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Autore: SuperGirl22    29/10/2019    2 recensioni
Perdersi di vista.
Rivedersi anni dopo.
Cosa succederà?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Lillian Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lena era davvero stanca, quella giornata lavorativa era stata davvero pesante, non si era fermata un attimo a causa degli appuntamenti ogni ora e ad inizio giornata, come immaginava, aveva ricevuto i rimproveri della madre.
Finalmente da sola nel suo ufficio si lasciò cadere sulla sua poltrona. Come avrebbe potuto affrontare la cena con il suo fidanzato quella sera? Sbuffò e si passò una mano sul viso, guardò l'orologio sconsolata, le mancava l'ultimo appuntamento prima di tornare a casa quindi decise di riempirsi un calice di vino per rilassarsi prima dell'incontro. Si accomodò sul divano del suo ufficio e per qualche momento decise di liberare i suoi poveri piedi da quelle scarpe infernali, dovevano essere state fabbricate sicuramente da qualche folle ma essendo un regalo della madre doveva indossarle per evitare ulteriori lamentele. Dopo un lungo sorso di vino chiuse gli occhi per rilassarsi e con una mano iniziò a massaggiare la sua spalla.

Cinque minuti dopo qualcuno bussò alla porta del suo ufficio e senza il suo consenso la sua segretaria entrò seguita da una persona che conosceva bene. Doveva di certo mettere qualche regola, la sua segretaria doveva imparare ad aspettare prima di entrare. Lena si raddrizzò immediatamente sulla sua schiena e lasciò la sua spalla fissando la bionda dietro la sua segretaria.

-Signorina Luthor, l'ultimo appuntamento della giornata.-

-Grazie Jess. La signorina può accomodarsi e tu puoi andare a casa.- disse cercando di recuperare le sue scarpe. -Jess, ultima cosa. Quando bussi, aspetta il mio consenso prima di entrare.-
La segretaria annuì colpevole e scusandosi uscì velocemente.
Il silenzio scese in quella stanza, l'aveva rivista solo quella mattina e adesso era di nuovo davanti a lei. Cercò di ricomporsi velocemente.

-Puoi restare anche senza scarpe.- le disse Kara.

-Non credo sia opportuno.-

-Ti ho visto completamente nuda, da piccola.- specificò. - Se stai più comoda così fai pure.-
Le gote di Lena si arrossarono leggermente.

-Non ricordarmi di quella volta.- scosse la testa.

-Eri una bambina, Lena.- disse sedendosi di fronte a lei e lasciando la borsa a terra. -Anche tu lo sei stata.-

-Giusto, a volte lo dimentico.-

-Non dovresti. Comunque, sono qui per l'intervista.- disse uscendo un blocchetto.

Flashback

-Una Luthor che piange, tuo fratello ha ragione a dire che non sei sua sorella. -

-Non è vero!- urlò con tutta sé stessa, i vestiti zuppi di acqua. -Siete degli stupidi. -

-Hai solo questo da dirci? - le dissero puntandole le pistole cariche di acqua.

-BASTA. Lasciatela in pace. - Kara sbucò dal nulla e piena di rabbia si mise davanti Lena. -Andatevene via. -

-È arrivata l'amichetta. - rise il bambino. -Sapete perché le vostre famiglie si odiano? Mia mamma lo dice sempre che voi non dovreste essere amiche.-

-Fatevi gli affari vostri, noi ci vogliamo bene. Non è vero che le nostre famiglie si odiano. - strinse i pugni Kara.

-Lasciali stare, Kara. Andiamo. - le disse prendendole la mano.

-No! Devono pagarla. - disse sfuggendo dalla presa della mora.

-Non ne vale la pena, andiamo. - bastò guardarla negli occhi per convincerla, si allontanarono sotto le risatine ma sicure di loro e insieme perché infondo questo bastava ad entrambe.

Fine Flashback

-Quindi sei tu la reporter che ha insistito di vedermi.- disse compiaciuta sorridendo.

