Kennedy seduta su uno dei divani dell’entrata.
- Dimmi un po’ che è successo-
-  Abbiamo finalmente trovato la chiesa con il medaglione.-  Ma anche quelli della Wolfram&Hart ci hanno trovato. Li abbiamo respinti.-
- E poi?-
-  E poi è spuntato Angelus. Abbiamo lottato. Spike è rimasto ferito. Però ce l’ho fatta.-
- L’hai…-
- No. Non è  stato necessario. Avete fatto il rito, giusto?
Kennedy assentì gravemente. –Sì l’abbiamo fatto. E’ servito allora?-
- Ad evitare che io ammazzassi Angel ? Sì-
Faith si guardò intorno.
- Ma dov’è?-
- Chi? -
-  Angel. Era sulla macchina con noi-
- Forse non ha troppa voglia di farsi vedere. Dopo quello che ha combinato-
- Già-
- Lo perdonerai?-
- Non so. Non so-  Faith scosse il capo.
Kennedy stette in silenzio per un po’ poi disse.
- Non so nemmeno io se lo perdonerò. E se perdonerò te-
Faith la guardò interdetta.
- Cosa vuoi dire?-
-  Sei tu che ci hai messo in questa situazione. Faith. Tu e la tua smania di tornare, di esserci sempre, di primeggiare. Sei tu che hai fatto ingelosire Angel facendo la cretina con Spike. Sei tu che hai causato tutto questo.-
Faith scosse la testa-  Non so perché dici questo. E’ stata Willow che…-
- Willow ha fatto quello che tu gli avevi chiesto. Me l’ha detto.-
- Willow mi ha richiamato perché c’era bisogno di me. Stavi per morire e…-
- Pazienza! - Rispose con voce stridula la mora –Sarei morta, va bene. E allora? E’ destino delle cacciatrici di morire. Ce ne sarebbe stata una dopo di me. E’ così che ha sempre funzionato. Adesso invece ci sono centinaia di cacciatrici. L’Ordine è stato interrotto!-
- E’ stata la tua ragazza a incasinare tutto, non ricordi? E se non l’avesse fatto, probabilmente non saremmo qui a fare questa piacevole conversazione.-
- Va bene, cause di forza maggiore, Ma adesso basta. Adesso è giunto il momento che tutto si ricomponga secondo la tradizione.-
- Cosa vuoi dire?-  chiese Faith.
- Kennedy aprì il palmo della mano e mostrò una zampa di rospo.-
- Cos’è? - Chiese Faith.
- Un elemento essenziale per la riuscita dell’incantesimo di Willow. Senza questo il risultato è solo temporaneo. Diciamo un’oretta. Devo essermi dimenticata di metterlo. –
Il sorriso dipinto sul volto di Kennedy non era il solito sorriso aperto che Faith ben conosceva. C’era qualcosa di maligno sul suo volto. Qualcosa di maligno in lei.
- Ma allora…-
- Shh!-  Kennedy si mise il dito indice davanti alla bocca. - Non dire niente. E’ venuto a trovarci un caro amico. Faith: ti presento Angelus.-
Faith si voltò e dietro di lei vide la sagoma ghignante del malefico vampiro.

******

Faith cercò di estrarre il paletto, ma Kennedy la bloccò.
Il paletto rotolò per terra.
- Perché? Perché Kennedy?-
- Non lo capisci, tutto si deve ricostituire. Una sola cacciatrice per ogni generazione. Così è scritto. Così è sempre stato. E così sempre sarà.-
- Non è detto che sia tu-
- Sì, rimarrò l’unica, almeno spero. Comunque iniziamo a diminuire la concorrenza-
Angelus si fece avanti, Faith cercò di divincolarsi, sebbene la presa di Kennedy fosse stretta. Allora  mise il piede destro dietro a quello di Kennedy, poi poggiò tutto il suo peso sull’avversaria.
