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Autore: Miharu_phos    04/11/2019    1 recensioni
Dove Gabi è tormentato dai sentimenti che prova verso il suo migliore amico Riccardo.
Riuscirà a dichiararsi?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riccardo e Gabi camminavano insieme sulla strada del ritorno, in silenzio.

 

Dopo la sfuriata di Riccardo in campo il castano non aveva avuto il coraggio di farsi vedere dai compagni di squadra, né loro avevano tentato di andare a parlarci.

 

Anche se ci avessero provato Riccardo non glielo avrebbe permesso, tutto quel che voleva era scusarsi con Gabi e ci era riuscito.

 

Perciò quando l’allenatore Evans aveva chiamato Gabi silenziosamente fuori dagli spogliatoi e gli aveva raccomandato di riaccompagnare il suo migliore amico a casa, il ragazzo non se lo era lasciato ripetere e silenziosamente era tornato da Riccardo proponendogli di fare la strada insieme.

 

Riccardo gli aveva sorriso in risposta, aveva ancora il viso arrossato dal pianto e le lacrime seccate sul viso, ma la sua espressione era serena anche se i suoi occhi tradivano ancora un po’ di rimorso.

 

Così si ritrovarono a camminare insieme, con il tramonto all’orizzonte che alterava tutti i colori, già abbastanza spenti a causa della stagione fredda che ormai era alle porte.

 

Stavano in silenzio, entrambi erano troppo imbarazzati da quello che era accaduto per poter parlare.

 

Gabi non faceva che pensare a quanto sarebbe stato bello poter prendere la mano di Riccardo nella sua, intrecciare le dita e tenerle strette.

 

Ma aveva ancora paura, non sapeva se effettivamente la confessione di Riccardo si potesse considerare come una dichiarazione, aveva solo detto che il bacio gli aveva scombussolato tutto e che non gli aveva fatto schifo.

 

Camminavano lenti, osservando le proprie ombre avanzare davanti a loro.

 

Gabi sospirò e Riccardo si voltò appena, per guardarlo con la coda dell’occhio. 

 

-Non lascerai la squadra, vero?- domandò Gabi.

 

Vedere Riccardo strapparsi la fascetta e mancare di rispetto all’allenatore Evans lo aveva spaventato.

 

-No...ero solo arrabbiato, è stato un gesto istintivo- spiegò il castano -ma di certo dovrò chiedere scusa al mister prima di tornare- aggiunse.

 

Rimasero ancora qualche altro minuto in silenzio, poi Riccardo parlò.

 

-Vuoi venire da me?- gli domandò imbarazzato e Gabi fece spallucce, insicuro.

 

-Come vuoi- gli rispose timoroso.

 

-Ho tante cose da dirti- gli confessò Riccardo, facendo battere il cuore di Gabi all’impazzata.

 

-Allora andiamo, ci vengo volentieri- rispose Gabi tentando di rimanere composto.

 

-Oppure guarda, potremmo stare un po’ qui- propose Riccardo, mentre passavano davanti al campo al fiume.

 

-Sicuro? Non fa troppo freddo?- gli domandò Gabi e il castano ridacchiò.

 

-Tu ci hai passato una notte, nessuno lo sa meglio di te- mormorò, facendo arrossire ancora Gabi.

 

-Mi ha fatto molta tenerezza trovarti lì. Sembravi un bambino abbandonato. Avevo davvero paura che ti fosse successo qualcosa di male- spiegò Riccardo.

 

Gabi sorrise, gli faceva piacere sapere che il suo amico si era preoccupato così tanto per lui.

 

-Grazie. Ero molto scosso quella sera- disse Gabi facendo annuire il castano accanto a lui.

 

-Dai sediamoci qui- propose Riccardo, indicando gli scalini.

 

Gabi lo seguì ed insieme si accomodarono, l’uno accanto all’altro davanti al tramonto.

 

Riccardo prese timidamente la mano di Gabi.

 

Il rosa tremava, era quello che voleva ma aveva tanta paura di quel che provava ed era ansioso di sapere quali fossero i sentimenti di Riccardo.

 

Riccardo si stava mordendo il labbro inferiore, si vedeva che aveva voglia di dire qualcosa ma per qualche motivo si stava trattenendo.

 

-È per colpa mia che hai litigato con Aitor?- domandò Gabi facendosi coraggio e Riccardo deglutì imbarazzato.

 

-Lui mi aveva fatto credere chissà cosa su voi due e mi sono arrabbiato, tutto qui. Poi continuava a fare battutine chiamandoci fidanzatini e mi ha dato un sacco fastidio- spiegò, facendo annuire Gabi compresivo.

 

-Quindi eri geloso?- domandò Gabi a bruciapelo -L’hai fatto per questo?-

 

-Io non lo so, è solo che mi ha fatto sentire malissimo, non capivo più quello che provavo verso di te, ero spaventato ma non volevo perderti, e le sue bugie mi hanno ferito- spiegò Riccardo.

 

-E ora hai capito qualcosa di quello che provi?- chiese Gabi sentendosi sempre di più sulle spine.

 

-Non lo so Gabi, ho tanta paura. Ma mi sei mancato tanto e non ho mai smesso di pensare...al bacio.- mormorò timoroso il castano.

 

Gabi avvampò ancora, poi deglutì e fissò l’orizzonte davanti a sé.

 

-Tu mi piaci Riccardo, lo sai, e non come amico- ammise Gabi senza voltarsi, ma continuando a tenere lo sguardo fisso sul sole che lentamente calava sempre di più.