-Non ho insistito per un piacere personale, questo è il mio primo incarico e non potevo deludere il mio capo.-
Il sorriso sulle labbra di Lena sparì di colpo. Da quando Kara era diventata così diretta? Dov'era finita quella bambina dolce di anni fa?

Kara si sentì subito in colpa per quella risposta ma era ancora troppo arrabbiata con la donna per rivolgersi a lei in maniera dolce e gentile.

-Capisco.- deglutì leggermente nervosa la mora, se avesse saputo della presenza di Kara nel suo ufficio di sicuro avrebbe abbondato un po' di più col vino per rilassarsi ovviamente.

-Quando sei pronta iniziamo.- disse scarabocchiando qualcosa sul blocchetto.

-Posso offrirti qualcosa da bere?- le chiese indicando il calice.

-No, grazie. Non bevo mentre lavoro.­

-Giusto, la professionalità prima di tutto.- disse con tono leggermente piccato.

-Non reggo l'alcool, in realtà- confessò.

-Quindi le bevute che ci eravamo promesse di fare da grandi non le avremo potute fare.-

-Ci siamo promesse tante cose da piccole e nessuna di queste promesse è diventata realtà.- disse sistemandosi gli occhiali.

-Kara...-

-Lena, sono qui solo per l'intervista.-

-Hai detto che avremmo parlato.-

-Non oggi, non in questo periodo.-

-Perchè?- chiese allungando la mano sul ginocchio della bionda che prontamente lo spostò.

-Ho altri problemi a cui pensare e la tua presenza non l'avevo messa in conto. Limitiamoci alla professionalità.-

-Io non ti capisco, Kara.- questa volta il suo tono era alterato. -Ne stai facendo una questione di Stato, è stato solo un saluto mancato ed eravamo solo delle bambine, anche io ci sono stata male ma adesso sono qui a chiederti scusa. Perchè tutta questa rabbia?-

Una risata amara ricoprì l'aria.
-Io ci tenevo a te, tanto. -

-Lo so, lo capisco e ho davvero buone intenzioni, possiamo essere di nuovo amiche e questa volta nessuno delle due andrà via.- disse sincera.

-Tua madre non lo permetterà e infondo il tuo è solo senso di colpa, non mi vuoi davvero nella tua vita e infondo è meglio così.-

-Ma che stai dicendo? Tu cosa ne sai?-

- Adesso basta, rispondi solo alle domande che ti farò e poi andrò via.-

-Voglio davvero riaverti nella mia vita, Kara. Voglio conoscerti, voglio sapere che cosa hai fatto in questi anni, voglio parlarti di me e allacciare un'amicizia e questa volta sarà solida. -

Kara sospirò.

-Lo vuoi davvero? -

-Con tutto il cuore. - disse guardandola con quegli occhi limpidi, Kara si soffermò a guardarli restando incantata. Da bambina la reputava bella ma adesso, adesso era qualcosa di incredibile.

-Vediamo, principessa. Devo pensarci. - scherzò ammorbidendosi. La chiamava così anni prima, per i suoi modi, per la sua bellezza e perché veniva trattata come tale.
Lena sorrise felice.

-Lo ricordi ancora? -

-Certo che lo ricordo ancora.-

-Giusto, tu e la tua memoria di ferro. - rise.

-Che vorresti dire? -

-Dimenticavi sempre tutto, ero sempre io a ricordarti le cose. -

-Smettila se non vuoi farmi arrabbiare di nuovo. -

-No, ti prego. - alzò le mani in segno di resa e per un attimo sembravano essere tornate bambine.

-Meglio per te. - sorrise. -Mi dispiace interrompere il momento però questo articolo deve essere pronto entro domani e tra mezz'ora ho un altro appuntamento di lavoro. -

-Va bene chiedimi quello che vuoi però solo ad un patto. -

-Dimmi tutto. - chiede curiosa.

-Domani pranziamo insieme, abbiamo del tempo da recuperare. -

-Va bene, accetto. -

Si sorrisero a vicenda prima di dedicarsi del tutto all'intervista.

[Le tempeste fanno sì che gli alberi mettano radici più forti.] 

   
 
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