Le due caddero all’indietro, sul divanetto alle loro spalle. Angelus era vicino e Faith poté colpirlo con un calcio al volto, mentre si liberava di Kennedy. Veloce, la bruna, si divincolò dalla presa. Kennedy però reagì e le si scagliò contro. Faith la respinse gettandola verso Angelus. Il vampiro la bloccò per le braccia.
- Dai Angelus, Prendila! – Urlò la ragazza.
- Sì. Ma prima mi prendo un’aperitivo-  esclamò il vampiro.
Kennedy comprese troppo tardi le intenzioni di Angelus. Le zanne del vampiro erano ormai già nel suo collo. Inorridita Faith osservava la scena, poi si riscosse, afferrò una sedia e la fece a pezzi, in modo da avere un paletto di fortuna ma efficace.
- Una cacciatrice di meno-  esclamò Angelus prima di sbarazzarsi del corpo di Kennedy, a cui aveva rotto il collo con una torsione.
Faith agitò l’improvvisato paletto come una spada.
- Fatti sotto, questa volta non avrò pietà.-
- Dici? Sai non è regolare questo duello. Tu hai un’arma e io no-
- Non me ne frega un accidenti!-  urlò Faith.
- Allora non ti dispiacerà se uso questo?-  Angelus estrasse da sotto lo spolverino la spada di Angel.
- Tanto al tuo amico non servirà più.-
Angelus si slanciò in avanti e Faith fu costretta a sottrarsi al combattimento,  difatti contro quella spada il suo paletto non avrebbe potuto nulla.
- Dove scappi maledetta? Perché mi rendi sempre le cose così difficili?-
Faith era salita sopra al banco della reception. Angelus cercò di colpirle le gambe ma lei saltò in alto, Il vampiro ci riprovò e questa volta Faith saltò giù dal tavolo. Atterrò però malamente e perse la presa sul paletto.
Angelus si precipitò verso di lei e sferrò un colpo a botta sicura, ma la ragazza rotolò via sottraendosi alla furia dell’avversario. A fatica si rimise in piedi, e stavolta di fronte all’attacco del vampiro non scappò ma replicò con uno dei suoi calci volanti. Angelus si era gettato alla cieca, e Faith aveva calcolato giustamente i tempi, evitando la lama della spada e colpendo in faccia il vampiro.
Angelus arretrò e allora Faith ci riprovò.
Raccolse tutte le energie rimaste e spiccò un altro balzo felino. Angelus fu colpito ancora più nettamente, arretrò sbandando paurosamente. Faith cercò di riprendere fiato e si preparò ad un altro assalto, ma questo non avvenne. Il suo avversario fece una faccia sorpresa, strabuzzò gli occhi,  e poi si polverizzò. Le ceneri si sparsero sul pavimento, proprio a poca distanza dal cadavere di Kennedy.
Dietro a lui , nella sbuffo di polvere, apparve Buffy con in mano il paletto di Faith.
Lo sguardo delle due cacciatrici si incontrò.
Si guardarono per un lungo, interminabile istante.
Poi Faith fece qualche passo verso l’amica- nemica, guardò verso il basso, aprì le braccia e scoppiò a piangere abbracciando Buffy.
Buffy la strinse teneramente e mentre le accarezzava i capelli le sussurrò – Su Sorellina, è tutto finito, Tutto finito.-

*****

Willow scosse il  capo mentre teneva nelle sue braccia il corpo esanime di Kennedy.
- Perché questo, perché?-
Nessuno le rispose. Né Faith, seduta sul divano sporco e macchiato di sangue, né Buffy, che le stava vicino, nell’intento di consolarsi a vicenda della morte del loro Angel, sparito dentro a quella creatura infernale chiamato Angelus. Nemmeno Connor, che aveva odiato profondamente Angel e soprattutto Angelus, ma che sembrava aver trovato un equilibrio interiore negli ultimi mesi.
E nemmeno Lorne, sempre pronto a dispensare pillole di saggezza con la sua brillante ironia,  riusciva a trovare parole adatte alla circostanza.