 

-Anche io sono spaventato, sono stato malissimo quando ho realizzato quello che provavo per te, non sai quanto ho pianto. Ed ho paura anche adesso, perché non so cosa provi tu, ho paura che tutto questo mi sfugga di mano, ho paura che i miei sentimenti siano sbagliati. Sono spaventato dal tuo timore perché temo che tu possa abbandonarmi a causa di quello che provo. Ma tutto questo è qualcosa che non posso contenere, per questo ti ho baciato. Ero spaventato è vero ma ero anche disperato, tanto. Ed ora temo più di qualsiasi altra cosa di perdere quello che abbiamo per colpa dei miei sentimenti- spiegò Gabi, tutto d’un fiato.

 

Riccardo era spiazzato, aveva sentito ogni singola parola di Gabi risuonargli nelle ossa, come un’onda d’urto distruttiva.

 

Gabi aveva confessato tutto, adesso toccava a lui spiegare quello che sentiva e non sapeva davvero dove trovare le parole.

 

Così ascoltò semplicemente il suo cuore e si voltò verso di lui avvicinando delicatamente la mano sinistra al suo volto per farlo girare verso di se.

 

Gabi aveva gli occhi lucidi; finalmente si era sfogato di tutto quello che aveva dentro ma questo gli aveva messo il cuore a dura prova, tanto che adesso lo sentiva bruciare come se si stesse disintegrando.

 

Riccardo guardò fisso negli occhi color cielo del suo migliore amico, scorgendoci un accenno di tutto il dolore che il povero ragazzo aveva provato nei giorni passati.

 

-Non voglio farti più del male Gabi, te lo giuro- lo rassicurò il castano, facendo scorrere il pollice sulla sua guancia in una dolce e silenziosa carezza.

 

Gabi abbassò lo sguardo, non riuscendo più a sostenere la pressione provocata dai penetranti occhi di Riccardo, ma questi gli sollevò il mento delicatamente, avvicinandosi a lui fino ad unire le sue labbra con quelle del rosa.

 

Il bacio fu breve, leggero, come i bacetti che si danno i bambini per giocare.

 

Ma per entrambi significò un’esplosione interna di emozioni e pulsioni quasi inarrestabili.

 

Si staccarono lentamente, guardandosi ancora l’uno negli occhi dell’altro.

 

-C-che cosa significa, Ricky?- domandò con un soffio di voce Gabi, ma Riccardo gli rispose con un’alzata di spalle.

 

-Non lo so Gabi. Ti volevo vicino, tutto qui- disse solamente Riccardo.

 

Il rosa non poté fare a meno di sorridere, ma si morse il labbro per non esagerare e farsi scoprire dall’amico.

 

-Magari potremmo provare a stare t-tipo insieme, in segreto, una cosa solo fra me e te- propose Riccardo.

 

Gabi finalmente si voltò del tutto verso il suo amico e lo guardò con gli occhi pieni di speranza e gioia.

 

-Riccardo io sono completamente innamorato di te- confessò chiaramente.

 

Il castano sospirò non potendo trattenersi dal raccogliere il suo migliore amico in un abbraccio.

 

Gli posò una guancia sulla testolina rosa, chiudendo gli occhi per godersi il momento.

 

Aveva dentro un gran bisogno di proteggere il suo Gabi da ogni male, voleva far sparire in lui ogni traccia di sofferenza, voleva curarlo.

 

-Io sono qui Gabi, non ti lascio- lo rassicurò.

 

-Resterai con me, davvero?- domandò timoroso il rosa.

 

-Voglio proteggerti e voglio provare a darti quello che vuoi Gabi. Ho paura ma ci voglio provare. Solo io e te, sarà un segreto soltanto nostro- mormorò il castano

 

Gabi sentì il cuore sgretolarglisi mentre lo stomaco gli si contorceva per la commozione.

 

Sollevò appena il viso per incastonare ancora i suoi bellissimi occhi azzurri in quelli dell’amico.

 

Lo guardava speranzoso ma al tempo stesso felice, come se avesse finalmente raggiunto la più alta pace interiore.

 

Riccardo avvicinò ancora una volta le loro labbra ma stavolta il bacio fu lungo, il contatto cercato, il desiderio amplificato.

 

Si staccarono di poco, continuando a tenere gli occhi chiusi, mentre silenziosamente riprendevano fiato, l’uno sulla bocca dell’altro.

 

-Non ti lascerò mai a nessuno. Sei mio adesso- gli sussurrò Riccardo, facendo sorridere istintivamente il rosa.

 

Ricongiunsero ancora le loro bocche inesperte, l’una in cerca dell’altra.

 

Non sapevano neanche loro cosa fossero adesso l’uno per l’altro ma andava bene così.

 

Sarebbe rimasto soltanto un segreto, un segreto fra Gabi e Riccardo.

 

Un dolce, tenero segreto.

 

 

 

 

•••

 

Angolino strano~

 

Vi ringrazio infinitamente per aver letto la storia fino alla fine a mi scuso per eventuali errori di grammatica o in generale di sintassi, se volete potete correggermi accetto le critiche volentieri, anche quelle negative!

 

Mi scuso anche per la storia piena di cliché, non sono chissà quanto creativa...è un mio grande difetto e non va bene, visto che amo scrivere, ma purtroppo non ho tutta questa fantasia sigh:/ 

 

Detto questo vi ringrazio ancora, spero di leggere qualche parere, mi farebbe veramente tanto piacere!<3

 

   
 
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