Due di loro se ne erano andati, in circostanze poco chiare, perché l’unica testimone era Faith. Anche Buffy era testimone, ma non aveva seguito tutto dall’inizio.
- Perché Faith hai fatto questo? -  Chiese con gli occhi pieni di lacrime Willow.
- Non sono stata io. E’ stato Angelus-
- Ma Angelus non c’era più, l’incantesimo…-
- Era fallito-  dichiarò Buffy.
- Non è possibile. Ho fatto tutto a puntino-
Faith si alzò, si guardò in giro perlustrando con i suoi occhi da cacciatrice se trovava la prova di quello che era avvenuto.
Proprio vicino al corpo di Kennedy c’era la zampa del rospo.
- Ecco lì la prova, Will. Quella zampa. –
Willow prese in mano l’oggetto e lo osservò attentamente. Rimase a bocca aperta per alcuni istanti, in una espressione di dolente stupore.
- Non l’ha messa nella pozione, per quello Angel ha riavuto l’anima per poco.-
- Non può essere. Perché ha fatto questo?-
- Gelosia-  rispose Buffy anticipando la risposta di Faith, che andò a sedersi di nuovo vicino a lei.
- Voleva essere lei la cacciatrice, diceva che s’era rotto l’equilibrio, e andava ristabilito. Almeno questo è quello che ha detto.
-  Scuse, tutte scuse. – Lorne aveva rotto il suo silenzio. La sua aria severa diceva che non aveva voglia di scherzare.
- La realtà è che la piccola Kennedy era rosa dalla gelosia. E da parecchio tempo. Io non so questa cosa delle cacciatrici, ma anche eliminando Faith o Buffy, e stiamo parlando di due nostre carissime amiche, vero Will, anche eliminando loro ci sarebbero state le altre. E allora cosa voleva fare? Allearsi con Angelus e tutti i vampiri per eliminare le cacciatrici?. Questa è follia, Willow, pura follia.-
Willow sentì le parole di Lorne, scuotendo la testa, poi ammise.
- Sì lo so, era gelosa, era da tempo che mi tampinava con questa storia. Lo so, era piena di difetti, e ultimamente si era allontanata da me. E anche dal Bene, alla fine. Ma io le volevo bene-
Il silenzio calò nella stanza.
Fu Faith ad interromperlo. Si mise la mano nella tasca, ne tirò fuori un oggetto metallico, lo soppesò nel palmo ed esclamò:-  E tutto questo per questo oggettino maledetto.-
Appena Willow lo vide si precipitò verso Faith e cercò di strapparglielo di mano-
- Ferma Will, sei impazzita!-  Buffy si frappose fra le due-
- Deve darmelo, deve!-  le urlò in faccia la strega dai capelli rossi
- Con quello potrò far ritornare in vita Kennedy!-
- Non mi sembra proprio il caso.-  la rimbeccò Faith
- Stai zitta tu. Ti ho riportato indietro. Perché Kennedy no?-
- Forse perché ha cercato di farmi ammazzare da Angelus? Forse perché ha sabotato l’incantesimo, il tuo incantesimo?-
Willow si fece indietro di qualche passo, gli occhi le diventarono scuri di colpo, incominciò a recitare delle frasi in lingue sconosciute.
- Che diamine sta facendo?-  chiese Faith preoccupata.
- Non lo so, ma non mi piace-  rispose Buffy che si precipitò verso Willow cercando di chiuderle la bocca. Per qualche istante ci riuscì ma Willow si ribellò. Le due rotolarono per terra e Willow riuscì a liberarsi dalla presa di Buffy.
Faith guardò verso il camino acceso, poi guardò verso Willow ed esclamò mostrando il medaglione
- Vuoi questo? C’è troppa gente che vuole questo oggetto maledetto. Facciamola finita!-
Lanciò verso il fuoco il medaglione. Il lancio fu preciso.
- C’è poco fuoco Connor!-
Connor si precipitò verso un armadio, estrasse una tanica di benzina e un contenitore di alcool e li lanciò verso Faith.
- Dovrebbero bastare-
Faith li prese al volo e corse verso il fuoco, versò rapidissima il contenuto delle taniche sulla fiamma.
Una gran vampata fu il risultato e la ragazza si gettò all’indietro,  evitando di farsi ustionare.
- Noo!-
Urlò Willow cercando di sbarazzarsi di Buffy
Dal camino vennero fuori fiammate bluastre, sempre più forti e vivide.
Poi iniziarono a tremare il pavimento, le sedie, i lampadari. Anche i muri sembravano tremare.
- Ehi, cosa succede?-  Dawn e Spike stavano scendendo le scale, sorreggendosi a vicenda e tenendosi al passamano.
- Giù state giù-  gridarono quasi all’unisono Buffy e Faith.
La scossa durò qualche istante ancora, poi cessò.
Anche il fuoco si era spento.
I presenti alzarono lo sguardo e videro una figura elegante, un uomo sui cinquanta, dai capelli brizzolati e con una barbetta sul mento.
- Scusate il modo di arrivare, ma anche bruciare un medaglione magico non è il migliore modo di evocarmi-
Faith lo guardò strabuzzando gli occhi.
- Zebutti!-
- Ciao. Faith, lieto di vederti ancora in carne ed ossa.-
- Non posso dire altrettanto-
- Sempre così scontrosa, piccola mia. Eppure dovresti essermi riconoscente-
- Di cosa?-
- Sai di cosa sto parlando. A proposito, questo è mio-  disse Zebutti allungando la mano e raccogliendo il medaglione, annerito ma tutt’altro che distrutto.
- E’ mio!-  gridò Willow precipitandosi verso di lui e cercando di strappargli il medaglione dalle mani.
Non appena però toccò la superficie dell’oggetto Willow ritrasse la mano lanciando un urlo di dolore.
- Sensibile al calore, vero?-
Willow non replicò, si tenne la mano dolorante e si limitò a guardarlo malamente soccorsa da Buffy.
- Lei chi è?-  chiese la biondina.
- Lasci che mi presenti, signorina, mi chiamo Zebutti, sono un amico di Faith-
-  No, non dargli retta B, non è mio amico-
-  E’ stata a casa mia, ma la ragazza è timida non vuole che lo si sappia in giro-  bisbigliò il Demone all’orecchio di Buffy.
- Faith! Non m’avevi detto che…-
- Lascia stare B, è un millantatore, non fare caso a quello che dice-
- Eppure tu sai che sono di parola-
- Non direi proprio, io ti ho chiesto di farmi tornare viva, e invece mi hai trasformata in un fantasma-
Zebutti alzò le spalle.
-  Dettagli. A proposito sono venuto a riprendermi qualcosa che mi appartiene-
Faith recuperò il paletto e si mise in posizione –Non osare nemmeno pensarlo!-
Il Demone rise-  E che vorresti fare? Non sei tu che mi interessi-
- Ah no? Bene non osare toccare i miei amici!-
- Ma chi te li vuole toccare? Poi mi pare che vi siate già toccati a sufficienza tra di voi. Eh sì, avete proprio combinato un bel pasticcio-
- Ma è un tuo amico?-  chiese ancora Buffy.
- No! Te l’ho già detto!-  rispose Faith spazientita, poi si rivolse a Zebutti
- E’ colpa sua se è successo tutto questo. Mi ha ingannato, e poi ha scatenato questo inferno!-
- Calma, calma, non ho scatenato nessun inferno. Non questo almeno. Siete voi che avete fatto tutto.
Tu volevi tornare in vita, poi Angel voleva tornare vampiro,  e c’è tornato, grazie a quel buffone lì-  indicò Spike-  e la sua cialtronaggine, infine ci si è messa anche Kennedy. E per poco anche la streghetta qui stava per combinare un altro guaio. Peccato, sarebbe stata la ciliegina sulla torta-
- Ehi buffone  a chi?-  Spike si lanciò verso Zebutti, che lo scansò facilmente. Il vampiro finì a terra dolorante.
- Come volevasi dimostrare. E adesso scusate ma non ho altro tempo da perdere-
Il demone fece qualche passo e afferrò l’urna dove era stata rinchiusa l’anima di Tavros.
- Finalmente ti ho ritrovato. E stavolta non ci separeremo più-
- Ma che fa, parla con un vaso?.-  Chiese Buffy allibita.
 Zebutti si riavvicinò a Faith e Buffy, le osservò attentamente prima di dire –Sareste una formidabile coppia insieme. Peccato che vi odiate così tanto.-
- Noi non ci odiamo!-  esclamarono le due cacciatrici contemporaneamente.
- Ma sì, ma sì, voi vi amate. Stavo scherzando. Bene, pardon male, è arrivato il momento di salutarvi. Signori e Signore…con permesso. E in quanto a te Faith….Ci rivedremo presto!-  Disse accennando ad un inchino.
- A mai più!-  contraccambiò il saluto Faith.
Il Demone afferrò il medaglione, lo portò in alto, disse qualcosa e svanì.
- Ma era un demone!-
- Brillante deduzione, B-
- Hai per amico un demone!-
- Non è mio amico!
- Va bene non è tuo amico-  sospirò Buffy.
- Ha ragione quel tipo, quel demone-  Willow si era lasciata andare sulla poltroncina con aria stanca e quasi assente-  Abbiamo rovinato tutto. E l’abbiamo fatto noi. Adesso dovremo ricominciare  tutto daccapo. E non sarà facile-
- Senza Angel-  disse amara Faith
- Senza Kennedy-  mormorò Willow.

*****

- Allora hai deciso?-  chiese Buffy a Faith la sera successiva.
- Sì ho deciso. Me ne vado via. Questo posto è troppo pieno di ricordi, e tutti questi ricordi mi pesano. E’ meglio che me ne vada. E poi credo che i rapporti con Willow si siano un po’ incrinati. Non ha più senso stare qui-
- Capisco-  annuì la bionda
- Tu invece cosa farai? Rimani?-
- Sì penso di sì, almeno per un po’. Ogni volta che cerco di scappar via dal mio passato questo ritorna. Forse è inutile fuggire-
- Beh, più che il tuo passato a ritornare è Spike -  sorrise allusiva la bruna.
- Sì, effettivamente. – sorrise Buffy.- Non sono stata giusta con lui. Se non l’avessi scacciato via lui non sarebbe venuto qui. Con tutte le conseguenze del caso. Come vedi nemmeno io sono immune da colpe.-
Faith annuì, poi aggiunse
- Il punto non è avere colpe o meno, il fatto è che non me la sento di restare. Non ho più nessun motivo di rimanere qui, Buffy, è ora che ricominci un’altra volta, e devo farlo da zero. So che sarà dura, e non so cosa mi aspetta. Forse tornerò in prigione, o mi darò al crimine, o …non so, ma devo farlo e devo farlo subito-
- Va bene, come vuoi. Comunque se ci ripensi, noi siamo qui. Almeno per un po’-
Faith guardò Buffy. Aveva ragione Zebutti quando diceva che si odiavano? Non lo sapeva, un tempo era stato così, ma ora era diverso, forse Buffy l’aveva finalmente accettata, e forse avrebbe dovuto rimanere lì, per rafforzare questa amicizia. Ma tutto sommato era giusto andarsene via, era giusto lasciare che fossero altri a continuare il lavoro, a mantenere quell’avamposto contro le forze dell’oscurità.
- Ok, B, io vado allora. Vedrai, sarà tutto five by five.-   Buffy le sorrise e Faith  la abbracciò, poi prese con sé lo zaino riempito con lo strettamente necessario e si incamminò.
- Buona fortuna, Faith-  le gridò Buffy mentre già Faith era a bordo della moto.
- A proposito Buffy, ringrazia Spike per la sua moto. Gliela restituirò, presto o tardi.-
Detto questo, Faith salì sul veicolo, si infilò il casco, accese il motore e scomparve nella notte di Los Angeles.
 
   
 
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